Apple dimostra le possibilità di HTML5

Apple ha aperto una nuova sezione del proprio sito (apple.com/html5)per promuovere le funzionalità di HTML5, JavaScript e CSS3. Quello realizzato dai tecnici di Cupertino è un vero e proprio showcase di ciò che è possibile realizzare grazie ai linguaggi web standard (anche se veri e propri standard non lo sono ancora) che l’azienda ha deciso di adottare in contrapposizione a Flash sui propri iDevices.

“Questi standard web” si legge sul sito “sono aperti, affidabili, altamente sicuri ed efficienti. Permettono a designer e sviluppatori di creare grafica avanzata, tipografia, animazioni e transizioni. Gli standard non sono add-on del web. Sono il web. E potete cominciare ad usarli fin da oggi.”

Steve Jobs pubblica i suoi “pensieri su Flash”

Ieri John Gruber su Twitter lo aveva lasciato intendere: domani l’affaire Gizmodo passerà in secondo piano e si tornerà a parlare dello scontro fra Apple e Adobe su Flash.

Non era un’indiscrezione infondata: oggi Apple ha pubblicato una open letter di Steve Jobs intitolata “Thoughts on Flash”, pensieri su Flash, in cui il CEO dell’azienda di Cupertino illustra in sei punti tutti i principali motivi per cui Apple non vuole implementare Flash sui suoi dispositivi.

Di seguito trovate un sunto delle parti più significative della lettera. Tutto ciò che leggerete è una summa di quanto detto da Jobs, senza aggiunte o commenti ulteriori.

1) Open-ness. I prodotti di Adobe sono proprietari al 100% e Flash non fa eccezione. Sebbene anche i sistemi operativi della Mela siano proprietari, Apple ritiene che tutti gli standard inerenti al Web e alla sua fruizione debbano essere aperti. Per questo, anziché utilizzare Flash, Apple ha preferito puntare su HTML5, JavaScript e CSS. Google e molte altre aziende hanno fatto lo stesso, perché con essi gli sviluppatori possono creare contenuti avanzati e dinamici senza la necessità di un plugin per la loro riproduzione.

Tale approccio vale anche per i prodotti Apple per il Web, come WebKit, il rendering engine basato su HTML5 che è al cuore di Safari ed è utilizzato in tutti i prodotti Apple.

“Google lo usa per il browser di Android, Palm lo usa, Nokia lo usa, e RIM ha annunciato che lo userà. Quasi ogni web browser presente su smartphone che non siano quelli di Microsoft usa WebKit. Rendendo open la propria tecnologia WebKit Apple ha stabilito uno standard nel settore dei browser mobile”.

Arriva OpenOffice.org 3.0, nativo su Mac OS X

OpenOffice.org ha rilasciato ieri la versione 3.0 dell’omonima suite Open Source di applicativi per ufficio. La nuova versione del pacchetto di software era particolarmente attesa dagli utenti Mac perché è la prima a girare nativamente sui computer con la mela. Il lancio è stato un tale successo che il sito OpenOffice.org non ha retto il traffico inaspettato e il grande quantitativo di download. Dopo il salto ulteriori dettagli e alcuni mirror alternativi per il download del pacchetto di installazione.