iRadio: accordo raggiunto con Universal Music Group?

iRadio trattative case disografiche Apple

Giorni fa alcune voci di corridoio suggerivano che Apple fosse oramai ad un passo dall’ottenere la firma sui contratti per rendere concreto il lancio di iRadio, la presunta radio digitale di Cupertino che dovrebbe essere in grado di dare del filo da torcere a Pandora e Spotify.

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Stando però a quelle che sono le indiscrezioni dell’ultim’ora l’accordo potrebbe essere ancor più vicino di quanto preventivato.

Pete Townshend contro iTunes, il “vampiro digitale”

Ci sono grandi personaggi della musica e del cinema che spesso dovrebbero accontentarsi della stima che i fan ripongono in loro e godere serenamente dei non pochi proventi che la loro arte gli ha garantito negli anni. Soprattutto dovrebbero evitare di parlare a sproposito e fornire così un’ennesima riprova del fatto che non sempre all’avanzare dell’età corrisponde un aumento proporzionale della saggezza e della capacità di comprendere il mondo.
A questo giro è toccata a Pete Townshend, membro storico degli Who. Secondo il rocker inglese iTunes è un “vampiro digitale” che succhia sangue agli artisti. La colpa del retailer digitale di musica sarebbe quella di non fornire agli artisti servizi che una volta le major erano in grado di garantire. Townshend, che aveva da dirne quattro anche a chi la musica la compra, ha fornito la sua senile opinione durante la prima John Peel Lecture, intitolata al famoso giornalista e (soprattutto) conduttore radiofonico britannico scomparso nel 2004.

iTunes streaming si avvicina: Apple tratta con le major?

Apple è quasi pronta a presentare un nuovo servizio di streaming musicale che permetterà agli utenti iTunes di accedere alla propria musica in streaming da dovunque e su varie tipologie di dispositivi. E’ quanto afferma Peter Kafka sul suo MediaMemo (All Things Digital) citando fonti interne all’industria discografica. Il servizio di Apple sarà molto simile a quanto presentato da Amazon lo scorso mese, ma con una grande differenza: l’azienda di Jeff Bezos non ha chiesto alcun “permesso” alle case discografiche, mentre Apple sta attivamente cercando di raggiungere accordi con le 4 principali etichette, due delle quali avrebbero già firmato.

iTunes venderà musica a 24 bit?

Secondo quanto riportato da CNN, l’azienda di Cupertino sarebbe in fase di trattativa con le maggiori case discografiche per cercare di vendere ai propri clienti brani musicali di maggiore qualità a 24 bit. Attualmente, infatti, i brani musicali sono codificati a 16 bit nonostante gli studi di registrazione acquisiscano i flussi audio con una qualità maggiore.

Acquisiti a 24 bit, attualmente, i brani subiscono un processo di downgrade della qualità e sono masterizzati su supporti esterni o venduti su iTunes. L’intenzione di Apple è stata svelata da Jimmy Iovine, Presidente dell’etichetta discografica Interscoe-Geffen-A&M di Universal Music Group, durante una presentazione dei nuovi prodotti di HP che integrano il supporto a “Beats Audio”.

EMI teme l’eccessiva influenza di iTunes Store

Uno dei problemi che le case discografiche si trovano ad affrontare nel prossimo futuro è l’eccessivo peso di alcuni attori del mercato della musica digitale, iTunes Store (Apple, per estensione) in particolare. Lo sostiene la EMI in un recente comunicato che ha fatto seguito all’ultimo report dei risultati fiscali. Secondo la major, che fu la prima fra le grandi etichette a concedere il proprio catalogo ad Apple senza il vincolo dei DRM, uno dei rischi possibili da non sottovalutare è:

“La sostanziale dipendenza da un numero ristretto di negozi musicali online, in particolare iTunes Store, per le vendite su internet, e la risultante influenza che essi possono esercitare sulla strutturazione dei prezzi nei negozi musicali online”.