Q2 2013 Apple, profitti in calo per la prima volta in dieci anni?

aapl-apple-risultati-fiscaliCon il mese di marzo si chiuderà questa settimana anche il secondo trimestre fiscale (che corrisponde all’incirca al primo trimestre solare) di Apple.

Gli analisti non portano buone notizie. Tutti, non soltanto quelli più pessimisti, sono concordi nelle proprie stime negative: per la prima volta in dieci anni nel Q2 2013 i profitti Apple non sono cresciuti rispetto al trimestre precedente. Non perché il fatturato non sia ancora una volta “da record” anno su anno, ma perché il margine lordo si è sensibilmente abbassato.

 

Wall Street e la percezione negativa del titolo Apple

Il titolo Apple, dopo il tracollo seguito all’annuncio dei risultati fiscali del primo trimestre 2013, non sembra dare segni di ripresa. Il reality distortion field che Steve Jobs aveva saputo erigere a protezione di Apple sembra aver subito un repentino cambio di polarità. Uno “shift” nella percezione del valore e delle possibilità future dell’azienda che, secondo un’interessante editoriale di Ben Bajarin pubblicato su Time, coinvolge in maniera massiccia anche i grandi investitori di Wall Street.

 

Apple Shares Continue To Fall After "Death Cross"

AAPL vola a febbraio, 3 giorni da record

Il mese di febbraio si è aperto alla grande per gli investitori AAPL,  con il titolo che non accenna a mollare il colpo e punta sparato alla soglia dei 500$.
Sono 3 giorni che AAPL fa registrare record su record. Le quotazioni sono partite al galoppo lunedì, con un massimo assoluto a 464,98$ e seguente chiusura con massimo storico a 463,97$. Martedì il bis: 469,75$ di massimo assoluto intraday e poi chiusura a 468,83$. E siccome non c’è due senza tre ecco che mercoledì AAPL ha raggiunto vette ancora più alte, con un massimo assoluto, sempre intraday, a 476,79$ e chiusura con ennesimo massimo storico a 476,78$, circa un +5%complessivo in tre giorni.
Salvo imprevisti poco probabili, l’impressione (con il titolo che quotidianamente testa un livello e chiude subito sotto) è che AAPL si prepari al grande salto al di sopra dei 500$. Ma c’è chi non è d’accordo.

AAPL verso la revisione della quota nel Nasdaq-100

Nasdaq OMX ha annunciato che il 2 maggio verrà ri-ponderato l’indice Nasdaq-100, il paniere dei cento titoli non finanziari più grandi del Nasdaq ed uno degli indici più seguiti da chi gestisce hedge fund e altre securities. Lo scopo dell’operazione è garantire una migliore suddivisione del peso dei titoli all’interno dell’indice azionario e di conseguenza una maggiore stabilità, ridistribuendo le percentuali di influenza dei titoli sull’indice.

Ve ne parlo qui su TAL non per un improvviso attacco di amore per la finanza avanzata, ma semplicemente perché il titolo maggiormente interessato dall’operazione sarà AAPL.

AAPL torna a correre, nuovo record

Le ottime vendite dell’iPhone Verizon, con tanto di pre-ordini esauriti dopo appena due ore, e le revisioni dei prezzi obbiettivo di AAPL da parte di varie firm di analisi finanziaria hanno garantito al titolo di Apple un nuovo balzo in avanti in quest’inizio di settimana.
Il valore di AAPL ha superato ieri per la prima volta i 350$ durante le contrattazioni intraday, fino a raggiungere il nuovo massimo storico di 353,23$. Il titolo ha tenuto molto bene anche in chiusura di sessione segnando 351,88$ (+1,55%) dopo il suono della campanella del Nasdaq.

La SEC analizza gli analisti Apple?

Vi siete mai chiesti come fanno gli analisti finanziari che si occupano di Apple ad ottenere informazioni su un’azienda così attenta alla propria segretezza con le quali stilare report spesso sballati ma comunque profumatamente pagati dai clienti della loro firm? In molti casi si limitano a declinare in analistese i rumor di pubblico dominio presi dal MacWeb, sicuri che tanto i loro clienti non leggono i siti in questione. Altri professionisti un po’ più seri invece si muovono su più piani e in particolare praticano i cosiddetti “channel checks“, controlli sulla catena produttiva che possono rivelare indiscrezioni sui futuri piani di Apple.

Il Wall Street Journal segnala che la SEC avrebbe “attenzionato”, per usare un pessimo termine poliziottesco nostrano, alcune firm per capire se in qualche modo questi “channel checks” possono essere considerati insider trading, vista l’estrema sensibilità di un titolo come AAPL a qualsiasi rumor, vero o falso che sia.

AAPL da record a quota 283,23$

Il titolo di AAPL chiude in bellezza l’estate e il riferimento “stagionale” non è un caso. Durante le contrattazioni intraday di oggi, ultimo giorno della bella stagione, AAPL ha toccato il massimo storico di 283,78$ battendo il record stabilito proprio il 21 giugno, quando al Nasdaq il titolo della Mela era arrivato a valere 279,01$.
A differenza di quanto successo in quell’occasione – il titolo era poi sceso di 9 dollari verso la chiusura – oggi il record ha tenuto e AAPL ha potuto segnare i 283,23$ alla fine delle contrattazioni.

