Evad3rs ricevono un milione di dollari per distribuire app piratate

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Qualche giorno fa, con grande sorpresa di tutti gli utenti e persino di Saurik, papà di Cydia, il team degli Evad3rs ha rilasciato il jailbreak per iOS 7. Taig, compagnia cinese che sviluppa uno store alternativo a Cydia, avrebbe pagato gli Evad3rs un milione di dollari per distribuire applicazioni piratate.

Scaricare MP3 da Spotify con una estensione per Chrome

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Scaricare musica utilizzando Spotify. Si tratta probabilmente del peggiore incubo dei fornitori del servizio, che rischiano di vedere trasformato un programma che permette lo streaming musicale in un libero negozio dove rubare milioni di brani con pochi clic. Una estensione di Chrome distribuita gratuitamente da Google e comparsa sul Chrome Web Store permette proprio di scaricare MP3 da Spotify.

Mac App Store già vittima della pirateria

Dopo appena un giorno dalla presentazione ufficiale al grande pubblico, sorgono già i primi problemi per il neonato Mac App Store legati alle misure di sicurezza e alla pirateria. Si trovano, infatti, già i primi tutorial in rete che spiegano come installare applicazioni “craccate” e farle riconoscere al Mac App Store come se fossero state acquistate correttamente.

Dopo i diversi anni passati a cercare di proteggere iOS dalla pirateria, il “cracking” del Mac App Store è risultato fin troppo semplice se si pensa che basta copiare alcuni semplici file per aggirare il meccanismo di protezione del nuovo store online per Mac OS X.

Apple interessata al riconoscimento facciale e sistemi anti-copia?

In questo post vi proponiamo due spunti interessanti a proposito di eventuali tecnologie che potrebbero essere impiegate da Apple nei suoi dispositivi.

Procediamo con ordine. Nel primo caso, si parla della presunta acquisizione dell’azienda svedese Polar Rose, specializzata in tecniche di riconoscimento facciale. Secondo TechCrunch, l’importo dell’operazione sarebbe pari a 29 milioni di dollari ma, al momento, nessuna delle due parti ha confermato o smentito l’accordo.

iTunes vende un quarto della musica negli Stati Uniti durante il 2009

I rappresentanti della International Federation of the Phonographic Industry (IFPI) hanno annunciato che le vendite di contenuti musicali su iTunes Store individuano una buona fetta del mercato musicale statunitense durante tutto il 2009, nonostante la ancora forte concorrenza delle vendite “tradizionali”, ovvero l’acquisto di supporti (cd, dvd, ecc.) presso negozi fisici.

Il contributo di Apple e del suo store online (attraverso il quale avvengono il 69% delle vendite online) ha permesso all’azienda stessa di aumentare dell’1,1% le vendite interne di contenuti musicali e del 9,2% le vendite digitali a livello internazionale, portando a 4,3 miliardi di dollari il valore del settore musicale su scala globale.

App crackate per iPhone: un business milionario

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Secondo i dati dell’analista Toni Sacconachi ripresi da 24/7 Wall St, le App crackate per iPhone e iPod touch avrebbero rubato al “mercato reale” circa 450 milioni di dollari. Per quanto il report del noto analista si basi su dati “presunti” e non reali, il dato certo (e da non sottovalutare) è che la pirateria è in forte espansione anche nella nicchia di mercato rappresentata da App Store.

Una “nicchia di mercato” che ultimamente ha raggiunto quota “3 miliardi di applicazioni scaricate” con un trend in continua crescita per via della quantità e qualità delle applicazioni presenti, oltre che per il numero di iPhone e iPod touch venduti (anch’esso, ovviamente, sempre in crescita). Quale sarà, in prospettiva, la risposta degli sviluppatori? Pensate che molti di essi abbandoneranno App Store, incrinando così il meccanismo alla base del suo successo?

Snow Leopard e OS 3.0 già disponibili via torrent

Ad appena un paio di giorni dalla release agli sviluppatori del WWDC, le versioni preliminari candidate allo status di Golden Master dei due software sono già disponibili per il download illegale. E’ incredibile la velocità con cui qualche sviluppatore presente alla WWDC è riuscito immediatamente a diffondere le nuove copie del software.
Aspettate a dare il via a Transmission o a scaricare i server eMule più recenti: non troverete alcun link né suggerimento per trovare questi file in questo articolo. Vi parlo della questione, diciamo così, solo per curiosità d’osservatore e, in parte, dovere di cronaca.

App Store e pirateria: quali cifre?

