App crackate: la risposta degli sviluppatori

Qualche giorno fa abbiamo trattato il tema delle App crackate, una piaga che toglie agli sviluppatori di App Store un’importante fetta di guadagno con tutte le implicazioni ad esso connesse: è ovvio a tutti che perdendo degli utili si è meno invogliati a continuare ad impegnarsi costantemente nello sviluppo.

Ci sono poi casi particolari, come quello di cui voglio parlarvi ora, in cui anche una App crackata è in grado di generare profitto. Come è possibile? Provando a schematizzare il tutto in due passaggi, sono necessari banner pubblicitari (magari generati ad hoc sulle versioni pirata) e la presenza della modalità “In-App Purchase” con cui tutti, pirati inclusi, vengono invogliati ad acquistare materiale aggiuntivo.

Apple vs. Nokia: nuova azione legale

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La sfida tra Apple e Nokia sembra non conoscere la parola “fine“. I legali dell’azienda di Cupertino hanno risposto alle azioni di Nokia, in merito all’utilizzo non autorizzato di brevetti, chiedendo all’ITC di impedire qualunque importazione di cellulari prodotti da Nokia negli Stati Uniti. La decisione è stata presa in risposta al recente (medesimo) tentativo di Nokia nei confronti di Apple.

La notizia del reclamo presentato da Apple è stata appresa attraverso la sua pubblicazione sul sito web dell’International Trade Commission, con sede a Washington. Come accennato nel precedente paragrafo, Nokia ha già presentato a sua volta la medesima richiesta nel confronti di Apple, chiedendo il divieto assoluto di importare sul suolo statunitense qualunque prodotto della Mela, ovvero iPhone, iPod, MacBook e sistemi Mac in generale.

Pericolo frodi bancarie per le App: evviva la censura di App Store?

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Nei mesi scorsi ci siamo spesso confrontati sul problema della “censura” in App Store: il metodo di approvazione delle applicazioni, macchinoso e talvolta inspiegabile, è uno dei punti inamovibili della politica di Apple. Sia da TAL che da tutto il “Mac Web” si è spesso alzata la richiesta di una revisione al meccanismo denominato “App approval process“: meno controlli garantirebbero, sulla carta, una maggiore libertà di creazione da parte dei vari developers.

Davanti ad una notizia odierna, però, sembra cadere il castello di accuse costruito nei confronti di Apple: c’è un serio pericolo di frodi bancarie per alcune applicazioni. Per ora il problema è limitato ai devices con sistema operativo Android e l’augurio è quello che siano stati proprio i “maniacali controlli” da parte di Apple ad evitare il dilagare di applicazioni simili anche in App Store.

ICANN: Apple ottiene i diritti per 16 domini web

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Apple ha ottenuto i diritti per 16 domini web attraverso un reclamo inoltrato all’ICANN, Internet Corporation for Assigned Names and Numbers.

Da quanto emerge dal rapporto dell’organizzazione la richiesta inoltrata nel novembre scorso alla sezione Uniform Domain-Name Dispute-Resolution Policy (UDRP) dell’ICANN è stata accolta positivamente, come spesso accade quando certi domini somigliano troppo, o addirittura sono identici, a marchi registrati di grandi aziende quali Apple.

Nuovo brevetto Apple per dispositivi touchscreen

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L’ufficio dei brevetti e dei marchi registrati statunitense (USPTO) ha pubblicato ieri mattina un nuovo brevetto, appartenente alla categoria Apple Multitouch, che riassume importanti novità nell’ambito delle tecnologie sensibili al tatto.

