Microsoft Laptop Hunters, un “esperimento sociale”

Dopo circa un anno si conclude la lunga campagna pubblicitaria di Microsoft nota come Laptop Hunters. Il video conclusivo, che potete vedere dopo il salto, non è un ulteriore spot bensì un “dietro le quinte” che mostra come sono stati realizzati gli spot dal regista Henry-Alex Rubin. In pratica ciò che salta fuori da questo video è che nessuno dei partecipanti alla campagna sapeva di essere parte di uno spot Microsoft prima della fine delle riprese. Tutti ritenevano di essere dei fortunati partecipanti ad una ricerca di mercato che Microsoft giocando un po’ con le parole, chiama “social experiment”. Un esperimento senza alcuna connotazione scientifica, ovviamente. Il video sembra una risposta diretta a tutte le numerose incongruenze che hanno caratterizzato praticamente qualsiasi spot della campagna.

Get A Mac: due nuovi spot in risposta a Microsoft

surprise

Apple ha pubblicato oggi due nuovi spot della serie Get A Mac. Anche in questo caso gli spot sono una risposta (seppure decisamente tardiva) alla campagna pubblicitaria multimilionaria di Microsoft andata in onda a cavallo fra la fine del 2008 e i primi mesi del 2009.

Il primo episodio, Surprise, è una vera e propria metafora: senza mezzi termini Apple denuncia “l’inganno” messo in piedi da Microsoft con i suoi spot. A questo proposito, proprio poco tempo fa, l’azienda di Cupertino è riuscita a far tagliare da un episodio della serie Laptop Hunters l’erroneo riferimento al prezzo di un MacBook Pro che non corrispondeva alla realtà.

Laptop Hunters: Microsoft fa retromarcia

La settimana scorsa il COO di Microsoft Kevin Turner diceva di aver ricevuto una delle più eccitanti chiamate della sua carriera. Un avvocato incaricato da Apple aveva formalmente chiesto all’azienda di Redmond di rivedere gli spot della serie Laptop Hunters perché i prezzi dei Mac mostrati negli ad non rispecchiano il reale costo dei computer.
Turner ha pensato bene di fare il gradasso giurando di fronte ad una platea di partner Microsoft riuniti per un meeting a New Orleans che mai e poi mai avrebbe accettato di modificare gli spot. A suo parere i Laptop Hunters hanno colpito nel segno e stanno dando i loro frutti.
Sta di fatto che a nemmeno una settimana da quella dichiarazione uno degli spot, quello di Sue e Lauren è stato rieditato per eliminare la parte in cui la ragazza parla alla madre di un MacBook Pro base da 2000$ (il video originale è stato rimosso da YouTube).

I Mac dominano il mercato dei computer sopra i 1000$


Apple è regina del mercato dei computer di fascia “premium”. Secondo recenti dati diffusi da NPD, nel mese di giugno il Revenue share di Apple sui computer da più di 1000$ è stato del 91%. Significa, come spiega Joe Wilcox di Betanews, che per ogni 10$ spesi in un computer che costa più di un migliaio di dollari Apple ne incassa 9 e spiccioli.
Si tratta di numeri che non passano inosservati e che daranno qualche grattacapo ai tipi di Redmond, che negli ultimi mesi con la campagna pubblicitaria Laptop Hunters hanno cercato di veicolare un concetto commerciale fallato e di cui questi numeri dimostrano la palese inefficacia.

Apple ha chiesto a Microsoft di modificare gli spot Laptop Hunters

Gli spot della serie Laptop Hunters non piacciono ad Apple. L’azienda di Cupertino avrebbe chiesto all’azienda di Redmond tramite un legale di rettificare o fermare la trasmissione degli ad della campagna. Il motivo è semplice: i prezzi dei prodotti Apple presentati negli spot non sono veritieri e spesso sono tratti da listini ormai non più in vigore.

A darne l’annuncio un galvanizzato Kevin Turner, COO di Microsoft, durante una conferenza per i partner Microsoft tenutasi ieri a New Orleans. Il dirigente di Redmond dice di non aver dato peso alla richiesta e conferma che gli spot continueranno a girare sui canali statunitensi.

Snow Leopard e Windows 7: politica dei prezzi

Nei mesi scorsi Microsoft ha speso più di 300 milioni di dollari per imbastire una grande campagna pubblicitaria a più fasi di cui vi abbiamo spesso parlato anche qui su TAL. L’ultima infornata di spot, quelli della serie Laptop Hunters, puntava a mettere in evidenza un presunto punto debole dei Mac rispetto ai computer Windows, ovvero l’eccessivo prezzo dell’hardware.
E’ stata una campagna anomala, dato che il committente (Microsoft) ha voluto mettere in evidenza quello che considera un pregio dei prodotti di altre aziende (principalmente HP) senza fare praticamente mai riferimento al proprio software.
Alla luce dei nuovi variegati prezzi di Windows 7 non è difficile intuire il perché di quella decisione. Una posizione come quella di Microsoft (cheap is better) si ritorce contro l’azienda di Redmond.

Get A Mac, un nuovo Web Ad sul New York Times


Continua la risposta (indiretta) di Apple agli spot della serie Laptop Hunters lanciati da Microsoft. Nella giornata di ieri la home page del sito del New York Times ha ospitato un nuovo web-ad della serie Get A Mac.
La pubblicità prende spunto da un sondaggio dell’autorevole firm Forrester Research secondo cui Apple è prima per soddisfazione degli utenti.
Un grosso banner con la notizia campeggia sulla home page del giornale ma PC non è d’accordo, secondo lui ci vuole una seconda opinione. Saranno due personaggi d’eccezione a fornire un altro punto di vista (video HD dopo il salto).