Ballmer non è preoccupato se Apple vale di più

Non deve essere una settimana facile per Steve Ballmer. Trip Chowdhry, un analista con poco riguardo verso la propria credibilità, ha rivelato che secondo fonti ben informate il CEO di Microsoft avrebbe fatto una comparsata alla WWDC 2010, magari per annunciare la possibilità di sviluppare applicazioni per iPhone e iPad con Visual Studio 2010. Come se non bastasse mercoledì Apple ha superato la capitalizzazione di mercato dell’azienda di Redmond per la prima volta dal 1989, diventando la prima azienda tecnologica del mondo per valore di mercato.

Se alla prima illazione ha risposto prontamente il dipartimento PR di Microsoft con un ironico tweet (peccato per la smentita, ci siamo persi un balletto della scimmia di Steve & Steve al ritmo di developers, developers, developers) sulla seconda questione è stato lo stesso Ballmer a voler dire la sua.

Apple a 6,64 mld di $ di distanza dal market cap di Microsoft

Apple è ancora la terza azienda U.S.A per capitalizzazione azionaria, ma il divario con la seconda in classifica si è drasticamente assottigliato ed ammonta adesso a soli 6,64 miliardi di dollari, una vera “bazzecola” secondo le proporzioni di Wall Street. E dato che quella seconda in classifica è proprio Microsoft, per Cupertino il sorpasso, che di questo passo potrebbe avvenire domani come nelle prossime settimane, avrebbe un sapore particolarmente dolce.

Ieri alla chiusura delle trattative AAPL valeva 246,76$ (+4,44$, +1,83%). Il market cap dell’azienda di Cupertino ammonta ora a 223,76 miliardi di dollari, quello di Microsoft a 230,40. La differenza  e di 6,64 miliardi di dollari. E se vi sembrano tanti, pensate solo che prima del lancio dell’iPad, a marzo, la differenza era di 50 miliardi.

AAPL a quota 226,60$: è ancora record

AAPL ha chiuso in bellezza una settimana in perenne rialzo. Il titolo di Apple ha bruciato ieri per la sesta volta nel giro di una settimana il record della sessione precedente. Durante le contrattazioni intraday AAPL ha toccato un nuovo massimo storico arrivando a valere 227,73$ per poi chiudere un dollaro e spiccioli più sotto a 226,60$ (+0,49%).

Nuovo record: AAPL chiude a 211,61$

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Apple vola in borsa sulla scia delle ultime indiscrezioni sul tablet e in virtù dei dati preliminari sulle vendite natalizie ricomprese nel primo trimestre dell’anno fiscale 2010 diffusi oggi da alcuni analisti.
Il titolo AAPL ha chiuso a 211,61$ (+1,23%), battendo così il record storico di 209,04$, cifra di chiusura del titolo lo scorso 24 dicembre. Durante le contrattazione AAPL è salito ancora più su spingendosi fino a 213,95$, anche in questo caso nuovo massimo storico per le azioni di Cupertino.

AAPL torna a quota 110$

I potenti della terra hanno legiferato e sono riusciti a iniettare una buona dose di fiducia negli investitori. Le borse di tutto il mondo hanno risentito positivamente delle scelte degli ultimi giorni dopo la tremenda picchiata della settimana scorsa, i sette giorni più neri che si ricordino dal 1929. Nel proprio piccolo anche AAPL ha potuto cavalcare la prima inversione di tendenza dall’esplosione della bolla dei mutui subprime registrando un buon +13,9% e raggiungendo quota 110$ ad azione, lontano dalla pericolosa soglia psicologica dei 100$. Riuscirà l’evento di oggi ad aiutare ulteriormente la risalita del titolo di Apple?

Il falso infarto di Steve fa crollare AAPL sotto i 100$

Il titolo di Apple è sceso ieri sotto i 100$ (-3,03 alla chiusura dei mercati) per la prima volta da 52 settimane. Già sapevamo che in quel di Wall Street tirava una brutta aria per AAPL e più in generale per il listino tecnologico. A far scendere ancora una volta il titolo di Cupertino, però, non sono stati gli analisti con i loro downgrade o ulteriori statistiche che mostrano un calo netto dei consumi del settore elettronico, bensì una notizia deliberatamente falsa. Sul sito iReport di CNN, una sorta di social network dell’informazione dove ognuno può postare le proprie notizie dal basso senza filtro giornalistico, un utente anonimo e privo di feedback ha postato un report secondo cui Steve Jobs si sarebbe trovato in ospedale in seguito ad un infarto. Il messaggio è rimasto sul sito per mezzora ed è stato ripreso da diversi forum online, fino a che Apple non ha seccamente smentito e CNN ha rimosso il post da iReport. Nel frattempo il titolo, che poi si sarebbe leggermente ripreso per crollare di nuovo, era sceso del 7,5% circa.