Adobe: aggiornamento Flash Player 10.1 con accelerazione hardware

Tramite un nuovo post pubblicato su ByteArray, blog di Adobe per quanto riguarda ActionScript 3 e Flash Player, Thibault Imbert ha annunciato l’aggiornamento del Flash Player 10.1 che risolve diverse falle di sicurezza e include la tanto attesa accelerazione hardware anche per Mac OS X.

Nel post del project manager del Flash Player di Adobe si può leggere che “Abbiamo diffuso da pochi minuti una nuova versione del Flash Player 10.1.82.76 che contiene una nuova funzionalità, finora in beta, chiamata “Gala”. Sì, la decodifica H.264 tramite GPU in Mac OS X è ora ufficialmente abilitata nel Flash Player. […] Dovreste notare una differenza apprezzabile durante la riproduzione di contenuti H.264 sul vostro Mac in termini di utilizzo della CPU. Raramente abilitiamo nuove funzionalità in aggiornamenti di sicurezza ma volevamo davvero diffondere una feature così fantastica”.

Mac OS X 10.6.3 visto da vicino

Sembrano proprio finiti i tempi in cui Apple rilasciava gli aggiornamenti, lasciando a noi utenti il compito di scoprire cosa ci fosse di nuovo. Infatti, la pagina dedicata riporta un lunghissimo elenco delle migliorie apportate. Cerchiamo, per quanto possibile, di analizzarne alcune.

Mac OS X 10.6.3: nuova seed agli sviluppatori

Apple ha da poco distribuito agli sviluppatori una nuova versione preliminare di Mac OS X 10.6.3 che corregge un buon numero di bug e apporta miglioramenti al codice. Curiosamente la nuova seed, indicata dal codice 10D571 ha un problema noto, mentre le note delle versioni precedenti riportavano la tipica dicitura “no known issues”.

Non si tratta di un vero e proprio bug ma di una semplice nota per gli sviluppatori: la nuova seed non comprende l’aggiornamento 4.0.5 di Safari, rilasciato pochi giorni fa, che andrà riscaricato tramite l’aggiornamento software. Agli sviluppatori viene chiesto di intensificare i test specificatamente su iChat, i Font, i driver grafici e QuickTime. Dopo il salto alcuni dettagli salienti sui problemi risolti da questa nuova seed di Mac OS X 10.6.3

Apple rilascia Mac OS X 10.6.3 (Build 10D567) agli sviluppatori

Con cadenza ormai settimanale, Apple ha rilasciato un’ulteriore build del prossimo major update di Snow Leopard, che giungerà alla versione 10.6.3.

La build precedente risale, infatti, al 24 febbraio scorso; la build attuale, identificata come 10D567, conferma che non ci sono particolari problemi allo stato dell’arte e non contiene sviluppi sostanziali. Si continua a chiedere agli sviluppatori di concentrarsi soprattutto nel testing di componenti come Rosetta, iChat, QuickTime X, i driver di stampa e quelli grafici.

Apple rilascia Mac OS X 10.6.3 (Build 10D548) agli sviluppatori

La scorsa notte Apple ha rilasciato agli sviluppatori una nuova build (10D548) del prossimo “major update” di Snow Leopard, che giungerà alla versione 10.6.3. La build precedente del sistema operativo era stata rilasciata lo scorso 22 gennaio.

Apple ha aggiunto 9 ulteriori miglioramenti ed ha rimosso tutti i problemi noti della build precedente. Questa nuova build interessa, principalmente, 5 diversi componenti del sistema operativo, ovvero AirPort, driver grafici, iCal, QuickTime e la stampa.

Mac OS X 10.6.3: Build 10D538 agli sviluppatori

snowleopard10.6.3

Apple nelle scorse ore ha distribuito ai vari developers accreditati la nuova build di quello che sarà Mac OS X 10.6.3. Questa nuova seed (10D538) del terzo major upgrade di Snow Leopard pesa più di 665MB (scenderà da ora alla release ma la dimensione è aumentata rispetto alla prima seed) e include importanti miglioramenti riguardanti soprattutto QuickTime X ma anche la gestione delle stampanti e vengono migliorate pure le performances di Logic 64 bit.

Secondo AppleInsider, il famoso sito estero di rumors sul mondo della meletta, la release di Mac OS X 10.6.3 sarà disponibile entro le prossime 6 settimane. C’è ancora un bug da correggere, ovvero quello relativo alla visualizzazione degli album fotografici via Front Row, che sarà sistemato nell’ultima beta: a Cupertino, dunque, non si pensa solo al tablet di cui non c’è ancora prova di esistenza.