Jailbreak di iPhone e iPad: stop fino ad iOS 7

Con la release di iOS 6.1.3 Apple ha provveduto a chiudere le falle che avevano permesso agli hacker del gruppo Evad3rs di pubblicare Evasi0n, tool per il Jailbreak Untethered di tutti i dispositivi con iOS 6.0, 6.1 o 6.1.2.
Già sapevamo che l’attuale versione di iOS avrebbe impedito lo sblocco dei dispositivi, ma ora pod2G, personalità di spicco del team di hacker, ha confermato su Twitter che non c’è alcun progetto di sviluppo per una versione aggiornata di Evasi0n che funzioni anche sulla versione 6.1.3 del sistema operativo. “Aspettiamo una major release”, ha scritto l’hacker.

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Jailbreak Untethered iPhone 4S e iPad 2: ci siamo

Dopo mesi di indiscrezioni e settimane di lavoro, è finalmente disponibile il jailberak untethered per iPhone 4S e iPad 2. Questi due dispositivi basati sul chip A5, hanno dato parecchio filo da torcere al Chronic Dev Team e all’iPhone Dev Team, che hanno lavorato sull’exploit scoperto da pod2g per rendere pubblica una versione di Greenpois0n in grado di effettuare un jailbreak sugli ultimi dispositivi portatili di Cupertino.

Legittimità del jailbreak, un approfondimento

Se siete utenti iPhone e praticate il jailbreak sul vostro dispositivo, non vi sarà probabilmente sfuggito che una recente revisione del DMCA da parte dell’Office Of Copyright statunitense ha decretato la legalità formale della pratica di “liberazione” del terminale. La decisione è valida negli Stati Uniti, mentre non è ben chiaro quale sia la situazione legale all’estero e qui in Italia. Apple ha poi confermato che in ogni caso la pratica invalida ancora la garanzia del terminale, ma siamo sicuri che questa clausola sia a norma di legge?

Per cercare di capire meglio quale sia l’attuale situazione legale del Jailbreak in Italia abbiamo chiesto un parere tecnico a Gianluca Craia, consulente legale dello staff di  noze s.r.l. ed esperto di proprietà intellettuale nel mondo ICT.

Pochi giorni prima delle ferie d’agosto si è tenuta in America la ormai classica DMCA triennial review. Le novità sono state molte, e molte le riflessioni che i provvedimenti presi dai componenti del “Register of Copyrights” suscitano.

Con il Digital Millenium Copyright Act (DMCA) del 1998 è stato recepito nell’ordinamento Statunitense il WIPO Copyright Treaty e il WIPO Performances and Phonograms Treaty; nel maggio 2001 anche l’Unione Europea ha adottato provvedimenti relativi al Copyright con la direttiva Direttiva 2001/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, sull’armonizzazione di alcuni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione che ha portato alle modifiche introdotte alla legge 633/1941 (Legge sul diritto d’autore di seguito e più in breve LDA).

Il Jailbreak è legale ma invalida ancora la garanzia

Ieri il Copyright Office presso la Biblioteca del Congresso U.S.A. ha ufficializzato alcune eccezioni al DMCA (Digital Millenium Copyright Act) a seguito di una lodevole campagna di “pressione” attuata dalla Electronic Frountier Foundation. Fra di esse ve ne sono due che si applicano nello specifico al Jailbreak e che di fatto rendono tale pratica totalmente legale.

I programmi che permettono agli smartphone di eseguire applicativi non previsti dal produttore e i firmware o i software che consentono all’utente di collegarsi ad un network telefonico in maniera legale non rientrano nel novero delle opere dell’ingegno che violano la legge sul copyright.

Nel Mac Web sono volati tappi di champagne e si è gridato alla “sentenza” storica (anche se tecnicamente questa è una cosa un po’ diversa da una sentenza). Ma siamo sicuri che sia davvero cambiato così tanto rispetto a prima?

Un worm mette in pericolo gli iPhone jailbroken

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iBotnet.A è il nome del nuovo worm malevolo che da qualche giorno sta cercando di diffondersi tra gli iPhone jailbroken. Per chi non ne fosse a conoscenza, la tecnica del Jailbreak (ovvero “far uscire iPhone dalla prigionia di Apple”) consiste nel modificare il proprio iPhone potendo così estenderne le funzionalità. Il rovescio della medaglia è che così iPhone diventa più vulnerabile agli attacchi esterni.

