Apple a caccia di contenuti esclusivi per iTunes per fare guerra a Spotify

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Apple nuove più contenuti esclusivi. Pare infatti che il chief di iTunes in Apple, Robert Kondrik, si sia incontrato (durante la settimana dei Grammy) con i maggiori esponenti delle principali case discografiche americane per ottenere contenuti esclusivi come l’album di Beyoncé comparso a sorpresa lo scorso dicembre su iTunes.

28 aprile 2013: dieci anni di iTunes Music Store

iTunes

Il 28 aprile 2003 Apple lanciava iTunes Music Store, dieci anni sono passati da quel giorno e possiamo dire tranquillamente che iTunes ha rivoluzionato il mercato della musica (e non solo) portando alla progressiva estinzione del CD come supporto preferito per ascoltare i nostri brani preferiti. Ripercorriamo questa gloriosa storia con Dieci Anni di iTunes.

iTunes Store: 25 miliardi di canzoni scaricate

Sono più di 25 miliardi i brani musicali scaricati ad oggi da iTunes Store. Lo ha annunciato poco fa Apple con un comunicato ufficiale.
Gli amanti della buona musica non saranno felicissimi di sapere che il 25-miliardesimo brano scaricato è stato “Monkey Drums” (Goksle Vancin Remix) di Chase Buch. Il fortunello che l’ha comprata e che per questo motivo riceverà una mega-iTunes Card da 10.000€ si chiama Phillip Lüpke e vive in Germania. 

Pete Townshend contro iTunes, il “vampiro digitale”

Ci sono grandi personaggi della musica e del cinema che spesso dovrebbero accontentarsi della stima che i fan ripongono in loro e godere serenamente dei non pochi proventi che la loro arte gli ha garantito negli anni. Soprattutto dovrebbero evitare di parlare a sproposito e fornire così un’ennesima riprova del fatto che non sempre all’avanzare dell’età corrisponde un aumento proporzionale della saggezza e della capacità di comprendere il mondo.
A questo giro è toccata a Pete Townshend, membro storico degli Who. Secondo il rocker inglese iTunes è un “vampiro digitale” che succhia sangue agli artisti. La colpa del retailer digitale di musica sarebbe quella di non fornire agli artisti servizi che una volta le major erano in grado di garantire. Townshend, che aveva da dirne quattro anche a chi la musica la compra, ha fornito la sua senile opinione durante la prima John Peel Lecture, intitolata al famoso giornalista e (soprattutto) conduttore radiofonico britannico scomparso nel 2004.

iTunes Music Store approda in altri 12 paesi in Europa

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La notizia era nell’aria già nell’aria da un po’ e anche l’apertura dell’iBookstore in Italia rientra in questo grande piano di “espansione” che ha interessato gli store di Apple in questi giorni: l’iTunes Music Store è approdato in 12 nuovi paesi europei.

Come accade in questi casi, il tutto è avvenuto gradualmente, con gli store che hanno iniziato a popolarsi lentamente, un po’ come il nostro iBookstore che si è riempito di testi vari nel giro di qualche ora. Con questo, Apple ha finalmente conquistato il vecchio continente per intero, ed è ormai onnipresente in tutti i paesi europei. Ovviamente, qualche pezzo continua a scordarselo.

Apple raggiunge l’accordo con EMI Music. iCloud imminente?

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In base a quanto riporta CNet, Apple ha firmato nei giorni scorsi un accordo di licenza per la distribuzione cloud-based di contenuti musicali con EMI Music, una delle maggiori etichette discografiche mondiali. Secondo la notizia, l’azienda di Cupertino sarebbe anche vicina all’accordo con Universal Music Group e Sony Music Entertainment, che completerebbero il quadro complessivo degli accordi nel settore.

Inoltre, Warner Music Group aveva già trovato un accordo di massima con Apple lo scorso mese. Tutti questi accordi di licenza sono fondamentali per Apple al fine di offrire alla propria clientela un servizio musicale per la riproduzione in streaming dei brani acquistati tramite iTunes Music Store da qualunque dispositivo connesso a Internet.

Sony: non abbandoneremo iTunes Store

Ieri Sony ha lanciato negli U.S.A. in Australia e in Nuova Zelanda il servizio di subscription musicale Music Unlimited, che ha già debuttato lo scorso anno in U.K. e Irlanda. La scorsa settimana The Age ha pubblicato una intervista a Michael Ephraim CEO di Sony Computer Entertainement dalla quale si evinceva che Sony si preparasse ad abbandonare iTunes dopo la presentazione del servizio negli Stati Uniti. Pareva fosse una sorta di ripicca per la bocciatura dell’applicazione iOS per la lettura di ebook di Sony.

Ora però il COO di Sony Network Entertainement Brandon Layden getta acqua sul fuoco e fa sapere che le parole di Ephraim citate da The Age sono state decontestualizzate. La major non ci pensa nemmeno ad abbandonare iTunes Store, al momento.

