Apple, Google, Facebook, Microsoft, Yahoo e AOL hanno scritto una lettera per rendere noto il loro supporto verso lo USA Freedom Act proposto dal senatore Patrick Leahy e da Jim Sensenbrenner. La proposta di legge, se dovesse passare il vaglio del governo americano, renderebbe illegale la raccolta di dati portata avanti da anni dalla National Security Agency durante gli scorsi anni.
Privacy
iOS 7: scoperta una vulnerabilità nella schermata di sblocco
Con un nuovo OS arrivano nuove vulnerabilità. È quello che è successo anche con iOS 7. Stando a Jose Rodriguez, che ha fornito un video dove la vulnerabilità viene mostrata alla celebre rivista Forbes, una semplice serie di azioni eseguita sulla schermata di sblocco di iOS 7 permette di accedere al telefono senza conoscere il codice per lo sblocco.
App Store: Apple approva (rapidamente) applicazioni malevole
App Store è più sicuro di Google Play Store? Sembra essere cosa certa. Però anche Apple si lascia sfuggire qualche applicazione malevola, di tanto in tanto. È il caso di Jekyll, malware sviluppato da un gruppo di ricercatori del Georgia Institute of Technology e approvato per la commercializzazione su App Store.
iOS 7: il GPS di iPhone traccia il telefono in ogni momento
Se siete dei maniaci della privacy, preparatevi a modificare le impostazioni del vostro iPhone non appena lo aggiornerete ad iOS 7. Nell’ultima Beta del sistema operativo mobile di Apple è infatti presente una funzione che traccia tutte le vostre posizioni, il numero di volte che siete stati in un certo posto, e per quanto tempo ci siete rimasti.
iOS 7: Apple risolve un bug e blocca hardware malevolo
Il vostro telefono contiene informazioni personali sul vostro conto e su quello dei vostri cari. Un caricatore da parete svelato alcune settimane fa prometteva di riuscire a entrare nel vostro telefono e fare incetta di questi dati. Ora Apple assicura che il problema non si porrà in iOS 7. A patto che gli utenti pongano un minimo di attenzione agli avvisi a schermo.
Dev Center: Apple passa al ripristino passo passo (con una pagina dedicata)
Negli scorsi giorni il Dev Center di Apple è stato attaccato. Benché la questione non sia ancora chiara, Apple ha deciso di bloccare l’intero sistema e ricostruire completamente il database da zero. Ora, per permettere agli sviluppatori di seguire ogni giorno lo stato del Dev Center, Cupertino ha creato una nuova pagina che consente di vedere con un colpo d’occhio cosa funziona, e cosa no.
Il Dev Center torna online, mentre l’hacker dietro l’attacco si difende
Ieri sera un ricercatore si era dichiarato il misterioso hacker dietro all’attacco dei server di Apple. Ibrahim Balic aveva sostenuto di essere l’autore della breccia nel Developer Center di Cupertino, lamentando di avere avvisato Apple del suo procedimento prima che questa avviasse delle indagini per trovare il colpevole dell’intrusione (e il bottino digitale). Ora una intervista con TechCrunch mette in luce il comportamento quantomeno sospetto dell’esperto di sicurezza informatica.
Attacco hacker: un sospetto ricercatore ammette la sua colpevolezza
Qualcuno è riuscito ad accedere senza permesso ai server dell’Apple Developer Center. Il servizio, rimasto bloccato per alcuni giorni, sarebbe stato colpito da un esperto di sicurezza, Ibrahim Balic, almeno stando a quanto dichiarato dallo stesso in un commento su TechCrunch.
Android: una falla colpisce il 99% dei dispositivi e mette a rischio privacy (e non solo)
Una nuova falla nella sicurezza di Android mette a repentaglio milioni di dispositivi, permettendo ad un malintenzionato di accedere a tutte le app installate sul device, leggere i dati salvati sul telefono, raccogliere password personali e soprattutto creare una botnet di smartphone sempre accesi, sempre collegati alla rete, in movimento e dotati di GPS.
Hotspot Personale: la password si buca in 50 secondi
Se siete fuori casa e dovete collegare il vostro computer alla rete, potreste pensare di utilizzare l’Hotspot Personale di iOS. Questo permette di trasformare il telefono di Apple in un modem WiFi portatile. Il problema è che le password automaticamente generate dal sistema operativo di Apple possono essere scoperte in meno di un minuto.
