Buon anno a tutti! E qual è il modo migliore di augurarlo se non quello di regalare a cinque fortunati lettori (grazie ad Eros Brienza, lo sviluppatore) una copia del software per iPhone Strangeness from Earth, recensito su queste pagine proprio qualche giorno prima di Natale?
iPhone apps
Bastard Pigeon, un passatempo divertente per iPhone [Recensione+Giveaway]
Nome: Bastard Pigeon
Categoria: Giochi – Voto: 7/10
Costo: 0,79€
iTunes Link
Asasa Software, un piccolo team di sviluppatori italiani, è da poco approdato in App Store con la sua ultima creazione, Bastard Pigeon, un simpatico passatempo per i dispositivi multi-touch di Apple.
Dopo Flash Hero [link iTunes], un ottimo tool per migliorare la luminosità delle foto scattate con i precedenti modelli di iPhone, questa volta controlleremo un “piccione bastardo”, il cui unico scopo nella vita sembra sia liberarsi sulle teste degli ignari passanti.
TomTom Car Kit per iPhone: buona la prima
Il TomTom Car Kit per iPhone è finalmente disponibile e noi di TAL siamo stati tra i primi a poterlo gustare dal vivo durante la presentazione dei nuovi prodotti del famoso marchio svoltasi mercoledì a Milano. Il TomTom Car Kit per iPhone, posto in uno stand vicino ai nuovi “super-navigatori-satellitari” dell’azienda, non ha sfigurato affatto e anzi ha attirato a sé molto interesse. Ciò significa che, oltre alle ormai note features del melafonino, l’esigenza di utilizzarlo come un vero e proprio navigatore satellitare è forte.
Noi di TAL abbiamo già dedicato parecchio inchiostro virtuale nel raccontare le caratteristiche del TomTom Car Kit per iPhone. Ora che lo abbiamo potuto toccare con mano, l’intenzione è quella di comunicarvi le sensazioni provate durante il primo contatto con tale prodotto, ovviamente in attesa di una prova su strada del TomTom Car Kit per iPhone. A seguire una gallery di immagini.
TomTom car kit per iPhone è disponibile. Facciamo un po’ di chiarezza
TomTom ha ufficializzato ieri, 12 ottobre 2009, il tanto atteso quanto chiacchierato TomTom car kit per iPhone. Il prodotto è finalmente acquistabile online sul sito TomTom e tramite l’Apple Store ad un prezzo consigliato di 99.99 euro. Il web ne ha parlato tanto (forse anche fin troppo) e si è creata molta attesa mista a disinformazione.
È giunto il momento, aiutandoci con il comunicato stampa ufficiale, di fare un po’ di chiarezza su alcuni aspetti del TomTom car kit per iPhone. Innanzitutto, a scanso di equivoci, è ribadito a chiare lettere che “l’applicazione TomTom non è inclusa nel kit auto” ed è ovviamente acquistabile tramite App Store.
Contrariamente a quanto appreso non molto tempo fa, iPhone 2G non è supportato perché il “TomTom car kit è compatibile con iPhone 3G e 3GS“. Un duro colpo per tutti i possessori del “vecchio melafonino”: domani, in un incontro con TomTom Italia, approfondiremo l’argomento. Inoltre, è ovviamente necessaria la versione di iPhone OS 3.0 o più recente.
TomTom Car Kit disponibile in Apple Store
Ecco che arriva la fine della telenovela con oggetto il tanto atteso TomTom Car Kit:
Applicazioni iPhone: “In-App Purchase” non decolla
Tra le grandi novità di iPhone OS 3.0, lasciando da parte il copia-incolla e il poter scrivere le email con il proprio device posizionato in orizzontale, c’è il sistema “In-App Purchase“. Questa nuova feature, che al momento della sua presentazione aveva creato molto interesse intorno a sé, non sembra aver trovato ampio interesse da parte del pubblico ma anche degli sviluppatori: poche, infatti, sono le applicazioni che offrono tale sistema. A parlare degli scarsi profitti generati è il simpatico Brian Greenstone, CEO di Pangea Software, con cui anche noi di TAL ci siamo intrattenuti spesso via E- Mail. Brian non è soddisfatto dai profitti ricavati attraverso il sistema “In-App Purchase”: perché questo sistema non genera i profitti sperati? Avete già acquistato componenti aggiuntivi per le vostre applicazioni?