Il fenomeno delle applicazioni crackate e distribuite illegalmente tramite internet sta assumendo delle proporzioni di tutto rispetto (se così si può dire): ormai il venti percento delle applicazioni che sono installate sugli iPhone di tutto il mondo provengono dall’oscuro mondo della pirateria informatica.

Attualmente l’App Store offre circa 25.000 applicazioni a pagamento e Medialets, una società che si occupa di analisi di mercato su piattaforma mobile (specificatamente iPhone e Android), ha stimato che almeno 5.000 sono state immesse nei circuiti della pirateria. Molte di queste sono state tracciate con un rapporto di 100 applicazioni piratate per copia venduta.

2009, fuga da Windows. Dopo Apogee lascia anche Prosoniq

Esattamente un mese fa vi avevamo raccontato che Apogee, un produttore di sistemi audio digitali professionali, aveva deciso di abbandonare lo sviluppo di prodotti per la piattaforma Windows perché poco stabile (parole loro, non mie, per quanto condivisibili), e di concentrarsi sullo sviluppo di prodotti per Mac.

Ora anche Prosoniq, una software house che, mi si perdoni il gioco di parole, produce applicazioni professionali per la post-produzione, come sonicWORX e TimeFactory, ha deciso di fare lo stesso, ma con una motivazione differente: la pirateria.

iPhone e App Crackate: ecco Crackulous

“L’apocalisse è arrivata” ha intitolato un sito d’oltre oceano: forse un titolo un po’ troppo esagerato ma che contribuisce a rendere pienamente l’idea del significato di Crackulous all’interno dell’ecosistema iPhone-iPod touch e App Store. Crackulous non è altro che una particolarissima App in grado di crackare istantaneamente una applicazione regolarmente acquistata su App Store: ovviamente Crackulous non è disponibile su App Store ma in una particolare repo di Cydia. Il fatto ha suscitato scalpore e indignazione da parte di tutto il Mac Web: una App che in un certo senso “mangia” le altre App. Noi di TAL abbiamo già parlato di pirateria e App Store: data la notizia ci permettiamo di tornare sull’argomento.

iWork ’09: il seriale non serve nella versione retail

Il fatto è curioso e vale la pena che sia ripreso per essere approfondito: iWork ’09 in versione retail (quella, per intenderci, venduta in scatola nei negozi) non necessita di un seriale per la sua attivazione. La notizia, apparsa sul sito Apple, conferma le prime indiscrezioni giunte dai forum mondiali alle quali si guardava con sospetto: noi di TAL, gustando ancora la versione di prova di 30 giorni, non avevamo potuto constatare di prima mano la vicenda. La versione di iWork ’09, scaricabile dal sito Apple, che ricordiamo ancora da diritto alla prova gratuita per 30 giorni, necessita sempre di un codice seriale per la sua attivazione. È significativo questo cambio di rotta da parte di Apple e da adito ad almeno due diverse interpretazioni: scopriamo insieme cosa ci può essere dietro all’attivazione senza seriale di iWork ’09.

App crackate per iPhone: la risposta di Apple

Una realtà che di fatto voleva essere segreta senza esserlo, una realtà che è stata quasi un vero tabù per il Mac Web, una realtà che era conosciuta da tantissimi iPhone users, ora ha finito di esistere. Stiamo parlando del settore della pirateria informatica dedicato alle App crackate per iPhone e più precisamente “la realtà” che ha chiuso i battenti è TheMonkey’sBall: “il sito dove tutto è iniziato“. Quella che vi raccontiamo è la storia di una chiusura forzata su richiesta di Apple. Sfruttando questo fatto di cronaca vorremmo, rubandovi pochi minuti, ragionare ad alta voce con voi sulla pirateria rivolta ad iPhone.

P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Finale

Con oggi si conclude definitivamente questo “spin-off” della rubrica P2P. Le imprese all’interno del p2p italiano di BW ci hanno preso per mano questa estate pronti per andare in vacanza e ci lasciano oggi, con ormai pochi giorni che ci separano dal Natale. Qualcuno di voi lo aveva chiesto e presto sarà realtà: l’intera storia sarà trasformata in un e-book ed editata per l’occasione (ci vorrà del tempo, ma siamo sicuri che quando sarà pronto il “pdf” lo apprezzerete). Permettetemi di ringraziare ancora una volta BW (al quale sono legato da una amicizia personale di vecchia data) per averci permesso di pubblicare parte della sua storia: vicenda che, sebbene deplorevole perché la pirateria informatica è reato, ci auguriamo vi abbia appassionato (i dati indicano proprio questo).

