Motorola VS Apple, cosa succede in Germania

Venerdì scorso il Tribunale Regionale di Mannheim, in Germania, ha emesso un’ingiunzione che impedisce ad Apple Inc. la vendita in territorio tedesco dei dispositivi mobili che violano due brevetti Motorola. La decisione ha effetto immediato e potrebbe rimanere attiva fino ad un eventuale appello (che Apple deve ancora chiedere). L’azienda di Cupertino non sembra preoccupata per la decisione del tribunale tedesco e ha fornito un commento ufficiale a CNet in cui spiega che questa decisione ha natura procedurale e non attiene al merito del caso. Il portavoce Apple ha aggiunto che la decisione “non ha impatto sulla possibilità per Apple di fare affari o vendere prodotti in Germania al momento” (enfasi mia).
Nilay Patel ha provato a spiegare su The Verge che l’ingiunzione non avrà alcun effetto ed è “puramente simbolica”, ma Florian Müller, analista tedesco con 25 anni di esperienza nel settore della proprietà intellettuale e autore del seguito blog FossPatent, non è affatto d’accordo e dice che bollare come insignificante il procedimento significa sottovalutarne la possibile portata. In più avanza l’ipotesi di una mossa strategica che si inserisce in uno schema legale più ampio.

Samsung dimostra che iPad non è innovativo citando 2001: Odissea nello Spazio

Preparate i pop-corn, perché la causa tra Samsung e Apple si sta facendo davvero interessante. Come ricorderete Apple è riuscita a rallentare la distribuzione del Samsung Galaxy Tab 10.1 sia in Australia che in Europa. L’accusa che Cupertino muove nei confronti della compagnia sudcoreana è di avere copiato il design di iPad per i suoi smartphone e tablet. Samsung, d’altro canto, cerca di avvalersi di una pellicola cinematografica per dimostrare che nel design di iPad non c’è niente di nuovo, e per farlo sta ricorrendo ad un argomento che è del tutto fantascientifico.

HTC vuole trovare un accordo di licenza con Apple

La “patent war” tra HTC e Apple potrebbe presto conoscere una tregua secondo quanto riportato da AppleInsider. Un dirigente del produttore di smartphone, principalmente con piattaforma Android, ha dichiarato pubblicamente che la sua azienda ha intenzione di trovare un accordo di licenza con Apple per mettere la parola fine alla disputa legale per la tutela dei rispettivi brevetti.

Come saprete, all’inizio di questo mese Apple ha ottenuto una pesante vittoria nei confronti di HTC, giudicata dalla ITC statunitense (con una sentenza preliminare) colpevole di aver violato due brevetti registrati dall’azienda di Cupertino. Come se non bastasse, Apple ha quindi approfittato del vantaggio per accusare HTC di un’ulteriore violazione della sua proprietà intellettuale.

Brevetti: sviluppi Nortel e cambio della guardia a Cupertino

L’acquisizione del pacchetto di preziosi brevetti su tecnologie del settore mobile di proprietà della fu Nortel da parte di un consorzio di aziende capitanato da Apple è stato approvato dai tribunali fallimentari preposti in Canada e negli Stati Uniti. Il passaggio di proprietà intellettuale dall’azienda in bancarotta e le aziende che si sono unite per acquistarli con una mega colletta da 4,5 miliardi di dollari può quindi procedere, anche se la l’antitrust deve ancora dire la sua.
Nel frattempo a Cupertino se ne va il legale responsabile del settore brevetti, Richard Lutton. Al suo posto l’avvocato B.J. Watrous. I motivi del passaggio di consegne, in un periodo così caldo per la divisione I.P. dell’ufficio legale di Cupertino, non sono noti.

Apple VS Samsung, continuano le ostilità

Apple ha depositato una nuova richiesta contro Samsung, stavolta presso la International Trade Commission, chiedendo il blocco dell’importazione negli U.S.A. del Samsung Galaxy S 4G e del Galaxy Tab 10.1. La richiesta, tipica nei casi di violazione di proprietà intellettuale, segue l’analoga denuncia che Samsung ha depositato presso l’ITC verso la fine della scorsa settimana.
Il procedimento rientra nella causa più ampia che Apple ha intentato contro i partner-concorrenti coreani per plagio. Al centro del dibattimento la presunta copia spudorata da parte di Samsung dei dispositivi iOS e il tentativo di vendere i propri smartphone e tablet con sistema TouchWiz assimilandoli alle funzionalità e all’estetica dell’iPhone e dell’iPad.

