Apple sharpener

E’ bastato unire due prodotti Apple, il Mac Pro e la nuova Apple Pencil, per ottenerne un terzo che non esiste ma che di certo non sfigurerebbe sulle scrivanie dei Mac User di tutto il mondo: l’Apple Sharpener, il più costoso appuntalapis del mondo. Ditemi dove si può ordinare!

L’Apple Watch fatto di Nanoblock

Grazie alla scultura dell’artista Christoper Tan ho scoperto che: esiste una marca di costruzioni che si chiama Nanoblock e che va forte in Asia; la passione per i prodotti Apple di certi fan non conosce limiti (più che una scoperta, una riconferma). Tan ha realizzato questa versione di Apple Watch in scala 1:2,6 utilizzando ottocento pezzi. E molta pazienza.

Quick Look: i Mac dell’evento Microsoft

Un paio di giorni fa si è tenuto l’evento per la presentazione di Windows 10. Questa è una foto del pubblico di giornalisti. Provate a contare il numero di mele illuminate, ma soprattutto provate ad individuare un laptop Windows. Anche chi non ha un Mac, per dire, sta scrivendo su un tablet – compreso qualche sporadico Surface. Tempi che cambiano.

Quick Look: Xiaomi prende in giro Apple

Durante la presentazione dello Xiaomi Note, il CEO del produttore cinese Lei Jun ha preso esplicitamente in giro il “bozzo” della fotocamera di iPhone 6. Xiaomi è nota a molto per il modo spudorato in cui ha copiato e copia design e marketing di Cupertino. Ma per una volta non si può che dare ragione all’azienda cinese: la fotocamera di iPhone 6 è una piccola ferita aperta in un design quasi perfetto. E il Note di Xiaomi magari farà foto un po’ peggiori, ma non ha alcuna neccessità di una fotocamera che protrude dalla scocca, nonostante misuri solo 6,95mm di spessore (iPhone 6 è spesso 7,1mm).

Comprereste un Mac fatto così?

“Il Macinstosh è un computer con una storia,” scrive Curved sul suo sito. Per questo i designer dei “Curved Labs” hanno provato ad immaginare come potrebbe essere, oggi, quel computer. Il risultato uno strano mix fra un iMac, uno schermo touch come quello dell’iPad e la sottigliezza di un MacBook Air. 18

Come si contrabbandano gli iPhone in Cina

Il soggetto delle foto è stato arrestato dalla polizia di frontiera cinese, che ha poi scattato queste immagini pubblicate da Sina News. L’uomo tentava di portare in Cina ben 94 telefoni Apple, sia iPhone 6 che iPhone 6 Plus, con una tecnica che viene chiamata “mobile armor” e che, a detta dei doganieri, è molto comune fra gli scalpers.

cinese iphone dietro

Quick Look: pupazzi di neve giapponesi

Sembrano pupazzi di neve, ma in realtà quelli che vedete nella foto sono clienti giapponesi in fila fuori dall’Apple Store, il primo gennaio. Aspettavano l’apertura dello Store di Sapporo, durante una notte di inizio anno gelida e inclemente, per accaparrarsi una delle “Lucky Bag” di quest’anno.

iMac Retina 5K VS Macintosh 128K

Lo schermo dell’iMac Retina 5K presentato la scorsa settimana da Apple monta un display con una risoluzione di 5120×2880. Più di 14,7 milioni di pixel. Un aumento dell’8400%, se confrontati con il monitor del primo Macintosh.

Quick Look: arcobaleno di iMac

Quando ero piccolo ammiravo rapito gli arcobaleni di coppette con cui il mio gelataio preferito ornava le mensole del suo negozio. Quello della foto è un concetto simile, solo che al posto delle coppette da gelato ci sono le scatole degli iMac. Ecco cosa succede quando i dipendenti di un Apple Store si annoiano.

QuickLook: The Biffy Butler

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Si dice che quando mostrarono a Steve Jobs il primo prototipo di un tablet Apple da 7 pollici, anni prima dell’introduzione dell’iPad, l’iCeo lo bollò come un dispositivo utile solo per navigare sul Web dal bagno.
La American Biffy Company ha preso sul serio quella critica e ha creato il Butler (letteralmente: maggiordomo), un porta carta igienica che si può usare come bidet a spruzzo ma che integra soprattutto un utilissimo supporto per iPad.

QuickLook: Steve Jobs come Clippy

Durante la fase di progettazione del primo Macintosh, Apple produsse alcuni prototipi del computer che integravano un lettore di floppy disk da 5,25″, i cosiddetti Twiggy. Erano dischi inaffidabili, che Apple aveva già utilizzato sullo sfortunato “Lisa” un paio d’anni prima.
Quella versione del Mac faceva girare un software diverso da quello che poi vide la luce e che includeva dei box di avviso con la faccetta pixelata di Steve Jobs e la scritta “Steve sez” (colloquiale per “Steve dice”).

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In altre parole Steve Jobs ha rischiato di finire nel sistema operativo dei Macintosh come precursore di Clippy, l’insopportabile assistente virtuale integrata nelle versioni di Microsoft Office dal ’97 al 2007.

Quick Look: gold is not enough

Secondo quanto Apple ha lasciato trapelare nei giorni scorsi, l’iPhone 5S color oro è la versione più popolare del nuovo melafonino di fascia alta e la prima di cui Apple ha terminato le scorte.
Nemmeno questa accoglienza del pubblico mi farà cambiare idea: l’iPhone color oro è ineluttabilmente truzzo. Ma c’è di peggio, ah se c’è di peggio.

Jony Ive e i suoi re-design psichedelici

Come sempre accade quando Apple introduce una serie di novità di rilievo anche nei giorni scorsi sono emerse rapidamente (e sono subito diventate virali) numerose parodie grafiche di quanto introdotto durante il keynote della WWDC.

jony psichedelico
Il Mac pro, con quella forma a cestino di design giapponese (non è un esagerazione) ha subito attirato l’attenzione di battutisti e spiritosoni, compresi noi di TAL.
Il mio nuovo blog Tumblr preferito sul genere satira-post-evento-Apple ce lo ha segnalato il nostro Michele B.; si chiama Jony Ive redesigns things ed è un tributo alla (presunta) vena psichedelica dell’amatissimo baronetto del design.