Un nuovo brevetto sulle tecnologie per dispositivi dotati di display touchscreen che dimostra come Apple stia investendo molte risorse del dipartimento di ricerca per migliorare sempre di più l’esperienza di utilizzo dei suoi dispositivi mobili, ovvero iPhone, iPod e (l’imminente?) iSlate. Inoltre tali tecnologie potrebbero essere estese anche ai monitor dei Mac.

iVideo Converter 2.1.7: GUI per ffmpegX

logo-videoconverterNome: iVideo Converter
Categoria: Editing Audio-Video
Piattaforma: Mac OS X 10.5.x – 10.6.x
Prezzo: donazione libera

Certamente molti di voi avranno avuto modo di dover convertire un video dal suo formato originale ad un altro, ad esempio per il proprio iPhone. La conversione audio/video è un aspetto molto popolare e diffuso ma anche non molto facile da affrontare.

iVideo Converter, sfruttando il potente motore di conversione fornito da ffmpegX (di cui avete sicuramente sentito parlare se non è la prima volta che affrontate questo tipo di problemi e famoso per non essere molto “user friendly” dato che è uno strumento da utilizzare esclusivamente da linea di comando), può esservi d’aiuto. Sviluppato da Christophe De Vocht (creatore di iTweaX), è un programma molto semplice da utilizzare ma al tempo stesso molto potente e completo; in pratica vi consente di convertire la maggior parte dei formati audio e video in altrettanti formati.

TAL & iScopa Xmas Contest: ecco i vincitori

Tal Xmas Contest

Ecco i nomi dei fortunati vincitori del TAL & iScopa Xmas Contest che vinceranno il download gratuito del gioco iScopa. iScopa è il gioco di carte più famoso per iPhone e iPod touch presente in App Store e ora è arrivato alla versione 3.0, rinnovandosi ormai da un annetto. Caratteristica unica di iScopa sono i mazzi di carte ottenuti da scansione diretta in alta definizione delle carte di Modiano ma non bisogna dimenticarsi delle musiche originali di Luca Francioso.

A seguire il risultato dell’estrazione.

ShamanWord: gioco di società per iPhone e iPod touch

ShamanWorld

Nome: ShamanWord 1.1
Categoria: Giochi – Licenza: 0,79 euro
Data di rilascio: 18/12/2009 – Piattaforma: iPhone – iPod touch

Con le feste natalizie dietro l’angolo, oltre ai preparativi per il pranzo di Natale, è quasi d’obbligo pensare ai giochi di società che allieteranno le ore trascorse con la propria famiglia e gli amici. Complice la moderna tecnologia e l’ingegno del team di sviluppo “Leitmotiv Lab“, quest’anno potrete stupire i vostri commensali facendo loro capire che “il classico gioco in scatola” può entrare anche nelle vostre tasche.

ShamanWord per iPhone e iPod touch è un gioco di società in stile Taboo che permette di giocare in 2,3 o 4 squadre con infiniti giocatori: vi aspettano più di 500 parole da indovinare. La forza di Shamanword, oltre al gioco in sé, è quella di essere sempre con noi: addio ingombranti scatole e benvenuto al gioco di società veramente tascabile. Al costo di un caffè, ovvero 0,79 euro, si portano a casa ore e ore di divertimento.

TAL & iScopa Xmas Contest: vinci 4 copie di iScopa

Tal Xmas Contest

TAL, in collaborazione con docluisjones.com, vi augura buone feste con il TAL & iScopa Xmas Contest. iScopa è il gioco di carte più famoso per iPhone e iPod touch presente in App Store e ora è arrivato alla versione 3.0, rinnovandosi ormai da un annetto. Caratteristica unica di iScopa sono i mazzi di carte ottenuti da scansione diretta in alta definizione delle carte di Modiano ma non bisogna dimenticarsi delle musiche originali di Luca Francioso.

TAL, ovviamente grazie all’amico Luigi Castiglione (sviluppatore di iScopa), per festeggiare il Natale insieme a voi, offre 4 codici omaggio per scaricare iScopa gratuitamente da App Store.

C’è tempo fino alle ore 23:59 di giovedì 24 dicembre per partecipare. Ecco come fare.

Statics: calcoli strutturali su iPhone

staticsNome: Statics
Categoria: Produttività
Piattaforma: iPhone 3GS, 3G e iPod touch
Prezzo: 1,59 €
Link iTunes

Statics è un nuovo programma per iPhone e iPod touch che ogni ingegnere (soprattutto civile o edile), architetto, geometra e studente di Statica, Scienza e Tecnica delle costruzioni dovrebbe portare con se. E’ infatti un rapido solutore di travi notevoli, ovvero risolve schemi statici con soluzioni già esplicitamente calcolate e note in letteratura.

