Greenpeace mette Apple sul podio delle aziende ecologiche

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Greenpeace ha detto sì. Dopo avere preso di mira Apple perché si impegnasse a raggiungere l’Olimpo delle aziende “eco-friendly”, l’organizzazione nota in tutto il mondo classifica Apple (Google e Facebook) tra le aziende più verdi del pianeta, definendo Apple “innovatrice in ambito energetico”.

Greenpeace si complimenta con Apple per il rapporto sui fornitori

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Solo ieri abbiamo parlato del nuovo Supplier Responsability Report pubblicato da Apple nelle scorse ore. Apple, nel documento che documenta il lavoro della catena di fornitori e di produzione dell’azienda di Cupertino, scrive che il tantalio utilizzato in iPhone, iPad e Mac non arriva da zone di guerra. L’annuncio ha fatto felice Greenpeace, che si è pubblicamente complimentata con Apple.

Il Mac Pro rosso era anche verde?

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Un Mac Pro rosso è stato battuto all’asta per quasi un milione di dollari. Quella era unità unica, ma sembra che tutti i Mac Pro che vedrete in giro saranno verdi.

Continuano le proteste di Greenpeace contro Apple

Continuano le azioni di attivisti di Greenpeace contro Apple, con lo slogan “How Clean is Your Cloud?” (Quant’è pulita la tua nuvola ?).

A Cupertino hanno proiettato grandi immagini sull’edificio principale della Apple. Quattro attivisti si sono vestiti da iPhone e via dicendo con azioni clamorose che meriterebbero bersagli più credibili. Peccato che tanto attivismo (probabilmente sincero) sia usato così male, e indirizzato contro il bersaglio sbagliato. Azioni ad effetto, “Quant’è pulita la tua nuvola ?”. Ma quant’è pulita la protesta?

Il Datacenter di Apple inquina troppo, parola di Greenpeace

Attivisti Greenpeace protestano contro Apple in Irlanda

Torniamo a parlare del datacenter del North Carolina, stavolta non per elogiare il grande sforzo di Apple per rendere l’impianto quanto più “verde” possibile (basti pensare, ne parlammo appena due mesi fa, che il suddetto datacenter sarà alimentato – anche – da un gigantesco impianto ad energia solare), ma al contrario parleremo delle critiche che sono arrivate da Greenpeace, addirittura con manifestazioni di dissenso da parte di attivisti, proprio per via dell’utilizzo di energia non totalmente prodotta da fonti alternative. Ma da quale pulpito viene la predica?

Una “Mela” sempre più verde

Apple e l'ambiente (Early 2012)

Apple e l'ambiente (Early 2012)Da alcuni anni le aziende di elettronica hanno un fronte un più su cui lottare: realizzare dei prodotti che strizzino l’occhio verso l’ambiente. Questo, bisogna dirlo, perché Greenpeace stila regolarmente una classifica in cui indica quali sono le aziende che tengono conto dei materiali (inquinanti, riciclati o riciclabili) utilizzati per i loro prodotti, della CO2 immessa nell’ambiente durante i processi di produzione, del packaging usato e così via.

Apple sembra aver preso sul serio questa classifica e soprattutto il bene dell’ambiente. Così la Mela sta investendo continuamente maggiori energie per rendere i suoi prodotti sempre più “verdi”. È delle ultime ore, infatti, la notizia che Apple abbia chiesto a Volex, un suo fornitore di cavi, di investire velocemente nella produzione di cavi USB e cavi degli alimentatori halogen free.

Guida Greenpeace: Apple al quarto posto

Come ogni anno Greenpeace rilascia la sua Guide to Greener Electronics, una sorta di classifica in cui vengono messi a confronto i produttori di dispositivi tecnologici sul piano ecologico. Nella diciassettesima edizione della classifica, pubblicata in questi giorni, Apple si è posizionata al quarto posto, superata solo da Nokia, Dell e HP, conseguendo un notevole distacco solamente da quest’ultima. Si tratta di un importante passo avanti per la compagnia di Cupertino che fino a quattro anni fa veniva posizionata dietro ad altre dieci concorrenti. Lo scorso anno Apple era scivolata al nono posto dopo avere raggiunto il quinto nella classifica del 2009.

Greenpeace loda Apple e critica Dell

Greenpeace, da sempre spina nel fianco di qualunque azienda abbia a che fare con prodotti elettronici (e non solo), loda la politica seguita da Apple per quanto riguarda la mancanza di sostanze chimiche nocive all’interno dei suoi prodotti. iPhone, ad esempio, è privo di PVC e BFR, considerate sostanze dannose per la salute.

Non si può dire la stessa cosa di Dell, che invece è stata “bacchettata” da Greenpeace per non aver rispettato gli accordi secondo i quali tali sostanze sarebbero state eliminate dai propri prodotti a partire dalla fine del 2009.