Apple apre l’App Store Resource Center
Apple ha aperto una nuova sezione dell’iPhone Dev Center interamente dedicata alla gestione delle proprie applicazioni su App Store. Nell’App Store Resource Center, questo il nome della nuova area dedicata agli sviluppatori, sono state raccolte e riorganizzate informazioni già note in modo da fornire ai developers uno strumento più agevole per fugare eventuali dubbi su tutto ciò che è serve per far approdare il frutto del proprio lavoro sugli scaffali virtuali del negozio online di Apple.
Il marketing ai tempi di App Store
Prendiamo come spunto un qualsiasi ipermercato, un centro commerciale ricco di negozi (idealmente l’ormai noto “Carosello di Carugate” dove sorgerà l’Apple Store milanese): la guerra tra i vari prodotti non avviene solamente nel luogo fisico della vendita ma anche attraverso la pubblicità, i consigli di amici e la propria esperienza. App Store, invece, è un negozio virtuale volutamente studiato da Apple per creare una grande comunità in cui sono gli stessi acquirenti a formare una “atipica” campagna pubblicitaria attraverso i giudizi e i commenti.
“È l’idea originale che vince“, ho sempre scritto. Come in ogni campo, però, c’è chi prova a fare il furbetto pilotando i giudizi: per fortuna, anche in questo caso, è sempre l’idea originale a vincere.
iPhone e iPod touch 3.0: bug delle icone. Come risolverlo
Da quando è arrivato il nuovo iPhone OS 3.0 sono ovviamente sopraggiunti alcuni piccoli bug che i futuri aggiornamenti andranno a colmare. Uno di questi interessa la gestione delle icone che, talvolta, diventa un qualcosa di molto vicino ad un’opera di arte contemporanea. Capita infatti che ad un programma non corrisponda più la sua icona oppure che la stessa immagine sia formata dalla combinazione delle altre. Insomma, un bug innocuo per quanto riguarda la funzionalità del proprio dispositivo ma davvero fastidioso per l’utilizzatore. Il bug non affligge tutti i possessori di un iPhone o iPod touch aggiornato al firmware 3.0 ma sembra piuttosto essere legato ad alcune applicazioni capaci di generarlo. Ecco come risolverlo senza dover passare per forza dal ripristino. Avete sperimentato la stessa cosa? Come avete risolto?
TomTom per iPhone in arrivo [U]
Update: ora è disponibile
Versione con la sola mappa dell’Italia disponibile a 69,99 euro.
Dopo gli ultimi “casi mediatici” che hanno messo in cattiva luce “l’ufficio censura di Cupertino”, i controllori delle applicazioni di App Store sembra che lavorino anche il week-end di ferragosto per regalare a tutti gli appassionati del melafonino di Apple sorprese inaspettate. Nel vasto panorama delle applicazioni che sono state rilasciate in questi ultimi giorni, ne è arrivata una che è attesa ormai da parecchi mesi da tutti coloro che desiderano trasformare il proprio iPhone in un completo e affidabile navigatore satellitare: TomTom Navigator per iPhone è finalmente disponibile.
La “stranezza”, se di stranezza si può parlare, è il fatto che le diverse versioni sono apparse in un primo momento solo all’interno della filiale australiana di App Store: è necessario perciò possedere un account australiano di App Store per essere tra i primi a gustare la versione per iPhone del famoso TomTom Navigator.
Apple censura anche i vocabolari di App Store
La pratica censoria applicata da Apple nel suo App Store (il negozio virtuale di applicazioni per iPhone e iPod touch) fa parlare di sé ancora una volta. A farne le spese è una App che trasforma il proprio device touch in un pratico vocabolario: essendo tutte le voci comprese al suo interno, permette una consultazione veloce e puntuale della parola ricercata a differenza di altre soluzioni che accedono ai vari database presenti in rete.
Quelli dell’ufficio censura di App Store, come dei ragazzini in piena fase ormonale, si sono divertiti a cercare “le parolacce” all’interno del dizionario: anche la conoscenza deve essere oscurata e gli sviluppatori sono stati costretti a togliere alcune parole che possono essere volgari solo in base al contesto in cui inserite. L’applicazione, poi, è vietata ai minori di 17 anni.
Non è che ora si inizia ad esagerare?