Attualmente sono disponibili travi appoggiate, mensole e travi inclinate caricabili con momenti, forze e carichi distribuiti, ma l’autore è attualmente in fase di sviluppo della versione successiva che includerà molte altre soluzioni note.

iTunes U: superati 100 milioni di download

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Stando alle cifre fornite da Apple a CNET, iTunes U ha da poco superato i 100 milioni di download. Per chi non ne fosse a conoscenza, iTunes U è una sezione appositamente creata nel 2007 da Apple per diffondere gratuitamente un grande numero di contenuti multimediali per studenti di tutto il mondo. In pratica, accedendo ad iTunes U avrete a disposizione una vasta gamma di lezioni registrate nelle più importanti università nel mondo.

Per quanto riguarda noi italiani, come capita spesso in questi casi, dobbiamo accontentarci esclusivamente di lezioni tenute in lingua inglese. E’ vero che nel mondo attuale, dove tutto sta diventando un villaggio globale, masticare un po’ d’inglese non dovrebbe essere un problema soprattutto per gli studenti universitari. Inoltre potrebbe essere un buon metodo per migliorare la propria capacità di ascolto e comprensione ascoltando dei madre lingua. Devo dire che sfogliando l’offerta di iTunes University si trovano i contenuti più svariati; nel caso di “Apple maniaci”, non sono da lasciarsi scappare seminari interessanti che hanno come tema Mac OS X o il corso propedeutico sui fondamenti per la programmazione di applicazioni per iPhone, tenuto dalla Stanford University.

iPhone: smartphone perfetto? Ecco qualche parametro

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Il mercato è ormai saturo di smartphone sempre più tecnologici con funzioni impensabili fino a qualche anno fa e diventa così difficile, talvolta impossibile, scegliere il telefono adatto alle proprie esigenze. Spesso si guarda solo all’estetica di un prodotto mentre altre volte l’attenzione viene posta solo sulle caratteristiche tecniche e del software.

I ragazzi di CrackBerry hanno proposto nei giorni scorsi una “gerarchia di valori” che lo smarthphone perfetto dovrebbe possedere: si parte dalla base rappresentata dalla buona copertura di rete fino ad arrivare al vertice, di puro stampo Cupertiniano, definito come “an App for everything“. Oltre ad una preziosa “guida all’acquisto”, questa gerarchia di funzioni è soprattutto utile per capire il diverso tipo di approccio alla telefonia mobile introdotto, in primis, da Apple.

Morgan Stanley: Apple leader del Mobile Internet per gli anni a venire

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Secondo Morgan Stanley Apple gode di almeno due o tre anni di vantaggio sulla concorrenza nel settore Mobile. E’ quanto emerge dal report che l’analista Katy Huberty ha presentato durante il seminario/conference-call  “The Mobile Internet”, una sorta di reprise di quel “The Internet Report” con cui Mary Meeker nel 1995 documentò il boom della crescente new economy. Nonostante iPhone rappresenti solo una piccola fetta del mercato degli smartphone con il 17% di market share, il device di Cupertino è responsabile del 65% di tutto il traffico internet generato dai dispositivi cellulari.

Quanto a bacino d’utenza, iPhone e iPod touch in nove trimestri hanno abbondantemente sorpassato Netscape, AOL e NTT’s DoCoMo con 57 milioni di nuovi utenti registrati. Una cifra ragguardevole se si pensa che nello stesso arco di tempo DoCoMo ha raggiunto 25 milioni di utenti, Netscape 11 milioni e AOL 7 milioni.

Toshiba: moduli Nand Flash da 64GB per iPhone e iPod touch?

