In Cina c’è chi paga per fingere di avere l’iPhone

Quanto a cloni e knock-off dei prodotti Apple, la Cina ci ha abituato a tutto. HIPhone, HiPad, i-Pad e i-Fone fino all’iPhone fornello: tutti accomunati dal bassissimo livello di perizia nella realizzazione dall’uso improprio del marchio e del logo Apple.
La produzione di simili prodotti è per lo meno comprensibile nell’ottica di un tentativo d’imitazione dell’oggetto di successo. E’ fuori da ogni possibilità di comprensione, invece, l’esistenza di un servizio che permette di falsificare la propria firma digitale  sul popolare network di instant messaging QQ al fine di inserire automaticamente il messaggio “sent from my iPhone”.

Kathrin Hill, sul Financial Times, racconta della curiosa moda, una sorta di nuovo livello di falsificazione virtuale:

“Su TaoBao, il più grande marketplace consumer-to-consumer cinese, alcuni venditori offrono agli utenti di QQ, il servizio di messaging più grande del mondo¹, la possibilità di penetrare nei loro account e fare in modo che i loro post appaiano come se fossero inviati da un iPhone”.

L’iPhone nano arriva in Italia

Avete letto bene, l’iPhone nano è arrivato in Italia. Più precisamente è arrivato all’Expo Elettronica che si è tenuto sabato e domenica alla Fiera Marmo Macchine di Marina di Carrara. Peccato che non si tratti assolutamente di un prodotto progettato e commercializzato da Apple. L’iPhone nano in questione è un semplice lettore Mp4 costruito in modo da assomigliare ad un piccolo melafonino.

Molti di voi ricorderanno che prima di Natale i rumors riguardanti una versione nano di iPhone si erano fatti particolarmente insistenti. Ad inizio anno i primi fake iPhone nano cominciarono a comparire in Thailandia, ora arrivano anche da noi assieme a molti altri prodotti pensati appositamente per ingannare i consumatori meno esperti. Compreso un finto iPhone delle dimensioni pari a quelle del telefono Apple di prima generazione che abbiamo potuto provare e filmare (video dopo il salto).