La corte di appello a cui Apple si è rivolta ha deciso: l’azienda di Cupertino ha collaborato con le grandi case editrici per alzare i prezzi dei libri su iBookstore. Apple dovrà pagare una multa di 450 milioni di dollari.
iBookStore
Apple pronta a cambiare la percentuale guadagnata dai developer su App Store
Apple avrebbe intenzione di cambiare le percentuali che vengono pagate dagli sviluppatori per gli acquisti di sottoscrizioni in-app tramite la piattaforma App Store. Quando si acquista un servizio in abbonamento (Spotify, riviste, o presto Netflix), Apple riceve il 30% della transazione, lasciandone il 70 allo sviluppatore. Ma Apple starebbe pensando a cambiare questa ripartizione per lasciare più denaro ai suoi sviluppatori.
iBooks: Apple chiede il licenziamento dell’esperto Bromwich
Apple ha inviato al giudice della Corte Distrettuale Denise Cote la richiesta di licenziamento di Michael Bromwich. Come alcuni di voi ricorderanno, Bromwich è il professionista di diritto d’autore che Apple è stata costretta ad assumere a seguito della causa legale riguardante l’antitrust e il prezzo dei libri su iBookstore. Compito di Bromwich è quello di vigilare sul lavoro di Apple. Il problema, come aveva già spiegato Cupertino un paio di mesi fa, è che il lavoro di Bromwich costa troppo (e lui fai di tutto per rendersi insopportabile).
Ora si possono regalare ebook su iBookstore
Apple ha attivato la possibilità di regalare gli ebook tramite iBookstore, giusto in tempo per i regali natalizi “digitali” dell’ultimo minuto. Fino ad oggi, lo Store di libri digitali Apple non prevedeva alcuna modalità di “gifting”. L’interfaccia cui ora si può accedere per regalare un libro non ha niente di particolare, è semplicemente la stessa che si utilizza per regala canzoni su iTunes Store o applicazioni tramite App Store e Mac App Store. Motivo per cui non è chiara la ragione di tanto ritardo nell’attivazione di questa funzionalità.
iTunes Store: Apple sceglie i migliori di ogni categoria
Apple ha rilasciato i suoi iTunes Store awards, nei quali sottolinea i titoli di maggiore successo venduti su iTunes quando si tratta di applicazioni, musica e libri. Ecco la lista parziale dei vincitori.
Apple si lamenta della parcella dell’esperto antitrust
Lo scorso luglio Apple era stata dichiarata colpevole di avere cospirato per aumentare il prezzo degli e-book disponibili su iBookstore. La decisione era arrivata al termine di una causa del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Apple è stata in seguito costretta ad assumere un garante dell’antitrust che verifiche che tutte le procedure di Apple in merito alla vendita di libri digitali seguano le leggi statunitensi. Secondo Cupertino, però, l’esperto costa troppo.
Apple aggiorna iBookstore, ma (per ora) solo per gli autori
Tra le poche cose che non hanno ancora cambiato faccia con iOS7 c’è iBooks. L’applicazione per iPad e iPhone dedicata ai libri mostra ancora agli utenti – memento di un’era passata – tutto lo skeumorfismo degli scaffali fintolegno e dei pulsantoni con le ombreggiature. Questo non significa che Apple non pensi a un aggiornamento dell’interfaccia nel prossimo futuro, magari in concomitanza con l’evento iPad di questo ottobre; del resto, anche le suite iLife e iWork attendono un bel restyling (e facciano pure con comodo, se la troppa fretta rischia di creare altri abomini come la grafica a Crystal Ball del Game Center).
Kindle Matchbook, il killer di iBookstore?
Se siete come me, l’acquisto di un libro è un’attività molto frequente. E se siete come me, altrettanto frequente è l’angoscia della tragica domanda esistenziale che accompagna quel fatale momento. Come comprarlo, cartaceo o e-book? Non è un dilemma da poco. I vantaggi dell’e-book sono evidenti: disponibilità immediata (compro e posso subito cominciare a leggere), sincronizzazione istantanea su qualsiasi device, nessun ingombro e possibilità di portarsi dietro migliaia di titoli sul proprio iPad. E, normalmente, un prezzo minore, anche se non di molto.
