iTunes 10: uno sguardo al nuovo look

In questo post parliamo delle maggiori differenze tra le interfacce grafiche di iTunes 9 e iTunes 10. Cominciamo col dire che il cambiamento è abbastanza evidente e che non sarà facile “digerire” e adattarsi al nuovo design, soprattutto dal punto di vista cromatico.

Anteprima del nuovo calendario MobileMe beta

In base a quanto riportato da MacWorld, all’inizio della giornata odierna Apple ha reso disponibile (tramite invito) la versione beta della nuova Web app dedicata al calendario MobileMe.

La nuova versione presenta un layout grafico completamente rivisitato, a partire dalle viste disponibili (giorno, settimana e mese), che ricorda molto le pagine di un’agenda cartacea. E’ presente, inoltre, una nuova vista che mostra la lista degli eventi in modo da poter scorrere e consultare più agevolmente i propri impegni. L’applicazione è compatibile con Safari 5, Firefox 3.6 e Internet Explorer 8 (è necessario iOS 4 per iPhone o iPod touch, iOS 3.2 per iPad o Mac OS X 10.6.4).

Apple organizzerà due WWDC distinte per Mac e iOS?

Stando a quanto riportato da Hardmac, una fonte vicina ad Apple avrebbe svelato che l’azienda di Cupertino, a partire dal prossimo anno, potrebbe organizzare ben due World Wide Developer Conference (WWDC) distinte in modo da dedicare tempo sufficiente sia a Mac OS X che al nuovo arrivato iOS.

Nel post da cui prendiamo spunto si può leggere: “Una delle nostre fonti più affidabili presso Apple ci ha detto che l’azienda potrebbe decidere di organizzare due differenti WWDC per anno, una dedicata ad iOS, iPhone, iPad, iPod ecc… e un’altra per Mac OS X e i Mac”.

Microsoft Office per Mac 2011 sarà a 32 bit

La nuova versione della suite Office di Microsoft per Mac è attesa per il prossimo autunno e sarà esclusivamente a 32 bit, dal momento che la transizione verso Cocoa di Mac OS X non è stata completata definitivamente.

Ad annunciarlo è stato il team di sviluppo per Mac OS X di Microsoft, noto come MacBU, aggiornando la propria pagina ufficiale e sottolineando che i propri membri sono attualmente impegnati nella WWDC 2010. Il motivo per cui Office 2011 per Mac non potrà sfruttare i 64 bit risiede nel fatto che l’obiettivo principale è stato quello di migliorare la compatibilità di Office tra le versioni per Windows e per Mac OS X. Quindi, almeno per il momento, dovremo accontentarci di prestazioni inferiori ma allo stesso tempo godremo (si spera) di una maggiore compatibilità.

Google abbandona Windows e passa a Mac OS?

In base a quanto riportato dal Financial Times, Google si troverebbe in una fase di transizione per quanto riguarda la scelta del sistema operativo da installare sui propri computer.

Molti impiegati di BigG avrebbero confermato che le direttive sono quelle di abbandonare Windows, praticamente installato sulla maggior parte delle macchine client, per motivi di sicurezza. La transizione, che coivolgerebbe oltre 10.000 impiegati in tutto il mondo, sarebbe iniziata lo scorso gennaio, a causa degli ingenti attacchi informatici subiti in seguito all’annuncio di cessare la censura sulla ricerche in Cina.

Ars Design Awards 2010 per applicazioni Mac

Ars Technica ha pensato di organizzare i Design Awards 2010 per le applicazioni scritte per Mac OS X dal momento che, come ricorderete, dopo ben 13 anni Apple ha deciso che durante la prossima Worldwide Developer Conference gli Apple Design Awards saranno destinati esclusivamente alle app per iPhone e iPad.

Molti sviluppatori sono rimasti perplessi per la decisione presa dall’azienda di Cupertino, preoccupati soprattutto per la possibilità di diventare developer di “serie B”; ma Steve Jobs ha assicurato che lo sviluppo e l’attenzione per Mac OS X non passeranno in secondo piano. E così, per rimediare, Ars Technica ha deciso di pubblicizzare la prima edizione degli Ars Design Awards.

Happy Birthday Mac OS X

Esattamente nove anni fa Apple iniziava la sua rivoluzione nel mondo dei sistemi operativi. Il

Charles Miller: Mac OS X ha 20 falle di sicurezza zero-day

Charles Miller, noto esperto e ricercatore di sicurezza che ha avuto anche a che fare con l’NSA (National Security Agency degli Stati Uniti), torna a parlare di falle legate al sistema operativo di Apple, Mac OS X.

Miller avrebbe intenzione di svelare pubblicamente la presenza di ben 20 falle di sicurezza zero-day che affliggono Mac OS X durante la CanSecWest, una conferenza sulla sicurezza digitale che si terrà a Vancouver durante la prossima settimana. Se non siete ferrati in materia, vi starete chiedendo cosa sia una falla “zero-day”; questo tipo di vulnerabilità consiste tipicamente in uno o più bug nel software dei quali non sono a conoscenza né gli sviluppatori che l’hanno implementato né terze parti. Questo significa che nel momento stesso in cui saranno svelate (ecco perché il nome zero-day), la comunità hacker sarà in grado di poterle sfruttare, mettendo a rischio la sicurezza del nostri Mac.

