Google vende devices sbloccati con Android agli sviluppatori

Da qualche tempo indirizziamo la vostra attenzione oltre che sulle diverse facce di iPhone stesso, anche sull’importanza di App Store per il successo mondiale che il melafonino sta ottenendo. Anche Google, contestualmente alla vendita del primo telefono cellulare con Android, ha introdotto “App Market“, un “negozio virtuale” in cui il possessore di un GooglePhone può scaricare applicazioni e giochi creati da sviluppatori vari. Siccome il T-Mobile G1 con Android, primo e unico telefono a montare di serie il sistema operativo di Google, è disponibile solo in America e in Inghilterra, le applicazioni vengono create solo in zone limitate del globo. Per vivacizzare App Market, in attesa di una vendita capillare nel mondo di telefoni cellulari con sistema operativo Android, Google ha deciso di vendere devices sbloccati anche agli sviluppatori che vivono al di fuori delle regioni in cui il T-Mobile G1 con Android è commercializzato.

iPhone SDK e Google: la legge non è uguale per tutti

La ricerca vocale per iPhone (Google Voice Search), introdotta da Google nell’ultimo aggiornamento della sua “mobile App” presente su App Store, oltre a far sempre parlare di sé perché è un programma innovativo, torna agli onori della cronaca per un altro motivo che forse può interessare, di rimando, tutti gli utilizzatori. Google ha riconosciuto di aver violato le regole ufficiali dell’ Apple iPhone Software Development Kit (SDK) quando ha creato l’ultima versione di Google Mobile per iPhone. A questo punto la domanda sorge spontanea: “i controllori” di Apple, quelli che censurano tutto, non se ne sono accorti, o peggio, han fatto finta di non vedere? Capite ora che questa “notizia di cronaca” può interessare eccome. E io che credevo che la legge fosse uguale per tutti, pure per Google.

iPhone: Google Voice Search. Riconoscimento vocale

Se le parole di Ralph De La Vega (che voi pubblico di TAL avete conosciuto per via del sogno visionario sul futuro di iPhone) vi avevano suscitato una risatina (non vergognatevi per questo, anche io sono tra gli “imputati”), arrendetevi: il futuro è qui. Google infatti ha portato a termine un nuovo servizio che sarà disponibile a breve. Parliamo del Google Voice Search, strumento grazie al quale iPhone riconoscerà ciò che direte per poi porvi, gentilmente, un ventaglio di possibili risposte nella pagina di ricerca di Google visualizzata tramite Safari. Se queste cose “al limite dell’ultra-tecnologico” vi spaventano, fate ancora in tempo a scappare su un’isola deserta. Altrimenti: “Venghino Sìore e Sìori. Venghino”.

Apple (non) sta progettando un proprio motore di ricerca

Fra tutti gli scenari futuri che è possibile immaginare, “Apple che decide di mettersi a fare concorrenza a Google” è certamente uno dei più fantascientifici. Eppure è questa, almeno in parte, la strampalata teoria di questo articolo Tech Crunch che ha fatto il giro del web. Diverse fonti, ovviamente non meglio specificate, avrebbero riferito al noto sito che Apple starebbe studiando la possibilità di lanciare un proprio search engine alternativo a Google da integrare di default nel proprio browser Safari.

Anche senza scomodare il fatto che ad Apple non converrebbe affatto pestare i piedi a Google e viceversa, la tesi di Tech Crunch è facilmente smentita. Non vi è traccia alcuna di una qualche assunzione di esperti e tecnici del settore della ricerca online da parte di Apple. A Cupertino al momento mancherebbe de facto la professionalità necessaria anche solo ad ideare un progetto di questa portata. E allora perché tutto questo can-can?

iPhone: Google rinnova l’interfaccia. Commento

Durante il resoconto degli interventi della iPhone Conference 2008 (tornate a trovarci perché abbiamo molto altro da raccontarvi) vi sarete resi conto sicuramente di un fatto: iPhone, nonostante sia una piattaforma relativamente nuova e dedicata a un’utenza limitata per via del costo (device più abbonamento) e davvero chiusa (ho spesso usato le parole “limitato e limitante”), fa gola a tutti. Anche Google, nonostante Android, non può permettersi di non essere presente in questo “giro” e vi abbiamo precedentemente mostrato anche la sua App presente in App Store. La cosa davvero significativa, però, è che Google ha rinnovato ulteriormente la sua interfaccia per iPhone: non per tutti i telefoni cellulari. Solo per iPhone.