GreenPeace, iPad e il cloud computing ecosostenibile

La diffusione di iPad e di altri dispositivi fortemente orientati al cloud computing comporterà un aumento delle emissioni di CO2 da parte delle server farm decisamente maggiore rispetto a quanto stimato finora. Questo è quanto sostiene GreenPeace in un nuovo report diffuso ieri (PDF). Sfortunatamente, a causa dell’erronea lettura fornita da AppleInsider ed altre testate, il Mac Web ha ripreso la notizia sostenendo che l’organizzazione ambientalista è tornata a criticare Apple dopo i recenti apprezzamenti sull’impegno di Cupertino in relazione alle questioni ambientali. Peccato che non sia affatto così. E’ proprio GreenPeace che nel presentare il suo report scrive:

“Per essere chiari, non ce l’abbiamo con Apple. Non stiamo denigrando l’iPad. Ma forse qualcuno potrebbe creare una app per calcolare la carbon footprint generata dalla navigazione di diversi siti sulla base della posizione dei server e della loro situazione energetica. Apple è maestra nella promozione e anche se apprezziamo il design ‘che non inquina’ del nuovo iPad, dobbiamo capire dove tutto questo ci sta portando e come possiamo essere sicuri, da bravi navigatori, che il nostro ambiente rimanga pulito”

Apple sale nella classifica di Greenpeace

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Greenpeace ha aggiornato ieri i suoi report sulle aziende più “verdi” del pianeta. Apple ha scalato alcune posizioni piazzandosi al quinto posto nella classifica generale, che tiene conto di molti fattori, mentre è indicata come la migliore in assoluto per quanto riguarda l’eliminazione di alcuni componenti tossici dalla fase di produzione.
Secondo il report di Greenpeace la maggior parte dei “punti” che hanno permesso all’azienda di Cupertino di salire in classifica derivano dai risultati ottenuti sotto questo aspetto, mentre Jobs & soci sarebbero ancora carenti per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e del risparmio energetico. Nokia rimane al momento l’azienda del settore dell’elettronica di consumo più verde del pianeta.

Mac mini è una Mela verde

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Secondo i dati pubblicati da sust-it, sito web inglese che fornisce classifiche basate sul consumo annuale (e il relativo costo) di migliaia di dispositivi come sistemi multimediali e computer, Mac mini di Apple occupa le prime quattro posizioni come sistema desktop più efficiente dal punto di vista energetico.

Il successo arriva dopo che Apple ha iniziato una politica mirata ad evitare (o per lo meno limitare) l’utilizzo di sostanze dannose per l’ambiente nei propri dispositivi, dimostrando che è possibile conciliare prestazioni ed efficienza energetica.

Greenpeace dalla parte di Apple

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Le recenti vicissitudini che hanno visto coinvolte Apple e la U.S. Chamber of Commerce, mettono in evidenza quanto a Cupertino abbiano preso seriamente la questione ambientale. Infatti, abbandonare un’organizzazione importante come la Chamber of Commerce (organizzazione no-profit che tutela imprenditori e aziende) per schierarsi contro di questa sul tema della salvaguardia ambientale è un segnale più che positivo di un cambiamento di mentalità importante; un think different da non sottovalutare.

E fortunatamente si è trattato di un gesto che non è passato inosservato, tanto da portare la stessa GreenPeace a schierarsi dalla parte di Apple, invitando altre aziende a seguire il suo esempio:

Apple has done the right thing, and IBM and Microsoft should think different too.

Greenpeace: Apple guadagna due posizioni

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Abbiamo visto recentemente che Apple ha aggiornato il suo sito web per rendere più visibili i suoi sforzi per la salvaguardia dell’ambiente e per lo sviluppo sostenibile di materiale elettronico.

Sfortunatamente il rapporto di Greenpeace pubblicato oggi era già stato prodotto, quindi non tiene conto del nuovo materiale messo a disposizione da Cupertino negli ultimi giorni.

Nonostante questo, Apple ha guadagnato due posizioni in classifica, passando dall’undicesimo al nono posto, in verità più per demerito di LGE e Dell, che perdono parecchie posizioni, che per merito proprio.

Apple e l’ambiente: aggiornato il sito web

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Apple ha aggiornato la sezione dedicata all’impatto ambientale dei suoi prodotti sul suo sito istituzionale, ovviamente americano, rispondendo così alle accuse di essere poco comunicativa nel riportare i dati sulle emissioni di gas nocivi e di altri inquinanti.

La speranza di Apple è quella di attirare l’attenzione pubblica non solo sul costo ambientale della produzione, ma anche di evidenziare quanto i suoi prodotti siano efficienti dal punto di vista energetico.

Apple e l’ambiente: una mela sempre più verde

I nuovi MacBook presentati martedì a Cupertino sono un’importante passo avanti da parte di Apple nel raggiungimento degli obiettivi di salvaguardia ambientale che l’azienda di Steve e soci si è prefissata di raggiungere entro i prossimi anni. L’innovativa tecnica di produzione dei nuovi laptop di Apple ha ad esempio consentito all’azienda di eliminare dal processo produttivo materiali e sostanze altamente tossiche. Per rimarcare l’importanza del raggiungimento di questi obiettivi intermedi con largo anticipo rispetto alle scadenze prefissate dal rapporto “A Greener Apple” del 2007, Apple ha pubblicato ieri un nuovo report in cui Steve Jobs spiega in prima persona quanta strada è stata fatta e quali saranno i traguardi nel prossimo futuro.

iPhone 3G verrà imballato con le patate?

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No tranquilli, iPhone 3G avrà diverse nuove features ma fra queste non sarà prevista la possibilità di mangiarselo arrosto. Quelle del titolo non sono patate al forno, infatti, ma patate da imballaggio, almeno secondo quanto riportato dal sito della rivista olandese Bright. Apple avrebbe scelto di commissionare alla Paperfoam, un’azienda olandese che realizza imballaggi alternativi alla plastica con un derivato della fecola di patate, il packaging della nuova versione di iPhone.