Comex: dopo JailbreakMe.com sarà stagista presso Apple

Nicholas Allegra, meglio noto nell’ambito iPhone con nickname di Comex, comincerà uno stage presso Apple tra un paio di settimane, come dichiarato da lui stesso sul suo profilo in Twitter: È stato molto, molto divertente, ma è da un po’ che lo faccio e sta diventando noioso. Così, la settimana dopo la prossima, comincerò uno stage presso Apple.

iOS 4.3.4: Apple risolve il problema di sicurezza di JailbreakMe.com

Apple ha mantenuto le promesse, rilasciando un nuovo aggiornamento per iOS che mette una toppa alla falla di sicurezza di Safari Mobile che era stata utilizzata dal sito JailbreakMe.com. Questa vulnerabilità potrebbe essere sfruttata dagli sviluppatori di software malevolo per  installare malware all’insaputa dell’utente su un iDevice con iOS 4.3 o successivo. Anche per questa ragione Apple ha scelto di aggiornare con celerità il firmware in maniera da salvaguardare la sicurezza dei suoi utenti.

iAd, Apple taglia ancora i costi d’ingresso

Apple ha ridotto ancora una volta i costi minimi per la sottoscrizione di una campagna pubblicitaria su iAd. Bloomberg scrive che secondo un paio di fonti interne al settore adesso la quota minima da versare ad Apple non è più di 500.000$ bensi di 300.000$. Quando la piattaforma pubblicitaria è stata inaugurata i grandi inserzionisti dovevano essere disposti a sborsare almeno un milione di dollari per poter essere “ammessi” al programma.
Gli alti costi della piattaforma pubblicitaria ufficiale Apple hanno sempre funzionato volutamente da selezione all’ingresso, ma nonostante da Cupertino sostengano che il programma funziona e che sono già più di 100 le campagne di alto livello attivate (senza contare gli iAds a basso costo per gli sviluppatori), le percentuali di invenduto rimangono alte e la concorrenza sembra cavarsela molto meglio.

Plex: Apple assume uno sviluppatore del client per Apple TV

La Apple TV di ultima generazione è stata introdotta a settembre 2010. Monta lo stesso processore A4 che condividono anche iPhone 4, iPod touch di quarta generazione e iPad, e monta una versione speciale di iOS con una interfaccia grafica che ricalca quella della vecchia Apple TV. Nonostante le molte somiglianze con gli iDevice, però, alla Apple TV manca ancora un App Store dedicato, che permetta di acquistare applicazioni per il proprio televisore alle quali accedere tramite un pulsante del telecomando. Proprio per questo chi volesse cercare nuove funzioni non supportate ufficialmente dal media center di Apple dovrebbe prima effettuare il jailbreak di Apple TV.

Tra i software più installati sulle Apple TV jailbroken c’è certamente il client di Plex, il celebre Media Center per Mac OS e Windows, che permette di accedere alla propria libreria (organizzata dallo stesso Plex con metadati e copertine) e riprodurre formati video originalmente non supportati dal media center. Proprio uno degli sviluppatori di Plex per Apple TV, in arte ccjensen, è stato assunto da Apple negli scorsi giorni.

Symantec: iOS è più sicuro di Android

Secondo un’analisi effettuata da Symantec, noto produttore di antivirus, il sistema operativo mobile di Apple offre una maggiore sicurezza ai propri utenti rispetto al concorrente Android di Google. Symantec ha pubblicato in settimana un documento di 23 pagine, intitolato “Una finestra sulla sicurezza dei dispositivi mobili”, nel quale spiega la robustezza dei due sistemi operativi nei confronti di differenti tipologie di attacchi malevoli.

Nel documento, inoltre, vengono descritte falle di sicurezza emerse fino ad ora e quelle che potrebbero emergere in futuro per entrambe le parti. Nel confronto, Symantec sostiene che iOS è più sicuro di Android, grazie ad una “protezione completa” contro attacchi malware.

Con Documents in the iCloud, Apple cala la scure sul file system di iOS

Documents in the cloud

I keynote di Apple, non più appannaggio esclusivo di Jobs ormai, garantiscono sempre un’enorme quantità di “novità” di cui parlare, che la stampa (specializzata o meno), rimbalza da un capo all’altro.

