Apple chiede a Toyota di rimuovere la pubblicità su Cydia

Non deve essere stata molto gradita dalle parti di Cupertino la recente scelta pubblicitaria intrapresa da Toyota che ha realizzato un tema personalizzato da applicare agli iPhone jailbroken per promuovere il marchio automobilistico Scion. Dopo essersi accorta della campagna pubblicitaria, Apple ha chiesto ai responsabili Toyota, i quali hanno subito acconsentito, di abbandonarla immediatamente.

Senza troppi ripensamenti Toyota ha accettato la richiesta per “mantenere i buoni rapporti con Apple”, secondo quanto riportato da Kyle Matthews di ModMyi (informato della notizia da una persona associata alla campagna pubblicitaria “trasgressiva”).

iOS 4.3 Golden Master agli sviluppatori

Nella giornata di ieri Apple ha distribuito agli sviluppatori la versione “Golden Master” di iOS 4.3 (build number 8F190), il prossimo aggiornamento del sistema operativo mobile presentato durante l’evento per iPad di mercoledì. iOS 4.3, infatti, sarà disponibile da venerdì 11 marzo e Apple si prepara alla release finale.

La versione Golden Master, infatti, è quella candidata a raggiungere il pubblico di massa. In pratica, non dovrebbero esserci cambiamenti (a meno di piccolissimi dettagli) tra la GM è la release finale.

iBooks non funziona più con dispositivi jailbroken

In base a quanto riportato da Social Apples, la nuova versione dell’app per la lettura di libri digitali, iBooks, è in grado di riconoscere i dispositivi ai quali è stato effettuato il jailbreak (indipendentemente dalla tecnica utilizzata per “sbloccarli”) e, in caso positivo, rifiuta di aprire contenuti acquistati correttamente attraverso iBookstore.

L’autore del post, che ha effettuato il jailbreak tramite il tool greenpois0n, ha scoperto di non essere più in grado di aprire con iBooks alcuni libri acquistati legalmente dalla libreria digitale di Apple. Non è servito a nulla provare a scaricare di nuovo il materiale acquistato precedentemente, né provare ad effettuare una nuova sincronizzazione con iTunes.

iPod Nano 6G, verso il “jailbreak”

Nel caso dell’iPod nano di ultima generazione, quello con display touch presentato da Apple durante l’evento musicale di settembre, si può dire certamente che le apparenze ingannano. Quella che sembra una versione ultra-ridotta di iOS – le icone, la springboard e tutto il resto – in realtà non lo è. Quella che vede l’utente è una “skin” creata appositamente da Apple per richiamare l’estetica dell’interfaccia di iPhone, iPod touch e iPad.

In questo senso sembra dunque che non sia per qualche blocco imposto che non è possibile installare o disinstallare applicazioni per iOS dal più piccolo dei dispositivi Multi-Touch della Mela. Ciò nonostante una primo tentativo di “jailbreak”, e il termine va decisamente usato fra virgolette, è stato compiuto.

Cydia Store arriverà su Mac, che ne pensate? [Sondaggio]

Chi ha applicato il jailbreak al proprio dispositivo probabilmente conosce molto bene Cydia, lo Store alternativo da cui è possibile scaricare applicazioni che sull’App Store non potrebbero mai essere accettate per via delle restrizioni imposte da Apple.

Jay “Saurik” Freeman, il creatore dell’App Store ombra, ha ufficializzato l’intenzione di portare l’esperienza di Cydia “Back To The Mac”. Lo Store alternativo farà da contraltare a quello ufficiale annunciato da Apple, proprio come avviene già adesso su iOS. Ma se su iPhone, iPod touch o iPad il jailbreak è l’unica soluzione per uscire dal “walled garden”, su Mac continueremo a poter installare tutti i tweak e le applicazioni che vorremo. Semplicemente basterà farlo al di fuori del Mac App Store. In quest’ottica ha senso la scelta di Saurik? Voi che ne pensate? Di seguito il sondaggio e un’analisi.

iOS 4.0 su iPhone 3G, materia da tribunale

Le conseguenze dell’installazione di iOS 4.0 su iPhone 3G sono note: rallentamenti, performance pessime, batteria che va a farsi friggere in men che non si dica e via discorrendo. Molti utenti sono insorti e hanno protestato, ma la californiana Bianca Wofford ha deciso di andare oltre e ha fatto causa ad Apple presso la Superior Court di San Diego.

La Wofford non si è limitata a denunciare Apple per aver impallato il suo telefonino con un aggiornamento “poco felice” ma accusa Jobs e soci di aver addirittura “cospirato” contro gli utenti. La sua tesi? A Cupertino avrebbero pianificato più o meno scientificamente “l’impallamento” degli iPhone 3G per costringere i propri clienti, ancora legati ad un contratto con AT&T,  ad acquistare un nuovo modello di melafonino.

