Il co-fondatore di Google Larry Page ha appena rilasciato la sua intervista dal momento in cui è stata fondata Alphabet, azienda che include il business di Google al suo interno. Page, ex CEO di Google e ora amministratore delegato di Alphabet, ha dichiarato che lui e Steve Jobs non erano d’accordo sul modo di guidare le rispettive aziende, ma entrambi avevano ragione.
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Il CEO di Google Larry Page parla di Steve Jobs in un’intervista
In un’ampia intervista pubblicata venerdì scorso, il CEO di Google Larry Page ha brevemente parlato di Steve Jobs, andando a spiegare le differenze tra le due compagnie, una focalizzata su un limitato range di prodotti, l’altro che invece va a toccare più o meno qualsiasi cosa. Il riferimento a Jobs da parte di Page è in risposta a una domanda, rivolta dal The Financial Times, riguardo i limiti che una compagnia che si occupa di tecnologia deve naturalmente fronteggiare se vuole rimanere importante in un panorama che cambia molto rapidamente.
Andy Rubin lascia Android (ma resta a Google)
Andy Rubin lascerà la direzione del progetto Android. Ad annunciarlo è stato Larry Page, co-fondatore di Google, che ha spiegato come Rubin continuerà a lavorare a Mountain View per un nuovo, non meglio precisato, progetto della compagnia.
Larry Page: “Google innova, Apple e Facebook pensano solo a farsi la guerra”
Larry Page, CEO e co-fondatore di Google, ha rilasciato di recente una intervista per la rivista Wired durante la quale ha dichiarato in più occasioni la sua convinzione che compagnie concorrenti, come Apple e Facebook, passano troppo tempo a farsi la guerra invece che evolvere il mercato innovando con prodotti mai visti prima.
Page: “Le dichiarazioni di Jobs su Android? Tutta scena” [Aggiornato]
[Aggiornamento]: Steve Isaacson, biografo di Jobs, ha negato ieri sera le affermazioni di Page, spiegando le ragioni per cui Jobs era così “termonucleare” quando si trattava di parlare di Android. Il suo comportamento era dovuto alla sua esperienza con Microsoft. Jobs credeva in un sistema chiuso, dove fosse possibile controllare software e hardware. Gates era però riuscito a “rubare” l’interfaccia di Apple, e a rivenderla in maniera promiscua a Dell e IBM. Microsoft ha così superato Apple, diventando la forza dominante del mercato PC. Jobs aveva osservato la stessa situazione in ambito smartphone. Spiega Isaacson: “È la copia di quello che è successo con Android. Prima viene dato in licenza in maniera promiscua. Poi Android sorpassa Apple per quota di mercato. Questo lo ha fatto assolutamente infuriare. Non era una questione di soldi. Ha detto: ‘Non sono qui per essere comprato. Vi distruggerò’.”
Steve Jobs non odiava davvero Android, almeno non secondo a Larry Page, co-fondatore e attuale CEO di Google. No, dice Page, Jobs dimostrava il suo disprezzo verso il sistema operativo di Moutain View “solo per spettacolo”. Lo racconta proprio Page in una intervista pubblicata da Bloomberg Businessweek, cercando di mitigare le dichiarazioni che Jobs ha fatto al suo biografo, Walter Isaacson.
Larry e Sergey volevano Steve Jobs come CEO di Google
Sergey Brin e Larry Page, i due co-fondatori di Google, avevano pensato a Steve Jobs come CEO di Google quando erano alla ricerca di un Chief Operating Officer per l’azienda nel 2001. Lo rivela un nuovo episodio di Game Changers, la serie di documentari di Bloomberg TV dedicata ai grandi innovatori della Silicon Valley di cui avevamo già parlato in occasione della puntata dedicata a Steve Jobs.
All’inizio del decennio, su pressione dei venture capitalist che allora gestivano gli investimenti, Sergey e Larry si erano messi a cercare qualcuno che potesse gestire a dovere un’azienda che non voleva smettere di crescere. In quel periodo i loro viaggi a Cupertino erano routine.
Larry Page accusa Jobs di voler “riscrivere la storia”
Le calde temperature estive hanno riacceso il dibattito tra Google ad Apple, ormai acerrimi rivali nel settore della telefonia mobile. In base a quanto riportato dall’agenzia Reuters, Larry Page (co-fondatore di Google) ha accusato l’amministratore delegato di Apple, Steve Jobs, di aver “riscritto la storia” nelle sue dichiarazioni effettuate negli ultimi mesi.
L’argomento del dibattito è, come potete immaginare, il duello tra Android e iPhone. Secondo Jobs, infatti, Google ha seguito (in senso cronologico) Apple nel settore degli smartphone con la piattaforma open-source Android.
Sergey Brin (Google): che bello il mio iPhone!
Sergey Brin, cofondatore di Google insieme a Larry Page, è un felice utente iPhone, e sembra non curarsi del fatto che la sua azienda stia di fatto progettandone il diretto concorrente. Durante la conferenza stampa in cui Google presentava alcuni risultati finanziari, Brin ha trovato il modo di tessere le lodi dello smartphone di Cupertino e sopratutto della funzione di localizzazione introdotta dal firmware 1.1.3, che utilizza il servizio Google Maps.