Apple interessata ad una partnership con AMD?

Da AppleInsider arriva un rumor davvero scottante. Secondo quanto riportano persone a conoscenza dei fatti, Apple potrebbe decidere di limitare la partnership con Intel per stringere accordi con il principale rivale del colosso di Santa Clara, AMD.

Come sapete, Intel ha avuto un ruolo fondamentale per il cambio di architettura di tutti i Mac a partire dal 2006, quando l’azienda di Cupertino decise di non proseguire più con l’utilizzo di processori PowerPC e di affidarsi all’esperienza e alla tecnologia a disposizione di Intel. Da 4 anni a questa parte tutti i computer della Mela utilizzano solo ed esclusivamente tali processori e ciò è stato determinante per il recente successo di Apple.

Nuovi MacBook Pro che non arrivano, colpa di Intel?

La novità del momento si chiama iPad, è vero, ma chi frequenta il Mac Web e in particolar modo i forum e le discussion board dedicate ad Apple si sarà certamente accorto che è palpabile l’attesa per una serie di aggiornamenti alla gamma dei laptop Apple che non accenna a concretizzarsi.

La situazione è palesemente strana. Ci viene tuttora confermato da più parti che le avvisaglie che precedono un rinnovo di un modello Mac ci sono e sono evidenti, ma Apple continua a ritardare. Qual è il motivo? E’ forse per spingere sulla produzione di iPad che Apple ha deciso di rimandare il rinnovo dei MacBook Pro?
Adesso il Taiwanese DigiTimes sostiene che Intel sta avendo seri problemi ad evadere gli ordini dei chip core i3, i5 e i7, ovvero quelli che si suppone debbano fare il proprio debutto anche sui nuovi MacBook Pro. Potrebbe essere invece proprio questo il problema alla base del ritardo?

Apple A4, investimento da un miliardo di dollari

Un miliardo di dollari. Secondo un report a firma Ashlee Vance pubblicato dal New York Times è questa la cifra che potrebbe aver indicativamente investito Apple per la realizzazione del nuovo chip A4, il SOC che l’azienda ha introdotto per la prima volta su iPad.

Secondo Fred Weber, esperto dell’industria del silicio, “Apple è stata la prima azienda che ha realizzato un dispositivo molto ambizioso che non è basato su chip Intel e Microsoft Windows. iPhone ha infranto alcune barriere psicologiche che le persone avevano riguardo l’utilizzo di nuovi prodotti ed ha guidato la crescita dell’elettronica di consumo”.

Nuovi MacBook Pro con Core i7 in arrivo?

Come ci ha fatto notare giustamente più di un lettore, dall’evento Apple in cui è stato presentato iPad ci si aspettava anche l’annuncio di una nuova linea di MacBook Pro, equipaggiati con l’architettura Nehalem di Intel. Dallo scorso 27 gennaio, l’attenzione è stata catturata in toto dal nuovo arrivato in casa Apple. E i nuovi MacBook Pro dove sono finiti?

Stamane è apparso sul forum di MacRumors un post interessante che mette in evidenza una pagina di Geekbench (della quale potete consultare la copia cache di google poiché è già stata oscurata), portale famoso per la raccolta di benchmark condotti da utenti di tutto il mondo su un’ampia gamma di prodotti. La pagina segnalata, in particolare, riporta dei test di performance condotti su un modello di MacBook Pro non ancora in commercio, identificato dal codice MacBookPro6,1.

MacBook Air: aggiornamento ritardato a causa di Intel?

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In base a quanto riportato da Hardmac, i nuovi processori di Intel a basso voltaggio della famiglia Core i5 (introdotti ad inizio mese al CES) non sono ancora in produzione a pieno regime. Dal momento che i processori in questione, conosciuti come i5-520UM 1.06GHz, potrebbero essere impiegati da Apple per aggiornare il proprio portatile ultra-sottile, questo ritardo di produzione potrebbe indurre i dirigenti di Cupertino a rinviare la presentazione dei nuovi modelli di MacBook Air di alcune settimane.