Nuova Apple TV: jailbreak eseguito!

Con una velocità piuttosto imbarazzante, questa notte MuscleNerd ha eseguito il jailbreak della nuova Apple TV, utilizzando SHAtter, aprendo così le porte ad eventuali future personalizzazioni del dispositivo.

JailbreakMe fa riflettere sulla sicurezza di iOS 4

Tramite un post durante la giornata di ieri vi abbiamo messi al corrente del primo procedimento utile per effettuare il jailbreak, tra gli altri, del nuovo iPhone 4. Oltre alla sua semplicità di utilizzo, JailbreakMe ha acceso un forte dibattito sul Web per ovvi motivi di sicurezza.

L’exploit, infatti, permette di sfruttare una falla del PDF Reader di iOS 4 (e successivi) al fine di eseguire codice arbitrario, mettendo in ginocchio tutto il sistema di sicurezza progettato da Apple. Il jailbreak avviene utilizzando un particolare file PDF che il server invia all’iPhone e sfruttando un bug nel lettore che processa il font di tale file.

Jailbreak di iOS 4 su iPhone 3GS

Vediamo brevemente, per chi fosse interessato al Jailbreak, le varie possibilità per effettuarlo su iPhone 3GS. Le premesse fondamentali sono essenzialmente due: il vostro iPhone 3GS deve necessariamente essere già  dotato di jailbreak e lo stesso non deve essere stato effettuato con Spirit e, soprattutto, deve essere un modello dotato di vecchia Bootrom.

iPhone si sincronizza via Wi-Fi ma solo col Jailbreak

Avete mai immaginato di sincronizzare il vostro iPhone con iTunes senza cavo USB, semplicemente sfruttando la connettività Wi-Fi? Il sogno è ora realtà grazie a Wi-Fi Sync, innovativa App che è possibile acquistare alla modica cifra di 9,99 dollari da Cydia.

Apple, come era prevedibile, ha rifiutato la pubblicazione di questa rivoluzionaria applicazione in App Store e gli sviluppatori hanno deciso di metterla in vendita nello store di Cydia, il negozio che è possibile raggiungere solo dopo aver applicato il Jailbreak al proprio iPhone o iPod touch.

Disponibile Spirit Jailbreak per iPad, iPhone, e iPod touch

Il DevTeam colpisce ancora. A pochi giorni da una prima dimostrazione pubblica fornita da MuscleNerd ecco disponibile per tutti il nuovo Spirit Jailbreak. Dire che si tratta di una versione Beta è un eufemismo. Il software è ancora un work in progress, per ammissione degli stessi sviluppatori, e i bug non mancano di certo.
In ogni caso i coraggiosi che vogliano sperimentare una passeggiatina nel lato selvaggio con l’iPad sottobraccio possono scaricare il software, disponibile sia per Windows che per Mac, a questo indirizzo.

Spirit è un Jailbreak untethered che funziona su tutti i firmware più recenti per iPhone, iPod touch e soprattutto iPad, ma non effettua il carrier unlock. Nel caso sul vostro dispositivo abbiate già installato un jailbreak tethered dovrete fare un restore per poterlo utilizzare. Il Dev team consiglia inoltre di non effettuare l’aggiornamento nel caso abbiate un unlock in atto su iPhone 3G o 3GS. Se non avete idea di che cosa significhi quel che avete appena letto, vuol dire che forse sul jailbreak non dovete nemmeno farci un pensierino, sempre che teniate alla salute del vostro dispositivo.

App crackate per iPhone: un business milionario

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Secondo i dati dell’analista Toni Sacconachi ripresi da 24/7 Wall St, le App crackate per iPhone e iPod touch avrebbero rubato al “mercato reale” circa 450 milioni di dollari. Per quanto il report del noto analista si basi su dati “presunti” e non reali, il dato certo (e da non sottovalutare) è che la pirateria è in forte espansione anche nella nicchia di mercato rappresentata da App Store.

Una “nicchia di mercato” che ultimamente ha raggiunto quota “3 miliardi di applicazioni scaricate” con un trend in continua crescita per via della quantità e qualità delle applicazioni presenti, oltre che per il numero di iPhone e iPod touch venduti (anch’esso, ovviamente, sempre in crescita). Quale sarà, in prospettiva, la risposta degli sviluppatori? Pensate che molti di essi abbandoneranno App Store, incrinando così il meccanismo alla base del suo successo?

