Matt Groening, il celeberrimo creatore della serie animata The Simpsons e di Futurama, è oggi uno dei più noti e rispettati creatori di contenuti televisivi, ma anche lui, un tempo, è stato una persona normale alla ricerca di un lavoro. E proprio nel 1989 Groening venne in contatto con Apple per creare un documento chiamato Apple Student’s Guide: Who Needs a Computer Anyway? Ovvero La Guida Apple per lo Studente: E comunque a chi serve un Computer?
Marketing Apple
iPad, delle aspettative e delle delusioni
Prima di presentare iPad sul palco dello Yerba Buena Center, Steve Jobs, con un po’ d’ironia, ha mostrato sul megaschermo una citazione del Wall Street Journal corredata da un’illustrazione di Gustave Dorè:
“L’ultima volta che c’è stata tanta eccitazione per una tavoletta, aveva dei comandamenti scritti sopra.”
E’ questa la frase che riassume con maggior efficacia l’incredibile trepidazione che precedeva il lancio di questo dispositivo. Un tale livello di aspettative e di hype non si vedeva dai tempi del lancio del primo iPhone. Non a caso anche allora, in quel gennaio 2007, i commenti furono simili a quanto si legge oggi. Per un motivo o per l’altro ci fu un’ondata di vera e propria delusione. Ma perché dovrebbe essere “legittimo” parlare di delusione quando Apple, in fondo, non ha promesso nulla a nessuno? Non ci sono stati concept ufficiali che hanno mostrato funzioni poi assenti nella versione definitiva, solo indiscrezioni mai confermate dall’azienda. Il meccanismo è più complicato di quanto possa sembrare.
Apple, il WSJ e i rumors diffusi ad arte
Lunedì scorso un articolo pubblicato sul Wall Street Journal e firmato da Yukari Iwatani Kane e Geoffrey Fowler confermava l’esistenza del tablet di Apple e l’imminente lancio del dispositivo durante un evento previsto per il 27 gennaio. Secondo John Martellaro, ex Senior Marketing Manager di Apple, quell’articolo aveva tutta l’aria di una “imbeccata” da parte della divisione marketing di Apple, una sorta di “fuga di notizie controllata”. Quella di lasciar sfuggire qualche indicazione più o meno precisa a giornalisti fidati è una pratica rodata alla Apple anche se viene utilizzata con parsimonia e solo per ottenere dei precisi risultati.
Nuovo iMac: è cambiato anche il logo
L’attenzione è tutta per i nuovi schermi, la scocca più sottile e la nuova dotazione di Magic Mouse e tastiera Wireless. Ma le nuove caratteristiche dell’All in One non sono l’unico cambiamento introdotto da Apple con questo aggiornamento.
La foto di apertura, con ogni probabilità, già vi avrà fatto intuire dove vogliamo andare a parare: è cambiato anche il logo ufficiale dell’iMac presente sulla pagina Apple dedicata. Chi pensa che questo sia un dettaglio da poco potrebbe avere ragione se qui non stessimo parlando di Apple, azienda attenta al minimo e maniacale dettaglio.
1980: Apple e il contest adamitico
Il marketing di Apple ha percorso una lunga strada ed ha cambiato faccia decine e