Steve Jobs aveva minacciato Palm con i brevetti di Apple

Steve Jobs ha minacciato Palm. Quando la compagnia, al tempo ancora in un periodo florido, si era avvicinata ad alcuni dipendenti di Apple per cercare di assumerli, l’ex CEO e co-fondatore di Apple aveva risposto con una minaccia, brandendo i preziosi brevetti Apple e indicando un’aula di tribunale.

HP TouchPad: metterà alla prova iPad?

Il primo luglio arriverà sul mercato TouchPad, il nuovo tablet realizzato da HP con il supporto del sistema operativo webOS. I prezzi di lancio saranno gli stessi di iPad, ovvero 499 dollari per il modello da 16GB e 599 dollari per il modello da 32GB. Il tablet di HP e Palm sarà il secondo vero sfidante di iPad, dopo il Galaxy Tab di Samsung che ha ricevuto un discreto successo fino a questo momento.

La sfida di HP, tuttavia, potrebbe non essere limitata al tablet in quanto, secondo indiscrezioni emerse ultimamente, l’azienda sarebbe in contatto con le maggiori etichette discografiche per lo sviluppo di un proprio servizio musicale in the cloud che potrebbe essere esteso anche a film e TV. Hewlett-Packard, quindi, potrebbe aggiungersi ad Apple, Amazon e Google nel mercato del cloud computing legato all’intrattenimento.

iPhone 4: lo smartphone più affidabile e più fragile

Secondo una recente indagine condotta su oltre 50.000 smartphone in commercio, iPhone 4 di Apple è quello che registra il minor numero di malfunzionamenti ma, allo stesso tempo, quello più sensibile ai danni dovuti a cadute accidentali.

Come riporta AppleInsider, i dati provengono dalla compagnia assicurativa SquareTrade che ha elaborato le statistiche delle sue 50.000 polizze per telefoni cellulari stipulate con i clienti. Tra gli smartphone sottoposti allo studio troviamo iPhone 4 e iPhone 3GS di Apple, Droid, Droid X e Cliq di Motorola, Nexus One, Evo e Droid Incredible di HTC, BlackBerry Curve, Bold e Storm di RIM, oltre a diversi smartphone di Samsung, Palm, LG, Nokia e Sony-Ericsson.

HP conferma il tablet con WebOS di Palm per il 2011

Sin dal suo lancio a gennaio, si è discusso molto a proposito di quale sia l’effettiva utilità di un prodotto come l’iPad di Apple, mettendo addirittura in discussione il successo di un dispositivo unico nel suo genere. Eppure, da Microsoft ad HP (passando per Google), tutti i più grandi rivali dell’azienda di Cupertino stanno cercando da mesi di realizzare un prodotto valido ed efficace che vada a rosicchiare fette di mercato alla “tavoletta” con la Mela nera, invano.

Il nuovo anno, però, potrebbe segnare l’ingresso di un vero concorrente di iPad realizzato da HP. La direzione della PC division di Hewlett-Packard ha infatti confermato che presenterà al pubblico un tablet PC che sfrutterà il sistema operativo webOS di Palm “all’inizio del 2011”.

Rich Dellinger torna a lavorare per Apple

A seguito della recente acquisizione di Palm da parte di HP, molti ex-dipendenti stanno abbandonando Palm per passare ad altre aziende; Mike Abbot è finito a lavorare per Twitter e Matias Duarte si è arruolato tra le fila di Google.

Rich Dellinger, invece, è un designer che ha lavorato per Apple tra il 1995 ed il 2006 e che ora, dopo qualche anno in Palm, è tornato a lavorare per Cupertino, dove tornerà a realizzare icone, sfondi ed elementi grafici per il software di Apple.

Google: noi stiamo con HTC

Google non è citata esplicitamente nella causa che Apple ha intentato contro HTC per la presunta violazione di 20 brevetti relativi ad iPhone. Ciò nonostante è chiaro che Cupertino ha preso di mira un produttore che ha sviluppato smartphone Android per colpire Big G, seppur indirettamente.
A Mountain View hanno qualcosa da dire a riguardo. Con una nota inviata a TechCrunch Google ha fatto sapere che l’azienda si schiera totalmente dalla parte di HTC:

“Google non è coinvolta da questa causa. Tuttavia noi ci schieriamo in favore del nostro sistema operativo Android e dei partner che ci hanno aiutato a svilupparlo”.

Palm gioca col fuoco: il Pre si sincronizza con iTunes

Cantami o Diva del Pelide Jobs l’ira funesta che infiniti addusse lutti alla Palm… così potrebbe iniziare un poema il vecchio Omero, se fosse ancora tra di noi. Già, perché se, come noto, a Redmond le fotocopiatrici sono sempre all’opera, è altrettanto vero che gli avvocati al soldo dell’iCEO non dormono mai.

Già… oggi AppleInsider ha riportato una interessante notizia da Fortune riguardante quello che, come molti, forse troppi, altri telefoni è stato definito iPhone killer: il Palm Pre. Pare infatti che, se collegato ad un Mac, il Palm Pre si sincronizzi con il computer attraverso iTunes, esattamente come fanno gli iPod e l’iPhone.

Palm Pre: niente tethering come iPhone

Si prevedono tempi duri per gli amanti della telefonia mobile e in particolar modo per coloro che desiderano acquistare i cellulari “top di gamma”. Si sta infatti sviluppando anche in Italia la tendenza a vendere un determinato cellulare, generalmente di fascia altra, in abbinamento a un vampiresco contratto telefonico. Noi italiani abbiamo sperimentato la novità proprio con iPhone 3G, seguito dal BlackBerry Storm e ora dal tanto atteso Vodafone HTC Magic con Android: questo tipo di soluzioni, però portano alcuni svantaggi indesiderati. Esempio lampante è ciò che sta per avvenire negli USA in concomitanza del lancio del nuovo Palm Pre: come avviene già per iPhone, sarà interdetto il tethering nonostante le prime pubblicità ufficiali lo avessero dato per presente. Non è solo AT&T, dunque, a essere “il lupo cattivo”?

Apple brevetta ogni aspetto di iPhone in un documento chiave

Nelle 358 pagine del brevetto, datato Settembre 2007, e approvato in questi giorni dall’ufficio brevetti americano, Apple ha voluto inserire tutto ciò che serve a definire iPhone come device unico nel suo genere. Un documento importante che, insieme agli altri 40 brevetti, tutela la proprietà intellettuale del dispositivo.

Fin qui, nulla di eclatante: è più che normale che un’azienda come Apple voglia proteggere il proprio lavoro da imitatori più o meno convincenti. In realtà, però, il documento fa riferimento a feautures che iPhone al momento non ha e che, verosimilmente, faranno la loro comparsa in futuro. Aggiungete a ciò che, nel documento, viene fatto cenno a un elemento che permetterebbe ad Apple di muoversi legalmente contro Palm per il suo Palm Pre, ed ecco che queste 358 pagine diventano una lettura decisamente più interessante