Più o meno all’unisono, tutti hanno hanno veicolato lo stesso messaggio, che poggiava sulle 3 novità ufficiali: iCloud, Lion e iOS 5.
Eppure, in ogni keynote, c’è sempre qualcosa che viene detto sottovoce o lasciato intuire, ma che si perde tra le Demo e i numeri da capogiro dell’azienda di Cupertino.

Questa volta è toccato al file system di iOS, cui Apple ha dato definitivamente l’addio con un lapidario intervento di Jobs:

“Documents in the Cloud really completes our iOS document storage story”

Apple modifica le regole sulle sottoscrizioni in-app

Cambio di rotta per le regole che permettono di gestire le sottoscrizioni in-app all’interno delle applicazioni per iOS. Precedentemente Apple esigeva che gli abbonamenti venduti all’esterno delle app, per le quali l’azienda di Cupertino non percepisce alcuna rendita, avessero un prezzo uguale o maggiore rispetto a quello per gli abbonamenti offerti direttamente all’interno delle app. L’obiettivo, ovviamente, era quello di indurre i clienti ad abbonarsi tramite le app stesse e consentire ad Apple di ricevere il 30% dei ricavi provenienti dagli abbonamenti stessi.

Da questa settimana, invece, questo vincolo è stato rimosso e, di conseguenza, saranno gli editori a poter liberamente fissare i prezzi degli abbonamenti, vendendoli magari ad un prezzo inferiore all’esterno, con mezzi propri. L’unico vincolo imposto ora da Apple è che “non ci siano pulsanti o link esterni nelle app per abbonarsi ai contenuti”.

Printopia: AirPrint per tutti [più Giveaway]

Printopia prefs

Nella recensione di oggi vi proponiamo una utility degna di questo nome che permetterà a tutti gli utenti che non possiedono una stampante compatibile con la tecnologia AirPrint di utilizzare comunque il sistema di stampa senza fili con l’aiuto del proprio Mac.

Printopia, infatti, è una piccola applicazione che si installa nel pannello delle Preferenze di Sistema e esegue in background in attesa di connessioni AirPrint provenienti dagli iDevice connessi alla stessa rete locale (è necessario, quindi, che il Mac sul quale è installato Printopia e gli iDevice siano connessi alla stessa rete).

Corso di programmazione per iPhone e iPad gratuito dell’Università di Pisa

Nei semestri primaverili 2009 e 2010 l’Università di Stanford ha reso disponibile su iTunes U un corso gratuito di iPhone programming. E’ stato un successo planetario con milioni e milioni di download.
Per tutti quelli avrebbero voluto seguire quel corso ma non sono riusciti a superare la barriera della lingua ecco un’ottima notizia: l’Università di Pisa ha istituito una serie di seminari di programmazione per iOS. Anche il corso italiano è disponibile su iTunes U (link iTunes) sotto forma di podcast video scaricabile gratuitamente. La realizzazione è ottima, con spiegazione e proiezione delle slide montate a video in alta definizione. E’ un’occasione da non perdere per chi vuole capire qualcosa in più sulla programmazione per dispositivi iOS senza spendere un centesimo.

Il corso dell’Università di Pisa, organizzato dal dipartimento di Informatica dell’ateneo, è tenuto da Goran Djukic, analista programmatore dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR ed è stato istituito grazie alla collaborazione con la Data Port, azienda toscana che si occupa di soluzioni Apple da tempo immemore, ovvero da prima che il Mac esistesse.

iOS: 63 milioni di giocatori, 5 milioni di giochi scaricati ogni giorno

iOS

iOSDistimo ha svolto una ricerca riguardo all’utilizzo degli iDevice come come console da gioco ed i risultati sono strepitosi. iOS è la piattaforma ludica più diffusa in America ed Europa, con 63 milioni di persone che giocano abitualmente su iPhone, iPod Touch ed iPad.