Nortel vende brevetti per 4,5 miliardi di dollari

Nortel, multinazionale canadese leader nel settore delle reti e delle telecomunicazioni, ha annunciato con un comunicato ufficiale che si è conclusa l’asta per la vendita del suo portfolio brevetti, resa necessaria dal grave periodo di crisi che ha colpito l’azienda. I brevetti sono stati acquisiti per la cifra pari a 4,5 miliardi di dollari da un consorzio di aziende formato da Apple, EMC, Ericsson, Microsoft, RIM e Sony.

Per quasi cinque miliardi di dollari le aziende hanno acquistato più di 6.000 brevetti nel campo delle comunicazioni wireless, delle reti di quarta generazione, VoIP, semiconduttori e tanto altro. Come si può leggere nel comunicato, “Al termine di un’asta molto tesa, siamo lieti di come si è conclusa l’asta per questo esteso portfolio di brevetti”, queste sono le parole di George Riedel, CSF e Presidente delle Unità di Business di Nortel.

Tre cinesi in carcere per la fuga di notizie su iPad

Secondo quanto apprendiamo dal Wall Street Journal, un tribunale cinese ha ordinato il carcere per tre operai che hanno collaborato per sottrarre informazioni, da un fornitore chiave di Apple, a proposito dell’ultimo modello di iPad alcuni mesi prima della presentazione ufficiale al pubblico.

La sentenza è stata raggiunta dopo aver appurato che sarebbero stati pagati un ex impiegato e due operai del produttore taiwanese Hon Hai Precision (meglio conosciuta con il nome di Foxconn) per ottenere informazioni sensibili a proposito di iPad 2 in modo da riuscire a produrre in anticipo dei case protettitivi per il tablet (gli stessi che, probabilmente, fornirono i primi indizi sulle novità del nuovo tablet).

iOS 5: Apple in trattativa con Nuance per il riconoscimento vocale?

14voice02-650.jpg

In base a quanto riportato da TechCrunch, Apple potrebbe essere in trattativa con Nuance per avvantaggiarsi del sofisticato sistema di riconoscimento vocale sviluppato dall’azienda nel prossimo aggiornamento del sistema operativo mobile iOS 5.

La notizia era stata messa in circolazione da una dichiarazione poi corretta da Steve Wozniak (forse in realtà aveva detto qualcosa che non avrebbe dovuto?), il quale sosteneva che Apple era in trattativa per l’acquisizione di Nuance. Woz, successivamente, era tornato sui suoi passi correggendo Nuance con Siri (effettivamente acquisita da Apple ad aprile 2010).

Intel interessata alla produzione di Apple A4 e A5?

A5 evolution

Secondo gli ultimi rumor raccolti da AppleInsider, il colosso di Santa Clara potrebbe essere interessato alla produzione dei nuovi processori progettati da Apple, Apple A4 e A5. Considerando il successo e i numeri di vendita, si tratterebbe per Intel di un affare da diversi milioni di dollari, a discapito di Samsung (attuale produttore dei suddetti processori).

Come saprete, Intel e Apple sono già partner per quanto riguarda la fornitura di processori per sistemi x86 (come le CPU Sandy Bridge impiegate negli ultimi MacBook Pro e iMac) ma non lo sono per la fornitura di processori per dispositivi mobile. Apple A4 (presente in iPhone 4 e iPad) e Apple A5 (presente in iPad 2 e, probabilmente, nel prossimo iPhone 5), infatti, sono prodotti da Samsung previo pagamento delle licenze ad ARM (che realizza l’architettura delle CPU) e Imagination Technologies.

Nokia attacca di nuovo Apple nonostante la decisione dell’ITC

Qualche giorno fa vi abbiamo messi al corrente circa la sentenza emessa da un giudice della ITC (International Trade Commission), il quale sostiene che Apple non ha infranto i cinque brevetti appartenenti e contestati dal colosso finlandese della telefonia mobile.

Ieri, tuttavia, Nokia ha emesso un nuovo comunicato stampa sul suo sito ufficiale attraverso il quale spiega di non essere affatto d’accordo con la sentenza del giudice James Gildea e afferma di aver depositato una nuova denuncia nei confronti dell’azienda di Cupertino, spiegando che i brevetti appartenenti a Nokia sono infranti in praticamente tutti i prodotti mobili prodotti da Apple.

Apple denuncia Nokia in UK

Si apre un nuovo capitolo del contenzioso legale fra Apple e Nokia. I legali di Cupertino hanno depositato presso la High Court di Londra una denuncia nei confronti dell’azienda finlandese, rea di aver utilizzato un brevetto europeo non valido per una precedente causa intentata contro Apple in Germania.