Caso e-book, i cinque editori contro il Dipartimento di Giustizia
Com’è d’altronde più che giusto per una vicenda che al suo cuore ha i libri, la storia del processo ad Apple per il cartello e-book si arricchisce ogni giorno di nuovi particolari e colpi di scena. L’ultimo in ordine di tempo arriva dopo la richiesta da parte del Dipartimento di Giustizia di estromettere per anni Cupertino dalle contrattazioni per il mercato del libro elettronico, a cui cinque grandi editori (sì, sempre loro) hanno opposto un netto rifiuto.
iBooks: ai dipendenti retail copie gratuite dei libri in vista di Mavericks
Apple ha di recente annunciato “iBooks Discovery“, un nuovo programma riguardante i dipendenti degli Apple Retail Store. Questi riceveranno iBook gratuiti per i loro dispositivi, così da potersi preparare alla nuova versione di iOS e soprattutto all’introduzione dell’app iBooks in OS X 10.9 Mavericks.
Apple Store: l’app aggiornata, ma non contiene nessun regalo
Come correttamente previsto solo l’altro giorno, Apple ha aggiornato l’app ufficiale Apple Store per iPhone. L’aggiornamento, che stando ad App Store porta non solo migliori performance ma anche una migliore ricerca tra i prodotti disponibili, dovrebbe essere stato introdotto anche per l’aggiunta di una nuova funzione che consentirà di scaricare gratuitamente app, canzoni ed ebook disponibili altrimenti a pagamento.
App Store: l’app si aggiorna a breve con app, musica e libri gratuiti
È probabile che domani Apple aggiorni l’app Apple Store con nuove funzioni. A scoprire i piani di Cupertino è stato 9to5mac, che spiega come nelle prossime 48 ore vedremo comparire un update del software su App Store, arricchito di contenuti gratuiti per iTunes Store, App Store e iBookstore.
Ebook: cambiare tutto per non cambiare nulla
Molto forte, incredibilmente stupido.
Ventinove contatti su Linkedin non sono poi granché per chi fino all’anno scorso è stato Vicepresidente senior di Simon & Schuster, una delle quattro più grandi case editrici in lingua inglese, attualmente di proprietà della CBS. Eppure di questi tempi Elisa M. Rivlin non può lamentarsi per la scarsa popolarità. Il suo nome rimbalza in Rete da un paio di mesi, e cioè da quando una mail con la sua firma è diventata centrale nel processo intentato contro Apple per il cartello sugli ebook: poche righe al capo, l’attuale CEO Carolin Reidy, dove la Rivlin si toglie uno sfizio abbastanza controcorrente nel 2010, l’anno dell’iPad. E cioè definire Steve Jobs, o perlomeno una sua azione, «incredibilmente stupido».
Apple giudicata colpevole nel processo ebook
Apple ha perso il primo round nel processo sul prezzo degli ebook. Il giudice Denise Cote ha infatti emesso una sentenza dove, in centosessanta pagine, si dichiara che Cupertino ha violato lo Sherman Act – la disposizione antitrust statunitense – cospirando con cinque grandi editori per alzare artificialmente il prezzo dei libri elettronici.
Cartello sugli e-book, si chiude il dibattimento
Dopo quasi tre settimane, si è chiuso ieri senza particolari sorprese il dibattimento nel processo contro Apple sul caso del cartello per gli e-book. L’accusa ha ribadito le accuse dei giorni scorsi, e cioè l’ipotesi che Cupertino, a fine 2009, si sia accordata con cinque grandi editori per imporre un modello di prezzo più remunerativo, a scapito dei consumatori e imponendolo nei fatti anche ad Amazon. Chiamato a testimoniare, Eddy Cue aveva ammesso l’aumento dei prezzi nel mercato ma negato ogni volontà di cartello sua o di Steve Jobs.
Apple, il cartello e gli ebook
Se siete avidi lettori e possedete un iPad o un qualsiasi e-reader, vi sarete probabilmente chiesti come mai i prezzi di un ebook siano così alti. A volte si tratta di solo pochi spiccioli in meno rispetto ai libri stampati, malgrado non ci siano la carta, la stampa, la distribuzione, i problemi di logistica. Se l’è chiesto anche il Dipartimento di Giustizia USA, nella persona del procuratore Lawrence Buterman, che nell’aprile del 2012 ha citato con un’azione antitrust Apple, HarperCollins, Macmillan Publishers, Penguin Books, Simon & Schuster e Hachette.
L’accusa è, in parole povere, quella di aver violato lo Sherman Act, la più antica legislazione antitrust degli Stati Uniti, facendo cartello e manipolando artificialmente il prezzo degli ebook a tutto svantaggio dei consumatori. Giovedì scorso Eddy Cue, il Vice President of Internet Software and Service di Apple (a.k.a. «l’uomo delle camicie») ha dato la sua versione dei fatti.