Wozniak contro PRISM
«Questa non è la mia America», tuona Woz all’aeroporto. La pietra dello scandalo è PRISM, il programma di sorveglianza clandestino (con il logo più brutto del mondo) che secondo le rivelazioni del contractor Edward Snowden, collaboratore della National Security Agency, dal 2007 controlla le comunicazioni elettroniche che passano attraverso gli Stati Uniti.
PRISM: Apple (e molti altri) hanno consegnato i vostri dati alla NSA
Si tratta della notizia del giorno. Probabilmente del mese. Forse dell’anno. La National Security Agency, agenzia statunitense specializzata nella sicurezza nazionale, ha avuto accesso negli scorsi sette anni ai dati degli utenti di Verizon, Microsoft, Skype, Facebook, Yahoo e persino Apple, in certi casi con l’accesso diretto ai server di queste compagnie.
Hack dell’iPhone con il caricabatterie, si può fare
Il suo nome non è Bond, James Bond, ma di certo questo accessorio sembra uscito da un film di spionaggio. Si tratta di un caricatore per iPhone che promette di by-passare i sistemi di sicurezza di Apple e caricare sul dispositivo codice non controllato da Cupertino.
Path un’altra volta sotto i riflettori per la rubrica indirizzi degli utenti
Path di nuovo sotto i riflettori per una questione legata all’accesso alla rubrica indirizzi degli utenti. A riportare l’app al centro della cronaca è Stephen Kenwright, che ha recensito l’applicazione per poi cancellarla. Path, però, ha comunque preso controllo di tutti i contatti della rubrica di Kenwright, inviando a questi un messaggio per iscriversi al servizio.
Siri, i dati degli utenti vengono conservati per due anni
Che venga impiegato per mero divertimento o per reale necessità la cosa poco importa: ogni giorno, infatti, Siri effettua l’analisi di centinaia e centinaia di parole e frasi che finiscono dritte sui server Apple.
Quando viene fatta una richiesta a Siri la traccia audio viene inviata ai server di Cupertino dove viene poi associata a un numero casuale che rimanda a quello specifico utente.
Evernote sotto attacco: hacker rubano le password degli utenti
Evernote, il popolare servizio per la creazione, il salvataggio e la condivisione di promemoria disponibile su quasi tutte le piattaforme è stato attaccato nelle scorse ore. Gli sviluppatori del servizio hanno annunciato eventi sospetti sulla rete che indicano un attacco da parte di malintenzionati. Il suggerimento, come sempre, è quello di cambiare la propria password.
Privacy: Google chiede a una giornalista di abbassare i toni di un articolo legato a Google Play
Google si trova a dover affrontare un’altro scottante caso riguardante la privacy dei suoi clienti. Per non rischiare di mettere a repentaglio la propria immagine di fronte ai milioni di utenti Android, Google ha contattato anche una giornalista di News.com.au, chiedendole di abbassare i toni in un articolo riguardante la compagnia di Mountain View.
Google distribuisce i dati personali degli acquirenti ai developer di Google Play
Google potrebbe avere tra le mani un’altra gatta da pelare a causa di una possibile violazione della privacy dei suoi utenti. A lanciare l’allarme è uno sviluppatore, Dan, che ha creato l’app Paul Keating Insult Generator per Android, disponibile ora su Google Play.
Privacy: la corte suprema californiana scagiona Apple
La Corte Suprema della California ha dichiarato che Apple non viola la privacy dei suoi utenti richiedendo per l’acquisto su App Store non solo il numero di carta di credito, ma anche il numero di telefono.
Privacy: Path multata per 800 000 dollari
Path, l’applicazione per iOS che permette di utilizzare il social network “molto personale” omonimo, è riuscita a scendere a patti con la FTC dopo lo scottante caso riguardante la privacy della rubrica indirizzi.
Privacy nelle app per bambini: FTC bacchetta Apple e Google
Perché nessuno pensa ai bambini? È quello che si chiede la moglie del reverendo Lovejoy in un episodio dei Simpson, ed è la stessa cosa che la U.S. Federal Trade Commission sta domandando a Google e Apple, accusate di non essere sufficientemente trasparenti riguardo la trasmissione di dati personali in applicazioni pensate per un pubblico di minorenni.
Microlatch: Apple di nuovo interessata alla sicurezza biometrica
L’acquisizione di aziende esterne da parte di Apple permette di farsi un’idea di cosa si stia progettando nei laboratori di Cupertino. È successo con Siri per il riconoscimento vocale, con C3 Technologies per le mappe di iOS 6, e succederà anche con l’acquisto di Authentec e della recentissima acquisizione di Microlatch.