Apple rilascia Safari 5.1.4

Apple ha da pochi minuti rilasciato l’ultimo aggiornamento per Safari, che arriva così alla versione 5.1.4 . La lista dei miglioramenti relativi a prestazioni, stabilità, compatibilità e sicurezza è veramente molto lunga questa volta, segno di un lavoro piuttosto pesante sia per quanto riguarda la versione dedicata a Snow Leopard, che per quella dedicata a Lion.

OS X Mountain Lion visto da vicino

Sulle novità introdotte in OS X 10.8 Mountain Lion abbiamo già scritto molto ed è arrivato il momento di vedere come funzionano queste novità “sul campo”, per quanto sia possibile farsi un’idea dalla prima beta.

La prima cosa che bisogna dire è che OS X Mountain Lion sembra molto poco una beta. L’installazione procede senza nessun intoppo e il sistema, una volta installato, è reattivo e molto performante. Molto di più delle equivalenti versioni dei suoi predecessori.

È ovvio che stringendo i tempi sulle “roadmap”, le versioni siano già più stabili fin dal principio ma come ben sappiamo, tra il dire e il fare… Ci son di mezzo sviluppatori e beta-tester prontissimi a fare le pulci ad ogni più piccolo difetto. E ci mancherebbe altro.

In ogni caso, come potete vedere dallo screenshot qui a sinistra, il Mac su cui lo stiamo testando, sebbene non di ultimissima generazione, è un Mac Pro “attrezzato per la felicità” (cit.) sul quale è stato dedicato un disco all’uopo proprio per la prova.

Visualizzare l’HTML di una pagina su iOS con Snoopy

Se avete giochicchiato almeno una volta con il codice HTML (o con altri linguaggi per il Web) oppure siete Web Designer/Web developers, saprete bene che il miglior modo per imparare cose nuove è spulciare dietro le quinte, visualizzare i sorgenti di siti Web di cui ci interessa conoscere il codice alla base di determinate soluzioni grafiche o di sviluppo.
Tutti i browser desktop permettono di visualizzare rapidamente il codice sorgente di una pagina Web ma l’operazione non è altrettanto rapida su Safari per iOS, dove una funzionalità di visualizzazione del codice HTML non è proprio presente. Le due soluzioni più immediate per bypassare questa limitazione sono due: a) installare un browser alternativo a Safari e navigare con quello; b) utilizzare Snoopy, un bookmarklet che grazie ai poteri conferiti al linguaggio JavaScript da una civiltà aliena estremamente evoluta è in grado di mostrare in tutto il suo splendore il codice sorgente di ogni pagina Web che ci troviamo a visitare.

Safari in crescita, WebKit segue Microsoft Internet Explorer

Secondo una recente analisi circa la diffusione dei Web browser condotta da Net Application il browser di Apple, Safari, ha raggiunto e superato la soglia dell’8% di share, raggiungendo l’8,05%. Un risultato molto importante per l’azienda di Cupertino ma anche per Google, visto che il framework WebKit (realizzato da Apple stessa e utilizzato anche da Chrome) rappresenta ora la seconda potenza nel mondo dei browser alle spalle dell’irremovibile Internet Explorer (dopo aver superato di un soffio Firefox).

Sull’onda delle vendite di iPad e iPhone, di conseguenza, anche il browser realizzato da Apple sta vivendo un momento di forte diffusione; basti pensare che negli ultimi due anni Safari è riuscito a raddoppiare il suo share, passando dal 4,07% all’attuale 8,05%. La crescita di Chrome è stata ancora più evidente, visto che dal 2,84% ora detiene il 13,45%.

OS X Lion: è Re anche per la sicurezza

Con il successo di Lion, scaricato un milione di volte in appena 24 ore dal lancio sul Mac App Store, Apple si appresta a definire un nuovo punto di riferimento per la sicurezza dei sistemi operativi. E’ quello che sostengono due importanti ricercatori nel settore dell’information security, Charlie Miller e Dino Dai Zovi.

Lion, infatti, rappresenta un grande passo avanti rispetto a Snow Leopard dal punto di vista della protezione nei confronti di exploit e malware realizzati ad-hoc per mettere in pericolo la sicurezza e la riservatezza delle informazioni contenute all’interno dei nostri Mac. La novità principale riguarda senza dubbio il rinnovato ASLR, acronimo di Address Space Layout Randomization, il sistema di protezione che permette di cambiare periodicamente (e in maniera pseudo-casuale) gli indirizzi di memoria in cui sono allocati il codice e i componenti principali del sistema operativo in esecuzione.

La prossima versione di Safari difenderà la privacy

safari privacyCome riportato dal Wall Street Journal, la prossima versione del browser Safari disporrà di un meccanismo aggiuntivo che permette all’utente di non inviare informazioni personali ai servizi di advertising, proteggendo al meglio la proprio privacy.

