Ken Segall: Samsung sta battendo Apple nel marketing

urlLe pubblicità Apple hanno fatto la storia dell’advertising contemporaneo. Sono ben pochi i professionisti del settore restii ad ammetterlo.
Ken Segall ne sa qualcosa, visto che era uno dei più importanti creativi della TWBA / Chiat / Day, la storica agenzia partner di Apple, e colui a cui si devono sia la campagna Think Different sia il nome iMac.
Ed è proprio lui, adesso, a mettere in discussione l’egemonia di Cupertino in questo settore. Qualcosa è cambiato, secondo Segall, e ad insediare la superiorità del marketing Apple sarebbe addirittura l’ultima arrivata: Samsung.

Quick Look: spot Macintosh da dimenticare

Alcuni degli spot pubblicitari realizzati da Apple nel corso della propria storia sono entrati di diritto nell’empireo dell’advertising televisivo. Basti pensare al famosissimo “1984” diretto da Ridley Scott.
Non tutte le campagne vengono col buco, però. Il video promozionale che potete vedere qui di seguito, realizzato nel 1996 per pubblicizzare il line-up dei Macintosh di quel periodo, è qualcosa di abominevole. Quando il promo fu approvato e diffuso il CEO dell’azienda era ancora Gil Amelio, al quale di lì a poco Steve Jobs avrebbe soffiato il posto. Per fortuna.

Gli spot con il Genius spariscono dai canali Apple

In occasione dell’inizio delle Olimpiadi di Londra, Apple ha mandato in onda (e diffuso online) tre nuovi spot pubblicitari. Il protagonista era un Genius chiamato a risolvere banali situazioni di comune incapacità  con il sorriso sulle labbra e in situazioni lievemente surreali.
Userò una forma eufemistica: quegli spot hanno fatto schifo a gran parte della Apple Community.
Pare che Apple abbia recepito la reazione del pubblico, perché i tre ads sono rapidamente spariti dai canali pubblici di Apple su YouTube e dal sito ufficiale.

Applefied Ads: se tutti avessero i creativi Apple

Gli spot pubblicitari Apple e i materiali grafici promozionali sono realizzati in maniera tale da rispecchiare la ricerca della “semplicità” che da sempre caratterizza i prodotti dell’azienda fondata da Steve Jobs e Steve Wozniak.
Il risultato è uno stile riconoscibile che, tuttavia, si presta molto facilmente alla parodia. Ne è un esempio il blog “Applefied” che pubblica ads di altri brand e prodotti con la formula “sintetizzata” dai creativi Apple.

Samuel Jackson e Zooey Deschanel nei nuovi spot di iPhone 4S

Nelle scorse ore sono comparse sulla rete due pubblicità che non sono tipicamente in stile Apple. Si tratta di due spot incentrate su Siri. Invece di usare una carrellata di persone della strada per dimostrare le funzioni dell’Assistente Vocale, le pubblicità illustrano invece l’uso che può farne un duro come Samuel L. Jackson.

Google guadagna quattro volte di più da iOS che da Android

Benché iOS concorra con Android, Google ha comunque un buon guadagno dalla piattaforma di Apple. Per essere precisi, Mountain View incassa con iOS cinque volte tanto quello che guadagna con il suo sistema operativo mobile. A pubblicare la notizia è il Guardian, che in un articolo pubblicato oggi spiega in dettaglio la situazione (e soprattutto la fonte dei dati).

iAd: Apple aumenta la percentuale per gli sviluppatori

Apple ha annunciato di avere aumentato la percentuale di guadagno per gli sviluppatori sulle inserzioni effettuate tramite iAd, passando dal 60 al 70 percento.  La notizia è stata confermata da Cupertino in un comunicato ai developer: Developer Advertising Services Agreement Update. Abbiamo effettuato le seguenti modifiche all’Accordo per i Servizi Pubblicitari con gli Sviluppatori: la percentuale di guadagno per il Network iAd è ora del 70% per lo sviluppatore.

