Mac Tablet con processore di P.A. Semi per inizio 2010?

I prossimi mesi, per tutti noi appassionati dei prodotti con la meletta, saranno come solito mesi carichi di rumors tra cui si distingueranno quelli riguardanti l’ormai famoso quanto atteso Tablet (o iTablet) che potremmo immaginare come un iPod touch gigante con connettività 3G. Le ultime indiscrezioni confermano che il progetto del Mac Tablet sia ormai in fase finale dopo ben 24 mesi di sviluppo in cui lo stesso Steve Jobs avrebbe cassato diversi progetti perché il nuovo device “deve essere perfetto in ogni aspetto”. Secondo AppleInsider, però, l’attesa del Mac Tablet sarebbe ormai giunta alla fine tanto da ipotizzare l’arrivo sul mercato del “nuovo giocattolino” per i primi mesi del 2010.

L’iTablet avrà dei chip P.A. Semi?

Come ricorderete, più di un anno fa, Apple, per la cifra di 278 milioni di dollari, acquistò l’azienda produttrice di chip P.A. Semi, noti per la loro efficienza e per i bassi consumi.
Nemmeno 24 ore dopo, però, l’azienda di Jobs chiarì che l’acquisto della società, in realtà, non era dovuto ai chip che stava progettando, quanto piuttosto alle capacità intellettuali dei membri della stessa:

“Apple non è interessata né ai loro prodotti né alla loro roadmap di sviluppo, ma ha acquistato la compagnia per le sue proprietà intellettuali e il suo talento nell’ingegnerizzazione.”

A tal proposito, inoltre, erano anche emersi nuovi dettagli sulle effettive capacità dei nuovi chip; nonostante i bassi consumi dichiarati, infatti, i chip risultavano, comunque, ancora troppo dispendiosi in termini energetici per device come iPhone e iPod Touch. Quindi, soprassedendo sulle capacità intellettuali e sul talento nell’ingegnerizzazione, a cosa possono davvero servire questi chip P.A. Semi ad Apple? In quanti di voi hanno risposto iTablet?

Apple assume ex-dirigente IBM: future innovazioni o problemi legali?

E’ di questi giorni la notizia dell’assunzione da parte di Apple di un esperto di microprocessori e server Blade, precedentemente posto in alcune file “abbastanza-alte” dell’IBM.

La persona in questione si chiama Mark Papermaster e probabilmente, non fosse per la sua abilità, non si troverebbe citato in giudizio dal suo ex datore di lavoro.
Ottenendo un posto (interessantissimo) a Cupertino ha infatti attivato una delle clausole incluse nel precedente contratto e, più precisamente, una che ne vieterebbe l’assunzione presso aziende concorrenti a distanza da un anno dal suo distaccamento da IBM.

La faccenda, per quanto interessante dal punto di vista giuridico (con tutta probabilità si procederà per vie legali), ci distoglie da cose ben più importanti: perchè Apple vuole un esperto di chip?