Lo strumento, noto con il nome “do-not-track”, è già disponibile nell’ultima versione del browser progettato da Apple inclusa nella seconda preview di Mac OS X Lion (Mac OS X 10.7) rilasciata agli sviluppatori qualche settimana fa. Come saprete, attualmente i maggiori servizi di advertising (tra cui Google) sfruttano le informazioni inviate involontariamente dall’utente (attraverso il proprio browser) per realizzare delle pubblicità “su misura” per ogni cliente in base alle sue preferenze.

Ottava beta di Mac OS X 10.6.7 agli sviluppatori

Nella giornata di ieri Apple ha rilasciato agli sviluppatori l’ottava versione beta del prossimo major upgrade di Mac OS X, che giungerà alla versione 10.6.7.

Non sono state aggiunte nuove focus area (che, ricordiamo, sono Safari, Mac App Store, Bonjour, SMB e i driver grafici) e non sono stati riscontrati problemi, come nella beta precedente, a suggerimento del fatto che il rilascio ufficiale potrebbe essere molto vicino.

Safari soccombe al Pwn2Own 2011

Nonostante le ultime patch per la sicurezza e il costante impegno di un’azienda come Apple per cercare di rendere il software nativo di Mac OS X più robusto, Safari non è riuscito a resistere all’attacco preparato per il Pwn2Own 2011. Un team di ricercatori dell’azienda francese VUPEN, infatti, è riuscito a sfruttare una falla presente nel browser realizzato dall’azienda di Cupertino per vincere l’edizione 2011 del contest.

L’attacco, messo a punto dagli esperti di VUPEN, consiste nell’indirizzare il browser ad un determinato sito Web e nell’ottenere, di conseguenza, il controllo della macchina sulla quale è in esecuzione Safari. Come sostiene Chaouki Bekrar (co-fondatore di VUPEN), il suo team ha messo a punto un exploit che approfitta di una falla “zero-day” presente nel browser e permette di eseguire l’applicazione Calcolatrice sulla macchina.

Mac OS X 10.6.7 build 10J868 agli sviluppatori

Con un po’ di ritardo rispetto alla cadenza settimanale finora riscontrata (probabilmente dovuta alla maggiore attenzione dedicata ai nuovi MBP e al nuovo iPad), Apple ha rilasciato nella giornata di ieri la sesta settima build del prossimo major upgrade di Snow Leopard, che giungerà alla versione 10.6.7.

Oltre a Safari (introdotto dalla build precedente), le focus area comprendono il nuovo arrivato Mac App Store, AirPort, Bonjour, SMB e i driver grafici. Anche in questo caso non sono stati riscontrati particolati problemi, come documentano le note di rilascio.

Apple rilascia la quinta beta di Mac OS X 10.6.7 agli sviluppatori

Come potete facilmente intuire dal titolo, Apple ha rilasciato la quinta versione beta del prossimo major update di Snow Leopard, che giungerà alla versione 10.6.7. La nuova build, identificata con il codice 10J858, rispetta la cadenza settimanale con la quale l’azienda di Cupertino sta procedendo allo sviluppo del sistema operativo storico della Mela.

L’aggiornamento, infatti, arriva ad una settimana di distanza dalla build precedente (10J855) e pesa circa 20MB in più (la versione delta, quindi, ora ha un peso di 434,4MB). In base alle note di rilascio, si apprende che Safari è stato aggiunto alle focus area sulle quali gli sviluppatori sono invitati ad effettuare dei test per verificare il corretto funzionamento. Oltre a Safari, le focus area comprendono il nuovo introdotto Mac App Store, AirPort, Bonjour, SMB e i driver grafici. Anche in questo caso non sono stati riscontrati particolati problemi nella documentation fornita.

Google e H.264, un breve riassunto

Nei giorni scorsi Google ha affrontato la questione del supporto video in Chrome, riassumibile nel fatto che verrà in un futuro, non si sa quanto lontano, cessato il supporto a H.264, in favore di WebM.

Quest’ultimo sarebbe in una fase di grande sviluppo, grazie al fatto di essere “open” e quindi di poter contare sul lavoro di molti sviluppatori per quanto riguarda le migliorie sia sul fronte delle prestazioni, che per quanto riguarda la sua adozione da parte dei browser, dei tool di sviluppo e dai produttori di hardware.

iOS 4.2: novità tecniche per Safari

Con la diffusione del nuovo firmware per iDevice, iOS 4.2, Apple ha colto l’occasione per accrescere il supporto a funzionalità standard previste dal consorzio W3C in ambito HTML5, come le WebSockets, il supporto all’accelerometro, alla stampa e a nuove strutture dati JavaScript.