Lo strano caso del developer eliminato da App Store
All’interno App Store, il negozio virtuale di applicazioni in cui tutto è ovattato, avvengono strane cose. Non mi riferisco ad eventi paranormali ma piuttosto a decisioni, talvolta anche impopolari, che hanno come scopo quello di salvaguardare gli interessi di Apple e anche “la sensibilità del cliente”. Talvolta tali decisioni sembrano, a noi acquirenti, un tantino forzate e incomprensibili.
Khalid Shaikh e il suo team di sviluppo composto da ben 26 dipendenti (Perfect Agumen) sono stati eliminati da App Store perché alcune App, a detta di Cupertino, violerebbero palesemente i diritti d’autore altrui. Il gruppo capeggiato da Khalid Shaikh era il terzo sviluppatore più prolifico di App Store con più di 900 Apps all’attivo.
Scelta giusta o sbagliata quella di Apple? Cosa si nasconde dietro questo ennesimo atto censorio?
iPhone Apps: scoprite il nuovo archivio di TAL
Nel giro di un anno App Store è cresciuto in maniera smisurata ed anche qui su TAL sono cresciuti di conseguenza i post di recensione delle migliori applicazioni, gratuite o a pagamento, presenti nel negozio virtuale di Apple.
E’ arrivato il momento di fare un po’ d’ordine per evitare che le prove su strada di applicativi meno recenti potessero finire nel dimenticatoio. Per questo abbiamo modificato l’archivio delle recensioni delle iPhone Apps organizzandolo in ordine alfabetico, stile glossario, per una migliore navigazione. Potete accedervi cliccando sul link qui sotto, sul banner che sarà sempre presente nella nostra sidebar o sul bannerino speciale che ancora per un po’ campeggerà in alto sopra gli articoli.
Netflix, il futuro dei film è su iPhone?
È sempre più marcata la voglia dei produttori di imbottirci di prodotti e servizi che possiamo avere sempre con noi nelle nostre tasche e i film, assieme alla TV Mobile, rimangono ormai una delle ultime frontiere che vanno conquistate: iPhone si presta quindi a diventare anche il pioniere su scala mondiale per questo innovativo servizio. L’ultima indiscrezione in questo settore punta a creare un po’ di subbuglio nel mercato americano del noleggio dei film con il presunto approdo del sistema Netflix anche per iPhone e iPod touch: ogni sottoscrittore avrebbe infatti la possibilità di avere sul proprio telefonino il film prescelto o la puntata del serial-tv preferito grazie ad uno streaming dello stesso (ovviamente sotto copertura Wi-Fi).
WWDC 2009: il muro di applicazioni
Apple ha recentemente superato il traguardo delle 50.000 applicazioni presenti su App Store. Per rendere visivamente l’idea di cosa significhi mettere a disposizione degli utenti una miriade applicazioni che vengono scaricate in continuazione, Apple ha creato una vera e propria installazione interattiva all’interno del Moscone West. Si tratta di un muro di schermi Cinema Display in cui compaiono le icone delle 20.000 applicazioni più scaricate, organizzate su base cromatica.
Ogni volta che un’applicazione viene scaricata dall’App Store la sua icona pulsa (con un ritardo di 5 min.) creando un effetto onda tutto attorno. Decisamente suggestivo. Trovate video e dettagli tecnici sulla realizzazione dopo il salto.
BeeJiveIM 3.0 con Push Notifications già pronto per il rilascio?
BeeJiveIM è una delle migliori applicazioni per Istant Messaging presente in App Store e se il prezzo elevato è stato per voi motivo sufficiente per non acquistarla, vi avviso che in vista dell’update 3.0 è in saldo a “soli” 7.99 euro. La notizia vera, però, è un’altra: BeeJiveIM pare essere già pronto a supportare le funzionalità Push dell’iPhone OS 3.0 che, a detta degli sviluppatori stessi, sono eccezionali. Ed è bastata soltanto una frase su Twitter a far ripartire la macchina delle indiscrezioni che vogliono che l’iPhone OS 3.0 sia rilasciato già Lunedi, dopo la sua presentazione ufficiale al WWDC.
iPhone OS 3.0 e condivisione applicazioni. App Sharing?