Android pensava fosse Jailbreak, invece era un calesse

Quella che vi raccontiamo oggi è la storia di ciò che si credeva essere il Jailbreak per Android che come sapete è il rivoluzionario (o almeno così si dice) sistema operativo di Google. Una storia avvincente se non fosse che ciò che gli hacker hanno scoperto non era proprio un bug da sfruttare per il Jailbreak, ma un qualcosa di tremendamente mostruoso per gli utilizzatori. Quella che vi raccontiamo oggi è anche la storia di un intervento rapidissimo della cavalleria di Google alla difesa del castello Android: intervento che ha distrutto le intenzioni maligne degli hacker. Ma a cosa servirà poi il Jailbreak di un sistema aperto come Android…

Google Earth: il mondo tra le proprie dita

Nome: Google Earth 1.0
Categoria: Viaggi – Licenza: Gratuita
Data di rilascio: 25/10/2008 – Piattaforma: iPhone – iPod touch

Non facciamo sicuramente fatica ad immaginare che la stragrande maggioranza di voi sappia cosa sia e abbia provato almeno una volta (va bene anche se avete solo visto in azione) Google Earth, il programma che permette di visualizzare tutto il globo terrestre ed avere una visione di esso come se si avesse a disposizione un satellite personale. Se già il programma in azione sul vostro computer vi affascina, non avete la minima idea delle sensazioni che si provano utilizzando Google Earth per iPhone e iPod touch: quella di poter muovere il mondo con le proprie dita è qualcosa di veramente inimmaginabile fino a poco tempo fa. Su, che aspettate: andate a scaricarlo da App Store. Si, è gratuito.

Google Earth arriva su iPhone e iPod touch

Google ha rilasciato una versione di Google Earth nativa per iPhone e iPod Touch. Il software, completamente gratuito, è disponibile per il download sull’App Store (link iTunes) ed è localizzato anche in italiano. Non dubitiamo che si tratterà di un notevole successo, almeno a giudicare dalle caratteristiche del software che trapelano dalla video dimostrazione pubblicata da Big G (dopo il salto).  Google Earth per iPhone e iPod touch permette di:

  • Modificare l’inclinazione del punto di vista inclinando il dispositivo (per vedere superfici in rilievo come valli o montagne)
  • Sfruttare il layer Panoramio e vedere immagini geolocalizzate in giro per il mondo
  • Sfruttare l’opzione di rilevamento della posizione (col GPS su iPhone 3G)
  • Leggere articoli di Wikipedia geolocalizzati
  • Sfruttare la ricerca locale di Google per trovare città, luoghi, attività commerciali e molto altro.

iPhone Firmware 2.2 Beta 2: ecco Google Street View

Continua duramente il lavoro di Apple atto a rendere iPhone 3G un dispositivo migliore e tutto ciò è dimostrato dal rilascio, nelle ore precedenti, della nuova Beta del Firmware 2.2 di iPhone. Questo impegno che contraddistingue l’azienda di Cupertino è la trasposizione nel mondo della telefonia mobile di ciò che già avviene nel mercato dei computer: un utente di prodotti Apple, proprio per questa motivazione, si sente da una parte coccolato e dall’altra è sempre in attesa di sorprese che più propriamente vanno chiamate come “nuove features“. Quali novità saranno presenti all’interno della nuova Beta del Firmware 2.2 di iPhone?

Apple si schiera in favore dei diritti delle coppie gay

Dopo la presa di posizione di Google anche Apple si aggiunge alla lista delle aziende californiane schierate per il NO al referendum sulla Proposition 8, un tentativo di emendamento alla costituzione della California atto a vietare il matrimonio fra persone dello stesso sesso. Apple non si è limitata ad un appoggio morale ma ha provveduto a legittimare il proprio supporto contro la Prop 8 versando un contributo di 100.000 dollari all’associazione dei sostenitori del NO. Nel comunicato ufficiale rilasciato dall’azienda di Cupertino si legge:

Apple è stata fra le prime aziende californiane ad offrire eguali diritti e privilegi ai propri dipendenti legati a persone dello stesso sesso e noi crediamo fermamente che i diritti fondamentali di una persona, incluso il diritto a sposarsi, non debbano essere messi in discussione in base all’orientamento sessuale. Apple ritiene che questa sia una questione di diritti civili, più che una semplice questione politica, ed ha pertanto deciso di schierarsi pubblicamente contro la Proposition 8.”

