iBookstore apre anche per gli iPad italiani, ma i libri?

Il comunicato stampa con cui Apple aveva annunciato prezzi e disponibilità in Italia e altri 8 paesi indicava che dal 28 maggio apriranno i battenti anche i vari iBookstore nazionali (e sarà disponibile iBooks nell’App Store di ogni paese). A confermarlo, nei giorni scorsi, il cambio della policy di iTunes per integrare riferimenti legali proprio ad iBookstore (se avete scaricato qualcosa di recente avete dovuto di sicuro accettare i nuovi termini).

Ad una settimana esatta dal lancio di iPad Apple ha già aperto gli App Store nazionali sul dispositivo (finora si veniva rimandati a quello statunitense) e dalla serata di ieri ha cominciato anche a popolare gli iBookstore delle varie nazioni. Per adesso nessun libro d’autori recenti, ma solamente una collezione di titoli del Progetto Gutenberg (principalmente classici in inglese).

Con Lulu si può pubblicare su iBookstore (negli U.S.A)

Molto probabilmente se vi piace leggere (o se vi piace scrivere) avrete già sentito parlare di Lulu.com, il servizio online che permette agli autori di auto-produrre la pubblicazione dei propri libri in una vasta tipologia di formati. Ora Lulu, in veste di Apple Certified Aggregator, offre anche la possibilità di pubblicare il proprio libro tramite  iBookstore.

La notizia, a dire la verità, non è delle più fresche, dato che il blog di Lulu aveva già annunciato la novità in concomitanza con il lancio di iPad (qui i dettagli). Da queste parti, però, non avevamo ancora scritto nulla al riguardo, fino a che ieri un post di Gruber ci ha messo sulla buona strada. Va detto anche che il servizio è attualmente disponibile solo per gli Stati Uniti.

Le condizioni necessarie che vanno rispettate per pubblicare un libro sull’iBookstore attraverso Lulu sono strettamente legate alle regole tecniche imposte da Apple agli editori.

iPad, 450.000 modelli venduti e 600.000 iBooks scaricati

L’evento per la presentazione di iPhone OS 4.0 è appena cominciato (vi ricordiamo che potete seguirlo live su iPhoner), e sul palco c’è niente meno che Steve Jobs in persona, che ha aperto le danze parlando dei primi dati ufficiali relativi alle vendite di iPad (senza tralasciare il successo crescente di App Store ed iPhone).

Come era lecito aspettarsi, le vendite del nuovo gioiello di Cupertino sono andate decisamente bene e Jobs ha annunciato che sono già 450.000 i modelli di iPad venduti fino ad oggi.

iPad: Random House rinuncia ad iBookstore

Qualche settimana fa vi avevamo messi al corrente dell’indecisione di Random House riguardo l’adesione ad iBookstore, lo store dedicato ad iPad e che permette di acquistare un vasto numero di titoli messi a disposizione da importanti case editrici.

Come previsto, ad oggi, Random House (uno dei più grandi distributori internazionali di libri) non fa parte dei partner di Apple per l’affermazione di iPad come rivoluzionario lettore di libri in formato digitale.

iBooks disponibile sull’App Store U.S.A.

iBooks, il software per la lettura degli eBook in formato ePub su iPad,  è già disponibile per il download sull’App Store statunitense. Nel giro di poche ore, nonostante ancora nessuno (salvo i giornalisti fortunati) lo abbia potuto provare su un iPad reale, ha già raccolto una quarantina di giudizi a 5 stelle.

I primi screenshot dell’applicazione disponibili su iTunes non aggiungono molto a quanto già si sapesse, dato che non differiscono dalle immagini ufficiali diffuse dal 27 gennaio in avanti e non contengono riferimenti ai prezzi dei libri. Il costo degli ebooks, nonostante vi siano state varie speculazioni al riguardo, è uno dei particolari di cui ancora non si sa nulla con certezza.