Sn0wbreeze, Jailbreak con custom firmware per iPhone e iPod touch [Windows]

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Con il trascorrere di alcuni mesi dall’ultimo aggiornamento del firmware di iPhone e iPod touch da parte di Apple, poco è cambiato per quanto riguarda il settore “sblocco e Jailbreak“. Il DevTeam ha subito offerto la nuova versione del proprio tool per Jailbreak e sblocco e il geniale GeoHot ha offerto la sua versione: ancora nessuna vera novità per il Jailbreak di iPod touch 3G (quello attualmente in commercio) che rimane un tethered Jailbreak.

In questo momento di “pausa apparente” dalla rincorsa a nuovi meccanismi di sblocco dei devices di Apple (restano ancora da eludere le “protezioni” inserite dai tecnici di Cupertino nel nuovo iPod touch) si affaccia sulla scena un nuovo gruppo in cerca di attenzione mediatica. I ragazzi di ih8sn0w (quelli di iREB) hanno infatti reso disponibile al download la versione beta di sn0wbreeze, un nuovo tool per Windows con cui poter creare un custom firmware in grado di applicare il Jailbreak a iPhone 2G, iPhone 3G, iPhone 3GS (esclusi i modelli recenti che incorporano il nuovo iBoot), iPod touch 1G e iPod touch 2G (esclusi i modelli da 8GB recenti, ovvero quelli classificati come MC).

iPhone fine del Jailbreak. Manovra anti App Crackate?

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È notizia di ieri quella secondo cui i nuovi modelli di iPhone 3GS (per intenderci quelli prodotti in queste ultime settimane) avrebbero al loro interno una modifica hardware tale da contrastare in modo diretto quanto efficace le diverse procedure di Jailbreak. Il DevTeam ha sempre sostenuto che solo una modifica hardware sarebbe stata in grado di bloccare la modalità con cui è possibile applicare il Jailbreak. Questo “triste giorno” pare essere arrivato.

Riparte dunque il gioco del “gatto e del topo” ed ora è Apple a tenere saldamente il coltello dalla parte del manico. Perché mai Apple avrebbe effettuato tale modifica dato che, come il luogo comune suggerisce, “la possibilità del Jailbreak” permette di vendere più dispositivi? Che sia una risposta alla piaga delle App Crackate?

StreamItaly.com, film in streaming per iPhone jailbroken

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Sempre del parere che il flash player in un iPhone non serva a nulla? Bene, vi presento un sito internet che vi farà cambiare idea: si tratta di StreamItaly, che contiene i link a una serie ben nutrita di film che sono visualizzabili gratuitamente in rete, tramite host su Megavideo.

Perché ne parliamo qui? Per due motivi: il primo è che il sito è ottimizzato per la navigazione tramite iPhone, il secondo è che, se avete un telefono al quale avete applicato il jailbreak, sarete in grado di vedere i filmati tramite l’applicazione gratuita iMobile Cinema, disponibile su Cydia.

Apple: Jailbreak come male assoluto per iPhone?

Apple nei giorni scorsi ha rilasciato una nota in cui viene presa ancora una volta in considerazione la problematica del Jailbreak, ovvero quella procedura tramite la quale è possibile accedere alla root del sistema operativo di iPhone e iPod touch così da essere liberi (jailbreak è “lo scappare dalla prigione”) di far fare al proprio melafonino tutto ciò che si vuole (caffè escluso). Non ne abbiamo parlato subito e la ragione è semplice: è un argomento su cui si deve ragionare senza arroccarsi su posizioni nette cosicché il confronto possa giovare a tutti. Nel proseguo di questo (breve) articolo, offro qualche spunto di riflessione: sarebbe interessante poterne poi parlare tutti insieme nei commenti.

Niente Jailbreak ad iPhone: parola di Charlie Miller

Il buon Charlie Miller (molto probabilmente un lontanissimo parente del nostro Camillo), avendo vinto svariate volte i più disparati prodotti di Apple dopo averne dimostrato la poca sicurezza, ora si diverte a cercare falle nel blindatissimo sistema operativo di iPhone. Il geniale hacker lascia pochi indizi circa le sue scoperte: l’ultimissima falla riguarderebbe una presunta vulnerabilità da parte di iPhone OS attraverso un normalissimo sms. Infatti, inserendo del codice malevolo in un comunissimo messaggio di testo, un malintenzionato potrebbe sapere esattamente il luogo in cui si trova il melafonino attraverso le coordinate del GPS, ascoltare le conversazioni ambientali con il microfono e addirittura far entrare iPhone in una botnet.

Dopo aver scoperto questa nuova falla, Miller avvisa tutti i possessori di iPhone: “If you care about security, don’t use a jailbroken iPhone” (se avete a cuore la sicurezza, non utilizzate un iPhone con Jailbreak applicato).