iTunes Match: Apple monetizza la musica piratata (e mette un tetto a 25 000 canzoni)

Prima di venire al sodo è bene ripetere che cosa è iTunes Match. Introdotta ieri sera come la one more thing di Jobs, si tratta dell’unica funzione a pagamento di iCloud, disponibile a 25 dollari annui. Non è ancora chiaro se sarà da subito utilizzabile anche da noi e a quale prezzo, ma non è questo il punto. Il punto è che iTunes Match effettua uno scan della propria libreria di iTunes (previa installazione di OS X Lion o Windows 7 e dell’ultima versione di iTunes disponibile), individua le canzoni che non sono state acquistate da iTunes Store, e se queste sono disponibili sullo store è come se quell’account le avesse acquistate da Apple. Questo significa, ad esempio, che posso prendere un CD della mia collezione, ripparlo con iTunes, farlo scannerizzare ad iTunes Match, accendere il mio iPhone e scaricare il brano da iTunes Store come se lo avessi acquistato lì. Il tutto permettendo anche l’upgrade della qualità del brano a 256 Kbps.

WWDC ’11: iTunes in the Cloud e iTunes Match

Itunes in the cloud

Come parte integrante di iCloud, anche iTunes si trasforma per integrarsi con i nuovi servizi della “nuvola” di Apple. “E’ sempre la stessa storia”, dice Steve dal palco della WWDC ’11, “compro qualcosa sul mio iPhone e non la trovo sugli altri dispositivi. Prendo l’iPod e vado ad ascoltare quella canzone ma non c’è!”.

La grande novità di iTunes può essere sintetizzata con la frase appena riportata. Qualunque acquisto effettuato su un dispositivo (anche iOS) può essere scaricata su tutti gli altri (fino ad un massimo di 10) senza costi aggiuntivi. Tutto questo, semplicemente cliccando sulla nuova icona con la nuvoletta che si troverà nell’apposita sezione di iTunes.

iCloud: compare l’icona ufficiale, 25$ all’anno, Universal firma l’accordo

Lunedì prossimo si apriranno le porte della WWDC,e Steve Jobs terrà il suo keynote, nel quale presenterà iOS 5, Mac OS X Lion e soprattutto iCloud, la nuova piattaforma basata sul web targata Apple. Al Moscone Center West vengono nel frattempo preparati gli stand e affissi i cartelloni. Alcuni di questi, visibili dall’esterno, sono stati fotografati e pubblicati su Twitter. In questo modo è stata rivelata per la prima volta l’icona ufficiale di iCloud: si tratta di una nuvola incisa su una superficie metallica.

iCloud genera un grande hype a Wall Street

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Come vuole la tradizione Apple, l’evento dedicato agli sviluppatori che inizierà a San Francisco lunedì prossimo (6 giugno) sta generando un forte hype anche dal punto di vista finanziario. La WWDC ’11, infatti, sarà l’evento dedicato alla presentazione di diversi nuovi prodotti (per la maggior parte software, in base a quanto appreso finora) e servizi, tra cui il tanto atteso iCloud, già annunciati in via ufficiale nella giornata di ieri.

Vediamo alcuni commenti a riguardo da parte di personaggi più o meno importanti nello scenario di Wall Street. Secondo Mike Abramsky, di RBC Capital Markets, il venturo iCloud non sarà solamente un “digital locker” per salvare in remoto i documenti personali degli utenti; si tratterà, piuttosto, di un modo che Apple sfrutterà per aumentare le vendite di iPhone in tutto il mondo. iCloud, sostiene Abramsky, potrebbe rappresentare un importante traguardo per l’azienda di Cupertino nel rendere meno dipendenti gli utenti che possiedono un iDevice rispetto ad un Mac o PC per la sincronizzazione.

Nuovo “media streaming engine” per iOS e Mac OS

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In base a quanto riportato da AppleInsider, gli ingegneri di Cupertino potrebbero essere al lavoro per la realizzazione di una migliore tecnologia per lo streaming multimediale che potrebbe essere utilizzata sia per iOS che per Mac OS.