NPD: iTunes Music Store rappresenta il 66% del mercato musicale digitale

Secondo quanto riportato da una nuova indagine condotta da NPD Group, lo store musicale contenuto all’interno di iTunes ha ottenuto un aumento del 3% anno su anno dello share relativo al mercato digitale per la musica, permettendo all’azienda di Cupertino di raggiungere il 66% di tale mercato.

La strategia adottata da Apple sembra vincente se confrontata con quella applicata da Amazon, che prevede la vendita di album ad un costo minore in determinati giorni, il quale ha ottenuto un aumento di circa due punti percentuali anno su anno, attestandosi il 13% del mercato.

iTunes Store, ecco quanto costa ad Apple

Un paio di giorni fa abbiamo pubblicato un grafico realizzato da Asymco in cui veniva confrontata la crescita esponenziale del numero di applicazioni scaricate con il numero di download dall’iTunes Music Store.
Numeri così grandi danno l’impressione che Apple stia guadagnando chissà quanto direttamente dalle vendite di canzoni e applicazioni. Sempre Asymco ha pubblicato un follow-up in cui vengono presi in analisi i costi operativi dell’iTunes Store. Salta fuori (ma non è una sorpresa) che nel corso del 2010 tutto il sistema iTunes Store potrebbe costare ad Apple circa 75 milioni di dollari al mese. Le spese crescono con i download, però, e non è del tutto errato approssimare a circa 1 miliardo di dollari il costo complessivo della gestione di iTunes per il 2010.

La crescita di App Store e iPhone Music Store a confronto

Asymco ha pubblicato un interessante grafico comparativo fra la crescita del numero di download su iTunes Music Store e su App Store. L’ immagine che vedete in apertura parla chiaro: App Store è arrivato in 2 anni e un paio di mesi al livello che iTunes Music Store ha raggiunto più o meno in 5 anni.

Se questo livello di crescita dovesse continuare ad essere rispettato, e non ci sono validi motivi perché non debba esserlo, secondo l’autore del grafico il sorpasso delle applicazioni sulle canzoni potrebbe avvenire anche prima della fine dell’anno. Non è detto che sia esattamente così e i fattori da tenere di conto sono tanti, ma è praticamente certo che al più tardi nel 2011 App Store supererà abbondantemente i volumi di scaricamento dello Store musicale.

Ping, il social network disconnesso

Giovedì scorso, dopo aver scaricato iTunes 10, ho attivato il mio account Ping. Ho aggiunto qualche amico, seguito un paio di artisti fra cui non c’è Lady Gaga e poi me ne sono completamente dimenticato. Questo è stato l’effetto che ha ottenuto su di me fino ad oggi lo sforzo social di Apple. Nel corso delle prime 48h di funzionamento Ping ha raccolto la bellezza di un milione di utenti. Ma quanti hanno trovato nella nuova “sub-applicazione” di iTunes quel che si aspettavano?

La sensazione è quella di essere finiti in un social network simile a Facebook e Twitter ma differente per la carenza di funzioni più avanzate che siamo ormai abituati a dare per scontate.

La prima domanda che mi viene in mente è se può superare la massa critica di accettazione, e conseguentemente continuare ad esistere, un social network che non vive nel browser ma all’interno di un programma “desktop”.

Truffe su iTunes, 12 arrestati in UK


Non hanno nulla a che vedere con chi ha prosciugato il conto in banca di alcuni utenti iTunes nei giorni scorsi, ma le dodici persone arrestate in U.K. dal nucleo telematico della Metropolitan Police hanno utilizzato un metodo ormai abbastanza comune per riciclare denaro da carte di credito grazie ad iTunes Store e ad Amazon MP3 Store.

La combriccola di truffatori utilizzava account falsi per acquistare brani musicali e album “autoprodotti” utilizzando carte di credito rubate o clonate per effettuare il pagamento. La “sporca dozzina” è stata individuata dagli e-poliziotti inglesi grazie alla collaborazione con l’FBI.

Pink Floyd VS EMI: il giudice dà ragione alla band

La High Court londinese ha dato ragione ai Pink Floyd nella causa che la band ha intentato contro EMI. Il gruppo sosteneva che il contratto discografico in vigore con la propria casa discografica non permettesse la vendita di singoli brani attraverso servizi come iTunes Store o Amazon Mp3 e riteneva insufficienti le royalties derivanti dalle vendite online.

Secondo il giudice Sir Andrew Morritt la clausola di “unbundling” prevista dal contratto fra i Pink Floyd ed EMI impone all’etichetta di “preservare l’integrità artistica degli album” nonostante l’ultimo rinnovo dell’accordo legale risalga a prima dell’avvento dei canali di vendita via Internet. EMI si era difesa sostenendo che l’obbligo di “unbundling” era da considerarsi valido solo per le copie fisiche.

