Google su iPhone vale 100 milioni l’anno

Forse vi ricorderete che qualche tempo fa alcune indiscrezioni collaterali ai rumors su un possibile accordo fra Apple e Microsoft per introdurre di default la ricerca internet con Bing su iPhone e iPod touch a danno di Google sostenevano la possibilità che Apple fosse interessata alla realizzazione di un proprio motore di ricerca.

Secondo quanto riporta SiliconAlleyInsider, citando fonti vicine alle operazioni di Apple, l’azienda di Cupertino ha almeno un buon motivo per non avventurarsi nel confuso mercato della ricerca su internet. Quel motivo è l’assegno da cento milioni di dollari firmato Google che Apple incassa ogni anno grazie all’accordo di revenue share con il gigante di Mountain View.

Google Voice Search per iPhone. Problemi per i comandi vocali?

Il sistema di riconoscimento vocale di Google per iPhone (Google Voice Search) di cui vi abbiamo parlato solo pochi giorni fa, avrebbe dovuto essere già disponibile per il download nell’App Store di Apple. Siccome così non è stato, tutto il Mac Web internazionale ha passato un Week-End nel disperato bisogno di capire cosa sia successo. Solo problemi tecnici o forse un solo un po’ di ritardo nella revisione, oppure Apple ha bloccato l’applicazione per qualche “arcano motivo”? Dopo il salto, oltre a un video che dimostra le enormi potenzialità di Google Voice Search, troverete una puntuale ricostruzione dell’accaduto e un commento.

iPhone: Google Voice Search. Riconoscimento vocale

Se le parole di Ralph De La Vega (che voi pubblico di TAL avete conosciuto per via del sogno visionario sul futuro di iPhone) vi avevano suscitato una risatina (non vergognatevi per questo, anche io sono tra gli “imputati”), arrendetevi: il futuro è qui. Google infatti ha portato a termine un nuovo servizio che sarà disponibile a breve. Parliamo del Google Voice Search, strumento grazie al quale iPhone riconoscerà ciò che direte per poi porvi, gentilmente, un ventaglio di possibili risposte nella pagina di ricerca di Google visualizzata tramite Safari. Se queste cose “al limite dell’ultra-tecnologico” vi spaventano, fate ancora in tempo a scappare su un’isola deserta. Altrimenti: “Venghino Sìore e Sìori. Venghino”.

Apple (non) sta progettando un proprio motore di ricerca

Fra tutti gli scenari futuri che è possibile immaginare, “Apple che decide di mettersi a fare concorrenza a Google” è certamente uno dei più fantascientifici. Eppure è questa, almeno in parte, la strampalata teoria di questo articolo Tech Crunch che ha fatto il giro del web. Diverse fonti, ovviamente non meglio specificate, avrebbero riferito al noto sito che Apple starebbe studiando la possibilità di lanciare un proprio search engine alternativo a Google da integrare di default nel proprio browser Safari.

Anche senza scomodare il fatto che ad Apple non converrebbe affatto pestare i piedi a Google e viceversa, la tesi di Tech Crunch è facilmente smentita. Non vi è traccia alcuna di una qualche assunzione di esperti e tecnici del settore della ricerca online da parte di Apple. A Cupertino al momento mancherebbe de facto la professionalità necessaria anche solo ad ideare un progetto di questa portata. E allora perché tutto questo can-can?