Valve annuncia Steam per Mac da aprile

Con un comunicato stampa ufficiale, nella giornata di ieri, Valve ha annunciato che Steam, già famosa piattaforma di distribuzione online di videogame (propri e di terze parti) per Windows, avrà una versione dedicata per Mac OS X a partire dal mese di aprile.

Gli indizi di qualche giorno fa a riguardo erano più che fondati; come vi abbiamo già informati tramite un post, nell’ultima beta di Steam per Windows erano stati trovati dei file che mostravano la possibilità di un porting per i computer della Mela.

Quantcast: Mac OS X guadagna terreno nei confronti di Windows

In una ricerca effettuata da Quantcast, i dati mostrano che Mac OS X continua a guadagnare terreno nei confronti dei sistemi Windows in Nord America, in base al traffico generato sul web.

Quantcast è un’azienda che si occupa proprio di misurare ed analizzare il traffico web e, in base agli ultimi dati, Mac OS X genera il 10,9% delle visite sui siti internet contro l’86,8% di Windows, in leggero calo durante il mese di gennaio.

iTunes U: superati 100 milioni di download

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Stando alle cifre fornite da Apple a CNET, iTunes U ha da poco superato i 100 milioni di download. Per chi non ne fosse a conoscenza, iTunes U è una sezione appositamente creata nel 2007 da Apple per diffondere gratuitamente un grande numero di contenuti multimediali per studenti di tutto il mondo. In pratica, accedendo ad iTunes U avrete a disposizione una vasta gamma di lezioni registrate nelle più importanti università nel mondo.

Per quanto riguarda noi italiani, come capita spesso in questi casi, dobbiamo accontentarci esclusivamente di lezioni tenute in lingua inglese. E’ vero che nel mondo attuale, dove tutto sta diventando un villaggio globale, masticare un po’ d’inglese non dovrebbe essere un problema soprattutto per gli studenti universitari. Inoltre potrebbe essere un buon metodo per migliorare la propria capacità di ascolto e comprensione ascoltando dei madre lingua. Devo dire che sfogliando l’offerta di iTunes University si trovano i contenuti più svariati; nel caso di “Apple maniaci”, non sono da lasciarsi scappare seminari interessanti che hanno come tema Mac OS X o il corso propedeutico sui fondamenti per la programmazione di applicazioni per iPhone, tenuto dalla Stanford University.

Apple: nuovo brevetto per display 3D

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Un nuovo brevetto di Apple è salito agli onori della cronaca. Questa volta vengono descritti i concetti chiave per la realizzazione di “schermi 3D” per mezzo dei quali sarà possibile caratterizzare meglio la profondità degli oggetti. A prima vista non sembra nulla di rivoluzionario ma leggendo bene il brevetto si capisce la vera innovazione. Apple, infatti, ha brevettato un display che può cambiare la prospettiva degli oggetti 3D in base alla posizione relativa degli utenti; un tale display dovrebbe, quindi, essere in grado di individuare la posizione di un utente attraverso un qualsiasi approccio (ad es. video, infrarossi, campi elettromagnetici, ecc.).

Google Chrome supera Apple Safari

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La battaglia tra i browser ha trovato un nuovo contendente all’altezza della situazione: Google Chrome. Secondo i dati forniti da Net Applications, il nuovo browser di Google ha superato Safari di Apple aggiudicandosi il terzo gradino del podio per quanto riguarda la classifica dei Web browser, grazie al recente rilascio delle beta per Mac e Linux.

La quota di mercato del browser di BigG è balzata al 4,4% nella settimana tra il 6 ed il 12 dicembre, stando alle dichiarazioni degli esperti. Un incremento dello 0,4% se paragonato ai dati di novembre, basato sull’analisi di 160 milioni di utenti unici che hanno visitato i 40,000 siti web monitorati da Net Applications. Tuttavia, il distacco dal browser di Cupertino è davvero irrisorio dal momento che la quota attribuita a Safari è del 4,37% (solo lo 0,03% in meno).

Google Chrome Beta per Mac – la recensione di TAL

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Come sicuramente avrete già avuto modo di leggere su TAL, da qualche giorno è disponibile la versione beta per Mac OS X di Chrome, il browser progettato da Google. Proprio perché si tratta di una beta non sono ancora state implementate tutte le funzionalità che presenta la release definitiva per i sistemi Windows. Nonostante quasi un anno di lavoro e 73.804 linee di codice, le funzionalità mancanti sono:

– Gestione e sincronizzazione dei segnalibri
– Compatibilità con Google Gears
– Modalità Web App
– Compatibilità con le gesture multitouch
– Modalità tutto schermo
– Task Manager
– Compatibilità con tutte le estensioni
– Invio automatico della pagina via email
– Gestione dei cookie
– Gestione dei certificati
– Gestione carattere e lingua

D’altro canto, per essere una beta, si è dimostrato un browser già abbastanza maturo; ho avuto modo di testarlo anche nella sua precedente versione per developers e devo dire che in quanto ad efficienza e velocità non ha nulla da invidiare ai più maturi rivali come Safari, Firefox e Internet Explorer. Passiamo ad un’analisi più approfondita.

