Visualizzare l’HTML di una pagina su iOS con Snoopy

Se avete giochicchiato almeno una volta con il codice HTML (o con altri linguaggi per il Web) oppure siete Web Designer/Web developers, saprete bene che il miglior modo per imparare cose nuove è spulciare dietro le quinte, visualizzare i sorgenti di siti Web di cui ci interessa conoscere il codice alla base di determinate soluzioni grafiche o di sviluppo.
Tutti i browser desktop permettono di visualizzare rapidamente il codice sorgente di una pagina Web ma l’operazione non è altrettanto rapida su Safari per iOS, dove una funzionalità di visualizzazione del codice HTML non è proprio presente. Le due soluzioni più immediate per bypassare questa limitazione sono due: a) installare un browser alternativo a Safari e navigare con quello; b) utilizzare Snoopy, un bookmarklet che grazie ai poteri conferiti al linguaggio JavaScript da una civiltà aliena estremamente evoluta è in grado di mostrare in tutto il suo splendore il codice sorgente di ogni pagina Web che ci troviamo a visitare.

Twitter per Mac: bookmarklet per il tweet rapido

Twitter per Mac, a.k.a. Tweetie 2, è fra le dieci applicazioni gratuite più scaricate dal Mac App Store. Comprensibile che non ci sia voluto troppo tempo perché qualcuno se ne venisse fuori con un utile bookmarklet javascript che permette di comporre al volo sul programma un messaggio con link e titolo della pagina che si sta visualizzando nel browser. A giudicare dalla semplicità del bookmarklet di Devon Govett c’è da stupirsi anzi che ci sia voluto così tanto.

Per attivare il bookmarklet, indipendentemente dal browser che state utilizzando, è sufficiente che trasciniate il link che trovate al centro qui sotto sulla vostra barra dei preferiti.

Pubblica su Twitter

iOS 4.2: novità tecniche per Safari

Con la diffusione del nuovo firmware per iDevice, iOS 4.2, Apple ha colto l’occasione per accrescere il supporto a funzionalità standard previste dal consorzio W3C in ambito HTML5, come le WebSockets, il supporto all’accelerometro, alla stampa e a nuove strutture dati JavaScript.

Procediamo con ordine. Probabilmente, la funzionalità più desiderata riguarda l’accesso all’accelerometro e al giroscopio (solo per i dispositivi che ne hanno uno, ovviamente) direttamente dalle applicazioni/siti Web tramite le API DeviceOrientation previste dal W3C. Le API sono completamente supportate, inclusi gli eventi JavaScript ondeviceorientation e ondevicemotion. Se volete provare un piccolo esempio, collegatevi all’indirizzo ad.ag/wjmtgt con il vostro dispositivo (deve avere iOS 4.2 altrimenti non funzionerà).

Firefox 4.0 non supporterà i processori PowerPC

Secondo quanto riportato da CNET News, la versione corrente del noto browser open-source potrebbe essere l’ultima compatibile con tutti i Mac che utilizzano i processori PowerPC.

La decisione verrà presa in base all’utilizzo delle risorse, sicuramente migliore dell’attuale release di Firefox 3.6, ma a causa delle difficoltà tecniche incontrate durante lo sviluppo è possibile che il prossimo rivale di Chrome, Safari e IE potrà essere eseguito solo su Mac con processori Intel.

Dreamweaver CS5 Mac, la prova su strada di TAL


In quest’ultimo periodo abbiamo avuto modo di utilizzare la demo di Dreamweaver CS5 per Mac. Ne abbiamo fatto un uso intensivo per realizzare uno one page site, un sito web sviluppato in un unica pagina con (tante) parti “nascoste” che vengono richiamate dall’utente direttamente dall’unica pagina di cui è composto il sito.

Caratteristica principale del sito era quella di non avere elementi sviluppati in flash. Caratteristica, invece, della maggior parte dei one page site. Le parti animate del sito dovevano essere realizate solo con codice XHTML, CSS, Javascript/Jquery e doveva funzionare tutto dal lato client.

Apple dimostra le possibilità di HTML5

Apple ha aperto una nuova sezione del proprio sito (apple.com/html5)per promuovere le funzionalità di HTML5, JavaScript e CSS3. Quello realizzato dai tecnici di Cupertino è un vero e proprio showcase di ciò che è possibile realizzare grazie ai linguaggi web standard (anche se veri e propri standard non lo sono ancora) che l’azienda ha deciso di adottare in contrapposizione a Flash sui propri iDevices.