App Store, Android Market e BlackBerry App Center: rivoluzione nei servizi

È finita l’epoca in cui un produttore di telefoni cellulari si sforzava al fine di creare un ottimo telefono inteso solamente come oggetto hardware. Dopo essersi dati battaglia su tutte le possibili funzioni multimediali (fotocamera e riproduttore files musicali) ed addirittura sul design degli accessori stessi (non solo auricolari ma anche i carica-batterie da muro), quest’anno è approdata una nuova rivoluzione: una “rivoluzione talmente nuova” che, francamente, era difficile da immaginare. Anche questa volta c’è lo zampino di Apple e, come avrete ormai intuito (anche grazie al titolo), ci riferiamo più precisamente ad App Store. Dopo il negozio virtuale di Apple sono approdati quello di Google (Android Market) e presto arriverà quello di BlackBerry (BlackBerry App Center).

iPhone firmware 2.2: nuove indiscrezioni

Puntuali all’appello arrivano le prime indiscrezioni di ciò che il firmware 2.2 per iPhone conterrà: già pochi giorni dopo il suo rilascio ufficiale vi avevamo mostrato alcuni screenshoot di questa nuova beta. Data la scadenza di questa versione Beta fissata in Novembre (Apple non utilizzava più la “expiry date” dalla lunga serie di versioni beta prima del rilascio del firmware 2.0), ci si deve aspettare per tale data o la disponibilità per tutti gli utenti, oppure il rilascio di una nuova versione beta. Intanto vediamo di fare un riassunto delle novità che verranno introdotte: purtroppo sembra che coloro che aspettano “innovazioni strutturali” rimarranno a bocca asciutta. Ancora. Le prime immagini e indiscrezioni dopo il salto.

Android: oggi sarà presentato il rivale di iPhone 3G

È finalmente arrivato il giorno della presentazione di Android, il primo Google-Phone creato in collaborazione con T-Mobile e HTC: dopo mesi di speculazioni e di avvistamenti è stata indetta una conferenza stampa di presentazione a New York per le 16.30 italiane. I fortunati invitati, che hanno ricevuto “il pass“, hanno trovato scritto sul biglietto “experience the first Android-powered phone“: non ci sono quindi dubbi che oggi il velo di mistero che aleggia da mesi sul telefono di Google sarà tolto. Successo o flop? Gli analisti mondiali cercano di capire quanto possa avere successo il telefono della “grande G” e se sia davvero un concorrente degno per iPhone.

Google Chrome per Mac, lo aspetta anche Brin

Alzi la mano chi non ha ancora sentito parlare di Chrome, il nuovo browser di Google assoluto protagonista dei notiziari tecnologici internettiani, giornalistici e televisivi degli ultimi tre giorni. Gli utenti Mac, però, non hanno ancora avuto modo di provare Chrome se non tramite virtualizzazione, poiché Google non ha ancora rilasciato una versione del software per gli utenti della mela. Sergey Brin, co-fondatore di Big G ha definito “embarrassing”, imbarazzante, questa carenza.

Apple supera la capitalizzazione di Google

La città immaginaria di Paperopoli si trova nei dintorni di San Francisco, nell’altrettanto immaginario stato del Calisota. Ma se dovessimo ipotizzare con maggior precisione il luogo dove si trova il deposito di Paperone potremmo indicare senza eccessiva approssimazione, almeno da un punto di vista metaforico, l’area delimitata da Infinite Loop a Cupertino. Questo cappello Disneyano, che qualcuno di voi avrà certamente attribuito ad un colpo di sole, serviva solo ad introdurre una notizia economica non indifferente: la capitalizzazione azionaria di Apple ha superato quella di Google.

Inquisitor: potenziamo la nostra ricerca Web

Nome: inquisitor 3.2v56
Categoria: Utility  Internet – Licenza: Freeware
Data di rilascio: 13.08.08 – Piattaforma: PPC/Intel

Ci sono persone Google-dipendenti che ormai, grazie ai moderni devices portatili tra cui iPhone, non riescono a vivere senza ricercare, forse troppo frequentemente, ciò che è a loro sconosciuto tramite i vari  motori di ricerca. Se la sete del sapere senza confini vi ha contagiato, o meglio, volete ottimizzare il tempo passato a ricercare preziose informazioni, vi consigliamo un interessante add-on per Safari. Inquisitor, giunto ormai alla versione 3.2v56, vi permetterà di avere Spotlight anche sul Web: incredibile, vero?