Ufficiale: Snow Leopard ignora i Creator Code dei file

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Apple ha apportato alcuni cambiamenti in Snow Leopard che riguardano il modo in cui i file vengono associati alle rispettive applicazioni predefinite. In poche parole, come fa il sistema operativo a sapere con quale applicazione deve aprire il file selezionato (con un doppio click) in una finestra di Finder?

La soluzione con la quale si è arrivati all’attuale implementazione per risolvere il problema, è frutto di un dibattito decennale tra i membri della comunità informatica, più nel dettaglio dal confronto tra Mac OS X e il suo progenitore, UNIX.

Fino a Leopard (Mac OS X 10.5.x), ad ogni file, all’atto della creazione, veniva associato un “creator code”, una stringa di 4 lettere che associava univocamente il file ad una applicazione, e che veniva salvato tra i meta-dati del file stesso (ovvero tra informazioni utili al sistema operativo, come i permessi di accesso a quel file, la data e l’ora di creazione, ecc.).
In questo modo, ogni volta che si apriva un file, il demone Launch Services andava a cercare con quale applicazione doveva aprire il file analizzandone il creator code (da notare che i creator code non sono modificabili dall’utente, ma solo dall’amministratore).

Aggiornamento driver Boot Camp 2.2 per Windows Xp e Vista

bootcampApple ha rilasciato un nuovo aggiornamento dei driver Boot Camp (23,87 MB) per i sistemi operativi Windows che possono essere installati sui nostri sistemi Mac (con CPU Intel) in dual boot. I driver Boot Camp permettono ai sistemi operativi Microsoft di utilizzare le periferiche delle macchine Apple in modo da poter sfruttare correttamente tutte le funzionalità che possiedono.

Questo aggiornamento è stato rilasciato per estendere il supporto al nuovo Magic Mouse e alla nuova tastiera wireless di Apple solo, per il momento, su Windows Xp e Vista. Per Windows 7 è previsto un ulteriore aggiornamento nelle prossime settimane.

Mac OS X 10.7, Apple è già al lavoro

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Mac OS X Snow Leopard è ancora nella prima fase della sua vita. La versione attuale è la 10.6.2 e non sono passati nemmeno tre mesi dal lancio. Ciò nonostante MacRumors ha già scovato i primi indizi circa lo sviluppo del suo successore, Mac OS X 10.7. Il segnale dell’esistenza delle prime seed del nuovo OS arriva  dal database online di launchd, un framework Open Source utilizzato per il monitoraggio della fase di boot di Mac OS X e dei processi del sistema. Ad indicare che il cambiamento segnalato dai programmatori riguarda una prima versione di OS X 10.7 (sempre che il prossimo sistema si chiami così), non è ovviamente alcun nominativo ufficiale ma il codice di riferimento del sistema: 11A47.

Il comando “sudo” brevettato da Microsoft?

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L’ufficio marchi e brevetti statunitense, USPTO, ha approvato un brevetto Microsoft, N° 7,617,530, attraverso il quale viene descritta la modalità per eseguire comandi come amministratore. La notizia ha suscitato scalpore tra gli addetti ai lavori: per molti si tratterebbe di una semplice nuova registrazione del comando UNIX “sudo, sviluppato negli anni ’80 dai membri del Dipartimento di Ingegneria Informatica della State University di New York (SUNY). Questo comando è alla base della gestione dei privilegi nei sistemi UNIX e UNIX like (tra i quali, ad esempio, Mac OS X e Linux) e permette ad un normale utente di eseguire operazioni come super-user, ovvero come amministratore del sistema.

Tips Lounge: un Mac sempre in perfetta forma

Il nostro Mac ha un sistema operativo che è stato creato combinando l’ambiente open source Darwin (basato sul sistema operativo sviluppato presso l’Università di Berkeley, FreeBSD), con l’interfaccia Aqua. E’ un sistema operativo che ha ottenuto la certificazione Unix essendo conforme alle specifiche SUSv3 e POSIX e come tale condivide con l’illustre antenato molte caratteristiche, tra cui quella di essere programmato per eseguire gli script di manutenzione giornalieri, settimanale e mensili di notte.

Lo script di manutenzione automatica giornaliera parte alle 3.15 di ogni giorno. Ogni sabato notte lo script di manutenzione automatica settimanale viene eseguito alle 3.20, mentre il primo giorno del mese, alle 5.30 del mattino, viene eseguito lo script di manutenzione automatica mensile.