Nella giornata di ieri, infatti, Apple ha introdotto delle nuove posizioni di lavoro nella Santa Clara Valley da occupare come “Media Streaming Engineering Manager”, all’interno dell’Interactive Media Group (IMG) dell’azienda di Cupertino.

Google lancia Google Music: archiviazione musicale cloud

La guerra è aperta. Lo si vociferava da tempo, ma ieri Google ha dato ufficialmente inizio alla fase Beta del suo nuovo servizio di vendita e archiviazione musicale cloud. Google Music, disponibile all’indirizzo music.google.com, è la piattaforma che per un primo periodo sarà accessibile esclusivamente ad un pubblico statunitense invitato dall’azienda di Mountain View. Google ha promesso che nel giro di poche settimane il servizio sarà aperto a tutti gli abitanti degli Stati Uniti.

Battery cover per iPhone 4: la recensione di TAL

Battery cover per iPhone 4

In questa recensione vi presentiamo un interessante accessorio prodotto da VaVeliero e distribuito in Italia, tra gli altri, da GadgetVivo: Battery cover per iPhone 4. Il nome dell’accessorio lascia intendere con esattezza di cosa stiamo per parlare; come potete vedere dall’immagine di apertura, si tratta di una cover con batteria incorporata che permette di prolungare l’autonomia di un iPhone 4 su scelta dell’utente.

La cover in plastica dura, infatti, oltre a fornire un’adeguata protezione (soprattutto nella parte posteriore e sui bordi, eliminando definitivamente i problemi sollevati con l’antenna gate) per il proprio smartphone, integra al suo interno una batteria supplementare agli ioni di litio da 1400 mAh. L’utilizzo di questa cover è davvero semplice: basta, infatti, far scivolare il proprio iPhone 4 al suo interno in modo che il dock connector accolga quello presente nella parte inferiore della cover.

iTunes in the Cloud, in arrivo presto ma a pagamento

Ormai i rumors attorno al prossimo servizio online di Apple (che in parte giustificherebbe anche quei giganteschi data center), iniziano a prendere consistenza: iTunes in the cloud, che dovrebbe garantire una sorta di streaming della propria libreria musicale verso i propri dispositivi, sembra quasi realtà.

Un servizio di storage online che permetterebbe di ascoltare la propria musica in ogni momento (purché abbiate una connessione internet attiva) e in qualunque luogo, anche se il file che volete riprodurre è solo nella libreria iTunes del vostro Mac e non nel vostro iPhone/iPad.

Un servizio affascinante che sarà reso rivoluzionario, si spera, dal classico stile Apple che si basa principalmente sulla semplicità d’uso e sull’immancabile “pizzo” da pagare.

Apple crea un team per il cloud computing

Cloud computing hiringCome potete vedere dall’immagine di apertura, Apple sta creando un piccolo team che si occuperà della realizzazione del software di supporto per realizzare la piattaforma di base sulla quale verranno poi implementati i futuri Web Services dell’azienda, pubblicizzati come “il futuro dei servizi cloud”.

AppleInsider ha appreso la notizia attraverso una nuova offerta di lavoro apparsa sul sito ufficiale dedicato all’hiring del personale, che dimostra come Apple stia cercando del personale che ricoprirà il ruolo di “Cloud Systems Software Engineer”. Si tratta di un lavoro a tempo pieno presso il campus Apple di Cupertino e il candidato sarà integrato in un “piccolo team” di lavoro per realizzare “il futuro dei servizi cloud per Apple”.

Apple al lavoro su un televisore HD?

Apple sta lavorando ad un televisore in alta definizione da lanciare sul mercato entro breve. Ne è convinto l’analista di Ticonderoga Securities Brian White, il quale spiega che Apple è stata per diverso tempo interessata a produrre uno schermo televisivo, senza però passare alle ultime fasi della realizzazione del prodotto. Stando alle fonti di White Apple starebbe ora muovendosi rapidamente, così da prendere alla sprovvista anche la concorrenza.