Procediamo con ordine. Probabilmente, la funzionalità più desiderata riguarda l’accesso all’accelerometro e al giroscopio (solo per i dispositivi che ne hanno uno, ovviamente) direttamente dalle applicazioni/siti Web tramite le API DeviceOrientation previste dal W3C. Le API sono completamente supportate, inclusi gli eventi JavaScript ondeviceorientation e ondevicemotion. Se volete provare un piccolo esempio, collegatevi all’indirizzo ad.ag/wjmtgt con il vostro dispositivo (deve avere iOS 4.2 altrimenti non funzionerà).

La mia vita senza Flash (ma con un Safari rinato)

Foto: Sean Tubridy

La storia è ormai nota: Adobe ed Apple sono un po’ ai ferri corti per quanto riguarda la presenza del plugin Flash sui dispositivi con la mela. Prima è stato il turno dell’iPhone, seguito a ruota dall’iPad, ed ora anche il nuovo MacBook Air (con tanto di “giustificazione pronta”) arriva nei negozi privo del plugin di Adobe.

Per carità, Adobe ce la sta mettendo tutta per cercare di risolvere la disputa, ma sappiamo che quando Jobs e soci si mettono una cosa in testa, è impossibile fargli cambiare idea. E spesso, hanno anche ragione.
Allora ho voluto tentare un esperimento: eliminare completamente il plugin Flash dalla mia vita, e vederne gli effetti.

Più che un atteggiamento da fanboy, la mia è stata una scelta attuata per capire le motivazioni di entrambe le parti in causa: da un lato Apple e la sua convinzione che Flash sia la causa del 90% dei crash di Safari e, dall’altra, Adobe che continua a sostenere che Flash rappresenta l’80% dei siti internet. Chi avrà ragione?

Apple e Google rinnovano il loro accordo per Safari

Apple e Google

Apple e Google

Eric Schmidt, attuale CEO di Google, ha annunciato sulle pagine di BusinessWeek di aver prolungato l’accordo con Apple per l’inclusione di Google come motore di ricerca predefinito nel browser Safari.

Il motore di ricerca di Google rimarrà quindi il search engine impostato di default nel browser Apple anche se in Safari 5 esiste comunque una opzione che permette di scegliere il motore di ricerca preferito tra Bing, Yahoo! e Google.

JailbreakMe 2.0 disponibile per iPhone 4 e iPad

Dopo poco più di un mese dall’inizio delle vendite di iPhone 4, nella giornata di ieri è stato reso pubblico il primo metodo per effettuare il jailbreak sull’ultimo smartphone Apple (oltre ad iPhone 3G e 3GS) con iOS 4 o 4.0.1.

L’exploit, messo a punto da “comex” in collaborazione con altri membri dell’iPhone Dev Team, è stato messo a disposizione degli utenti attraverso un semplice sito Web e sfrutta una falla che permette di eseguire del codice non autorizzato sugli iDevice.

Browser Wars: Chrome supera Safari in USA

Safari, browser di casa Apple, perde il podio negli Stati Uniti a favore dell’ultimo nato, Chrome, proprietà del gigante dei motori di ricerca, Google. Quello che era già successo da tempo su scala mondiale, ora è accaduto anche in USA, ultima roccaforte del browser made in Cupertino.

A rivelarlo sono i dati di StatCounter, uno strumento gratuito che serve per misurare gli accessi ai siti web, che sono basati su elaborazioni di dati aggregati su un campione di più di cinque miliardi di page visitate al mese, in più di 3 milioni di siti web.

Safari 5, ecco le prime estensioni per il browser

Nonostante, ufficialmente, le estensioni per l’ultima versione di Safari, non siano ancora disponibili, in realtà una serie di sviluppatori si è già messa all’opera e ha sviluppato le prime estensioni per Safari 5.

Per farle funzionare, però, dovrete abilitare il menu Sviluppo in Safari e poi potrete procedere all’installazione delle nuove estensioni per il vostro browser.

Google Chrome Beta per Mac – la recensione di TAL

chromesondaggiomac

Come sicuramente avrete già avuto modo di leggere su TAL, da qualche giorno è disponibile la versione beta per Mac OS X di Chrome, il browser progettato da Google. Proprio perché si tratta di una beta non sono ancora state implementate tutte le funzionalità che presenta la release definitiva per i sistemi Windows. Nonostante quasi un anno di lavoro e 73.804 linee di codice, le funzionalità mancanti sono:

– Gestione e sincronizzazione dei segnalibri
– Compatibilità con Google Gears
– Modalità Web App
– Compatibilità con le gesture multitouch
– Modalità tutto schermo
– Task Manager
– Compatibilità con tutte le estensioni
– Invio automatico della pagina via email
– Gestione dei cookie
– Gestione dei certificati
– Gestione carattere e lingua

D’altro canto, per essere una beta, si è dimostrato un browser già abbastanza maturo; ho avuto modo di testarlo anche nella sua precedente versione per developers e devo dire che in quanto ad efficienza e velocità non ha nulla da invidiare ai più maturi rivali come Safari, Firefox e Internet Explorer. Passiamo ad un’analisi più approfondita.