Un nuovo spot per iPod touch

http://www.youtube.com/watch?v=gGrDMVk2isc Nel caso gli sconti Apple per il Black Friday non fossero sufficienti a segnalare

Ecco il primo spot per Siri

http://www.youtube.com/watch?v=8uS6d7fsPnM Se ancora qualcuno nutriva dei dubbi sul fatto che Siri sia, almeno nelle intenzioni

Nuovo spot iPad: Learn

L’iPad come strumento di apprendimento. E’ questo il messaggio centrale del nuovo spot, non a

iOS 5: gli sviluppatori non potranno più accedere all’UDID

Apple ha da poche ore lanciato la sesta Beta di iOS 5. La frequenza di release di queste versioni per gli sviluppatori è notevole, ma è necessaria vista la grande quantità di novità che il prossimo firmware per iPhone introdurrà quando sarà pubblicamente rilasciato il prossimo ottobre. La nuova Beta porta però con sé quella che potrebbe essere una cattiva notizia tanto per gli sviluppatori quanto per gli utenti.

Come indicato nelle sue linee guida, Apple bloccherà l’accesso all’UDID di un iDevice ai developer, impedendo loro di accedervi e di usare questo codice alfanumerico identificativo per risalire al dispositivo che l’utente sta usando. La soluzione: ogni sviluppatore dovrebbe fare in modo che ogni sua app abbia un UDID, che possa essere usato in maniera alternativa a quello di iPhone, iPod touch o iPad.

“We’ll always”, nuovo spot iPad


Apple ha pubblicato un nuovo spot televisivo per l’iPad. Intitolato “We’ll always”, il commercial segue la struttura cui ci ha abituato Apple da un po’, con un messaggio centrale ripetuto in varie declinazioni. In questo caso il messaggio è chiaro: [nell’era post-pc] non smetteremo di fare tutte le cose che amiamo, come “condividere i ricordi”, “perderci in un bel libro”, “cucinare e tifare per la nostra squadra preferita”, “andare alle riunioni”, “creare filmati casalinghi” e “imparare nuove cose”.
Il tutto ovviamente si può realizzare su un iPad, nel caso non lo avessimo ancora capito.
Le app incluse nello spot sono queste: iBooks, The Photo Cookbook, MLB, Fuze HD, iMovie, Alphabet Fun (con un chiaro riferimento a OS X Lion – immagine d’apertura). Video a seguire.

iAd, Apple taglia ancora i costi d’ingresso

Apple ha ridotto ancora una volta i costi minimi per la sottoscrizione di una campagna pubblicitaria su iAd. Bloomberg scrive che secondo un paio di fonti interne al settore adesso la quota minima da versare ad Apple non è più di 500.000$ bensi di 300.000$. Quando la piattaforma pubblicitaria è stata inaugurata i grandi inserzionisti dovevano essere disposti a sborsare almeno un milione di dollari per poter essere “ammessi” al programma.
Gli alti costi della piattaforma pubblicitaria ufficiale Apple hanno sempre funzionato volutamente da selezione all’ingresso, ma nonostante da Cupertino sostengano che il programma funziona e che sono già più di 100 le campagne di alto livello attivate (senza contare gli iAds a basso costo per gli sviluppatori), le percentuali di invenduto rimangono alte e la concorrenza sembra cavarsela molto meglio.

Condé Nast rallenta lo sviluppo su iPad

iPad come strumento per leggere giornali e riviste. Si tratta di una delle feature più sponsorizzate da Apple e una delle più utilizzate, è sufficiente vedere i giornali e le riviste pubblicati esclusivamente sul tablet di Cupertino (Project, The Daily, Atomix). Tra le case editoriali che per prime hanno creduto (e soprattutto investito) su iPad c’è Condé Naste, che ha però intenzione di rallentare il suo sviluppo per iOS.

La prossima versione di Safari difenderà la privacy

safari privacyCome riportato dal Wall Street Journal, la prossima versione del browser Safari disporrà di un meccanismo aggiuntivo che permette all’utente di non inviare informazioni personali ai servizi di advertising, proteggendo al meglio la proprio privacy.