Erdoğan, primo ministro turco, in visita a Cupertino
Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdoğan è stato in visita alla sede di Apple, a Cupertino. A riportare la notizia è Anatolia News Agency, che spiega come Erdoğan sia in viaggio nella Silicon Valley alla ricerca della compagnia con la quale firmerà un contratto per l’acquisto di 10,6 milioni di tablet da consegnare agli studenti delle scuole turche.
Breakout Books: libri indipendenti per iBookstore
iBookstore, il negozio di libri digitali di Apple, ha aggiunto una nuova sezione chiamata Breakout Books. Si tratta di una sezione curata nella quale vengono messi in risalto alcuni titoli autoprodotti e messi in vendita su iBookstore che hanno ricevuto recensioni positive dagli utenti di iTunes.
Fumetti DC Comics in arrivo su iBookstore
DC Comics ha annunciato che tutti i fumetti della sua linea arriveranno presto su iBookstore. Tutti i numeri delle serie DC saranno presto in vendita direttamente dall’app ufficiale o da ComiXology, marketplace specializzato nella vendita di fumetti digitali.
iOS 6: iBooks anche su Apple TV?
Un messaggio di errore presente nell’ultima beta di iOS 6 per Apple TV lascia intuire che anche il set-top box di Apple potrebbe supportare iBooks nel prossimo futuro. Dopo avere scaricato un libro da iBookstore, riporta AppleInsider, una Apple TV collegata all’account per l’acquisto ha mostrato una notifica legata al libro.
Causa sugli ebook: Jobs conosceva la posizione degli editori?
Il Dipartimento di Giustizia americano potrebbe utilizzare un video pubblicato dal Wall Street Journal nel 2010 (sezione da 1:52 in poi) come prova nella causa antitrust contro Apple e altri 5 editori, colpevoli, secondo le accuse, di essersi accordati per spingere verso l’alto il prezzo dei libri digitali.
Nel filmato, girato dalla giornalista del Wall Street Journal Kathrine Boehret alla presentazione dell’iPad di prima generazione, Steve Jobs parla con Walt Mossberg di vari aspetti relativi al nuovo iPad e rivela, con una sicurezza che il DOJ giudica sospetta, che presto non ci saranno differenze di prezzo fra i bestseller su Amazon e su iBookstore.
Caso antitrust su iBookstore e prezzi degli ebook, Apple risponde
Due giorni fa il Dipartimento di Giustizia Americano ha depositato una causa contro Apple e altri 5 editori accusandoli di aver stretto accordi anti-concorrenziali finalizzati all’innalzamento dei prezzi degli ebook sul mercato.
Nella serata di ieri Apple ha risposto ufficialmente con una dichiarazione rilasciata dal portavoce Tom Neumayr a Peter Kafka di All Things Digital:
L’accusa di collusione mossa dal DOJ contro Apple è semplicemente non vera. Il lancio dell’iBookstore nel 2010 ha favorito l’innovazione e la concorrenza, interrompendo la stretta monopolistica di Amazon sull’editoria. Da allora i consumatori hanno beneficiato di ebooks che sono più interattivi e coinvolgenti. Così come abbiamo permesso agli sviluppatori di decidere i prezzi sull’App Store, allo stesso modo gli editori possono sceglierli sull’iBookstore.
Stesso tenore e stessa impostazione della difesa da parte dei due editori che hanno scelto di non patteggiare subito, ovvero Penguin Group e MacMillan. Gli altri tre editori coinvolti, HarperCollins, Hachette e Simon&Schuster hanno invece scelto di accettare un accordo proposto dal DOJ.
Il dipartimento di giustizia fa causa ad Apple e a 5 editori per i prezzi degli ebook
Il Department Of Justice (DOJ) americano ha fatto causa ad Apple ed altri 5 editori per alcune violazioni antitrust sul prezzo degli ebook. L’accusa mossa dal Dipartimento è chiara: gli editori ed Apple si sarebbero accordati per vendere su iBookstore i propri libri con il cosiddetto “agency model” (il venditore del contenuto decide il prezzo, il distributore se ne prende una percentuale) a prezzi più alti rispetto ad Amazon e avrebbero successivamente utilizzato questo accordo come leva sullo Store di Jeff Bezos in modo da poter vendere libri anche su Kindle Store con il medesimo modello, anziché “all’ingrosso”, e a prezzi più alti rispetto al tetto dei 9,99$ imposto da Amazon sui best seller.
Tre dei cinque editori coinvolti, Harper Collins, Hachette e Simon&Schuster avrebbero già raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia, mentre Apple, McMillan e Penguin sarebbero intenzionati a procedere alla difesa in tribunale.