Aumenti dell’equo compenso SIAE, il ministero smentisce

siae-131215182527_mediumSe l’iPhone 6 e il prossimo iPad costeranno ancora di più (e così forse anche i prodotti della concorrenza) il motivo potrebbe essere l’ulteriore aumento del cosiddetto “equo compenso”, il balzello assai poco equo grazie al quale la Società Italiana Autori ed Editori incamera ogni anno milioni di euro dalle vendite di dispositivi dotati di supporto di memoria e funzionalità di riproduzione multimediale.
Il decreto del 2009 che istituiva l’equo compenso deve essere rivisto e aggiornato e sono in discussione aumenti da capogiro che graverebbero su tutto il mercato della tecnologia. Il Ministro Massimo Bray, però, frena: “Non è prevista nessuna tassa su smartphone e tablet e le ipotetiche tariffe pubblicate in merito agli aumenti di costo sono infondate”.

iPhone 5S e la soglia dei mille euro

I rumor e le indiscrezioni confermate da più parti e tramite fonti indipendenti ormai parlano chiaro: con ogni probabilità il 10 settembre prossimo Apple presenterà due nuovi iPhone.

Un iPhone 5C, di fascia media, che potrebbe sostituire iPhone 4 e forse anche iPhone 4S e iPhone 5 nel line-up del telefono; un iPhone 5S che rimarrà il dispositivo top di gamma e costerà di più. Ma quanto di più? Possibile che l’aggiunta del color oro e soprattutto di una vociferata capacità di 128 GB possa spingere ancora più su il prezzo (già altissimo) del dispositivo?

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“Champagne” è una definizione ancora più truzza di “Gold” per un iPhone dorato.

iPhone 5, l’iPhone più costoso di sempre

iPhone 5, i prezzi del costoso telefono di Apple penalizzano l'Italia - TheAppleLounge.com

iPhone 5, i prezzi del costoso telefono di Apple penalizzano l'Italia - TheAppleLounge.comL’iPhone 5 è in vendita (si fa per dire visto che è ovunque esaurito) da meno di una settimana e non si placano le polemiche sul prezzo impopolare di quello che potrebbe essere definito come l’iPhone più costoso di sempre. Del nuovo melafonino si sapeva praticamente già tutto. L’unica vera sorpresa, ovviamente non gradita, è stata quella del prezzo che, tra l’altro, fa del nostro Paese il secondo più penalizzato della Comunità Europea. Avete letto bene. Non è un errore. C’è solo un posto in cui l’iPhone 5 è ancora più costoso che in Italia.

iPod e Mac: in Italia tra i più cari d’Europa


Brutta sorpresa questa mattina per tutti coloro che si sono collegati all’Apple Store online: gli iPod e i Mac venduti in Italia sono tra i più cari rispetto al resto dell’Europa (record in Belgio e Irlanda con il MacBook a 929 euro). Apple infatti ha adeguato nella scorsa nottata i prezzi dei propri dispositivi in base al decreto Bondi riguardante “l’equo compenso“. La conferma ci arriva direttamente dall’Ufficio Stampa di Apple Italia che ha prontamente risposto alla nostra richiesta di informazioni.

A prima vista viene quasi da sorridere nel leggere un così piccolo cambiamento dei prezzi (i prezzi non finiscono più con la cifra “9”, portando ad esempio il MacBook sopra i 900 euro) ma allo stesso tempo mi ha colpito un ulteriore dettaglio: perché iPhone e Apple TV non sono stati interessati da tale cambiamento? Non permettono anch’essi “la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi“?

iPad e la scala di prezzi Apple

Una delle feature più sorprendenti di iPad è certamente il prezzo. Su questo credo possa concordare anche quello che mi piace chiamare “il popolo dei delusi”. Si parla ancora di prezzo in dollari, ovviamente, e non dubitiamo che ci sarà qualche rincaro insito nel cambio di valuta, ma tutto sommato si può dire con buona approssimazione che non ci aspettavamo un prezzo entry level così basso per iPad.

Ma i prezzi di iPad, oltre a contribuire a sfatare almeno un po’ il mito di una Apple che fa prodotti che costano sempre e comunque troppo, è utile a Cupertino anche per colmare quel gap attualmente esistente fra il costo di iPhone top di gamma e quello di un MacBook White, come mostrato eloquentemente dal grafico in apertura (credits Boy Genius Report).

iPhone 3GS 16GB: ecco quanto costa produrlo


Un recente “teardown” e una stima dei costi della componentistica e della manifattura condotti da iSuppli hanno rivelato che il costo di produzione del nuovo iPhone 3GS da 16GB si aggira intorno ai 178$, circa 4$ in più rispetto al precedente modello da 8GB. Si tratta di cifre comunque nettamente inferiori al prezzo “secco” del primo modello di iPhone, il cui costo di produzione era di circa 220$ al pezzo.

La differenza e il leggero aumento di prezzo fra 3G e 3GS sono dovuti, secondo BusinessWeek, alle fluttuazioni dei prezzi delle memorie NAND. Con il calo delle ordinazioni dovuto alla crisi, i grandi produttori hanno tagliato sulla produzione, influendo in questo modo sul costo del prodotto.

Nuovi iPhone, un Netbook e nuovi iMac secondo Sacconaghi

Toni Sacconaghi, noto analista della Sanford C. Bernstein & Co, torna a far parlare di sé portandosi appresso nuove indiscrezioni che riguardano le mosse future di Apple. Sacconaghi avrebbe avuto un colloquio direttamente con Tim Cook (al momento a capo di Apple finché Jobs non avrà risolto i suoi problemi di salute), Phil Schiller (direttore marketing di Apple, nonché protagonista dell’ultimo Macworld) e Peter Oppenheimer, responsabile finanziario.

Dall’incontro sarebbero emerse interessanti novità per il futuro; Cook, infatti, si sarebbe lasciato scappare qualche allusione relativa a un netbook di Apple, cambiamenti di prezzo per iPhone e, addirittura, nuovi modelli di smartphone.