Google Cardboard è un progetto di Google lanciato lo scorso anno. Si tratta sostanzialmente di un pezzo di cartone e due lenti che è possibile utilizzare con il proprio smartphone per creare una versione molto economica di Oculus Rift e realtà virtuale.
Apple ancora brand di maggior valore
Apple continua a possedere il brand di maggior valore. È per il quinto anno, anche se non consecutivo. L’azienda di Cupertino ha infatti ripreso il posto occupato lo scorso anno da Google.
L’app Google Search lancerà presto altre applicazioni in iOS
L’app di Google fa un’altro passo nella direzione dell’onnipotenza su iPhone. Google ha infatti annunciato che entro breve l’app Google comincerà ad indicizzare le applicazioni durante le ricerche su Google. Questo significa che i risultati di una ricerca che rimandano, ad esempio, a TripAdvisor saranno aperti direttamente nell’applicazione di TripAdvisor.
Proactive: la risposta di Apple a Google Now arriva con iOS 9
Siri è l’assistente personale di Apple disponibile su iOS. Fornisce riposte rapida, lancia applicazioni, imposta sveglie, ma certamente non ha la prontezza e la ricchezza di contenuti di Google Now, che può affidarsi alle vostre ricerche sulla rete e alle vostre mail per capire di che informazioni avete bisogno. Per questa ragione Apple avrebbe progettato in iOS 9 una funzione, chiamata Proactive, che farebbe il verso a Google Now.
Presto l’assistente di Microsoft Cortana anche su iOS
iOS diventa il terreno di scontro di tre intelligenze artificiali. O meglio, di tre assistenti personali. Proprio iPhone è infatti il primo dispositivo a presentare gli assistenti di Apple (Siri), Google e Microsoft (Cortana). L’azienda di Redmond ha infatti annunciato che Cortana sarà presto disponibile per iOS.
Android M integrerà il riconoscimento delle impronte digitali
La prossima versione di Android potrebbe integrare anche un sistema per il riconoscimento delle impronte digitali. Si tratta verosimilmente di una mossa atta a fare concorrenza al Touch ID di Apple, in questo momento preso di mira esclusivamente da Samsung.
Pebble in rovina? L’azienda cerca un prestito di 5 milioni di dollari
Pebble è stato il primo smartwatch di interesse a finire sul mercato. Dopo una campagna su Kickstarter di grandissimo successo, Pebble è stato (per un certo periodo) la migliore opzione per l’acquisto di un orologio intelligente. Di recente Pebble ha lanciato la seconda generazione del suo orologio, anche in questo caso accolta da un grande successo su Kickstarter. Entrambe le raccolte fonti, però, non sarebbero state sufficienti a salvare la compagnia, che secondo le ultime indiscrezioni starebbe cercando un prestito di 5 milioni di dollari per poter sopravvivere.
Ecco la prima app di Google per Apple Watch
Google, non potendosi lasciar scappare un bocconcino appetitoso come Apple Watch, ha rilasciato la prima app compatibile con il nuovo smartwatch Apple: News & Weather, che in realtà per il momento fornisce solo news.
Google annuncia Project Fi, operatore mobile multi-rete
Google ha da poco annunciato Project Fi. Dopo avere portato la fibra ottica in alcune case americane a prezzi accessibili (e con connessioni spettacolari), Google si dedica ora al mondo dei provider telefonici per cerllulari.
Un team di Apple lavora sulla realtà aumentata
Gene Munster, analista di Piper Jaffray, ha inviato una nota agli investitori sostenendo che Apple starebbe lavorando alla realtà aumentata. A Cupertino ci sarebbe un piccolo team di ingegneri che cerca di sviluppare un dispositivo da indossare sul viso che la gente voglia davvero avere davanti agli occhi in pubblico.
Google verifica manualmente ogni applicazione inviata su Play Store
Google ha annunciato ieri di avere effettuato due modifiche al modo in cui le applicazioni vengono approvate per la pubblicazione sul Google Play Store. Oltre ad un nuovo sistema che certifica l’età indicata per l’utilizzo di una applicazione (che cambierà di paese in paese in base ai protocolli vigenti), Google verificherà ogni applicazione che viene inviata per la pubblicazione sul Google Play Store manualmente, proprio come fa Apple per App Store.
Il nuovo Chromebook Pixel usa il connettore del nuovo MacBook
Sulla rete si accumulano le critiche riguardanti la scelta di Apple di inserire un solo connettore sul nuovo MacBook. Il portatile di ultima generazione di Apple sceglie infatti la portabilità a spese del numero e del tipo di porte disponibili sul dispositivo. Appel, però, non è l’unica a pensare ad un futuro senza drive USB. Lo fa anche Google, che con il suo nuovissimo Pixel Chromebook sembra appoggiare la decisione di Apple.
Ricerche Google nel 2014, Apple domina la classifica tech
Quali sono stati gli argomenti più cercati su Google nel 2014? Come ogni anno ce lo rivela direttamente Google con il suo Zeitgeist, una classifica di tutte le ricerche dell’anno appena trascorso che indica (pur con qualche grosso limite) quali sono le tendenze culturali e sociali dei 365 giorni appena trascorsi. Ci sono i Mondiali, l’atterraggio sulla cometa e le morti illustri, come quella di Robin Williams. In ambito tecnologico Apple domina la classifica, grazie alla popolarità dell’iPhone 6.
