Apple TV riserva diverse sorprese. Il set-top box di Apple era nato come un hobby, per ammissione di Steve Jobs, ma adesso sarebbe diventato a tutti gli effetti un business. Mentre continuano a comparire nuovi canali per contenuti esclusivi (oltre a nomi celebri come HBO hanno cominciato ad aggiungersi anche televisioni europee) sembra che con l’ultimo aggiornamento software Apple abbia – di nascosto – infilato in Apple TV anche le notifiche push.
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Mac OS X Lion Server: 50 dollari su Mac App Store [Aggiornato]
La versione server del prossimo aggiornamento di Mac OS X, Lion Server, potrà essere acquistata separatamente attraverso il Mac App Store per una cifra davvero irrisoria se paragonata a quella con la quale venivano vendute le precedenti: appena 50 dollari.
Diversamente a quanto annunciato precedentemente, quindi, la versione dedicata ad applicazioni server non sarà integrata nella versione standard che installeremo sui nostri Mac, ma richiederà un’acquisto a sé (pari a 50 dollari, appunto).
Google Sync, ecco come attivarla su iPhone. Aggiornato
E’ stata da pochissimo tempo reso disponibile il supporto push per la posta elettronica di Gmail e la sincronizzazione di calendari e rubrica. Vediamo insieme come fare per attivarlo sul nostro telefono della Mela.
Per prima cosa dobbiamo assicurarci di avere tutti i requisiti per poter attivare il servizio di sincronizzazione con gli strumenti di Google: avere installato almeno il firmware 3.0 e avere sincronizzato il telefono con il computer.
Ecco di seguito tutti i passi da seguire.
Push Notification Service per iPhone: test completati
Ormai pochissimi giorni ci separano dalla scoperta del nuovo iPhone 2009 anche se la vera rivoluzione sarà introdotta dall’iPhone OS 3.0, nuova versione del sistema operativo compatibile anche con iPhone 2G e iPhone 3G. Non si conosce ancora una data certa per il rilascio del nuovo sistema operativo e la speranza comune è quella di poterci mettere sopra le mani ufficialmente già dall’8 Giugno, giorno in cui si presume verrà presentato il nuovo iPhone che entrerà in commercio un mese dopo circa. Tra le teorie e i rumors che sostengono questa speranza, c’è una notizia ufficiale di Apple che potrebbe suffragare questa tesi: i test per il Push Notification Service per iPhone sono stati completati.
MobileMe, il push torna a funzionare
MobileMe sta completando il suo processo di evoluzione verso quell’idea di prodotto che Apple avrebbe voluto promuovere nel luglio scorso. Ci sono voluti più di sei mesi per riparare ai mille problemi che caratterizzarono uno dei lanci più burrascosi della storia degli online services targati Cupertino.
Dopo l’aggiunta della funzionalità di filesharing, nei giorni scorsi Apple ha riattivato una delle funzioni che furono “staccate” dopo i black out dei giorni che seguirono l’attivazione del servizio, vale a dire il push dei contatti e degli eventi iCal. A Cupertino non si possono ancora permettere di rispolverare quel motto, “Exchange for the rest of us”, che avrebbe dovuto fare la fortuna del servizio online di Apple, ma le promesse di Steve Jobs (che a seguito del disastro si scusò con gli utenti annunciando un duro lavoro di revisione del prodotto) sono state mantenute.
iPhone e Push Notifications: si lavora in casa Apple
Durante la presentazione di MobileMe era stato largo spazio alla presentazione dei servizi di Push Notifications oltre che alle migliorie grafiche e infrastrutturali della nuvoletta di Apple. Come ben sappiamo, però, le cose sono andate molto diversamente da quanto lo stesso Steve Jobs aveva annunciato tanto da distribuire una nota in cui si invitavano “gli operatori” ad utilizzare il meno possibile la parola “Push” nei confronti di iPhone e MobileMe. Da questa “disfatta” di Apple è passato ormai del tempo, ma i problemi non sono stati risolti: è solo stata messa “una sorta di pezza” che ha reso possibile un funzionamento parziale di MobileMe rispetto a quanto l’utenza (e la stessa Apple) si aspettava.
Apple, forse ferita dal clamoroso insuccesso tecnologico, ha pronta la soluzione per portare finalmente su iPhone e Mac proprio quel servizio di Push Notifications che l’utenza desidera da Giugno.
iPhone: il multitasking nel futuro?
