iWatch, la chimera che piace agli analisti

La chimera Apple del momento si chiama iWatch. Ne abbiamo parlato anche noi, con tutti i dovuti distinguo del caso. Difficile esimersi dal farlo, quando praticamente tutto converge verso l’esistenza, almeno in fase prototipale, di un simile prodotto. Difficile esimersi soptrattutto dopo che New York Times e Wall Street Journal hanno messo il sigillo sulla questione con dei loro articoli dedicati.
Se editorialmente parlare per ipotesi sui futuri prodotti Apple fa ben poco danno, ci si aspetterebbe comunque un po’ di prudenza su giudizi e previsioni, soprattutto da parte di chi si trova nella delicata posizione di dare consigli sugli investimenti finanziari. aapl-sphere

AAPL continua a salire fra l’ottimismo degli analisti

Il titolo Apple è salito ancora e ieri ha battuto nuovamente i record che aveva segnato lunedì e martedì. Il titolo, che non ha accennato flessioni neppure durante le contrattazioni, è arrivato a toccare i 594,72$ a mercati aperti, per poi chiudere al nuovo massimo storico di 589,58$, + 3,78%%.

Il motivo di questa inarrestabile salita è principalmente la fiducia che gli analisti(Katy Huberty di Morgan Stanley in primis) hanno espresso pubblicamente nei propri report nei giorni scorsi, in gran parte motivata dal successo dei preordini del nuovo iPad e dalle previsioni più che positive per i dati di vendita del tablet e del futuro iPhone nel corso del prossimo trimestre e  del 2012.

Nel 2012 saranno venduti 200 milioni di iPhone

Previsti 200 milioni di iPhone venduti nel 2012 - The Apple Lounge

Previsti 200 milioni di iPhone venduti nel 2012 - The Apple LoungeQuesto non è un rumor e l’immagine di apertura non preannuncia alcun nuovo modello di iPhone. Il significato di iPhone 200KK è ben diverso. Così come per le varie unità di misura, la lettera “K” maiuscola indica le migliaia. Quindi due lettere “K” rappresentano il milione. Anteponete al KK il numero 200 ed avrete la previsione di vendite di iPhone per il 2012: 200 milioni!

La cifra è a dir poco spaventosa e, probabilmente, avrà fatto cadere giù dalla poltrona dell’ufficio i dirigenti di non pochi competitor di Apple. Eppure questa è la cifra attorno a cui sono previste le vendite di Melafonini per il 2012 e stimate da Katy Huberty di Morgan Stanley.

iPhone 5: la produzione inizierà nella seconda metà di agosto?

In una nuova nota agli investitori emessa da Katy Huberty di Morgan Stanley, l’analista sostiene che l’azienda di Cupertino inizierà la produzione della prossima generazione di iPhone tra la metà e la fine del mese di agosto, in anticipo rispetto alle precedenti previsioni.

In quest’ottica, quindi, il prossimo iPhone potrebbe arrivare già all’inizio di settembre, come accennato in un post precedente di qualche giorno fa. La nota agli investitori è stata rilasciata dopo una serie di incontri a Taiwan avvenuti la scorsa settimana, durante i quali potrebbero essere stati incontrati esponenti delle aziende asiatiche coinvolte nella produzione dei prodotti Apple.

Apple è una “magical growth story” nel settore tecnologico

Dopo la conference call di ieri sera (ore italiane) durante la quale Apple ha annunciato i risultati strabilianti (che hanno segnato un nuovo record) dell’ultimo trimestre fiscale, analizziamo quali sono state le reazioni delle più autorevoli voci della finanza a Wall Street. Il trimestre di marzo ha stabilito un nuovo record per le vendite di Mac, mentre per il settore mobile ha permesso di raggiungere circa 190 milioni di dispositivi iOS venduti nel mondo.

Mark Moskowitz di J.P Morgan ha rilasciato una nota agli investitori in tarda serata nella quale prevede un rimbalzo delle azioni di Apple nel momento in cui gli investitori riacquisteranno confidenza per la continua crescita di Apple. Una specie di boomerang, quindi, che potrebbe ritorcersi addirittura contro l’azienda di Cupertino, la quale ha segnato un nuovo record con una crescita dell’83% anno su anno (“troppo grande per ignorare come Apple sfidi la legge di gravità”, ha scritto Moskowitz).

iPad al posto di un notebook?