Il brevetto in questione è relativo alla tecnologia di scrolling dei contenuti su dispositivi touch-screen e fa parte di un pacchetto di sette di cui Nokia contesta la violazione presso il tribunale di Dusseldorf. La causa è quella che a metà dicembre ha portato lo scontro fra i due giganti al di fuori dei confini nazionali statunitensi con procedimenti aperti a L’Aja, ancora a Londra, a Mannheim e, appunto, a Dusseldorf per un totale di 37 brevetti contestati.

Apple si spartisce i brevetti di Novell con Microsoft; Nokia rincara la dose

Grazie ad un documento pubblico depositato presso l’antitrust tedesca si è scoperto che dietro la CPTN Holdings LLC, azienda che ha provveduto ad acquisire un importante pacchetto di 882 brevetti appartenuti alla Novell, si celano le partecipazioni di Apple, Microsoft, EMC e Oracle.
Nel contempo arrivano novità dal fronte finlandese: Nokia ha deciso di rincarare la dose e ha allargato ad altri tre paesi del Vecchio Continente la causa che la vede contrapposta ad Apple per violazione della proprietà intellettuale.

Apple e Google si contendono i brevetti di Nortel

Il fallimento della telco canadese Nortel e la conseguente vendita dei più di 4000 brevetti nel settore delle telecomunicazioni registrati in passato dall’azienda è un’occasione ghiotta che Google, Apple e altri nomi importanti del settore dell’IT stanno cercando di non farsi sfuggire.

In particolare, secondo quanto rivela Reuters, sia Cupertino che Mountain View avrebbero già partecipato, assieme ad altre aziende, ad una prima tornata di offerte per alcuni dei patents più importanti. Brevetti che ad Apple e Google, concorrenti giovani in un settore particolarmente litigioso come quello delle telecomunicazioni, tornerebbero assai utili per difendersi dai futuri attacchi legali dei giganti del settore.

Paul Allen, primo stop per la causa contro Apple e Google

Un paio di mesi fa il co-fondatore di Microsoft Paul Allen ha deciso di denunciare mezza Silicon Valley. 11 aziende dell’IT fra cui Apple, Google e Facebook sarebbero colpevoli secondo Allen di aver violato la proprietà intellettuale di una sua azienda, la Interval Licensing, nata negli anni novanta appositamente per custodire una serie di generici brevetti connessi in qualche modo alle tecnologie utilizzate praticamente da tutte le maggiori aziende dell’IT e da poco defunta.

Un vero e proprio caso di patent trolling, lo aveva definito Mark Lemley, docente di legge presso la Stanford University e specializzato in proprietà intellettuale. Proprio per questo sia Apple che Google avevano avanzato le proprie richieste di archiviazione. Venerdì scorso il Giudice Distrettuale Marsha Penchman ha deciso di accogliere tali richieste e ha sentenziato che  le accuse sono troppo generiche e per gli accusati è addirittura troppo difficile capire davvero bene che cosa dovrebbero difendere.

Apple rinforza l’ufficio legale per le cause sui brevetti


Apple ha assunto nuovi tre nuovi avvocati esperti di proprietà intellettuale come collaboratori esterni. Una scelta necessaria per rinforzare il proprio dipartimento legale in vista delle battaglie che si profilano all’orizzonte. Apple è l’azienda dell’IT più spesso denunciata in cause riguardanti la violazione di proprietà intellettuale. Ha superato anche Microsoft e HP, che pure hanno i propri grattacapi.

“Scontro fra titani”, lo chiama Bloomberg, che dedica un articolo alla campagna acquisti in campo legale di Apple. Motorola contro Apple, Apple contro HTC, Nokia contro Apple e viceversa, Motorola contro Microsoft. Sono solo alcune delle cause di altissimo profilo attualmente in corso e che sono la facciata di una guerra per il dominio del mercato mobile di cui probabilmente il grande pubblico ignora totalmente l’esistenza.

Motorola sotto investigazione per brevetti sul multitouch

In base a quanto riportato in una nota ufficiale diramata nella giornata di martedì, la US International Trade Commission ha avviato una serie di indagini nei confronti di Motorola in seguito alle accuse mosse dall’azienda di Cupertino a proposito dell’infrazione di brevetti legati alla tecnologia multitouch per smartphone. Come si può leggere nel comunicato, il caso è descritto come “In the Matter of Mobile Devices and Related Software, 337-750, U.S. International Trade Commission (Washington)”.

Non si tratta del primo caso di questo genere tra le due aziende, coinvolte in una specie di ping pong di reciproche accuse per la violazione di brevetti legati al settore degli smartphone. Tutto è iniziato ad ottobre, quando Motorola ha accusato Apple di aver infranto la proprietà intellettuale di ben 18 brevetti e di essersi rifiutata di acquisire la licenza per le tecnologie in essi descritte.

