Di certo al momento i riflettori di Apple sono puntati su tutt’altro (iPad Mini, nuovo iMac ed affini), ma nel frattempo è da poco stato rilasciato un aggiornamento per Logic Pro 9 e Logic Express, i due software di gestione dell’audio digitale prodotti a Cupertino.
L’aggiornamento è disponibile anche per la versione di Logic Pro scaricabile dal Mac App Store.
Logic
Quantizzazione e correzione dell’intonazione
La quantizzazione è, in elettronica, la conversione di un segnale da valori continui a valori discreti. Tale (brutto) termine è stato utilizzato molti anni fa nella musica MIDI ed è ormai universalmente riconosciuto per indicare il processo che permette di allineare le note in maniera esatta ai movimenti di una battuta e/o alle sue suddivisioni. E’ probabilmente una delle prime magìe della musica elettronica in quanto consente di avere sequenze con un timing estremamente accurato anche in mancanza di un esecutore perfetto. Ma non è tutt’oro quel che luccica e dagli albori ad oggi le cose si sono molto evolute sia dal punto di vista tecnico che artistico.
Plug-In Audio: il Riverbero
Il riverbero (chiamato spesso erroneamente reverbero adattando in italiano il termine inglese reverb) è un fenomeno acustico naturale dovuto alla riflessione delle onde sonore da parte di ostacoli posti a breve distanza dalla fonte come, ad esempio, le mura di una stanza o di una cattedrale. Se gli ostacoli fossero a grande distanza, come le pareti montuose di una valle, saremmo in grado di distinguere le singole riflessioni sonore (e quindi si tratterebbe di eco), ma quando queste sono numerose e molto ravvicinate il nostro orecchio non riesce a distinguerle (a causa del fenomeno della persistenza) ed il suono originale si confonde con le riflessioni generando l’effetto chiamato, appunto, riverbero.
Ogni ambiente chiuso ha un suo riverbero naturale che spesso neanche notiamo perché abituati a sentirlo quotidianamente, ma quando piazziamo un microfono, magari dinamico, a pochi centimetri dalla fonte sonora tale ambiente non viene catturato a dovere e la registrazione risulterà fredda ed innaturale. Si rende quindi necessario ricreare un ambiente acustico attraverso un riverbero artificiale… a molla, a nastro, a piastra o, più semplicemente, digitale.
L’ambiente creato da un riverbero ha il grande vantaggio di rinforzare l’intensità della fonte restituendo un suono più ricco e piacevole, ma ha anche l’aspetto negativo di rendere più confuse e meno distinguibili le note di un fraseggio musicale o le sillabe di un cantato. C’è quindi davvero sempre bisogno di un riverbero artificiale?
GarageBand: consigli pratici di utilizzo – Parte 2
Nella prima parte di questo articolo abbiamo visto alcuni consigli su come impostare il lavoro su GarageBand e su come operare con i loops. Oggi parliamo di multi take (o ripresa multipla) ed allarghiamo un po’ il discorso anche a Logic visto che, mentre le cose dette in precedenza sono abbastanza universali, per questa funzione il modo operativo e le possibilità sono sensibilmente diverse.
Sono ormai lontani i tempi della registrazione analogica su nastro magnetico, quando si correggevano gli errori di esecuzione con punch-in e punch-out che, se fatti in modo impreciso, rischiavano di cancellare irrimediabilmente parti di registrazione importanti. Oggi correggere in studio è diventato certamente molto più semplice e, soprattutto, molto più sicuro: vediamo allora di capire a cosa serve il multi take.
Logic e i file MIDI
Abbiamo già parlato di come far suonare al meglio un MIDI file con GarageBand assegnando ad ogni traccia uno strumento virtuale o i suoni standard GM di QuickTime. Ovviamente la stessa procedura può essere utilizzata anche con Logic Express o Logic Pro, ma l’assegnazione di uno strumento per ogni traccia è una cosa che fa perdere molto tempo e a volte la necessità non è tanto quella di migliorare la resa sonora di una base, quanto quella di modificarla in qualche aspetto coma la velocità, la tonalità o l’esclusione di qualche traccia. Oggi vediamo un metodo per velocizzare il lavoro con i MIDI file utilizzando uno degli aspetti più potenti e flessibili di Logic: la finestra Environment.
