Secret Exit, azienda creatrice di Zen Bound, ha in programma l’uscita della nuova versione di questo rilassante gioco. Dai vari screenshot visibili in rete, come quelli disponibili su Touch Arcade, il gioco sembra veramente molto bello.
Secret Exit, azienda creatrice di Zen Bound, ha in programma l’uscita della nuova versione di questo rilassante gioco. Dai vari screenshot visibili in rete, come quelli disponibili su Touch Arcade, il gioco sembra veramente molto bello.
Apple ha mandato in onda il primo spot ufficiale dell’iPad e lo ha fatto durante la cerimonia di premiazione degli Oscar, ieri sera a Los Angeles, come già era avvenuto per il primo spot dell’iPhone. Ma c’è di più, perché alla cerimonia ha partecipato anche Steve Jobs con la moglie e, udite udite, per la prima volta da anni ha dismesso jeans e turtleneck ed è stato visto e fotografato in smoking, con tanto di papillon (foto dopo il salto insieme al regista John Chu).
Lo spot, che potete vedere in apertura, mostra varie funzionalità di iPad, dalla lettura delle mail, all’uso di iCal, dalla visione di un film alla modifica di un documento in iWork. Insomma, tutto quello che già sapevamo riarrangiato in un formato appetibile per il pubblico televisivo. La canzone dello spot è “There Goes My Love” dei The Blue Vans.
Uno degli interrogativi più gettonati sulle caratteristiche dell’iPad riguarda il tethering. iPad Wi-Fi potrà sfruttare la connessione 3G di un iPhone in tethering? La risposta a quella domanda è “no”. A fornirla non è il solito anonimo gola profonda, ma El Jobso in persona, in risposta ad una mail inviatagli da un utente svedese.
Una sola secca parolina seguita dalla classica firma: “Sent from my iPhone”. Come nel caso della risposta sulla buona salute di Final Cut Pro, anche gli header di questa mail (sotto) confermano che il messaggio è stato effettivamente inviato da Steve in persona. Doccia fredda per chi sperava in questa funzione. Una scelta comprensibile tuttavia, anche se non necessariamente condivisibile, giustificata semplicemente dall’esistenza di una versione del dispositivo dotata di modem 3G.
Ieri Apple ha annunciato ufficialmente che iPad Wi-Fi sarà disponibile da sabato 3 aprile. Sebbene il ritardo sia di soli pochi giorni, non è stata rispettata la scadenza di fine marzo annunciata da Steve Jobs durante l’evento speciale del 27 gennaio.
Avevano dunque ragione Peter Misek e gli altri analisti che avevano predetto il ritardo citando problemi in fase di produzione? Secondo John Gruber di Daring Fireball la risposta è no. Si è trattato di un semplice questione di tempistica nello sviluppo del software:
“E’ il software, non l’hardware, che ha richiesto una settimana o due in più rispetto a quanto sperato. Nulla di straordinario, semplicemente la tipica difficoltà nel prevedere con precisione i tempi necessari per trasformare un software che è quasi pronto per essere commercializzato in un software pronto per essere commercializzato.”
Apple ha annunciato ufficialmente la data di commercializzazione di iPad. La versione Wi-Fi del dispositivo
Ci deve essere qualcosa di leggermente distorto nella mentalità imprenditoriale dei dirigenti di AT&T. O almeno questo è quanto traspare dalle loro dichiarazioni, che la dicono lunga sul perché la maggior parte degli utenti iPhone statunitensi ami il proprio melafonino nonostante AT&T.
Tempo fa Ralph De La Vega, capo della divisione Servizi al Consumatore del carrier statunitense, aveva ipotizzato la possibilità di corrispondere degli incentivi ai “grandi utilizzatori” di traffico dati per convincerli a… navigare di meno. La grande trovata sarebbe servita a migliorare la condizione generale del network 3G di AT&T, soprattutto nelle aree metropolitane ad alta densità.
Ora il CEO in persona, Randall Flagg Stephenson, ha dichiarato nei giorni scorsi, durante un incontro con gli azionisti, che AT&T non ritiene che l’iPad sarà un prodotto che sfrutterà molto i collegamenti Wi-Fi e meno la rete 3G: “Mi aspetto che non ci siano molte persone intenzionate a sottoscrivere un ulteriore abbonamento”.
Il tira e molla di questa settimana riguarda la presenza o meno di problemi alla produzione di iPad da parte dei partner taiwanesi, incaricati da Apple. Dopo le illazioni iniziali avanzate da Peter Misek, analista di Canacord Adams, smentite ufficialmente da Apple e da alcuni fornitori vicini a Foxconn, arrivano nuove note che sarebbero a sostegno della tesi dello stesso Misek.
