Apple mette in atto rigide misure di sicurezza per mantenere segreto ogni progetto in lavorazione nei laboratori di Cupertino. Per svariate ragioni negli ultimi anni alcuni indizi hanno bucato la cortina svelando in anticipo dettagli di prodotti che non erano ancora stati immessi sul mercato. Il caso più noto è certamentelo smarrimento di un prototipo di iPhone 4, rinvenuto, lo ricorderete di certo, in un bar californiano la scorsa primavera e rivenduto a Gizmodo. Anche nelle settimane che hanno preceduto il lancio di iPad 2 sono circolate sulla rete indiscrezioni alquanto precise riguardo il form-factor e le caratteristiche dell’ultimo tablet di Apple, tanto da permettere ad alcuni volenterosi di produrre una sorta di mockup fisico per il CES dello scorso gennaio che si è rivelato praticamente identico all’originale lanciato a marzo da Steve Jobs.
polizia
Gizmodo, R.E.A.C.T. e l’ombra di Apple
Ieri Gizmodo ha reso noto che venerdì scorso una task force del R.E.A.C.T., la divisione tecnologica interforze californiana, ha sequestrato i computer e altri oggetti tecnologici presenti in casa di Jason Chen, l’editor di Gizmodo che con l’approvazione del direttivo di Gawker Media ha pagato 5000$ per il prototipo di iPhone smarrito dall’ingegnere Apple Gray Powell in una birreria di Redwood City.
Sulla questione sono intervenute un po’ tutte le testate che si occupano di tecnologia. Fra le varie reazioni ce n’è una pubblicata su Yahoo News da Jason Cook che pare aver suscitato particolare interesse. Cook si schiera indirettamente a difesa di Gizmodo e, citando fonti non meglio indicate, sostiene che Apple abbia fatto pressione sulla R.E.A.C.T. perché intervenisse nella vicenda.
iPhone 4G-HD: la polizia sequestra i computer di Jason Chen (Gizmodo)
Colpo di scena nel caso dell’iPhone prototipo perso dall’igegnere Apple e acquisito da Gizmodo. Nella notte di venerdì una squadra della R.E.A.C.T. (Rapid Enforcement Allied Computer Team, un corpo speciale Californiano che si occupa di reati legati alla tecnologia) è entrata in casa di Jason Chen, Editor Capo di Gizmodo, e ha sequestrato quattro computer e due server su mandato di un giudice della Superior Court della Contea di San Mateo.
Gizmodo ha pubblicato la risposta ufficiale dell’ufficio legale di Gawker. Gli avvocati del gruppo sostengono che il sequestro del materiale di lavoro di un giornalista sia totalmente illegale secondo la legge della California e pretendono che i computer di Chen vengano prontamente restituiti. Lo scopo del sequestro probabilmente è la ricerca di informazioni utili per risalire all’identità della persona che ha venduto il prototipo a Gizmodo.
Apple collabora con la Polizia per trovare un iPhone rubato
Ricordate Alisa, la ragazza che ha subito il furto del suo iPhone nella metropolitana di Brooklyn circa due settimane fa? Nonostante sembrava che non ci fosse nulla da fare, arrivano buone notizie per lei e il suo melafonino da New York City.
Grazie alla sua tenacia e alla volontà di riavere il suo smartphone non si è persa d’animo e ha mandato una mail a Steve Jobs come ultimo tentativo, nella speranza di ricevere la sua attenzione. Non sappiamo con esattezza il contenuto di tale mail ma, come riporta Metro NY, le richieste di Alisa sarebbero state accolte.
Apple rifiuta di inviare un iPhone sostitutivo al legittimo proprietario
Cosa succede se ti rubano l’iPhone e il ladro ne richiede uno sostitutivo per problemi di software? Secondo la politica di Apple in ambito di garanzia l’iPhone sostitutivo viene inviato al ladro e non al legittimo proprietario, indipendentemente dal fatto che vi sia o meno l’intervento delle forze dell’ordine.
E’ successo ad Alisa, derubata nella metropolitana di Brooklyn circa due settimane fa. Del suo iPhone non aveva avuto più notizie finché il ladro non ha richiesto un melafonino sostitutivo tramite Apple Care e le è stata notificata la richiesta con una mail al suo indirizzo di posta.
iPhone in dotazione alla polizia stradale della Tasmania
La Tasmania è uno Stato australiano costituito dall’isola che prende lo stesso nome e che molti ricorderanno per Taz, l’esagitato personaggio del cartone della Warner Bros (Sasa basula baba!). Ora finalmente c’è un altro motivo per ricordarsi che al mondo esiste anche questo (bellissimo) posto. La polizia stradale dello stato australiano, al fine di migliorare la rapidità dei controlli, ha attivato un nuovo servizio che permette di identificare le automobili direttamente dalle pattuglie.
La notizia sarebbe di ben scarso interesse se non fosse che assieme a questo sistema da poco introdotto la polizia stradale tasmana ha a disposizione anche una specifica applicazione per iPhone sviluppata ad hoc che permette di fare controlli immediati a partire dalla targa dei veicoli.
iPhone: se rubato chiamerà la polizia
Dopo il curioso caso dell’iPhone recuperato dopo un furto grazie al maldestro ladro che si è scattato un “book fotografico” ed inviato tali immagini agli amici attraverso l’E-Mail del legittimo possessore del melafonino, Apple sembra sempre più interessata a rendere iPhone (vero oggetto di culto ambito dai malfattori) a prova di furto. Se all’interno del firmware iPhone OS 3.0 abbiamo già scovato tracce di una sorta di antifurto satellitare, un recente brevetto mostra qualcosa in più: un iPhone rubato sarà in grado di notificare la sua posizione così che la polizia saprà esattamente dove andare a cercarlo grazie alle coordinate GPS. Certo che i ladri di iPhone avranno una vita sempre più difficile.
CSI:Miami. Investigazione e ragionamento
Nome: CSI:Miami 1.1.1
Categoria: Giochi – Licenza: 5.99 Euro
Data di rilascio: 07/11/2008 – Piattaforma: iPhone- iPod touch
La TV propone modelli e stili di vita ma allo stesso tempo accende i riflettori su mestieri particolari quanto affascinanti. Non stiamo parlando di “Six Feet Under” i cui protagonisti, per chi non lo sapesse, sono dei becchini ma di CSI, vero fenomeno televisivo dell’ultimo decennio. Chi infatti non è rimasto affascinato dalla gesta di questi investigatori che con il loro ingegno e grazie a strumenti fantascientifici riescono a risolvere magistralmente tutti i casi a loro proposti? Ora è arrivato anche il nostro turno perché è disponibile su App Store “CSI:Miami” per iPhone e iPod touch. È davvero così semplice svolgere il lavoro della polizia scientifica?
Back to My Mac la aiuta a beccare il ladro
Scoprire che un ladro ha fatto irruzione nella tua macchina e ti ha rubato il MacBook Pro e l’iPhone può portare a diverse reazioni: c’è chi si arrabbia e strepita, chi si metterebbe a piangere e chi, come la ragazza Californiana di questa storia, pensa bene di sfruttare l’opzione Back to My Mac del proprio computer per scovare da sola il ladro e consegnarlo alla polizia.