Il connettore Lightning di Apple ha rappresentato un segreto per diverso tempo. Quando è stato presentavo non se ne sapeva sostanzialmente nulla, mentre i produttori di accessori di terze parti hanno dovuto attendere mesi per ottenere l’ok di Apple per la produzione di dispositivi basati sul connettore dell’ultima generazione di iDevice. Ora un brevetto depositato presso lo US Patent and Trademark Office descrive proprio il funzionamento del connettore.
iDevice
Apple brevetta batterie ricurve per i nuovi device iOS
I prossimi device basati su iOS potrebbero essere dotati di batterie dalle forme singolari, se Apple deciderà di attuare quanto descritto in un recente brevetto depositato dall’azienda presso l’USPTO (US Patent & Trademark Office).
Il brevetto in questione, dal titolo abbastanza eloquente (“Curved battery cells for portable electronic devices”), fa riferimento ad un sistema di batterie portatili ricurve.
C’è almeno un dispositivo Apple in metà delle case americane
Uno studio recentemente condotto da Bill McInturff con Hart Research Associates evidenzia che è possibile trovare almeno un dispositivo Apple in 55 milioni di case americane, e che in circa il 10 percento delle case dove un dispositivo Apple manca, gli abitanti hanno intenzione di acquistarne uno entro il prossimo anno. È evidente che, anche grazie ad iPhone e iPad, Apple stia vivendo un momento di grande popolarità, ma era difficile immaginarsi la scala di un simile evento.
Con Sector 33 si diventa aspiranti controllori di volo
Alla NASA, l’agenzia spaziale americana, sembra che ci abbiano preso gusto a rilasciare applicazioni per smartphone e tablet. L’ultima della serie ha suscitato l’interesse anche di altri canali del nostro network ed il perché è presto detto.
Sector 33, questa l’app di cui parliamo oggi, è un gioco gratuito universal (fruibile su tutti gli iDevice) per iOS che trasforma l’utente in un controllore di volo di un particolare spazio dell’area ad est dell’area della Baia di San Francisco.
Il gioco, in apparenza piuttosto semplice, ha bisogno di una mente veloce e piuttosto brava a fare calcoli per completare i vari livelli disponibili con il punteggio massimo.
Agloves Sport, i guanti per i touch screen capacitivi – la recensione di TAL
Da qualche anno a questa parte si dice che le stagioni non esistano più. Possiamo però dire che, una volta arrivati al mese di novembre, la stagione fredda inizi pian piano a farsi sentire. E, proprio quando il freddo inizia a farsi sentire, iniziano i “dolori” per tutti gli utenti di lettori Mp3, smartphone e tablet dotati di touch screen capacitivi.
Alzi la mano Lasci un commento chi non ha mai provato frustrazione quando non è riuscito a rispondere ad una chiamata in arrivo sul proprio iPhone usando i guanti, dovendo necessariamente togliere uno di questi e prendendo del freddo alla mano. Hanno pensato ad una soluzione per questo Jennifer e Jean Spencer, rispettivamente madre e figlia, che nel 2010 hanno dato vita ad Agloves, azienda made in U.S.A. che produce guanti che possono essere usati sui touch screen capacitivi come quelli degli iDevice.
Passione Italia, l’app-concorso che regala 40 stampe fotografiche
Proprio in questi giorni il Gruppo SEAT PagineGialle ha pubblicato sull’App Store un’applicazione gratuita per tutti gli iDevice i cui possessori sono appassionati di fotografia. L’app in questione è Passione Italia con cui anche quest’anno, in onore del 150° anniversario dell’unità d’Italia, si indice un vero e proprio concorso fotografico in cui saranno scelti gli scatti più belli per le nuove copertine dei volumi PagineBianche, Tuttocittà e PagineGialle.
Con l’app Passione Italia potrete inviare i vostri scatti migliori (anche quelli già fatti in passato e conservati nella memoria del vostro device) per partecipare al concorso purché inerenti alle tre categorie di foto in gara e cioè “Piccoli Borghi e Rioni d’Italia”, “Mestieri di oggi e di ieri”, “Piazze Curiose d’Italia”. Ma non finisce qui.
Sensori microelettromeccanici, Apple è il secondo acquirente del pianeta
Sensori microelettromeccanici. Probabilmente non tutti sanno di cosa si tratta se chiamati così. Eppure li usiamo tutti i giorni e per i motivi più disparati. Soprattutto se si usa uno smartphone ed in particolare un iPhone. Apple ha invaso appunto il mercato degli smartphone facendo largo uso di questi sensori così da trasformare il proprio telefono nei dispositivi più improbabili grazie ad apposite app.
Se ancora non avete capito di cosa parliamo è presto detto: accelerometri, giroscopi e microfoni. Stando ad uno studio di iSuppli, dal 2006 al 2010 Apple ha notevolmente aumentato l’utilizzo di tutti questi sensori nei suoi dispositivi e, visto anche il successo degli stessi, è arrivata al secondo posto per acquisto di tali sensori.
Adobe supporta lo standard HTTP Live Streaming di Apple
Forse per ricongiungere le strade delle due aziende, che si sono nettamente separate dall’uscita di iOS, Adobe ha svelato di voler supportare lo standard per lo streaming video definito da Apple per i suoi dispositivi mobili (tra cui il nuovo arrivato iPad 2), HTTP Live Streaming, nel suo Flash Media Server.