In una nota agli investitori dell’analista Vijay Rakesh di Think Equity, si parla di “alcuni ritardi minori” nella produzione di iPad da parte delle aziende taiwanesi coinvolte. Nello specifico, sebbene la produzione fosse a buon regime durante il mese di febbraio, il volume di produzione per il mese corrente rimane basso. Tuttavia, i problemi dovrebbero essere di carattere temporaneo e dovrebbero risolversi nei prossimi mesi.
Come un’opera d’arte da proteggere ad ogni costo, Apple ha concesso al The Wall Street Journal il privilegio di ottenere un iPad in esclusiva per permettere lo sviluppo di un’applicazione ad-hoc con la quale diffondere il giornale anche attraverso una versione digitale.
In fatto di segretezza, Apple non si smentisce nemmeno questa volta, confermando le sue politiche ferree in tal senso. L’iPad, infatti, è tenuto sotto chiave in un cassetto e viene controllato ogni notte da un addetto dell’azienda di Cupertino. La conferma ufficiale arriva da una fonte autorevole, Rupert Murdoch, Chairman e CEO della News Corporation, casa editrice del quotidiano economico.
In occasione del lancio di iPad, lo studio di 3D Design Transparent House ha voluto dedicare ad Apple un tributo video realizzato interamente con strumenti di modellazione tridimensionale. Il video ripercorre in due minuti più di trent’anni di evoluzione Apple in un flusso di riproduzioni 3D di alcuni dei più noti prodotti made in Cupertino, dall’Apple I all’iPad.
L’animazione, spiegano gli autori nella descrizione del video su Vimeo, è stato realizzata interamente con 3D Studio Max e renderizzata con V-Ray nel giro di una decina di giorni. “La nostra speranza” scrivono “è che questa animazione venga utilizzata principalmente come strumento educativo nel settore della modellazione e del design 3D”.
Come abbiamo già avuto modo di informarvi, all’inizio di questa settimana l’analista di Canacord Adams Peter Misek ha rivelato che ci sarebbero dei problemi per quanto riguarda la produzione di iPad. In seguito a tale “collo di bottiglia”, l’inizio delle vendite del tablet di Apple avrebbe potuto subire dei ritardi consistenti, e di certo l’azienda di Cupertino non avrebbe ottenuto un buon ritorno d’immagine.
Nonostante la pronta smentita di Apple, con la quale è stata confermata la data di lancio per la fine di questo mese, anche alcune fonti legate indirettamente a Foxconn sostengono l’infondatezza di tali illazioni. Nel suo intervento Misek si riferiva a delle problematiche riscontrate dall’azienda Hon Hai Precision, società satellite del gruppo Foxconn, che avrebbero portato ad una forte limitazione delle scorte iniziali (dal milione di unità previste a sole 300.000).
Sicuramente tutti pensavano che dopo la presentazione di iPad il vociare intorno a questo dispositivo sarebbe molto diminuita. Invece la serie infinita di indiscrezioni, rumors e speculazioni di ogni tipo a cui eravamo abituati sembra non essere finita. Dopo varie discussioni sul cuore del nuovo dispositivo, le presunte scorte limitate quando iPad sarà messo in vendita, è ora il momento di parlare dell’iBookstore.
Apple ha da tempo avviato i negoziati con gli editori per portare le versioni online di molti libri sulla sua nuova vetrina dedicata. Il mercato, però, è al momento limitato ai soli Stati Uniti, ma sembra che gli interessi stiano per allargarsi verso un’altra bella fetta del globo. Vediamo insieme dopo il salto di cosa si tratta.
Nonostante le illazioni sul possibile ritardo dell’introduzione di iPad a causa di problemi di produzione, prontamente respinte da Apple attraverso Wired, circolano nuovi rumor che prevedono l’inizio delle vendite per la fine del mese corrente.
Voci di corridoio porterebbero a pensare che Apple stia pianificando l’inizio delle danze per venerdì 26 marzo alle ore 18, quindi in Italia dovremmo poter riuscire ad acquistare la “latest creation” della Mela a partire dal sabato. Per i dipendenti degli Apple Store, invece, le prime unità dovrebbero essere disponibili già dalla prossima settimana, in modo da concedere il tempo necessario per acquisire famigliarità con il tablet e poter rispondere prontamente alle domande dei clienti.
Prendiamo spunto da un articolo interessante pubblicato su Ars Technica per argomentare i motivi per i quali Apple non sia stata molto esaustiva (meglio dire quasi per niente, effettivamente) riguardo le specifiche tecniche della CPU che equipaggerà iPad, Apple A4.
E’ vero che quando un produttore di circuiti integrati realizza un nuovo componente e lo presenta ufficialmente al pubblico, soprattutto in periodi di forte concorrenza, non perde nemmeno un secondo di tempo prima di divulgare quali siano le caratteristiche del nuovo hardware. Perchè non si può dire lo stesso di Apple per quanto riguarda il processore A4?