Apple ordina 12 petabyte di storage per iTunes

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Secondo quanto riportato da AppleInsider, Apple avrebbe commissionato 12 petabyte (che corrispondono a 12.000 terabyte) di storage distribuito aggiuntivo per riuscire a sostenere i contenuti video presenti nel proprio iTunes Store. L’azienda scelta da Apple per questo lavoro sarebbe, secondo quanto sostengono fonti interne di EMC riportate da StorageNewsletter.com, Isilon Systems.

Isilon Systems è un’azienda, fondata nel 2001, che ha sede a Seattle, Washington ed è specializzata nella progettazione e nella vendita di soluzioni ad-hoc per clustered storage distribuito e software finalizzato alla memorizzazione di contenuti digitali.

Steve Jobs non sarà rieletto nel CDA Disney? [Aggiornato]

Oltre alla malattia (che è già abbastanza) potrebbero arrivare ulteriori cattive notizie per Steve Jobs da parte di Disney. Alle porte del consiglio annuale della Walt Disney Co. che si terrà nella giornata di mercoledì a Salt Lake City, un importante azionista ha sollevato qualche dubbio sull’eventuale rielezione dell’iCEO, nella board del colosso dell’intrattenimento mondiale, a causa delle sue frequenti assenze.

Questa “mozione” nasce dal fatto che il maggiore azionista individuale, ovvero Jobs (da solo detiene oltre il 7% di tutte le azioni Disney), è mancato ad oltre il 75% degli incontri dirigenziali negli ultimi quattro anni. Secondo l’Institutional Shareholder Services (ISS) le assenze sarebbero giustificate dai gravi problemi di salute dell’amministratore delegato dell’azienda di Cupertino ma, se dovesse essere rieletto, gli azionisti meriterebbero delle motivazioni più valide.

Aiutiamo il Giappone [Aggiornato]

Interrompiamo il regolare flusso di notizie per dedicare un pensiero a tutte le vittime provocate dal catastrofico tsunami che si è abbattuto, venerdì 11, sulle coste delle nazioni che si affacciano sull’Oceano Pacifico. Il Giappone è stato sicuramente il Paese che ha subito particolarmente le conseguenze del più forte terremoto mai registrato in quella zona (8,9 gradi della scala Richter).

Per un abruzzese come me, che ha vissuto da molto vicino il dramma de L’Aquila, il pensiero va a tutte le decine di migliaia di dispersi e alle numerose vittime del cataclisma. Anche se ho letto, a malincuore, numerosi commenti del tipo “Il Giappone è un paese ricco e non ha bisogno d’aiuto”, vi invito a dare un aiuto più morale che materiale a tutte le popolazioni colpite.

TuneUp, mettere ordine nella libreria musicale iTunes

Nome: TuneUp Categoria: Musica
Prezzo: 19,95$ per licenza annuale – 29,95$ per licenza illimitata Voto: 9
Link download

Come ben sanno tutti gli utenti iTunes (sia su Mac che su PC) mantenere organizzata la propria libreria musicale tramite questo il player multimediale di Apple comporta un enorme dispendio di tempo ed energie.

Ad ogni brano andrebbero aggiunte informazioni come l’autore, l’album, la cover, il numero di traccia e così via.  Quante volte vi sarà capitato di ritrovarvi nella libreria di iTunes delle voci come “track 1” o “track 2”? Ora potrete mettere fine a questo disordine affidando il lavoro di organizzazione a TuneUp. Questo splendido software offre un servizio tanto utile quanto complesso. Esso effettua automaticamente la ricerca automatica delle informazioni riguardanti i brani presenti su iTunes.

iPhone 5 e iPad 2: NFC sul mercato mainstream?

Come riportato da Bloomberg, Apple potrebbe aver deciso di introdurre un chip NFC (Near Field Communication) nei prossimi modelli di iPhone e iPad per sfruttare tutte le funzionalità del sistema di pagamento già integrato in iTunes attraverso i propri dispositivi mobili.