I risultati dell’indagine Alphawise di marzo 2010 condotta da Katy Huberty hanno portato alla luce che il 44% dei possessori di iPad non ritiene opportuno acquistare un ulteriore notebook e che il 41% di chi ha già comprato un iPad non comprerà un iPod touch poiché sarebbe un “doppione”.

Lo scopo dell’indagine condotta dall’analista di Morgan Stanley è stato quello di cercare di capire se iPad ha potenzialità di cannibalizzazione nei confronti degli altri prodotti della Mela o se occupa una giusta fascia all’interno del mercato dei dispositivi portatili.

Morgan Stanley: Apple venderà tra 8 e 10 milioni di iPad nel 2010

In base a quanto annunciato da Katy Huberty, analista per Morgan Stanley, Apple potrebbe riuscire a vendere tra gli 8 e i 10 milioni di iPad durante tutto il 2010 (inteso come anno solare).

In una nuova nota agli investitori, l’analista ha dichiarato che i fornitori di iPad attualmente prevedono circa 2,5 milioni di unità spedite nei primi tre mesi a partire dal lancio (che avrà luogo, come ormai sicuramente saprete, sabato 3 aprile). Fino a dicembre 2010, inoltre, l’azienda di Cupertino potrebbe essere in grado di vendere fino a 10 milioni di unità del nuovo attesissimo tablet, ben oltre i 5 milioni di pezzi previsti precedentemente.

Morgan Stanley: Apple leader del Mobile Internet per gli anni a venire

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Secondo Morgan Stanley Apple gode di almeno due o tre anni di vantaggio sulla concorrenza nel settore Mobile. E’ quanto emerge dal report che l’analista Katy Huberty ha presentato durante il seminario/conference-call  “The Mobile Internet”, una sorta di reprise di quel “The Internet Report” con cui Mary Meeker nel 1995 documentò il boom della crescente new economy. Nonostante iPhone rappresenti solo una piccola fetta del mercato degli smartphone con il 17% di market share, il device di Cupertino è responsabile del 65% di tutto il traffico internet generato dai dispositivi cellulari.

Quanto a bacino d’utenza, iPhone e iPod touch in nove trimestri hanno abbondantemente sorpassato Netscape, AOL e NTT’s DoCoMo con 57 milioni di nuovi utenti registrati. Una cifra ragguardevole se si pensa che nello stesso arco di tempo DoCoMo ha raggiunto 25 milioni di utenti, Netscape 11 milioni e AOL 7 milioni.

Il titolo di Apple precipita in borsa

Lunedì nero per il titolo AAPL. In seguito al downgrade nel rating da parte di due analisti finanziari le quotazioni dell’azienda di Cupertino sono drasticamente calate. AAPL ha chiuso a 105$ con una perdita di quasi 18 punti percentuali, raggiungendo il prezzo per azione più basso da maggio 2007. In meno di 60 minuti sono stati bruciati circa 18 miliardi di dollari di capitale finanziario. Ma perché sono bastate le parole di due “esperti” per far crollare il titolo?

Morgan Stanley: non puntate contro Apple

ap_morgan_stanley_070919_ms.jpgNonostante gli ottimi risultati finanziari relativi al primo quarto del 2008, le quotazioni di Apple in borsa sono calate drasticamente, forse anche a causa del pericolo di un periodo di recessione in arrivo. In una relazione rilasciata venerdì, gli analisti di Morgan Stanley, invitano però gli investitori a non sottovalutare la posizione di Apple e anche se ammettono che un eventuale calo nelle vendite dei dispositivi di punta dell’azienda, come iPod ed iPhone e Macintosh, potrebbero indebolire la posizione degli stocks AAPL, gli attuali investimenti nella ricerca da parte di Apple giustificano l’ipotesi di una serie di novità in arrivo che potrebbero rinsaldare la posizione del titolo sul mercato.