In alternativa, Apple avrebbe sostanzialmente due scelte: la prima prevede di presentare comunque i nuovi modelli durante l’evento di mercoledì prossimo a patto di posticiparne la disponibilità nel prossimo futuro; la seconda, sostenuta da Hardmac, consiste nell’offrire ad Intel un prezzo maggiorato per l’acquisto delle poche scorte di chip già prodotti o in corso di produzione. In questo modo Apple avrebbe a disposizione esigue scorte di processori per cominciare da subito la produzione dei nuovi modelli.

MacBook Pro e MacBook Air, bloccati gli ordini personalizzati?

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Una fonte molto attendibile interna al circuito di una importante catena italiana reseller di prodotti Apple ci ha confermato oggi la possibilità di una revisione imminente per MacBook Pro e MacBook Air. Una mail interna inviata nei giorni scorsi ai gestori dei punti vendita della “grande catena” avverte che è attualmente impossibile ordinare MacBook Pro e MacBook Air CTO (Customized To Order), sigla che indica i modelli personalizzati dal cliente con l’aggiunta di caratteristiche opzionali.

Potrebbe significare, in soldoni, che al momento la produzione di nuovi laptop con features personalizzate è pressoché bloccata e la “grande catena” deve cercare di smerciare i modelli standard già presenti in magazzino. Secondo la nostra fonte il blocco dei CTO è una pratica comune sui prodotti Apple in vista degli upgrade hardware. Nel corso degli ultimi anni il blocco “centralizzato” di questa tipologia di ordini sui Mac è sempre stato indicatore di novità in arrivo.

Intel “anticipa” il MacBook Pro con Core i5? [Aggiornato]

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Una email inviata agli addetti alle vendite di Intel sottolinea la possibilità di ottenere un MacBook Pro dotato di processore Core i5, grazie al cosiddetto “Intel Retail Edge Program“.

In sostanza, gli addetti alle vendite possono accumulare dei punti che possono poi essere scambiati con dei prodotti. La stessa mail è stata inviata anche agli addetti spagnoli dello stesso programma. Peccato che, come avrete già intuito, un MacBook Pro con Core è ancora ben lungi dall’essere commercializzato. Svista di Intel o classico fake?

Intel: presentati i nuovi processori della famiglia Core

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Nonostante se ne parli già da qualche tempo, Intel ha finalmente presentato al CES in maniera ufficiale i nuovi processori, basati sull’architettura Nehalem, Core i3, Core i5 e Core i7. Tali processori erano già conosciuti con il nome in codice Arrendale e Clarksdale e sono i primi esemplari realizzati con un processo produttivo a 32nm e la tecnologia Turbo Boost del colosso di Santa Clara.

Intel: chip Arrendale nei prossimi MacBook Pro?

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Intel ha annunciato ufficialmente che la nuova linea di processori denominata “Arrendale” verrà prodotta e spedita ai costruttori nei prossimi giorni. Con il termine Arrendale si indicano i processori dual-core basati su architettura Nehalem e destinati al mercato dei computer portatili. Inoltre, i nuovi chip verranno ufficialmente presentati al grande pubblico durante il prossimo CES (Consumer Electronics Show) che inizierà il 7 gennaio 2010. Alcuni esperti “futurologi”, ritengono che le nuove CPU potrebbero essere impiegate da Apple nella prossima linea di MacBook Pro.

Arrendale, tensione fra Apple e Intel

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Come riporta BrightSideofNews, il nuovo processore Arrendale di Intel (la nuova piattaforma quad-core per dispositivi portatili derivante dalle CPU Core iX) potrebbe essere motivo di tensione non banale tra Apple e il colosso informatico. Apple non gradirebbe la scelta di Intel di aver integrato il chipset grafico all’interno della CPU, fornendo una soluzione all-in-one.

Il motivo di questa scelta è dettato dalla volontà di Intel di ottimizzare il suo chipset integrato “low end” e di impedire a NVIDIA di fornire le proprie soluzioni. Per avere un’idea delle prestazioni della futura architettura, si può pensare all’equivalente di una GMA 950 con clock a 500 o 733 MHz. Di certo non un mostro di elaborazione grafica.

iMac 27” Core i7, gli utenti mostrano i primi problemi

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Diversi utenti lamentano due tipi di problemi riscontrati all’arrivo dei loro iMac da 27”, il nuovo sistema all-in-one di Apple di alto livello destinato ai clienti più esigenti, disponibile anche con i nuovi quad-core Core i7 di casa Intel. L’entusiasmo per le sorprendenti prestazioni (che superano addirittura quelle ottenute dai Mac Pro) è stato frenato dal sorgere dei primi difetti.