Non è la prima volta che si sente parlare della possibile introduzione della tecnologia senza fili negli iDevice dell’azienda di Cupertino, ma in passato se ne parlava in termini molto vaghi. Ora, invece, secondo quanto afferma Olga Kharif di Bloomber, tutto potrebbe concretizzarsi con la presentazione dei prossimi modelli di iPhone (stranamente si fa riferimento solo ad AT&T, senza considerare Verizon; semplice dimenticanza?) e iPad.

Ecoute 2.0, la migliore alternativa ad iTunes

Con il tempo, iTunes è diventata una delle applicazioni più ricche di funzionalità presenti in Mac OS X; da semplice libreria e player musicale, iTunes ha ricevuto col tempo l’onere di ospitare l’iTunes Store, l’App Store, di sincronizzare tutti i nostri iDevice e, ultimamente, anche il “social-coso” di Apple, ovvero Ping.

Con l’aumentare delle funzionalità, iTunes è comunque rimasto un applicativo piuttosto veloce e pratico da usare, ma se stessimo cercando una soluzione ancora più snella e pratica per riprodurre la nostra libreria musicale?
Beh, in quel caso la scelta dovrebbe ricadere su Ecoute, recentemente giunto alla versione 2.0.

App Week: i 12 giorni di regali su iTunes

Come avvenuto lo scorso anno, dopo le sorprese Natalizie è nuovamente tempo per tutti i possessori di un iDevice di ricevere dei regali. L’App “12 giorni di regali su iTunes” [iTunes link] consente infatti di scaricare un regalo al giorno (dal 26 dicembre al 6 gennaio) da iTunes  direttamente dal proprio iPad, iPhone o iPod touch. Dato il famoso detto, ovvero che “Apple non regala mai nulla“, questa App entra anch’essa di diritto nell’appuntamento del lunedì dedicato alle App, la rubrica App Week.

Iniziativa interessante da parte di Apple e degli sponsor che hanno permesso la realizzazione della stessa sul territorio italiano anche se, come era ovvio aspettarsi, la “scelta dei regali” non ha attualmente ricevuto unanimi consensi. È già difficile fare il regalo alla fidanzata, figuriamoci a qualche centinaia di migliaia di italiani possessori di iPhone, iPod touch e iPad.

L’app di WikiLeaks (non ufficiale) rimossa da App Store

Il clamoroso caso di WikiLeaks si è ripercosso nche su App Store. In base a quanto apprendiamo da MacRumors, infatti, l’app non ufficiale dedicata all’omonimo portale Web, che come saprete ha pubblicato documenti governativi segreti, è stata rimossa dallo store digitale dell’azienda di Cupertino.

Lo sviluppatore, Igor Barinov, è stato contattato tramite iTunes Connect ed è stato informato della rimozione della propria applicazione da App Store. Lo stesso Barinov, tramite il suo account Twitter, ha comunicato la notizia. L’app in questione vendeva i contenuti del sito (che in realtà sono gratuiti) per 1,99 dollari e non era riconosciuta ufficialmente. Tuttavia, secondo quanto sostiene lo stesso sviluppatore, metà del ricavato sarebbe stato donato a WikiLeaks.

Continua la trattativa con gli editori per il servizio di sottoscrizione

Secondo quanto riportato da All Things Digital, Apple e le maggiori case editrici sono ancora in trattativa per definire le condizioni del tanto atteso servizio di sottoscrizione, che permetterebbe agli utenti di stipulare abbonamenti per riviste (e altro) passando attraverso un sistema dedicato.

Al momento, tuttavia, sembra che la distanza tra le parti non sia trascurabile; il problema risiede nel fatto che gli editori vorrebbero ottenere la vendita diretta degli abbonamenti (ovvero vorrebbero ottenere il 100% dei ricavi, senza alcuna trattenuta da parte di Apple) o, per lo meno, l’accesso ai dati personali dei clienti. Evidentemente, l’azienda di Cupertino non è d’accordo su un contratto di questo genere.

Il catalogo dei Beatles come novità di oggi su iTunes?

Nelle ultime ore il rumors che ha preso più piede circa il contenuto di ciò che verrà rivelato oggi come novità su iTunes riguarda il catalogo dei Beatles e la possibilità che venga finalmente reso disponibile sulla piattaforma digitale di Apple.