Guida: come usare Inbox di Google da Safari
Un mesetto fa, Google lanciava il suo nuovo servizio chiamato Inbox, che altro non è che un nuovo sistema di gestire le email in base all’importanza, al mittente, al genere, e a diversi altri fattori. Il fulcro di Inbox (che rimane comunque separato da Gmail, non lo sostituisce) riguarda una gestione più ordinata dei messaggi, con i più importanti che vengono immediatamente evidenziati senza che si perdano tra decine di altre email. Disponibile su iOS, Android e Chrome, il servizio non è al momento utilizzabile su Safari… A meno che non seguiate la nostra provvidenziale guida.
Chrome per Mac a 64 bit
Google ha finalmente rilasciato una versione di Chrome per OS X con il supporto ai 64-bit. Si chiama Chrome 39 (o meglio, Chrome 39.0.2171.65) ed è la prima build stabile del browser di Google in grado di sfruttare a pieno i processori montati su Mac. La promessa di Mountain View: tempi di avvio ancora più rapidi e un consumo energetico inferiore.
Google: il calendario di Android Lollipop arriverà anche su iOS
Google ha annunciato di essere al lavoro su una versione per iOS del “nuovo” calendario incluso in Android Lollipop: nelle prossime settimane il colosso di Mountain View pubblicherà l’app calendario con tutte le funzionalità già presenti nella versione Android.
Il CEO di Google Larry Page parla di Steve Jobs in un’intervista
In un’ampia intervista pubblicata venerdì scorso, il CEO di Google Larry Page ha brevemente parlato di Steve Jobs, andando a spiegare le differenze tra le due compagnie, una focalizzata su un limitato range di prodotti, l’altro che invece va a toccare più o meno qualsiasi cosa. Il riferimento a Jobs da parte di Page è in risposta a una domanda, rivolta dal The Financial Times, riguardo i limiti che una compagnia che si occupa di tecnologia deve naturalmente fronteggiare se vuole rimanere importante in un panorama che cambia molto rapidamente.
Q3 2014: iOS e Android rappresentano il 96% del mercato
Gli ultimi dati diffusi dall’agenzia di ricerca Strategy Analytics rivelano che iOS e Android, insieme, hanno rappresentato nel terzo trimestre 2014 il 96% del mercato globale, coprendone rispettivamente il 12.3% e l’83.6%. Si tratta di dati che arrivano poco dopo che la stessa agenzia ha riportato che la compagnia cinese Xiaomi è diventata il terzo produttore di smartphone più grande al mondo.
Il papà di Android Andy Ruby va a fare… androidi
Andy Rubin, il papà di Android a Google, ha annunciato che lascerà presto la compagnia di Mountain View per aprire una azienda che si specializzerà in dispositivi tecnologici avanzati.
Microsoft e Google investono in indossabili per la salute
Microsoft e Google preparano la sfida ad Apple nel mercato dei dispositivi indossabili particolarmente indicati per salute e fitness. L’applicazione ufficiale del colosso di Redmond per questo settore è apparsa infatti su Mac App Store: chiamata Microsoft Band Sync, sembra permetterà agli utenti di sincronizzare i dati raccolti con il loro dispositivo. Spunta anche Microsoft Health, che condivide diverse funzioni con Band Sync aggiungendo esercizi guidati, monitoraggio 24h24 della frequenza cardiaca e rilevazione delle attività di movimento. Il tutto accompagnato da notifiche relative a eventi calendario, email ricevute e altro ancora. Come? Con Microsoft Band, un dispositivo indossabile che a questo punto si presume verrà presentato nei prossimi mesi, magari al CES 2015 di Las Vegas.
Il giudice Koh rifiuta l’accordo tra Apple, Google, Intel e Adobe per l’assunzione dei dipendenti
Il giudice Lucy Koh (quello di Apple VS Samsung) ha deciso che un accordo tra Apple, Intel, Adobe e Google firmato negli scorsi mesi non è valido. Stando a quanto riportato, il giudice Koh pensa che l’accordo dovrebbe costringere le aziende a pagare 380 milioni di dollari (e non meno) ai loro dipendenti.
Google compra Songza, servizio di streaming musicale
Nonostante non ci sia alcun dubbio sulla diffusione immensa di Android, che ad oggi conta circa un miliardo di dispositivi attivi, Google Music non è mai riuscito a decollare. E uno dei motivi è sicuramente da ricercare nell’esplosione dei nuovi servizi di streaming musicale, uno tra tutti Spotify, che in questo periodo stanno dominando il mercato. Apple, dalla sua, sembra non volersene certo stare con le mani in mano, e proprio per questo poco tempo fa ha acquisito Beats Electronics per tre miliardi di dollari. Non sappiamo ancora cosa ne farà, e come cambierà il mondo musicale di Apple, ma non è di certo un’acquisizione da sottovalutare. E, anche se con un po’ di ritardo, pare che anche Google abbia deciso di smuovere qualcosa: la compagnia di Mountain View ha infatti appena acquisito Songza.