App Store ormai contiene più di 35000 applicazioni e per un semplice developer, che non può permettersi alcun tipo di pubblicità (se non la recensione dei siti specializzati come TAL), diventa difficile ottenere la visibilità adeguata per fare arrivare al pubblico la propria idea. Le classifiche di App Store non permettono più il giusto ricambio tra le novità e in quel di Cupertino sembra abbiano studiato un nuovo metodo per pubblicizzare l’acquisto di applicazioni in App Store. Niente banner e tanto meno E-Mail pubblicitarie che invadono la privacy: sarà l’utente stesso a fare pubblicità tra i conoscenti in maniera del tutto innovativa tramite l’App Sharing. Lo scambio di applicazioni potrebbe dunque garantire agli sviluppatori una maggiore visibilità del proprio lavoro (ricordiamoci sempre che in App Store è l’idea migliore che vince) e agli utenti che si camuffano da “agenti pubblicitari” anche una sorta di “mancia”.
iPhone, arrivano tre nuovi spot
Apple ha lanciato ieri negli U.S.A tre nuovi spot televisivi incentrati su iPhone, “Itchy”, “Office” e “Student” (video dopo il salto). Lo scopo dei tre nuovi spot è di mettere in evidenza le funzionalità aggiuntive rese possibili dalle numerose applicazioni in relazione a varie tipologie di utenti. Con questi ads, ancora una volta Apple conferma la grande centralità di App Store nell’ecosistema iPhone.
Nel primo spot della serie, “Itchy” (in apertura), vengono messe in evidenza tre applicazioni “naturalistiche”: una bussola, una reference dedicata agli ornitologi attraverso cui identificare numerose specie di uccelli e una App di How To da cui, fra le altre cose, ci viene suggerito un metodo per riconoscere piante nocive come l’edera velenosa.
iPhone, App Store e il problema dei prezzi delle App. Editoriale
App Store è innanzitutto un negozio: negozio che, siccome siamo nell’era digitale, non poteva che non essere un negozio virtuale dove ognuno dei più di 10.000 articoli presenti è facilmente raggiungibile. App Store è il sistema che ha già modificato l’approccio delle aziende delle telefonia mobile verso i clienti: Google ha creato il suo App Market per Android e BlackBerry ha aperto da poco le porte del suo App Center. App Store è anche quella che mi piace definire “democrazia universale” dove anche il più semplice degli sviluppatori può fare fortuna grazie a un’idea geniale. Ieri vi abbiamo proposto i “problemi delle grandi aziende” secondo le quali, siccome i prezzi in App Store tendono al ribasso, il negozio di applicativi di Apple diventerà sempre più un mercatino di cianfrusaglie perché i grandi brand non riusciranno più a coprire i costi di produzione. Stiamo scherzando, vero?
iPhone, App Store e il problema dei prezzi delle App
Lo abbiamo ribadito più volte e rischiando di essere noiosi lo scriviamo ancora un’altra volta: App Store è la vera chiave del successo di iPhone e iPod touch. È quel “quid” che permette di distinguersi nella massa, di far sognare di più, di essere unico insomma. App Store è talmente apprezzato dal pubblico che in circa quattro mesi di vita ha generato più di 300 milioni di downloads e ha spinto la più disparata tipologia di persone a creare qualcosa come 10.000 applicazioni. Numeri spaventosi, numeri che decretano il successo della piattaforma. Una “piattaforma democratica” come avevo definito qualche tempo fa, suscitando pure qualche piccolo mormorio. Eppure c’è qualcosa che non va e ciò rischia addirittura di rovinare tutto “l’eco-sistema App Store”. I prezzi delle App sono troppo bassi.
iPhone your life: la vita con il melafonino
Apple da qualche giorno ha aperto una nuova sezione all’interno del proprio sito nella parte
iPhone 2.2: App Store rating. Vota e getta
Il firmware 2.2 per iPhone ha aggiunto al telefono di Apple tante piccole nuove funzioni che non vengono pubblicizzate come i “grossi cambiamenti infrastrutturali” di cui ogni nuovo firmware è portatore. La bellezza di possedere il melafonino è anche in questo: ogni aggiornamento aggiunge delle piccole “chicche” che fanno sentire l’utente sempre più coccolato. Nell’immagine qui sopra notate una nuova funzione del firmware 2.2 per iPhone che potremmo scherzosamente definire come “Vota e Getta“. Utilizzando una terminologia più appropriata, possiamo parlare di un nuovo sistema di “rating delle applicazioni all’interno di App Store“. Dopo il salto la descrizione e un piccolo commento sulla questione della visibilità su App Store.
MMS per iPhone: ci pensa TeliaSonera
Se ne parla da sempre e, finché non arriverà una soluzione, non si smetterà mai