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Toshiba, tramite un comunicato stampa, ha annunciato un nuovo modulo di memoria NAND flash da 64GB che rappresenta un nuovo record nel settore. Il colosso giapponese dovrebbe iniziare la produzione di massa del nuovo prodotto nel primo trimestre del prossimo anno. Proprio la settimana scorsa vi abbiamo anticipato che Apple avrebbe commissionato al produttore Taiwanese Foxconn la produzione della nuova generazione di iPhone. Di qui nasce spontaneo il pensiero che vedrebbe la quarta generazione di iPhone e iPod touch equipaggiati, rispettivamente, di 64GB e 128GB (2 moduli da 64GB) di memoria. Tali chip potrebbero anche essere utilizzati nell’eventuale ed attesissimo iTablet.

iPhone istiga comportamenti maniacali?

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Un gruppo di esperti dello Strand Consult ha condotto uno studio sui possessori del melafonino che ha portato ad un risultato davvero stravagante: chi ha un iPhone è, in sostanza, quasi matto. La cura con la quale gli utenti trattano il proprio iPhone, come se fosse un vero e proprio amante da sedurre in ogni momento, porterebbe a degli atteggiamenti maniacali.

Gli “esperti” hanno pubblicato un articolo intitolato “Come descriveranno gli psicologi la sindrome da iPhone in futuro?” che si concentra sulle sorti delle persone che decidono di acquistarne uno. La spiegazione risiede nel fatto che “Apple ha lanciato un bel telefono con una interfaccia grafica fantastica che ha avuto un numero di imperfezioni tecnologiche che gli utenti hanno accettato e difeso, nonostante tali imperfezioni producano delle limitazioni nell’utilizzo quotidiano dell’iPhone stesso”.

Brevetti Apple: iPhone anti-hacker, Dock universale e iPod motion control

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Nel corso di questa settimana sono stati scovati nell’archivio dell’U.S. Patent Office tre nuovi brevetti depositati da Apple. Il primo riguarda l’elaborazione di un metodo per capire se un utente ha “forzato” l’apertura del proprio dispositivo, invalidando la garanzia; il secondo mostra un dock universale per tutti i dispositivi della Mela ed il terzo l’utilizzo dell’accelerometro per controllare i lettori musicali.

Per quanto riguarda il primo brevetto, l’idea di Apple è di applicare una specie di sigillo adesivo all’interno dei dispositivi cosicché se qualcuno dovesse avere l’idea di aprire un iPod o un iPhone (ad esempio) tale sigillo rimarrebbe irrimediabilmente danneggiato ed in caso di richiesta di assistenza tecnica verrebbe invalidata la garanzia del prodotto.

Apple vicina all’acquisizione del provider VoIP iCall?

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La prossima azienda nel mirino di Apple sarebbe iCall, secondo una fonte riportata da Silicon Alley Insider. Dopo i rumors sul presunto rinnovamento di iTunes e del suo modello di vendite e l’acquisizione di Lala, Apple sarebbe pronta ad investire nel mondo della comunicazione VoIP (acronimo di Voice Over IP). iCall è un provider di telefonia VoIP che fornisce già un client per i suoi servizi su Windows e su iPhone. Le due aziende sembrerebbero in contatto per definire un accordo che potrebbe concludersi per una cifra che si aggira intorno ai 50-60 milioni di dollari.

Apple ha grandi disponibilità di denaro. E si vede. Questo è un grande periodo per l’azienda di Cupertino che non ha risentito affatto della crisi internazionale. Anzi, mentre le grandi aziende continuano a chiudere stabilimenti e licenziare personale, Steve Jobs e soci mettono a frutto piccole porzioni dell’ingente capitale di liquidità accumulato da Apple negli ultimi anni acquisendo “piccole” compagnie emergenti. Non solo successi però, da questo punto di vista per Apple, visto che di mezzo si mette Google che fa lo “sgambetto”, come nel caso dell’accordo sfumato all’ultimo con Admob.

Giochi iPod: presto solo per iPod touch?

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Nell’ultimo keynote svoltosi a settembre, il concetto è stato ribadito più volte: iPhone ma soprattutto iPod touch devono essere considerati alla stregua di console di gioco portatili, o almeno così Apple vorrebbe. Questo passaggio concettuale che vede un iPod touch evolversi da “puro riproduttore multimediale” a “console portatile” è possibile grazie a tutta la tecnologia in esso contenuta e ciò ovviamente ha suscitato qualche dibattito nei mesi scorsi.