Sblocco iPhone 3G e iPhone 2.0: allacciamo le cinture di sicurezza

La giornata di ieri è stata ricca di avvenimenti per quanto riguarda il tema dello sblocco di iPhone 3G e di iPhone 2.0: è infatti scaduto il timer di GeoHot che voleva spingere il Dev Team a rilasciare Pwnage quanto prima, altrimenti avrebbe rilasciato lui un suo tool. Il Dev Team non ha rilasciato il software, ma, ha “dipinto” un particolare quadro e nella serata di ieri ha pure fornito ulteriori dettagli di Pwnage per lo sblocco di iPhone 3G e di iPhone 2.0 . Analizziamo tutti i dettagli con la certezza che il traguardo è vicino.

GTalk: chattare in libertà con iPhone e iPod Touch

Nome: GTalk
Categoria: None – Licenza: Web App
Data di rilascio: 02/07/2008 – Piattaforma: iPhone – iPod Touch

Google non smette mai di sorprenderci: i suoi laboratori sono sempre attivi e i prodotti che vengono sfornati sono sempre in linea con i “trend” del momento. Ora la voglia dell’utente di iPhone e iPod Touch è quella di poter chattare in libertà: per farlo, in maniera decente, occorrerebbe fare Jailbreak del proprio iPhone e installare un programma come AgileMessenger di cui abbiamo parlato proprio pochi giorni fa. Google, ancora una volta, dice la sua con la Web App di GTalk per iPhone e iPod Touch imponendo, ancora una volta, uno standard.

iPhone: come sincronizzare i contatti di Google

Con l’arrivo della versione 10.5.3 di Leopard, tra le altre migliorie, è stata introdotta la possibilità di sincronizzare direttamente e in maniera molto semplice i contatti di Google sul nostro iPhone. Per rendere la vita semplice a chi non si ritiene espertissimo, ecco spiegato come sincronizzare i contatti di Google su iPhone. Ricordiamo che il tutto è studiato per Leopard 10.5.3 e iPhone 1.1.4 .

Google Earth: si aggiorna il software di visualizzazione virtuale del pianeta Terra


googleearth icona
Nome: Google Earth 4.3.7191.6508
Categoria: Scienza – Licenza: Free
Data di rilascio: 16/04/2008 – Piattaforma: PPC/Intel

Chissà quanti di voi impazziscono per Google Earth. Nato dalle menti degli sviluppatori di Google, questo bellissimo software è un software di visualizzazione virtuale della Terra che vi consente di volare su e giù sul nostro pianeta osservando immagini satellitari, mappe, terreni ed edifici 3D.

Questo potentissimo software non solo vi permette di spostarvi (virtualmente) da Roma o Milano direttamente alle Hawaii, ma vi permette anche di cercare (e vedere) scuole, parchi, ristoranti o alberghi grazie all’estrema potenza della ricerca di Google integrata alle immagini satellitari.

A partire dalla versione numero 4.3 la visualizzazione degli edifici in 3D è stata resa più rapida e disponibile per più città rispetto al passato.

Blu-ray e Mac: perché Steve Jobs attende?

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Era nell’aria, durante l’attesa del rinnovo dei Macbook pro, l’idea che Apple introducesse finalmente lo standard Blu-ray nei propri computer: così non è stato e il Mac-web si interroga sui perché. Il Blu-ray è ormai uno standard affermato e presente nelle configurazioni dei computer ad alte prestazioni dei vari produttori. Il motivo per cui Apple non introduca tale tecnologia rimane un mistero che solamente Steve Jobs, anche per bocca dei suoi più stretti collaboratori, può svelare.

Google: iPhone campione d’accessi

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Google ha fatto sapere mercoledì scorso che più della metà delle ricerche svolte sul noto Search Engine da un dispositivo di telefonia mobile sono state effettuate da un iPhone. Il dato è particolarmente impressionante se si considera che attualmente il telefono di Apple detiene solamente lo 0.4 % del mercato smartphone.

Pensavamo potesse trattarsi di un errore e abbiamo chiesto ai nostri ingegneri di controllare di nuovo” ha detto Vic Gundotra, responsabile della divisione Mobile di Google.