Lo strumento, noto con il nome “do-not-track”, è già disponibile nell’ultima versione del browser progettato da Apple inclusa nella seconda preview di Mac OS X Lion (Mac OS X 10.7) rilasciata agli sviluppatori qualche settimana fa. Come saprete, attualmente i maggiori servizi di advertising (tra cui Google) sfruttano le informazioni inviate involontariamente dall’utente (attraverso il proprio browser) per realizzare delle pubblicità “su misura” per ogni cliente in base alle sue preferenze.

iAd, Apple dimezza il budget minimo delle campagne


Apple ha rivisto al ribasso il costo del “biglietto d’entrata” per iAd, la piattaforma di Mobile Advertising che ha debuttato su iOS la scorsa estate.
L’azienda richiedeva alle agenzie e alle grandi compagnie che volessero investire in advertising su iAd una spesa minima di un milione di dollari. Una cifra che rientra sicuramente nel budget di molte firm di produzione pubblicitaria e di molti grandi brand ma comunque parecchio alta per una piattaforma appena nata.

Ora che una prima fase stagionale può dirsi conclusa, Apple ha deciso di tagliare a metà il costo “d’accesso” e basterà una campagna da almeno 500 mila dollari per poter portare il proprio marchio sulla piattaforma pubblicitaria made in Apple.

Apple come il Grande Fratello, Motorola insiste

Poche ore fa, durante il Super Bowl, è andato in onda uno spot del nuovo Tablet di Motorola, lo Xoom (tanti auguri con quel nome in Italia). Il leit motif è lo stesso del teaser che l’azienda ha diffuso qualche giorno fa ed è riassumibile in maniera molto semplice: Apple = Grande Fratello orwelliano. Il 2011, suggeriscono i pubblicitari di Motorola, assomiglia molto al 1984. Quel 1984 che Apple, per prima, aveva preso a spunto per il famosissimo spot del Macintosh, vale a dire il commercial che contribuì a rivoluzionare il concetto stesso di “ad” durante il Super Bowl.

Verizon schiaffeggia AT&T con uno spot

Il lancio dell’iPhone 4 Verizon è un po’ un anomalia rispetto all’introduzione di altri nuovi prodotti Apple. Tutto l’hype nasce e si consuma negli Stati Uniti, unico paese in cui questa novità riveste una certa importanza. Noi Apple user europei, cittadini di paesi che le reti CDMA in gran parte manco le hanno (per fortuna), possiamo tutt’al più percepire qualche eco di una faccenda che ci sfiora appena e fare da spettatori.

E’ da spettatori che ci possiamo godere anche l’immane spiegamento di forze di marketing che questo evento USA-centrico ha generato, producendo, fra le altre cose, una sponsorizzazione da parte di Verizon di un altro evento U.S. only come il lancio del The Daily e uno spot che, diciamolo sinceramente, dalle nostre parti sarebbe stato impensabile.

iAd debutterà in Europa la prossima settimana con lo spot Unilever

iAd

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Continua l’espansione di iAd che approderà finalmente anche in Europa la prossima settimana. Unilever, una delle prime aziende che è entrata a far parte del programma pubblicitario, è evidentemente rimasta soddisfatta dall’investimento fatto negli States e sarà la prima a usufruire di iAd anche nel Vecchio Continente.

Tron Legacy per il primo iAd su iPad

La piattaforma pubblicitaria di Apple, iAd, ha debuttato ieri anche su iPad. Il primo spot multimediale disponibile sul Tablet Apple sponsorizza Tron Legacy, colossal fantascientifico prodotto dalla Disney e sequel dell’originale Tron (1982).
Lo spot, ricco di grafica e contenuti video, sarà l’unico esempio di pubblicità iAd a sbarcare su iPad nel 2010. Un portavoce Apple ha fatto a AdAge sapere che la road map della piattaforma prevede un allargamento progressivo della presenza degli ad sul Tablet, inizialmente solo negli Stati Uniti, nel corso del 2011.