Tralasciando il discorso interminabile se sia giusto o meno e se sia conveniente usufruire di tale firmware custom, tutti coloro che hanno deciso di rimanere fedeli alla politica Apple e al suo software possono dormire sonni tranquilli. Come conferma Natalie Harrison, portavoce Apple, “Il worm affligge solo un ristretto numero di utenti iPhone che hanno sbloccato i loro iPhone e li hanno manomessi con software non autorizzato. Come abbiamo già detto in precedenza, la maggior parte dei clienti non effettua il Jailbreak sui loro iPhone, per un buon motivo. Queste tecniche non solo violano la garanzia, ma sono causa di maggior instabilità e minor affidabilità per gli iPhone”.

iPhone e sicurezza: altri worm sempre più agguerriti

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Mai mi sarei aspettato, nel giro di una manciata di giorni, di assistere all’invasione di cattivissimi “worm” affamati di iPhone. Ne abbiamo viste di tutti i tipi: dal worm che chiede gentilmente un riscatto per smettere di infestare il proprio iPhone a quello che mette come sfondo il faccione sorridente di Rick Astley (ringrazio ancora tutti coloro che nell’articolo “ikee, il “worm” che attacca gli iPhone con Jailbreak” mi hanno permesso di associare un volto ad una famosa canzone).

Il nuovo worm arrivato agli onori della cronaca è ancora più cattivo dei precedenti. Non chiede soldi e non imposta facce simpatiche ma legge i nostri dati personali permettendo così ad un hacker malintenzionato (sempre più brutto e cattivo dunque) di appropriarsi delle foto che abbiamo scattato in vacanza. A parlare, questa volta, è addirittura Intego.

ikee, il “worm” che attacca gli iPhone con Jailbreak

ikee

Se il vostro fido iPhone ha come sfondo l’immagine proposta qui sopra, le possibili motivazioni sono due. O siete fan sfegatati di Rick Astley (cantante inglese di cui ho scoperto oggi l’esistenza) oppure possedete un iPhone con applicato il Jailbreak, vi trovate in Australia e vi state chiedendo di chi diavolo sia la faccia sorridente che è magicamente apparsa come sfondo nel vostro iPhone.

Scherzi a parte, il Mac Web è impegnato, sin dalle prime ore di oggi, nelle discussioni riguardanti “ikee“, ovvero il primo “worm per iPhone” che è in grado di insediarsi solo nei dispositivi Jailbroken (immaginiamo i sorrisini del tipo “io te l’avevo detto” stampati sul volto dei vertici di Cupertino).

Il primo “worm per iPhone Jailbroken” è un problema reale di cui iniziare a preoccuparsi oppure siamo nell’allarmismo insensato?

iPhone con Jailbreak in ostaggio. Riscatto 5 euro

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Per Apple, che da sempre sostiene che gli iPhone con Jailbreak applicato siano poco sicuri quanto illegali, la notizia di un hacker che ha terrorizzato qualche “utente illegale” del melafonino avrà sicuramente portato a Cupertino qualche sorrisino della serie “te l’avevo detto“.

La notizia di un hacker che “prende in ostaggio” gli iPhone con Jailbreak applicato, sotto minaccia di leggere tutti i nostri SMS per poi chiedere un “simbolico riscatto” di 5 euro, sinceramente, ha fatto sorridere anche noi. Mi immagino questo poverino che passa giornate intere a leggere messaggi d’amore altrui o, peggio ancora, liste della spesa spedite dalle fidanzate.

Scherzi a parte: sembra che questo misterioso personaggio abbia voluto lanciare un messaggio molto serio a tutti i possessori di iPhone con Jailbreak. “Cambiate la password di root e disabilitate la connessione SSH, quando non necessaria“.

iPhone: sviluppare per il web? Si può! Quasi.

Provando la console di debug su iPhone, ci è balenato un dubbio: da buon Mac da tasca che telefona, è possibile scrivere codice dall’iPhone? Soprattutto, si può fare sviluppo web su di un device delle dimensioni e della portabilità di iPhone?

La domanda è lecita per due motivi: la tastiera di iPhone è quanto di più comodo esista per un device da tasca senza avere un accessorio esterno e le attitudini di connettività alla rete sono fondamentali per potersi connettere ai propri server ed effettuare upload e download di file.

Vista sull’iPhone con VistaPerfection 2.0

Un\'offesa all\'iPhone

VistaPerfection è un tema compatibile con SummerBoard (un’estensione software della SpringBoard) che permette di trasformare il vostro iPhone in una sottospecie di device tecnologico dal look Vista-like. SpecWorks, il creatore di questo discutibile plugin, dimostra di possedere un’ironia fuori dal comune associando le parole Vista e perfezione. L’unica spiegazione per la creazione di un simile tema per iPhone è la volontà dell’autore di portare a termine un’operazione artistica d’ispirazione dadaista.