“Questi standard web” si legge sul sito “sono aperti, affidabili, altamente sicuri ed efficienti. Permettono a designer e sviluppatori di creare grafica avanzata, tipografia, animazioni e transizioni. Gli standard non sono add-on del web. Sono il web. E potete cominciare ad usarli fin da oggi.”

Anche per il Palm Pre è arrivato il Jailbreak

Amanti dell’iPhone con Jailbreak, da oggi avrete un motivo in più per sognare l’arrivo in Europa (quindi anche in Italia) del nuovissimo Palm Pre: anch’esso, infatti, è stato Jailbroken. A portare a termine questo compito non è stato ovviamente il DevTeam (che ricordo è impegnato a scoprire tutti i segreti dell’iPhone OS 3.0 per essere pronto con QuickPwn appena dopo il rilascio ufficiale) ma un “irish developer” di applicazioni per Android e iPhone. Non soddisfatto dopo aver ricevuto gratuitamente un Nokia 5800 durante una conferenza di Nokia al WWDC, ha deciso di acquistare un Palm Pre senza contratto (602$, tasse incluse) per capire se fosse possibile “hack the activation out of the OS” (attivare il device) e creare delle Apps anche per questo nuovo dispositivo così da aumentare il proprio business.

Quello che ha scoperto, però, ha dell’incredibile.

Una vulnerabilità di Java mette a rischio Mac OS X

Una falla di Java mette a rischio la sicurezza di Mac OS X. La mettiamo giù in maniera piuttosto semplice ma pare proprio che questa volta l’allarme sia potenzialmente serio. Ad avvertire del rischio concreto di una esecuzione di codice arbitrario sulla macchina dell’utente da parte di una Applet Java appositamente compilata ed eseguita nel browser, è Landon Fuller, programmatore ed ex ingegnere di Apple.

Per dimostrare che non si tratta di una minaccia remota e teorica Fuller ha rilasciato una vera e propria proof of concept che servirebbe, a suo dire, a convincere Apple della necessità di patchare al più presto la vulnerabilità. Cerchiamo di capire meglio in cosa consiste il problema e come sia possibile difendersi in attesa di un nuovo aggiornamento di sicurezza.

Tips Lounge: massimizzare Safari con JavaScript


Lunedì vi ho proposto un metodo rapido per modificare il comportamento del bottone verde di Safari utilizzando una piccola applicazione chiamata Right Zoom. Nei commenti all’articolo ICDer suggeriva un metodo a suo dire più semplice per ottenere il medesimo risultato sfruttando un codice JavaScript. Poiché il post precedente era pensato in risposta ad uno switcher, ho ritenuto che fosse il caso di evitare di addentrarci nell’utilizzo di codici e che le operazioni da noi suggerite dovessero essere prima di tutto semplici e lineari. Oggi vediamo, a beneficio di tutti, anche la soluzione suggerita dal nostro solerte commentatore, sebbene utilizzando una versione molto semplificata della procedura da lui indicata.

SproutCore, il cuore Open di MobileMe

Lo sviluppatore che oggi volesse creare un’applicazione per il web si troverebbe davanti ad un bivio: potrebbe scegliere di sviluppare il proprio progetto con le tecnologie proprietarie di Adobe (Flash, Air), di Microsoft (Silverlight) o di Sun (Java), con il conseguente set di plugin che l’utente dovrà scaricare per il loro funzionamento; potrebbe invece decidere di seguire la strada tracciata da Google ed utilizzare linguaggi Open, come  HTML, Javascript, Ajax e CSS. Con questi semplici strumenti i programmatori di Google hanno creato applicazioni che possono gareggiare quasi alla pari con le più note e complete applicazioni desktop, senza nemmeno necessitare dell’installazione di un semplice add-on. Apple, in un momento critico per lo sviluppo del cosiddetto cloud computing, ha scelto  la seconda alternativa per sviluppare il nuovo servizio MobileMe: secondo i rumors del WWDC, il successore di .Mac è stato creato su piattaforma SproutCore, un framework open basato su Javascript. Cerchiamo di capire insieme cosa significa tutto questo.