Come anticipato anche da Engadget, alcuni utenti hanno scoperto sotto l’imballaggio display danneggiati mentre altri non hanno nemmeno avuto il piacere di provare le prestazioni dei loro sistemi nuovi di zecca, poichè afflitti dalla cosiddetta “Death On Arrival” (DOA, ovvero “morte all’arrivo”). Le prime lamentele sono apparse sui forum per la risoluzione dei problemi Apple (1, 2) e a giudicare dalla velocità con la quale sono germogliati i post potrebbe non  trattarsi di casi isolati ed Apple dovrebbe affrontare un problema abbastanza serio, da risolvere con la sostituzione immediata di tutte le unità difettose.

NVIDIA ferma la produzione di chipset

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La NVIDIA, nota azienda produttrice di chipset grafici, ha confermato ufficialmente l’abbandono della produzione di chipset della serie Nforce a seguito di una disputa legale con Intel.
Secondo l’azienda di Santa Clara la licenza fornita ad NVIDIA per la produzione di chipset per processori Intel non sarebbe valida per le CPU delle serie Nehalem e Core. Il produttore di chipset ovviamente dissente e dovrà essere un tribunale a decidere chi ha ragione o torto.

Fra i numerosi produttori di computer che utilizzano soluzioni ibride Intel-NVIDIA vi è anche Apple. Le GPU della serie GeForce 9400M sono utilizzate in cordata con processori Intel della serie Core sugli ultimi modelli di MacBook, MacBook Pro, Mac mini e iMac.

Apple e Intel al lavoro sui connettori Light Peak

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La scorsa settimana, Intel ha dato dimostrazione della capacità di una nuova tipologia di connettore ottico chiamato Light Peak che potrebbe segnare una svolta radicale nel settore delle interconnessioni grazie a performance superiori rispetto agli standard attuali e ad un’elevata flessibilità.

Light Peak potrebbe sostituire la marea di connessioni attualmente utilizzate: USB, Firewire e addirittura i connettori per display, rimpiazzando tutte queste tipologie con un solo standard. Neanche a dirlo, l’idea originaria di Light Peak è stata concepita all’interno di Apple.

Apple nella top 20 dei brand mondiali

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Interbrand ha pubblicato la classifica 2009 dei 100 più forti marchi al mondo. Per la prima volta Apple entra a far parte della top 20 in questa particolare chart che misura la potenza del brand di aziende dei più variegati settori. Il valore del marchio Apple è cresciuto del 12% rispetto al 2008 raggiungendo il valore di 15,4 miliardi di dollari.

Tale valore viene calcolato da Interbrand per ciascun marchio tenendo conto di un buon numero di fattori concomitanti. Per poter entrare a far parte di questa classifica una azienda deve incassare almeno un terzo dei propri profitti in mercati esteri rispetto al proprio paese di origine. E’ per questo che molti marchi statunitensi non sono presenti.

Apple ha il miglior magazzino, grazie a Tim Cook

Stando a una ricerca effettuata da UBS sulle modalità di gestione del magazzino delle principali società operanti nel settore dell’IT, Apple vanterebbe un piccolo primato per quanto riguarda la riduzione (al minimo) dei giorni di magazzino.

Quanto più un’azienda riesce a tenere basso quel valore, tanto più significa che è in grado di rispondere correttamente alla domanda di mercato, senza tenere scorte di prodotti invenduti in magazzino per lunghi periodi o, peggio ancora, non riuscendo a soddisfare in tempo la domanda per via delle scorte esigue.

Il primato di Apple si attesta sui cinque giorni, ma negli ultimi anni di attività tale valore, per Cupertino, è oscillato dai tre ai dieci, mentre il valore complessivo del fatturato non ha fatto altro che aumentare, arrivando al valore approssimativo attuale di dieci miliardi di dollari.

iPhoto ’09 e Mac G4 e G5: funzioni mancanti

Continua la marcia forzata di Apple verso i sistemi con cuore Intel nonostante tanti di noi posseggano ancora un ottimo computer con architettura PPC: proprio di ieri è l’articolo/sondaggio di Camillo in cui tantissimi tra voi hanno espresso tutto il loro amore per macchine che mamma Apple molto presto dichiarerà come obsolete. Siccome in molti, quindi, difficilmente manderanno presto in pensione un “vecchio Mac” poiché svolge ancora bene il suo dovere, a Cupertino stanno ideando ad alcuni stratagemmi per invogliare tutti i clienti a passare a più recenti computer con cuore Intel: uno di questi “trucchetti” può sicuramente essere ciò che avviene con iPhoto ’09. I possessori di Mac con processore G4 e G5 avranno sicuramente già notato una strana mancanza nella nuova versione del programma contenuto nella suite iLife.