Il libro di Winnie the Pooh che ha fatto la sua comparsa nel video tour pubblicato da Apple qualche giorno fa è incluso come copia omaggio all’interno di eBooks.

iBookstore: pronta la rivoluzione in stile App Store

Sebbene la sua disponibilità al di fuori degli USA sia una delle più grosse incognite relative all’iPad, iBook è pronto a rivoluzionare il modo in cui centinaia di migliaia di persone si accostano alla lettura. Il libro elettronico, che insieme alla “rivista elettronica” rappresenta quello che sembra essere uno degli ultimi tabù dell’era del digitale e del 2.0, vuole seguire le orme delle App per iPhone, almeno nei piani di Apple.

Uno dei segreti del successo di App Store è quello di aver permesso a tutti di proporre il proprio lavoro: cosa succederebbe se iBookstore offrisse spazio anche agli scrittori indipendenti? Lo sapremo molto presto perché, come riporta AppleInsider, Smashwords ha siglato con Apple un accordo che prevede la pubblicazione del catalogo del famoso servizio di “self publishing” all’interno degli scaffali virtuali di iBookstore.

Random House scettica, non firma ancora per l’iPad

Random House, il distributore internazionale di libri più grande del mondo, non ha ancora firmato per portare il proprio gigantesco catalogo su iPad e potrebbe anche decidere di non farlo prima del lancio del dispositivo, previsto per il 3 aprile.
Secondo quanto riporta il Financial Times, il distributore, controllato dalla tedesca Bertelsmann, teme che il passaggio al modello “agency” previsto dalla sottoscrizione di un contratto con Apple possa innescare una guerra dei prezzi e ridurre i profitti che gli attuali modelli di vendita dei libri digitali riescono a garantire.

iPad: eBook best seller a 9,99 dollari?

Secondo quanto riportato da MacRumors, App Advice avrebbe avuto la possibilità di consultare in anteprima, all’inizio di questa settimana, l’applicazione nativa iBookstore per iPad, che come saprete sicuramente permetterà di consultare testi in formato digitale. App Advice potrebbe essere tra i fortunati ad aver ricevuto un esemplare di iPad in anteprima, come avevamo avuto modo di informarvi precedentemente su TAL.

In base a quanto compare nel relativo post, la maggior parte dei titoli best seller provenienti dal New York Times potranno essere acquistati per soli 9,99 dollari, in piena competizione con il diretto concorrente Kindle Store di Amazon.

Apple e l’iBookstore internazionale

Sicuramente tutti pensavano che dopo la presentazione di iPad il vociare intorno a questo dispositivo sarebbe molto diminuita. Invece la serie infinita di indiscrezioni, rumors e speculazioni di ogni tipo a cui eravamo abituati sembra non essere finita. Dopo varie discussioni sul cuore del nuovo dispositivo, le presunte scorte limitate quando iPad sarà messo in vendita, è ora il momento di parlare dell’iBookstore.

Apple ha da tempo avviato i negoziati con gli editori per portare le versioni online di molti libri sulla sua nuova vetrina dedicata. Il mercato, però, è al momento limitato ai soli Stati Uniti, ma sembra che gli interessi stiano per allargarsi verso un’altra bella fetta del globo. Vediamo insieme dopo il salto di cosa si tratta.

iPad, i prezzi degli E-Books potrebbero essere più bassi

Se da un lato il New York Times sembra essere piuttosto confuso riguardo al prezzo da applicare al proprio abbonamento per iPad, dall’altro sembra più propenso a credere che i prezzi per gli e-book prossimamente in vendita su iBookStore saranno più bassi di quel che si credeva.

Fin dal lancio di iPad, infatti, si è sempre pensato che i prezzi avrebbero superato i $9.99 proposti da Amazon per i contenuti del proprio Kindle. Gli editori sostengono che sia un prezzo troppo basso, non in grado di sostenere l’intero business. Ma più emergono dettagli sulle trattative in corso tra Apple e vari editori, più aumenta il sospetto che molti titoli tra i “Best Sellers” avranno un prezzo inferiore.