Il grande gruppo editoriale internazionale Condé Nast, ha rivelato ieri al New York Times (e in un memorandum interno) i piani dell’azienda per l’iPad. L’editore ha annunciato che creerà delle versioni digitali di alcuni dei propri magazine e le diffonderà a partire dai prossimi mesi attraverso iTunes. Oltre a Wired, della cui versione digitale sviluppata appositamente in partnership con Adobe eravamo già al corrente, faranno parte della prima cordata degli iMagazine di Condé Nast anche GQ, Vanity Fair, il New Yorker e Glamour.
Secondo un articolo pubblicato dal Digital Daily, che riporta i risultati di una ricerca condotta dall’analista Peter Misek, la disponibilità di iPad potrebbe scarseggiare nel periodo immediatamente successivo al lancio (previsto, come saprete, per la fine di marzo in versione senza modulo 3G).
Il motivo, di ciò che potrebbe rivelarsi un grosso problema per Apple, sarebbe da attribuire ad un “collo di bottiglia nella produzione” dei dispositivi da parte dell’azienda Hon Hai Precision; se le voci dovessero risultare veritiere, Apple potrebbe decidere di limitare inizialmente le vendite ai soli Stati Uniti o addirittura di posticipare in toto il lancio della sua “latest creation”. Probabilmente, se tutto ciò dovesse trovare conferma, il danno all’immagine di Apple e iPad non sarebbe quantificabile. Al momento, però, il titolo Apple AAPL non sembra risentire della speculazione, anzi. E’ in aumento del 4,37% a 208,99 dollari (nel momento in cui scriviamo).
In base a quanto riportato da MacRumors, Associated Press ha annunciato ieri di avere intenzione di creare una nuova unità, conosciuta come “AP Gateway”, che avrà il compito di supportare la diffusione di news su piattaforme mobili.
L’idea è accompagnata dalla realizzazione di un’applicazione specifica per iPad con lo scopo di sfruttare la tecnologia messa a disposizione dal nuovo tablet di Apple per contribuire alla diffusione delle notizie dei giornali affiliati, creando dei pacchetti ad-hoc con i loro contenuti.
I vari siti nazionali di Apple non hanno ancora aggiornato le informazioni relative al costo
La rivoluzione dell’editoria passerà per l’iPad? Non si può ancora dire, ma intanto un giornale
Nell’aprile del 2007, ad un paio di mesi dalla presentazione dell’iPhone, RBC Capitals interrogò un campione di potenziali utenti per capire quale fosse l’attesa per il lancio del melafonino. Erano circa il 9% quelli che risposero che avrebbero comprato un iPhone “probabilmente” o “molto probabilmente”.
La firm di analisi ha ripetuto la ricerca ad inizio febbraio 2010 per valutare in maniera analoga l’attesa di iPad presso il pubblico. Il quadro che è saltato fuori è sicuramente incoraggiante per Cupertino: la percentuale di coloro che hanno fornito le stesse due risposte positive è salita al 13%.
Si, avete letto bene il titolo: la versione Beta 3 della iPhone SDK 3.2 per iPad è attualmente disponibile nella mani di pochi sviluppatori e non in quelle di tutti. Non c’è stata nessuna discriminazione da parte di Apple ma solo la scelta di togliere dal download un software che, ufficialmente, presentava qualche bug. Alcuni tra gli sviluppatori più veloci, ovvero quelli che sono riusciti a scaricare la iPhone SDK 3.2 per iPad Beta 3 prima che fosse rimossa, offrono in questi frangenti alcuni screenshot esclusivi di quella che sarà l’interfaccia grafica di iPad incuranti del patto NDA da loro siglato. A seguire le prime immagini della iPhone SDK 3.2 per iPad Beta 3 che stanno facendo in queste ore il giro del Mac Web.
E’ opinione comune ormai che l’assenza di Flash dall’iPhone e in futuro da iPad sia legata in qualche modo ad una “battaglia finale” fra Apple e Adobe. Le motivazioni addotte da Jobs per giustificare il suo odio viscerale verso una “tecnologia morta” come Flash, per quanto siano comunque valide, potrebbero essere utili pretesti per cercare lo scontro a tutti i costi.
Il Flash developer Morgan Adams, in un suo contributo pubblicato su Roughly Drafted di D.E. Dilger ha fornito una nuova visione del problema. L’eccessivo consumo di cicli processore e quindi di batteria, l’instabilità e il gran numero di falle di sicurezza sono problemi reali di Flash, dice lo sviluppatore, ma il vero nocciolo della questione è da ricercarsi nel fatto che la tecnologia di Adobe fa semplicemente a cazzotti con le interfacce touch, soprattutto a causa del massiccio utilizzo del mouseover nelle animazioni sviluppate in Action Script.