Ne abbiamo parlato tutti insieme proprio ieri nel fantasticare su come sarà il prossimo modello di iPhone: ognuno di noi ha i propri desideri nei confronti del futuro modello di melafonino ma, tra i tanti, alcuni risultano come delle esigenze comuni. La possibilità di utilizzare più applicazioni contemporaneamente, permettendo ad alcune di “girare” addirittura in background, è forse uno dei desideri che ci accomuna tutti quanti noi e un noto sito di rumors del mondo Apple sostiene che potremmo iniziare a parlare di multitasking, o meglio di “background task“, con la prossima generazione di iPhone. Se così davvero fosse, tutti gli attuali possessori di iPhone 3G avrebbero una seria motivazione per cambiare il proprio telefono perché, ad esempio, si potrebbe finalmente chattare in tranquillità mentre si compiono altre operazioni.
iPhone firmware 2.2: nuove indiscrezioni
Puntuali all’appello arrivano le prime indiscrezioni di ciò che il firmware 2.2 per iPhone conterrà: già pochi giorni dopo il suo rilascio ufficiale vi avevamo mostrato alcuni screenshoot di questa nuova beta. Data la scadenza di questa versione Beta fissata in Novembre (Apple non utilizzava più la “expiry date” dalla lunga serie di versioni beta prima del rilascio del firmware 2.0), ci si deve aspettare per tale data o la disponibilità per tutti gli utenti, oppure il rilascio di una nuova versione beta. Intanto vediamo di fare un riassunto delle novità che verranno introdotte: purtroppo sembra che coloro che aspettano “innovazioni strutturali” rimarranno a bocca asciutta. Ancora. Le prime immagini e indiscrezioni dopo il salto.
iPhone 2.2: già in testing il nuovo firmware
iPhone firmware 2.2? Ma come, non è stato rilasciato da poco il firmware 2.1? Si, è vero e non si spiega come mai si parli già di firmware 2.2 e non di firmware 2.1.1, cosa che invece ci si sarebbe aspettati di vedere. Apple è sempre al lavoro sui sui prodotti e, come sappiamo, rilascia spesso degli aggiornamenti che vanno a correggere gli errori di programmazione che inevitabilmente sono presenti. Quando però a cambiare è il primo numero dopo il punto (in questo caso da 2.1 a 2.2) significa che qualcosa di grosso bolle in pentola. Non sarà mica il famoso arrosto di cui parlavamo 24 ore dopo la presentazione di iPhone 3G?
MobileMe: Apple si scusa e ammette gli errori
Il lancio di MobileMe è stato a dir poco problematico. Il servizio doveva entrare in funzione già dalle 9:00 del 9 luglio, ma problemi di varia natura hanno costretto Apple a ritardare il lancio. Come se non bastasse da Cupertino hanno cambiato le carte in tavola modificando in tutta fretta le caratteristiche del servizio, che non consente un vero e proprio push di contatti ed eventi se si operano le modifiche su un Mac, bensì una sincronizzazione ad intervalli di 15 minuti. Martedì abbiamo analizzato la situazione in maniera più approfondita, spiegando che forse proprio da questo cambiamento dell’ultim’ora dipendevano i problemi tecnici che hanno complicato il lancio del servizio. Ieri Apple ha inviato un mail di scuse, in cui ammette i propri errori e offre a tutti gli utenti MobileMe un mese aggiuntivo gratuito di sottoscrizione.
MobileMe: come aumentare la frequenza di sincronizzazione e perché non conviene farlo
Negli ultimi giorni ha fatto molto discutere il cambiamento di rotta di Apple sulla presunta istantaneità della sincronizzazione di contatti ed eventi tramite MobileMe. Durante il WWDC Phil Schiller aveva mostrato come fosse possibile sincronizzare in pochissimi secondi i cambiamenti apportati su qualsiasi dispositivo collegato alla nuvola, Mac compresi. Ieri Apple ha pubblicato un articolo della Knowledge Base in cui ha confermato ciò di cui ci eravamo accorti noi, MacRumors, Stefano e molti altri. In parole povere, mentre non ci sono problemi con la sincronizzazione delle email (i nostri erano problemi dovuti ai disservizi di MobileMe), per contatti ed eventi modificati sui Mac la sincronizzazione avviene in automatico ogni 15 minuti. Un lasso di tempo che in quest’ambito si avvicina di più ad un’era geologica che all’istantaneità. Per ovviare al problema è necessario operare la sincronizzazione manualmente oppure modificare l’impostazione agendo su un file .plist. Ma attenzione, non basta cambiare un numerino per risolvere il problema. Vi spieghiamo perché forse non è del tutto consigliabile operare questo cambiamento.
MobileMe e il push in differita
Non sembrano ancora finiti i problemi relativi al nuovo servizio online MobileMe dopo l’avventuroso lancio di giovedì e venerdì. Nelle ultime ore Apple ha pubblicato un articolo della Knowledge Base in cui spiega che il Push di email(il problema era probabilmente legato ai disservizi di MobileMe), contatti ed eventi può avvenire in differita di 15 minuti quando la modifica viene effettuata su un Mac. La sincronizzazione è invece istantanea se la si effettua da un iPhone o direttamente dalla nuvola, su Me.com.