Joystiq aggiunge oggi qualche dettaglio in più circa questa “rivoluzione” intrapresa da Apple: pare infatti che ora non vengano più accettati per la vendita in iTunes i giochi per gli iPod nano e iPod classic. Questi giochi, dei semplici passatempo per nulla paragonabili a quelli per iPhone e iPod touch, hanno subito un brusco stop di vendite causato dal sempre più popolare App Store. Rimangono però alcuni interrogativi.

Apple accusata di condizionare il mercato delle memorie flash

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Il Korea Times riporta le accuse di un dirigente di un’azienda coreana produttrice di memorie NAND flash (che ha preferito rimanere anonimo) rivolte alle ambigue strategie di mercato di Apple. Secondo la fonte Apple sfrutterebbe la sua posizione dominante sul mercato, grazie all’utilizzo estensivo di memorie flash per iPhone e iPod, per pilotare in modo scorretto e non regolare il prezzo di tali supporti di memoria a proprio vantaggio. Il sunto dell’accusa è che Apple contribuirebbe al drastico abbassamento dei prezzi delle memorie flash ordinando ai produttori di realizzare più unità di quante in realtà poi ne acquisterà da essi.

In pratica, la strategia di Cupertino è quella di ordinare consapevolmente e regolarmente a produttori come Hynix e Samsung quantità di memorie flash maggiori di quelle che in realtà vengono acquistate quando l’ordine è pronto. Successivamente, Apple attende fino a che la sovrabbondanza di merce nei magazzini dei produttori li costringe ad abbassare i prezzi per unità ed in seguito acquista solo una parte più ristretta della merce stoccata, lasciando che sopravviva una sorta di sovrapproduzione cronica.

iPhone 4G, spuntano i primi indizi

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Pandav, sviluppatore dell’applicazione iBART per iPhone, ha fatto sapere a MacRumors che ha riscontrato l’utilizzo della loro applicazione da parte di un modello di iPhone non ancora in commercio. Visto che Apple ha sede in California, è ragionevole iniziare lo sviluppo di un nuovo modello di iPhone testando un’applicazione che fornisce informazioni riguardo il servizio di trasporti pubblici di San Francisco. Non c’è da stupirsi sulle tempistiche visto che da ormai qualche anno, Apple inizia lo sviluppo del nuovo iPhone in questo periodo dell’anno per poi presentarlo al grande pubblico durante l’estate successiva; da questo punto di vista sembrerebbe che non ci siano ritardi sulla tabella di marcia.

Una notizia più interessante riguarda il codice identificativo con il quale viene identificato quello che potrebbe essere il prossimo iPhone di Apple; dopo aver attribuito l’etichetta 1,1 al primo iPhone, 1,2 a iPhone 3G e 2,1 ad iPhone 3GS, iPhone 4G (chiamiamolo così per il momento) dovrebbe essere contraddistinto dal codice 3,1.

Niente Flash su iPhone? Ci pensa Microsoft Silverlight

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No, non stiamo parlando di eroi dei fumetti. In questo caso, si parla della tecnologia sviluppata da Microsoft, per fare concorrenza a Flash di Adobe, per la visualizzazione di contenuti video nelle pagine web. Per colpa di Apple o meno, Adobe non è riuscita fino ad ora a sviluppare una versione light del suo plugin da integrare nel browser del melafonino. E la mancanza di Flash mentre si girovaga sul web si fa sempre sentire soprattutto se si naviga su siti che offrono contenuti multimediali.

A fornire una valida alternativa potrebbe essere Microsoft, avversario storico di Apple. Microsoft starebbe lavorando insieme ad Apple, o per lo meno comunicando (dato che Microsoft sta sviluppando il progetto, mentre Apple “detta” le condizioni), per il porting di Silverlight su iPhone. D’altra parte, non sembra che Apple stia cambiando qualcosa sulla sua piattaforma, né tanto meno il modo con il quale essa interagisce con i web server.