P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Finale

Quanto tempo è passato dalla prima puntata di quella che ormai si può definire come la saga di BW: con questo episodio, insieme al prossimo, si conclude il viaggio che abbiamo intrapreso insieme. Anche questa volta, come la precedente, cercheremo di riproporvi il più possibile di tutte le rivelazioni di BW che, come sapete, ci ha pregato di omettere alcuni dettagli di quest’ultima realtà. Dopo una settimana di pausa forzata (causa iPhone Conference 2008 di Ginevra), riprendiamo a parlarvi della segreta realtà in cui BW era giunto: qui le news arrivavano massimo dopo due ore dal rilascio ufficiale. Due ore erano ancora troppe per il nostro incontentabile protagonista.

P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte quindicesima

Queste sono le ultimissime puntate della saga di BW nel mondo oscuro del p2p italiano: siamo partiti con le sue avventure quando ancora conosceva pochissimo di questo mondo e lo abbiamo lasciato, nella puntata scorsa, a un passo dall’apice di esso. BW ci ha raccontato molti particolari che in queste ultime puntate abbiamo dovuto omettere: le vicende che seguono sono ambientate in una realtà che ha la pretesa di rimanere segreta, ma, BW ci ha permesso di raccontarvi alcune caratteristiche. Noi di TAL siamo rimasti stupiti nel sentire la fine di questa storia: siamo certi che lo sarete anche voi.

P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte quattordicesima

Stiamo arrivando alla fine della storia: a breve leggerete tutto quello che BW ci ha raccontato riguardo “al mondo dell’underground” del p2p italiano, anche se, a questi livelli, di p2p non si tratta più. Avrete ormai intuito che, più si sale di livello nell’ormai famosa “catena delle news”, più il luogo virtuale diventa inaccessibile all’utente normale facendo appunto decadere il concetto proprio del p2p a favore di una trasmissione privata di file quasi automatizzata. Oggi, come promesso la volta precedente, vi spiegheremo come venivano gestire le “fibre” da BW e come riuscì ad inserirsi in quei misteriosi traffici di files.

P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte tredicesima

Ci siamo lasciati la settimana scorsa, dopo aver ripreso  le avventure del nostro BW, a un nuovo interessante interrogativo. Nonostante il protagonista di questo breve racconto avesse raggiunto “luoghi virtuali” inaccessibili ai più, non era ancora appagato: partendo dal presupposto che qualcuno questi file news li dovesse pure creare, BW, a ragione, sosteneva che lo stesso in qualche modo avrebbe poi anche dovuto distribuirli. In queste ultime puntate, che portano a conclusione questa “storia vera”, vogliamo proprio portarvi in quei “luoghi” che solo poche persone hanno avuto  la possibilità (e perché no, anche l’onore) di conoscere. Pulitevi le scarpe, stiamo per entrare in “luoghi segreti”, o meglio, fino ad ora segreti.

P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte dodicesima

Dopo una lunga pausa in cui vogliamo immaginare il nostro BW in vacanza, rieccoci a “narrarvi le gesta” di colui che è stato uno dei pilastri del p2p in Italia. Lo abbiamo lasciato circa un mesetto fa in un momento davvero particolare: si era auto-estraniato dal suo network continuando a lavorare nell’ombra per perseguire i suoi fini mentre era sempre alla ricerca del modo per ottenere i file news (film e quant’altro) prima di tutti. La puntata di oggi segna una sorta di svolta nella “carriera piratesca di BW“: è la prima volta che esce dal “suo mondo”, per poi forse non tornarci più perché ne abbraccerà un altro. Eravamo rimasti al punto in cui BW scoprì che quei files provenivano da…

P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte undicesima

Siamo ormai giunti a un punto di svolta dell’avventura di BW nel mondo del p2p: come aveva sempre desiderato, stava iniziando a capire come tali files “venivano trasportati” all’interno delle rete. Nella puntata precedente, inoltre, abbiamo visto come BW si stesse organizzando privatamente nel distribuire questi files: notava però che su un network concorrente le novità uscivano ancor prima che lui le avesse a disposizione. Come era possibile avere questi files in media due o tre ore prima? Da dove attingeva quel network concorrente? Nel giro poche settimane BW scoprì che…

P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte decima

Eccoci, ancora una volta in questa prima estate di TAL a narrarvi le gesta di BW all’interno del mondo p2p. Tante cose sono cambiate ormai nella sua vita da quando abbiamo iniziato a parlarvi di lui: lo abbiamo lasciato, nell’ultima puntata, a gestire direttamente il traffico dei files “pirata” all’interno del network che lo aveva accolto. Una lunga gavetta lo aveva portato fino a questo punto: vediamo come migliorò anche questo aspetto della gestione dei files p2p.