La prossima settimana uscirà in tutte le librerie americane (e pure in quelle digitali, quindi sarà disponibile ovunque) “Inside Apple”, nuovo libro del reporter di Fortune Adam Lashinsky che promette di svelare segreti e retroscena dell’azienda di Cupertino.
Il volume è un’estensione di un’inchiesta condotta da Lashinsky per una feature che accompagnò la prima edizione digitale di Fortune per iPad, l’anno scorso, ed è stato realizzato dal reporter raccogliendo spunti e testimonianze da tutto l’universo “ufficioso” fatto di ex-dirigenti, fonti segrete, imprenditori della Silicon Valley che ha trovato poco spazio nella biografia ufficiale di Steve Jobs firmata da Walter Isaacson.
Nel libro c’è anche un interessante profilo di Scott Forstall in cui il Senior Vice President della divisione iOS viene definito “CEO in attesa”, ovvero candidato naturale ad una successione a Tim Cook negli anni a venire.
iCeo
TAL intervista Jay Elliot
Jay Elliot è un veterano Apple: a Cupertino ha ricoperto il ruolo di Vice Presidente nel periodo 1980-1986. Componente di punta del primo team Macintosh, Elliot aveva conosciuto Steve Jobs per puro caso, poco dopo aver lasciato la IBM.
Jay Elliot è anche l’autore della nuova biografia dell’iCEO, “Steve Jobs, l’uomo che ha inventato il futuro”, edita in italia da Hoepli. Poco prima dell’inizio della presentazione romana del libro, che si è svolta ieri alla Feltrinelli di Piazza Colonna, abbiamo avuto l’occasione di fare qualche domanda ad Elliot. A seguire trovate il video completo dell’intervista e una breve gallery fotografica dell’evento.
Per Barron’s Steve Jobs è tra i 30 migliori CEO del mondo
Barron’s ha compilato la propria lista annuale dei migliori CEO del mondo, basata non tanto su dati statistici, quanto sulle conoscenze (in senso tecnico) dello staff di Barron’s e da recenti interviste con investitori ed analisti.
Nella lista, compilata ogni anno dal 2005, rientra ancora una volta Steve Jobs, che riceve un trattamento di riguardo e parecchi elogi.
L’iPad 2 lo presenterà Steve?
Chi salirà sul palco dello Yerba Buena Center for The Arts di San Francisco, domani,
Steve Jobs, CEO del decennio anche per Market Watch
Se leggendo il titolo di questo articolo avete avuto un dejà vu, tranquilli non c’è nessun bug nella Matrice. Steve Jobs è stato nominato CEO del decennio una seconda volta. A questo giro, dopo Fortune a novembre 2009, è Market Watch, dopo Fortune, a ritenere che il cofondatore di Apple sia stato il migliore capitano d’azienda degli ultimi dieci anni.
Fra le motivazioni addotte per l’assegnazione del “titolo” c’è anche questa volta la resurrezione di Apple avvenuta nella seconda era Jobs: da azienda al tracollo al secondo posto nella classifica delle maggiori aziende americane per capitalizzazione di mercato nel giro di poco più di due lustri.
Anteprima: turtleneck forever
Una previsione del futuro look dell’iCeo in una vecchia pubblicità dell’Apple II. Il turtleneck non
Fortune: Steve Jobs è il “CEO del decennio” [gallery]
Fortune Magazine ha “eletto” Steve Jobs come miglior CEO degli ultimi dieci anni e ha dedicato al co-fondatore di Apple un lungo profile article nell’ultimo numero della rivista. La ragione alla base di questa scelta è principalmente una: l’enorme successo che Apple sta riscuotendo nel mondo e la crescita che ha caratterizzato l’azienda dal 2000 ad oggi.
“Jobs è tornato” si legge nell’articolo “E’ come se il suo marchio di fabbrica, la frase ‘one more thing’, ora si applicasse a lui stesso. Dopo un’assenza di sei mesi […] durante la quale ha subito un trapianto di fegato, è di nuovo al comando di un esercito di 34000 dipendenti[..]”
L’articolo rivela per altro alcuni nuovi particolari sulla storia della Mela, come il fatto che per ben due volte Steve Jobs è stato sfiorato, in passato, dall’idea di trasformare Apple in una Private Company. Dapprima vi fu un’offerta di Larry Ellison (Oracle) e successivamente un tentativo di acquisizione da parte della Silver Lake Partners.
CNNMoney, gruppo editoriale cui Fortune fa riferimento, ha pubblicato sul proprio sito una serie di interessanti contenuti dedicati alla storia di copertina di Fortune. Fra di essi le foto ch e vi riproniamo dopo il salto, scatti rari che è difficilissimo vedere in giro per il web.
Steve Jobs alla conference call del 21 luglio?
Secondo le indiscrezioni riportate da LoopRumors, martedì 21 luglio prossimo Steve Jobs potrebbe presenziare alla
Jobs è tra i CEO più apprezzati
Il sito Glassdoor.com, che si occupa di raccogliere pareri e opinioni su più di 18.000 compagnie chiedendo direttamente agli impiegati di valutarle in forma anonima, ha pubblicato una classifica dei migliori e peggiori CEO (amministratore delegato, ndA) attualmente in circolazione.
Per accedere alla classifica era necessario disporre di almeno 50 commenti, sia positivi che negativi, dai propri dipendenti; il nostro caro Steve Jobs è stato “recensito” più di 290 volte e, a quanto pare, molti erano pareri positivi.
Top 5: le cinque migliori manie di Steve Jobs
Steve Jobs è un personaggio straordinario, lo abbiamo ripetuto molte volte, e non sono in pochi a considerarlo addirittura un genio. Come ogni grande mente che si rispetti anche Steve ha il suo bel pacchetto di fissazioni, di manie o se preferite di nevrosi. Noi ne abbiamo individuate (o sarebbe meglio dire sintetizzate, mutuando il termine dalla chimica organica) cinque. In realtà si tratta di aspetti della personalità di El Jobso strettamente correlati fra loro che riuniti assieme contribuiscono a rendere unico il personaggio. Ma non solo: alcuni di questi aspetti, quelli meno materiali, hanno contribuito fortemente alla formazione di Steve, che è riuscito ad infonderli in tutto ciò che ha creato negli ultimi 30 anni.