Indecisione del New York Times sul prezzo per iPad

I vertici editoriali del New York Times non riescono a mettersi d’accordo sul prezzo dell‘abbonamento della versione per iPad della prestigiosa testata giornalistica. Secondo quanto riportato dalle classiche “fonti anonime ben informate sui fatti” la disputa si starebbe consumando tra le due divisioni del giornale: quella tradizionale che vede iPad come solo un altro modo per vendere il giornale, e quella digitale, che preferirebbe offrire qualcosa di diverso e di meno costoso.

iPad, iBooks si scaricherà da App Store

Qualche giorno fa John Gruber di Daring Fireball ha fatto luce su un particolare relativo ad iBooks su cui Apple non ha insistito granché durante la presentazione dell’iPad il 27 gennaio scorso.
In molti davamo per scontato, quasi certamente per abitudine all’esperienza d’uso di iPhone e iPod touch, che iBooks fosse un’applicazione di sistema preinstallata su iPad, come iTunes, iPod, iCal e tutte le altre.

In realtà la descrizione dell’applicazione sul sito di Apple chiariva da subito questo aspetto: “L’applicazione iBooks rappresenta un nuovo fantastico modo per leggere e comprare libri. Scarica l’applicazione gratuita da App Store e compra ogni genere di libro, dai classici ai bestseller, dall’iBookstore integrato.”

Le ragioni alla base di questa scelta sono molteplici e, restrizioni geografiche permettendo, questa potrebbe essere una buona notizia per tutti gli utenti non U.S.A.

iPad: anche Hachette contro la politica di Amazon

Dopo la scelta di Macmillan riguardo la volontà di stabilire liberamente i prezzi per gli e-book, anche Hachette aumenterà i prezzi dei suoi libri digitali in vendita sullo store online di Amazon. Entrambe le case editrici sono maggiormente favorevoli alla politica che seguirà Apple circa i prezzi dei libri su iBookstore, dove saranno gli editori e non il rivenditore (in questo caso Apple) a stabilire gli importi di vendita. Seguiranno entrambe il “tariffario” che prevede un costo tra i 13 e 15 dollari per i titoli nuovi e per i bestseller, mentre per 6 dollari si potranno acquistare titoli meno recenti o di minor rilevanza.

Steve Jobs a New York per stringere accordi con NY Times?

Secondo una fonte del New York Magazine, Apple avrebbe prenotato una tavolata per 50 persone al ristorante Pranna della Grande Mela per incontrare i dirigenti delle due maggiori testate giornalistiche della metropoli, il New York Times e il Wall Street Journal. La cena, che avrebbe avuto luogo merceledì sera, sarebbe stata organizzata per cercare di stringere ulteriori accordi con il mondo dell’editoria, evidentemente interessata al nuovo arrivato iPad di Apple.

Steve Jobs si sarebbe presentato sfoggiando un simpatico cappello simile a quello che vedete nell’immagine di apertura e avrebbe sfruttato l’occasione per mostrare a tutti i presenti quali sono le funzionalità e le potenzialità della “latest creation” ideata dai tecnici di Cupertino. La riservatezza con la quale Apple sta cercando contatti con la carta stampata farebbe pensare che l’azienda abbia atteso la presentazione ufficiale di iPad per guardarsi intorno e cercare possibili accordi che permetterebbero di aggiungere anche i periodici all’offerta del nuovo iBookstore, oltre ai singoli libri.

iPad, iBooks e tanto scetticismo

Che l’iPad sia un prodotto attraente, a suo modo rivoluzionario, è un argomento sul quale si è già dibattuto parecchio sia negli articoli, ma soprattutto nei commenti di ieri. Certo è un oggetto che ha suscitato una certa meraviglia, ma anche una buona dose, a mio avviso giustificata, di scetticismo nei nostri lettori, che esprimono i loro dubbi sull’effettiva possibilità di utilizzare l’iPad per leggere un libro, perché non dotato di tecnologia E-Ink.

Forse, come è capitato nel caso dell’iPhone, l’impatto iniziale potrebbe non corrispondere a quello che sarà poi il successo del dispositivo: semplicemente un’altra volta Apple ci ha chiesto di pensare in modo differente e, come spesso capita, il cambiamento incontra una certa resistenza.