La notizia arriva direttamente da un nuovo post inserito sul blog dell’azienda, attraverso il quale viene fornita un’anteprima delle nuove funzionalità supportate per il video streaming. La presentazione è avvenuta anche durante l’evento NAB (National Association of Broadcasers) che si sta svolgendo a Las Vegas (e durante il quale Apple ha presentato ufficialmente il nuovo Final Cut Pro X).
Apple brevetta le gesture di prossimità, alternativa al multi-touch?
In base a quanto si apprende dall’emissione di un nuovo brevetto, Apple sta dedicando parte del suo sviluppo tecnologico alla messa a punto di una nuova tecnologia da applicare ai cosiddetti “hover sensitive devices”, ovvero ai dispositivi sensibili alla prossimità (purtroppo non esiste un termine italiano che traduce esattamente hover, o perlomeno non l’ho trovato).
Il brevetto indica che, probabilmente, l’azienda di Cupertino è alla ricerca di un’alternativa al multi-touch per il futuro, utilizzando come input le gesture in sospensione, senza toccare alcuna superficie. Come potete vedere dall’immagine di apertura, un esempio tipico di hover gesture sono del tipo “Ok, grasp everything, stamp of approval e X to delete”.
Il 68% delle app più famose trasmette l’UDID
Come riporta AppleInsider, da una recente ricerca a proposito della sicurezza di iPhone è emerso che oltre la metà delle più famose app di terze parti presenti in App Store trasmette l’UDID (Unique Device Identifier) ai server in chiaro.
Il codice UDID, associato ad ogni dispositivo, è utilizzato per limitare la pirateria delle applicazioni presenti in App Store.
iOS sorpassa Linux e diventa la terza piattaforma su Internet
Come riporta Computerworld, il sistema operativo mobile di Apple rappresenta ora la terza piattaforma più utilizzata su Internet, con una presenza di circa sei volte superiore rispetto a quella di Android.
Nel complesso gli iDevice – iPhone, iPod touch e iPad – che eseguono iOS rappresentano l’1,1% di tutto l’hardware presente su Internet durante lo scorso mese e, probabilmente, la percentuale è destinata a crescere con il passare del tempo.
I dati, forniti da Net Applications, proiettano in questo modo iOS al terzo posto tra le piattaforme presenti su Internet, a discapito del sistema operativo open-source Linux. Ad agosto Linux è sceso allo 0,85% di share, registrando una perdita per il terzo mese consecutivo. Come è facile immaginare Windows e Mac OS occupano le prime due posizioni sul Web rispettivamente con il 91,3% e il 5% di share.
ARM Cortex e l’iDevice del futuro
Durante la presentazione dei risultati fiscali dello scorso 21 ottobre, Steve Jobs sentenziò che Apple non si sarebbe lanciata nel mercato dei netbooks finché quel mercato non si fosse debitamente evoluto. In quel caso, disse in sostanza El Jobso, avremmo delle idee niente male da proporre. Tanto è bastato per attirare l’attenzione di tutti i fan della mela e per riportare in auge l’argomento iTablet, nome con cui si designa ormai da tempo la chimera Apple per eccellenza, l’iDevice multitouch a metà strada tra iPhone/iPod touch e il MacBook Air.
Seth Weintraub (9to5Mac/ Computer World) ha incontrato Bob Morris, direttore della divisione Platform Enablement alla ARM, l’azienda che progetta i chip di iPhone e iPod touch. Le notizie che è riuscito a raccogliere sono positive per tutti gli Apple fans che aspettano la risposta di Cupertino a eeePC e compagnia.
Apple (non) sta progettando un proprio motore di ricerca
Fra tutti gli scenari futuri che è possibile immaginare, “Apple che decide di mettersi a fare concorrenza a Google” è certamente uno dei più fantascientifici. Eppure è questa, almeno in parte, la strampalata teoria di questo articolo Tech Crunch che ha fatto il giro del web. Diverse fonti, ovviamente non meglio specificate, avrebbero riferito al noto sito che Apple starebbe studiando la possibilità di lanciare un proprio search engine alternativo a Google da integrare di default nel proprio browser Safari.
Anche senza scomodare il fatto che ad Apple non converrebbe affatto pestare i piedi a Google e viceversa, la tesi di Tech Crunch è facilmente smentita. Non vi è traccia alcuna di una qualche assunzione di esperti e tecnici del settore della ricerca online da parte di Apple. A Cupertino al momento mancherebbe de facto la professionalità necessaria anche solo ad ideare un progetto di questa portata. E allora perché tutto questo can-can?
OS X Leopard, OS X iPhone, spionaggio e scatole segrete
Il Keynote del WWDC si avvicina sempre di più e nel Mac Web l’hype ha raggiunto proporzioni planetarie. Eventi come quello di lunedì prossimo non agiscono sui fan della mela solamente mandando metaforicamente in pappa il loro cervello con sapienti dosi di attesa e segretezza, ma spesso li trasformano in veri e propri detective pronti a scovare ogni capello fuori posto che possa indicare con qualche ora d’anticipo l’arrivo di un nuovo prodotto e ne possa svelare qualche ignoto particolare. Ecco dunque che direttamente da San Francisco arrivano le prime foto dei cartelloni appesi all’interno del Moscone Center (foto a inizio post), mentre poco lontano, a Fremont, si cerca di capire cosa contengano delle misteriose scatole e in Australia un pacco marchiato Apple scovato da MacTalk riporta la dicitura: “non aprire prima del 10 giugno”. Vediamo di fare un po’ d’ordine.