Ogni giorno gli utenti scaricano ben cinque milioni di giochi da App Store, la categoria giochi è la sezione più ricca del marketplace nonchè quella che genera più traffico e in assoluto.

Nuovo “media streaming engine” per iOS e Mac OS

Media streaming eng 1

In base a quanto riportato da AppleInsider, gli ingegneri di Cupertino potrebbero essere al lavoro per la realizzazione di una migliore tecnologia per lo streaming multimediale che potrebbe essere utilizzata sia per iOS che per Mac OS.

Nella giornata di ieri, infatti, Apple ha introdotto delle nuove posizioni di lavoro nella Santa Clara Valley da occupare come “Media Streaming Engineering Manager”, all’interno dell’Interactive Media Group (IMG) dell’azienda di Cupertino.

OpenFeint abbina UDID iDevice con account Facebook

Ad ogni iDevice è associato un UDID, o Unique Device Identifier. Questa serie di cifre e lettere serve ad identificare in maniera univoca un iPhone, iPod touch o iPad. Si tratta di una sequenza di quaranta caratteri immutabile che non è possibile eliminare dalla memoria del dispositivo.

Questo UDID non dovrebbe però mai essere collegato all’identità dell’utente del device. Pare invece che alcune applicazioni presenti su App Store abbinino, all’insaputa dell’utente, il codice UDID del proprio dispositivo con il proprio account Facebook, completo ovviamente di nome e cognome.

iPhone e geo-tracking, qualche precisazione

La notizia tecnologica del giorno ieri era senza dubbio la “scoperta” di un file di iOS chiamato consolidated.db in cui il sistema operativo registra tutti gli spostamenti del dispositivo. La notizia ha provocato varie reazioni prevedibili. Il senatore U.S.A. Al Franken ha addirittura chiesto spiegazioni ufficiali con una lettera a Steve Jobs.

Ma c’è davvero da preoccuparsi per l’esistenza di questo file? Alex Levinson, studente e ricercatore esperto di analisi forense su dispositivi iOS, è convinto che “lo scandalo” sia eccessivo e in un post sul suo blog segnala che quella dei ricercatori Allan e Warden è in realtà una “falsa scoperta”. Levinson era già a conoscenza del file consolidated.db, tanto che ne aveva parlato in un libro scritto a quattro mani con il suo capo, Sean Morissey di Katana Forensics.

La causa di Apple contro Samsung svela le vendite dei dispositivi iOS

Trova l'intruso...

E’ notizia ancora fresca: Apple ha denunciato Samsung con l’accusa di aver copiato spudoratamente iPhone, iPod touch e iPad con i suoi smartphone e tablet con interfaccia grafica TouchWiz. Nilay Patel, ex editor di Engadget nonché avvocato esperto di copyright, ha pubblicato un’interessantissima e dettagliatissima analisi della recente causa svelando alcuni particolari succulenti nascosti fra le carte dell’accusa. Fra gli altri anche i numeri “ufficiali” dei dispositivi iOS venduti da Apple “as of March 2011”, vale a dire dall’inizio della loro commercializzazione fino allo scorso mese.
Horace Dediu di Asymco è stato velocissimo a fare i calcoli, sottraendo a quei numeri il già noto totale dei dispositivi venduti fino al 2011. Il risultato è un accurata disamina delle vendite dei dispositivi iOS nel corso di questo primo trimestre 2011 in largo anticipo sui numeri che verranno annunciati questa sera durante la conference call per la presentazione dei risultati fiscali del Q2.

Adobe supporta lo standard HTTP Live Streaming di Apple

Forse per ricongiungere le strade delle due aziende, che si sono nettamente separate dall’uscita di iOS, Adobe ha svelato di voler supportare lo standard per lo streaming video definito da Apple per i suoi dispositivi mobili (tra cui il nuovo arrivato iPad 2), HTTP Live Streaming, nel suo Flash Media Server.

La notizia arriva direttamente da un nuovo post inserito sul blog dell’azienda, attraverso il quale viene fornita un’anteprima delle nuove funzionalità supportate per il video streaming. La presentazione è avvenuta anche durante l’evento NAB (National Association of Broadcasers) che si sta svolgendo a Las Vegas (e durante il quale Apple ha presentato ufficialmente il nuovo Final Cut Pro X).