Microsoft Laptop Hunters: Lauren, Sue e le nuvole ferme

Avevo deciso di non parlare più degli spot della serie Laptop Hunters di Microsoft. Ormai li conosciamo bene, funzionano tutti secondo lo stesso copione e non sorprendono più, né fanno più arrabbiare. Ci fanno solo capire quanto sia sbagliato e impulsivo l’approccio della Microsoft di Steve Ballmer all’advertising.

In ogni caso non potevo tacere questo divertente particolare scoperto grazie alla segnalazione del Dr.Macenstein. Nell’ultimo spot, quello in cui mamma e figlia di comprano un laptop Dell da un migliaio di dollari, è particolarmente evidente l’aspetto farsesco di queste pubblicità, lontane anni luce dalla sottospecie di reality da centro commerciale che Microsoft vorrebbe dare a bere agli spettatori.

Microsoft Laptop Hunters: spot creati su Mac

Alla Crispin Porter + Bogusky il capo e i dipendenti usano computer della Apple, come in moltissime altre agenzie pubblicitarie. Peccato che questa sia l’agenzia che Microsoft ha assoldato per creare le ultime serie di ads, da quelle con Seinfield protagonista, all’ultima infornata di sciocchezze che va sotto il nome di Laptop Hunters.
Sarebbe interessante dare 2000 dollari ad un pubblicitario e lanciarlo alla ricerca di un portatile per vedere che cosa sceglierebbe, altro che Sheila la film-maker.

Microsoft Laptop Hunters: Sheila la film-maker

Se pensavate che Microsoft avesse finito di fare figure barbine sfornando gli insulsi spot della serie Laptop Hunters, vi dovete ricredere. Stavolta è il turno di Sheila, una giovane film-maker che ha a disposizione 2000$ per acquistare un laptop che le permetta di fare montaggio video.
E’ fatta, direte voi, ci sono tutti gli estremi perché finalmente un personaggio della serie rinsavisca e compri un Mac. Niente da fare, Sheila preferisce non prendere un MacBook Pro Unibody. “Ha solo due GB di RAM”. In compenso acquista un HP HDX 16t (toh, strano, un altro HP) con 4 GB di RAM DDR2. Sarei davvero curioso di sapere l’autonomia della batteria di questo HP in fase di montaggio. Lascio la parola a voi, non voglio dedicare altro spazio a questa scenetta surrealista (video dopo il salto).

Get A Mac: arrivano quattro nuovi spot


Apple ha pubblicato oggi quattro nuovi post della serie Get A Mac. Ci si aspettava che Apple rispondesse in qualche modo agli spot Laptop Hunters di Microsoft, ma (con una scelta sicuramente intelligente) Apple ha deciso di non cedere alle provocazioni dell’azienda di Redmond ed è rimasta fedele al proprio messaggio. I nuovi spot (Legal Copy, Stack, BioHazard, Time Traveler). Dopo il salto i quattro ads e una breve descrizione.

Apple risponde agli spot Laptop Hunters di Microsoft

Con una nota rilasciata dal portavoce Bill Evans a BusinessWeek, Apple ha risposto, almeno in parte, alle frecciate lanciate da Microsoft nell’ultima campagna di ad televisivi della serie Laptop Hunters.
Evans non ha usato mezzi termini e si è fatto decisamente intendere:

“Un PC non è un affare visto che non fa ciò che vuoi. L’unica cosa su cui Apple e Microsoft sono d’accordo è che tutti pensano che i Mac siano cool. Grazie al fantastico design e all’ottimo software, nulla può equipararli, a qualsiasi prezzo.”

Microsoft Laptop Hunters: Frank il senzatetto

Dopo Lauren, Giampaolo, Jackson e Lisa ecco il quarto spot della serie Laptop Hunters. Il protagonista di questo episodio è Frank, un senzatetto a cui la produzione regala 1000$ per comprare un laptop a sua scelta. Ma c’è un problema: a differenza dei suoi predecessori, e nonostante la propria infausta condizione, Frank non ne vuol sapere di comprare un PC, preferirebbe comunque un Mac. O magari i 1000$ cash. Alla fine si convince a malincuore e trova un uso consono per il proprio PC nuovo.

Allo staff che cerca in ogni modo di orientarlo all’acquisto di un PC:“Sono povero, mica ritardato! Questo computer fa schifo!”

Peccato che non sia un vero episodio della serie di spot, era il migliore fra quelli visti finora.

Microsoft “Laptop Hunters”, è il turno di Giampaolo


Microsoft ha lanciato il secondo commercial della serie Laptop Hunters, dopo il primo “episodio” in cui l’ormai famosa Lauren andava in cerca di un computer portatile 17″ sotto i mille dollari. La ragazza aveva fatto drizzare i peli a tutto il Mac Web con la frase “forse non sono abbastanza cool per essere un utente Mac”. Giampaolo, il ragazzo a cui Microsoft stavolta propone di andare a caccia di un laptop, riesce a toccare nuovi livelli di bassezza propalando un ulteriore luogo comune sui computer della Mela. Questa volta non si fa leva sul prezzo eccessivo ma sulla presunta scarsa potenza delle macchine di Cupertino.