Motorola VS Apple, la ITC indaga

La U.S. International Trade Commission ha approvato l’istituzione di un’inchiesta volta ad investigare sulle presunte violazioni di brevetti lamentate da Motorola Mobility nella recente causa intentata contro Apple.
Il comunicato della USITC ha di per sé un’importanza relativa, dato che l’apertura di un’indagine a seguito di un esposto come quello dell’azienda di Libertyville, Illinois, è praticamente una procedura automatica.

Ma non c’è pace per l’ufficio legale di Cupertino, e non potrebbe essere altrimenti visto il numero di cause relative alla violazione della proprietà intellettuale in cui è coinvolta l’azienda sia come denunciante che come denunciata. Giusto qualche giorno fa lo Staff della medesima agenzia governativa ha espresso il proprio parere sul caso Nokia VS Apple, decisamente favorevole per i finlandesi. 

Apple VS Nokia: lo staff dell’ITC con i finlandesi

Lo Staff della International Trade Commission ha emesso il proprio parere sulla presunta violazione di brevetti Apple da parte di Nokia, oggetto del caso che vede contrapposte le due superpotenze del settore mobile. Il primo round è dei finlandesi, che non sarebbero colpevoli di aver violato i brevetti contestati da Apple in parte perché alcuni passaggi dei patent non sarebbero validi, in parte perché per alcuni dei brevetti la violazione proprio non sussisterebbe.

Non si tratta di una sentenza, sia ben chiaro, ma di un primo parere che lo Staff della Commissione, con ruolo di terza parte in rappresentanza del pubblico, ha reso noto tramite un memo diffuso lunedì. A febbraio il caso finirà davanti al giudice dell’ITC Charles Bullock, che deciderà se assecondare o meno le note dello Staff, per poi emettere il proprio giudizio.

Quel brevetto Apple “molto simile” all’app Where To

Non è un mistero che negli Stati Uniti si possa brevettare anche la proverbiale acqua calda e che nel campo del software questo abbia dato vita a casi estremi di patent trolling, con aziende che registrano metodi e sistemi banalissimi al solo fine di denunciare quelle aziende che faranno uso di sistemi analoghi.

Anche Apple registra brevetti ad un ritmo elevatissimo e spesso su queste pagine ne parliamo perché indicativi di possibili evoluzioni tecnologiche future per i prodotti della Mela. La patent application n° 20100190510 però è un po’ diversa e fa sorgere qualche lecito dubbio sulla condotta di Apple. Dan Wineman ha notato una strana somiglianza fra l’idea contenuta nel brevetto, la grafica allegata come descrizione e un’applicazione della FutureTap chiamata WhereTo.

Softview fa causa ad Apple per Safari Mobile

Softview, una startup di Washington che sviluppa browser per palmari, ha denunciato Apple presso una corte federale del Delaware per violazione di un brevetto relativo alla visualizzazione dei contenuti Web su dispositivi mobili.
In buona sostanza l’azienda sostiene che Safari Mobile, il browser implementato da Apple su iPhone OS , viola il brevetto numero 7461353, registrato nel 2005 a nome di tali Gary Rohrabaugh e Scott Sherman e intitolato, come prevedibile, all’insegna della vaghezza: “Visualizzazione scalabile di contenuto Internet su dispositivi mobili”.

iPhone e Palm Pre: Apple ha paura?

Il Web, e stavolta “non solo il Mac Web”, è pieno di stralci delle dichiarazioni di Tim Cook rilasciate dopo la presentazione dei dati finanziari di Apple del trimestre appena terminato: è stato riportato di tutto e, addirittura, il suo contrario. Nello spazio quotidiano riservato alle App per iPhone vorrei oggi permettermi di fare un piccolo ragionamento con voi riguardo a un passaggio delle sopra-citate dichiarazioni. Tim Cook ha dichiarato che, come appartenenti ad Apple, “[…] abbiamo un approccio fondamentalmente diverso da quello di tutti gli altri perché pensano prevalentemente da un punto di vista legato all’hardware. E, così, come ho detto prima, siamo molto, molto consapevoli del fatto che siamo competitivi. Ci siamo permessi di guardare oltre ai nostri cancelli. Ci piace la concorrenza, purché non ci depredi della nostra proprietà intellettuale. Se ciò avvenisse, saremo pronti a prendere provvedimenti verso queste persone […]”. Il riferimento si pensa unanimemente che sia riferito al Palm Pre: Apple ha davvero paura di questo suo nuovo concorrente?