Apple rilascia iOS 4.3.2

Poche ore fa Apple ha rilasciato ufficialmente un nuovo aggiornamento del sistema operativo mobile. iOS

Apple chiede a Toyota di rimuovere la pubblicità su Cydia

Non deve essere stata molto gradita dalle parti di Cupertino la recente scelta pubblicitaria intrapresa da Toyota che ha realizzato un tema personalizzato da applicare agli iPhone jailbroken per promuovere il marchio automobilistico Scion. Dopo essersi accorta della campagna pubblicitaria, Apple ha chiesto ai responsabili Toyota, i quali hanno subito acconsentito, di abbandonarla immediatamente.

Senza troppi ripensamenti Toyota ha accettato la richiesta per “mantenere i buoni rapporti con Apple”, secondo quanto riportato da Kyle Matthews di ModMyi (informato della notizia da una persona associata alla campagna pubblicitaria “trasgressiva”).

Gameloft annuncia il gioco ufficiale di Fast Five per iOS

Fast Five iOS

Fast Five iOS

Gameloft ha annunciato ufficialmente Fast Five per iOS, il gioco ufficiale del quinto film della saga di Fast and Furious, in uscita nelle sale il prossimo 29 aprile. Il gioco invece sarà disponibile dal 28 aprile su App Store, ad un prezzo ancora non comunicato.

Il gioco vi mette nei panni di Brian O’Conner, forma la tua squadra e cerca di diventare il miglior pilota di strada che il mondo abbia mai avuto. Fast Five si presenta come un gioco di corse velocissimo, ovviamente la tram segue da vicino quella del film.

Valve al lavoro su una versione iOS di Steam?

Steam iOS

Steam iOS

Durante lo scorso mese di maggio Valve ha portato Steam su Mac (per l’occasione la casa di Half-Life ha regalato anche una copia di Portal a tutti i giocatori), un grande passo avanti per l’evoluzione del gaming su OS X, a quanto pare però i progetto di Valve non si fermano qui e presto la piattaforma Steam potrebbe arrivare anche su iOS.

A dirlo è un utente del forum ufficiale di Steam che ha avuto modo di visitare gli uffici di Valve e di scambiare due parole con Gabe Newell, secondo quanto riferito dal ragazzo, Newell ha confermato di voler portare Steam sui device iOS in un prossimo futuro.

Mac App Store alimenta il mercato delle app

Per iniziare la settimana, riportiamo i risultati di un’analisi condotta durante il mese di febbraio 2011 da Distimo, azienda che si occupa di indagini di mercato nel settore delle applicazioni. Solo dopo appena due mesi dall’apertura dello store digitale per le applicazioni per Mac OS X, infatti, è emerso che la vendita delle app appartenenti alla top 300 permette all’azienda di Cupertino di incassare, in media, metà di quanto è possibile ottenere dalla vendite delle prime 300 app per iPad.

Come potete vedere dall’immagine di apertura, tuttavia, le app per il tablet vantano ancora un considerevole vantaggio sui volumi di vendita e il risultato evidenziato dall’indagine è stato ottenuto soprattutto per il maggior prezzo medio delle app vendute su Mac App Store.

iOS 4.3 arriva oggi?

Foto: BGR

Durante l’evento per la presentazione dell’iPad 2 Apple ha fornito una data precisa per la pubblicazione dell’aggiornamento 4.3 di iOS: venerdì 11 marzo, ovvero la stessa del lancio di iPad 2 negli Stati Uniti. Ieri Boy Genius Report, fonte inesauribile di rumor che non c’azzeccano (con qualche tiro andato a segno per la legge dei grandi numeri) ha provato ad avanzare l’ipotesi che iOS 4.3 sarebbe arrivato alle 19:00, con largo anticipo rispetto alla data prefissata.
Peccato che non sia andata così, anche se ora una fonte ben più attendibile quale è Jim Dalrymple sostiene però che l’aggiornamento potrebbe arrivare già oggi, comunque assai prima rispetto alla data prestabilita.