Tim Cook è il CEO giusto per Apple?

La giornata di ieri, probabilmente, sarà la data dell’anno (o forse del decennio) per il mondo Apple. Le dimissioni di Steve Jobs, CEO e co-fondatore dell’azienda, costretto quasi sicuramente ad abdicare a causa delle sue serie condizioni salute. Il pomeriggio americano è stato sconvolto da questa notizia, quasi come un fulmine a ciel sereno. Ovunque, su Twitter, Facebook e i più famosi giornali/blog è apparsa la notizia.

Tim Cook, che era stato nominato CEO ad-interim per il periodo di assenza di Steve Jobs, sarà il nuovo amministratore delegato dell’azienda di Cupertino e dovrà fare i conti tutti i giorni con l’inevitabile ombra della gestione Jobs. Non sarà di certo facile, ma secondo il Consiglio di Amministrazione (e lo stesso Steve Jobs, che lo ha indicato come suo successore), Cook ha tutte le carte in regola per svolgere questo ruolo e per dare inizio ad una nuova era.

Scoopertino candida Steve Jobs alle presidenziali 2012

Come se la caverebbe Steve Jobs nelle vesti di successore di Obama? L’unico modo per saperlo è sperare che un numero sufficiente di americani lo voti alle prossime presidenziali del 2012. “Votate per me, o vi formatto l’iPhone da remoto”, recita il motto ufficiale del comitato Jobs 2012. Sul sito promozionale della campagna c’è tutto quel che serve per una scelta coscienziosa: un programma elettorale completo e convincente che tocca i punti di maggior interesse per il popolo americano, un video promozionale in cui Jony Ive spiega perché eleggere Steve Jobs a Presidente degli Stati Uniti d’America e un buon numero di immagini promozionali utili alla causa.
A curare la campagna, che per chi non l’avesse ancora intuito è un fake ben fatto e particolarmente divertente, sono i soliti pazzi di Scoopertino, noto sito di false notizie sul mondo Apple.

Obama: Steve Jobs, un esempio da seguire

Non capita certo tutti i giorni di essere citati da uno degli uomini più potenti del mondo, Barack Obama, come esempio da seguire. Nel suo discorso di fine anno, il Presidente degli Stati Uniti ha parlato di Steve Jobs come un modello dell’American Dream.

“Celebriamo il benessere”, ha affermato il Presidente. “Celebriamo qualcuno come Steve Jobs che ha creato due o tre differenti prodotti rivoluzionari. Ci aspettiamo che quella persona sia ricca e questa è una buona cosa. Vogliamo quell’incentivo. È una parte del libero mercato”.

Il MacBook Air e lo scandalo argentino

Dall’altra parte del del mondo si sta consumando uno scandalo che vede coinvolti la presidentessa dell’Argentina Cristina Kirchner e il messicano Carlos Slim Helù, il secondo uomo più ricco del mondo e proprietario del gruppo America Movil, Telmex e Telcel, l’imponente colosso della telefonia con cui Apple ha stretto un accordo per la distribuzione di iPhone in 16 paesi dell’America Centrale e Meridionale. A noi forse la questione interesserebbe poco, se non fosse che il ruolo chiave dello scandalo è toccato nientemeno che a un “povero” MacBook Air.