Nuovi processori quad-core negli iMac?

Si sa, è tempo di saldi e offerte speciali e anche Intel, lo scorso lunedì, ha abbassato i prezzi dei suoi processori quad-core e ne ha introdotti tre nuovi modelli, efficienti dal punto di vista dei consumi.

Secondo MacRumors, Apple avrebbe atteso che Intel rendesse disponibili questi chip per poter rilasciare i suoi nuovi modelli di iMac: vediamo insieme quali potrebbero essere le specifiche.

HSUPA e Intel nei futuri iPhone e MacTablet?

Ancor più che dai brevetti, che spesso sono solo un modo per proteggere delle idee che ancora non si è in grado di portare allo stadio finale della produzione, la sezione del sito di Apple dedicata alla ricerca di personale può dare idea di quello che sta ribollendo nel calderone dei nuovi prodotti della casa di Cupertino.

Due nuove ricerche, una nel testing e l’altra per il laboratorio di analisi, indicano che Apple sta valutando l’assunzione di collaboratori con conoscenza di protocolli trasmissivi di telefonia cellulare e in particolare di HSUPA, High-Speed Uplink Packet Access.

iPhone nel futuro sarà Multi-Core?

È consuetudine: passato il keynote, via a nuovi rumors. Va bene, tutto il Mac Web si è lasciato abbagliare da indiscrezioni rivelatesi false e non si è visto nessun Mac mini e nessun iPhone nano al MacWorld 2009: ora però è tempo di nuovi rumors. A lanciare una nuova indiscrezione è ZDNet per mano del collaboratore Jason D. O’Grady che si trova come inviato a San Francisco in quel del MacWorld. O’Grady, tra i vari stand e corridoi del MacWorld 2009, ha percepito un rumor davvero interessante: la prossima generazione di iPhone (quella che partirà con il firmware 3.0) avrà al suo interno un processore Multi-Core. Questa volta c’è da fidarsi?

Nuovi MacBook Pro da 17″: il vero desktop portatile

Durante la presentazione dei nuovi MacBook di Ottobre 2008 era stato volontariamente lasciato indietro un modello: il MacBook Pro da 17″. Ecco che, dopo qualche mese di attesa, è finalmente disponibile il nuovo MacBook Pro da 17″ Unibody: il più sottile notebook da 17 pollici al mondo con la sua altezza di soli 0.98 pollici. Questa è la vera risposta di Apple per coloro che desiderano portatile con uno schermo e una potenza simile a un desktop. Potenza e portabilità coniugate in un design davvero accattivante come già accade per i modelli da 15″: per permettere tutto questo, però, c’è un piccolo sacrificio. Come hanno da sempre indicato i rumors, la batteria del nuovo MacBook Pro da 17″ non è più sostituibile essendo integrata all’interno della nuova scocca in alluminio “Unibody“: poco male, la durata dichiarata è di 8 ore.

Rumor: un nuovo cuore per il MacBook Pro 17 pollici

Ci avviciniamo al MacWorld e anche quest’anno iniziano, seppur con meno clamore rispetto alle passate edizioni, a diffondersi varie voci di corridoio.

Spesso si tratta semplicemente dell’invenzione di qualcuno che vuole sfruttare il momento di popolarità per racimolare qualche accesso in più sul suo sito, ma come sempre, per dovere di cronaca, riportiamo tutte le voci, dalle più improbabili, come quella dell’introduzione sul mercato di un nuovo iPhone nano, a quelle più sensate.

E’ proprio di una voce plausibile che vi voglio parlare in questo articolo: la revisione del modello di punta dei portatili professionali di Apple: il MacBook Pro con lo schermo da 17 pollici.