MacBidouille: Snow Leopard a settembre, Xserve a giugno
Il noto sito francese MacBidouille ha riportato ieri una serie di rumors sulla timeline di lancio dei futuri prodotti Apple. A detta degli stessi autori non si tratta di pesci d’aprile ma di tips attendibili sulla roadmap di Cupertino per i prossimi mesi del 2009.
Secondo i Mac-cugini d’oltralpe Snow Leopard arriverà verso i primi di settembre, un attesa leggermente più lunga di quella prospettata da AppleInsider che parlava di release ad agosto. Le ragioni di questo ritardo nel lancio sono da ricercare nell’enorme mole di lavoro che rimane da fare nell’implementazione di QuickTime X, Grand Central e Open CL.
Plug-In Audio: l’equalizzatore
Gli equalizzatori (chiamati spesso semplicemente EQ) sono i primi strumenti di elaborazione con i quali ci si deve confrontare quando si vuole fare musica. Li troviamo in tutte le apparecchiature audio che ci circondano e li utilizziamo tutti i giorni, ma quando si vuole produrre musica seriamente non basta regolare i toni bassi e alti “ad orecchio”… c’è forse qualcosa in più da sapere per far sì che il nostro brano suoni al meglio. Infatti registrando un brano in tracce separate possiamo intervenire sull’equalizzazione di ogni singolo strumento e, possibilmente, migliorarne la resa sonora.
Perché i musicisti amano Apple?
Con questo post diamo inizio ad una nuova serie di articoli dedicati a musicisti e “musicanti” scritti in esclusiva per TheAppleLounge. I post di questa rubrica speciale verranno pubblicati ogni domenica alle 11:00. Domani, 18 gennaio, in via straordinaria, partiremo con un doppio appuntamento, alle 11:00 e alle 14:00.
I post saranno guide, recensioni, trucchi, suggerimenti e riflessioni rivolte a diverse tipologie di amanti della musica: da quelli che la musica la ballano e basta (ma amano alla follia il loro Mac) a quelli che suonano più o meno sul serio uno strumento, ma forse non conoscono a fondo le potenzialità che fornisce di serie il loro computer.
La scelta di pubblicare questi post in un blog dedicato al mondo Apple non è affatto casuale. L’idea molto diffusa che chi si occupa di musica (e di grafica) usa Mac è fondata su basi solide ed è uno dei rari luoghi comuni che corrispondono alla realtà. In poche parole: i musicisti amano il loro Mac e gli utenti della mela sono decisamente più creativi di quelli Windows.
So che con questa affermazione potrei scatenare l’ira di tutti quelli che utilizzano Windows anche per la loro professione creativa, ma la cosa che ci interessa di più è un’altra: perché i musicisti amano Apple? Quale è il vero motivo che attira molti artisti (od aspiranti tali) verso i computer della Mela?
Creative COW: la community dei creativi.
Apple è per i designer.
Apple è per i musicisti.
Apple è per i videomaker.
Apple è per i giornalisti.
Apple è per i creativi.
Non è vero: con il sistema operativo più bello, facile e comodo da usare, senza virus di cui doversi preoccupare Apple è davvero per tutti.
Però non c’è dubbio che, grazie alla sua semplicità e agli strumenti potenti ed eleganti che Apple fornisce, i Mac siano i computer più adatti anche ai creativi: non c’è da doversi preoccupare che il computer funzioni, ma ci si può concentrare sul proprio lavoro, senza che problemi di driver, trojan, blocchi continui distraggano dal momento creativo facendoci perdere la concentrazione.
ProTools e Leopard 10.5.3: la luce in fondo al tunnel.
In qualunque studio di registrazione si potrà trovare hardware di DigiDesign, dai costosissimi e giganteschi banchi mixer ai più compatti (ma non meno costosi) rack per gli effetti, fino alle schede “quasi” consumer come le Digirack 003.