I Pink Floyd fanno causa ad EMI per le royalties di iTunes

Moneeey! cantavano i Pink Floyd nel 1973. Moneeey! chiedono oggi i Pink Floyd alla EMI. La storica band ha fatto causa alla propria etichetta discografica perché scontenta delle royalties derivanti dalla vendita online su iTunes e servizi simili.
Al cuore della disputa legale però non ci sono i soldi (che pure giocano un ruolo) ma una motivazione artistica. A Roger Waters e compagnia non va giù che la EMI venda le singole canzoni al posto dell’intero album, alterando la natura originaria della produzione della band.

Decimiliardesima canzone su iTunes: c’è chi prova a prevederla

Qualche giorno fa Apple ha lanciato un nuovo concorso per festeggiare il futuro scaricamento della canzone numero 10.000.000.000 da iTunes Store. In palio una iTunes Card speciale da ben 10 mila dollari che verrà assegnata a chi scaricherà il decimiliardesimo brano (o a chi, un’istante dopo lo scaricamento del brano 9.999.999.999 si registrerà sul form dal sito di Apple). Qualcosa di analogo a quanto già avvenuto in occasione dello scaricamento della miliardesima applicazione da App Store.

Sicuramente in molti si saranno chiesti se c’è un modo per calcolare quando verrà scaricata la fatidica canzone. Secondo Mike Butler,Barry Schwartz e Alex Fierro di Rusty Brick, un metodo per stilare una previsione abbastanza precisa esiste, tanto che i tre si sono divertiti a creare un counter decrescente alternativo a quello di Apple.

“12 giorni di regali” di iTunes Store si conclude oggi

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Con oggi si conclude la promozione “12 giorni di regali” di iTunes Store: l’ultimo contenuto multimediale gratuito, disponibile ancora per qualche ora, è la canzone “Rolling stone” di Pixie Lott. In questi “12 giorni” per l’utenza italiana è stato possibile scaricare gratuitamente canzoni, giochi per iPhone e addirittura un videoclip: insomma, un’accurata selezione di tutto ciò che è disponibile in iTunes Store.

I più fortunati sono stati i sudditi della regina Elisabetta (o comunque tutti coloro che possiedono un account di iTunes Store UK): è stata infatti offerta una sola canzone in formato MP3 perché, a parte i 3 giochi per iPhone iPod touch comuni ai vari paesi “promozionati dall’offerta 12 giorni di regali”, gli altri contenuti multimediali gratuiti sono stati in formato video (film, videoclip e programmi televisivi).

iTunes Rewind: app e canzoni più vendute del 2009

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Il 2009 volge ormai al termine e come di consueto cominciano a fioccare classifiche consuntive di ogni genere relative all’anno appena trascorso. Apple non è stata da meno ed ha già pubblicato iTunes Rewind, ovvero una nuova sezione dedicata alle classifiche delle applicazioni, degli album e dei singoli più venduti sui vari iTunes Store nazionali nel corso del 2009, giusto in tempo per suggerire che cosa comprare sotto le feste, prima che i 365 giorni scadano completamente.
Vediamo insieme chi ha dominato le vendite quest’anno sull’iTunes Store italiano.

iTunes detiene il 25% delle vendite di musica in U.S.A

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Secondo i dati diffusi ieri da NPD Group, iTunes è responsabile di un quarto delle vendite complessive di musica negli U.S.A.. Poco più di un anno fa iTunes sorpassava Wal Mart piazzandosi al primo posto nella classifica dei principali music retailers statunitensi. Lo store multimediale di Apple ha mantenuto saldamente il comando ed è ulteriormente cresciuto fino a raggiungere il risultato svelato dai recenti dati di NPD. La percentuale sale drasticamente quando si guardano solamente le vendite di musica online: iTunes Store domina il mercato con il 69% di download. Segue con l’8% Amazon MP3 mentre una nutrita costellazione di resellers minori contano per il restante 23%.

iTunes Store USA: arrivano i 45 (giri) digitali

I nostri lettori con qualche annetto sulle spalle avranno avuto a che fare, un bel po’ di tempo fa, con i 45 giri, i dischi in formato “corto” con una canzone incisa per lato. Portavano spesso come titolo il nome della canzone che doveva essere il “singolo” designato e che occupava il lato A. Sul B-side veniva inciso solitamente un brano considerato meno vendibile dai discografici (giudizio più volte ribaltato dal gradimento del pubblico).

Apple ha aderito all’iniziativa promossa dalla EMI che in occasione dei 60° compleanno dei vinili a 45 giri ha deciso di riprendere quel concetto per applicarlo all’era della musica digitale. Su iTunes Store USA da ieri sono disponibili i nuovi Digital 45s, vale a dire mini album composti da due canzoni di un solo artista, spesso nella stessa accoppiata del 45 giri originale.