Apple in Cina: parte la prima indagine “ecologica” su uno dei fornitori

Quando si parla di rapporti industriali fra Apple e la Cina si pensa in automatico a tutte le complesse questioni relative alle condizioni di lavoro degli operai di Foxconn e di tutti gli altri fornitori Apple. E’ la comprensibile conseguenza dell’attenzione mediatica che i report del New York Times sulla iEconomy e la successiva risposta di Apple hanno contribuito a concentrare sull’argomento.

C’è però un altro aspetto molto importante nell’ambito della produzione di prodotti in Cina e vale a dire le politiche di controllo ambientale sugli stabilimenti dei fornitori, che spesso operano in condizioni, anche in questo caso, non esattamente accettabili per gli standard occidentali.
Qualcosa, per fortuna, si sta muovendo anche in questo senso. Apple ha infatti accettato di collaborare con l’IPE (Institute of Public and Environmental Affairs – un ente ambientalista cinese indipendente) alla conduzione di indagini accurate presso lo stabilimento di uno dei fornitori Apple.

Guida Greenpeace: Apple al quarto posto

Come ogni anno Greenpeace rilascia la sua Guide to Greener Electronics, una sorta di classifica in cui vengono messi a confronto i produttori di dispositivi tecnologici sul piano ecologico. Nella diciassettesima edizione della classifica, pubblicata in questi giorni, Apple si è posizionata al quarto posto, superata solo da Nokia, Dell e HP, conseguendo un notevole distacco solamente da quest’ultima. Si tratta di un importante passo avanti per la compagnia di Cupertino che fino a quattro anni fa veniva posizionata dietro ad altre dieci concorrenti. Lo scorso anno Apple era scivolata al nono posto dopo avere raggiunto il quinto nella classifica del 2009.

Apple sale nella classifica di Greenpeace

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Greenpeace ha aggiornato ieri i suoi report sulle aziende più “verdi” del pianeta. Apple ha scalato alcune posizioni piazzandosi al quinto posto nella classifica generale, che tiene conto di molti fattori, mentre è indicata come la migliore in assoluto per quanto riguarda l’eliminazione di alcuni componenti tossici dalla fase di produzione.
Secondo il report di Greenpeace la maggior parte dei “punti” che hanno permesso all’azienda di Cupertino di salire in classifica derivano dai risultati ottenuti sotto questo aspetto, mentre Jobs & soci sarebbero ancora carenti per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e del risparmio energetico. Nokia rimane al momento l’azienda del settore dell’elettronica di consumo più verde del pianeta.

Greenpeace dalla parte di Apple

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Le recenti vicissitudini che hanno visto coinvolte Apple e la U.S. Chamber of Commerce, mettono in evidenza quanto a Cupertino abbiano preso seriamente la questione ambientale. Infatti, abbandonare un’organizzazione importante come la Chamber of Commerce (organizzazione no-profit che tutela imprenditori e aziende) per schierarsi contro di questa sul tema della salvaguardia ambientale è un segnale più che positivo di un cambiamento di mentalità importante; un think different da non sottovalutare.

E fortunatamente si è trattato di un gesto che non è passato inosservato, tanto da portare la stessa GreenPeace a schierarsi dalla parte di Apple, invitando altre aziende a seguire il suo esempio:

Apple has done the right thing, and IBM and Microsoft should think different too.

Apple lascia la Chamber of Commerce che contesta Obama

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Apple ha preso le proprie politiche “verdi” molto sul serio, tanto che sulla base di una presa di posizione su questo tema l’azienda di Cupertino ha deciso di uscire dalla United States Chamber of Commerce, l’organizzazione federale no-profit che tutela gli interessi e difende le posizioni dei piccoli e grandi “business owners”.

La U.S. Chamber of Commerce ha assunto una posizione in netto contrasto con le nuove politiche ambientaliste dell’amministrazione Obama provocando la reazione dell’azienda di Cupertino, che ieri ha deciso di lasciare l’organizzazione con effetto immediato.

La Mela Verde: Apple assume Olivier Sanche

oliviersancheOlivier Sanche (il terzo da sx) ed il suo team

Apple ha assunto Olivier Sanche, dirigente di eBay esperto nello sviluppo e nella gestione di data center eco-sostenibili. L’assunzione di Sanche nella posizione di Director of Global Data Center Operations indica la chiara volontà, da parte di Apple, di impegnarsi seriamente sul fronte del green computing. Olivier Sanche, come riportato da Green Data Center Blog, fonte della notizia, è uno dei massimi esperti del settore ed è noto nell’industria per le proprie posizioni radicali circa la necessità di uno sviluppo eco-sostenibile delle tecnologie informatiche su larga scala.

Apple e l’ambiente: una mela sempre più verde

I nuovi MacBook presentati martedì a Cupertino sono un’importante passo avanti da parte di Apple nel raggiungimento degli obiettivi di salvaguardia ambientale che l’azienda di Steve e soci si è prefissata di raggiungere entro i prossimi anni. L’innovativa tecnica di produzione dei nuovi laptop di Apple ha ad esempio consentito all’azienda di eliminare dal processo produttivo materiali e sostanze altamente tossiche. Per rimarcare l’importanza del raggiungimento di questi obiettivi intermedi con largo anticipo rispetto alle scadenze prefissate dal rapporto “A Greener Apple” del 2007, Apple ha pubblicato ieri un nuovo report in cui Steve Jobs spiega in prima persona quanta strada è stata fatta e quali saranno i traguardi nel prossimo futuro.