Blacklist: come Apple manipola la stampa

blacklist

Apple ha una lista nera della stampa. Contiene i nomi di persone o siti che sono ignorati da Apple per non essere stati leali alla compagnia. È una vera e propria punizione. I giornalisti, gli editorialisti e le celebrità il cui nome compare sulla blacklist non possono accedere a informazioni, prodotti ed eventi, se non quando ci può accedere il grande pubblico.

iPhone 5: prototipo perso in un bar (e non è uno scherzo)

I dipendenti di Apple perdono il pelo, ma non il vizio. A quanto pare anche quest’anno un prototipo creato per il test sul campo di iPhone 5 è stato misteriosamente perso, rubato e quindi rivenduto esattamente come lo scorso anno. Ma vediamo i dettagli di questa improbabile storia.

Prototipo di iPhone 4, Gizmodo la fa franca

Jason Chen con il prototipo di iPhone 4

Jason Chen, l’editor di Gizmodo che era fisicamente entrato in possesso del prototipo di iPhone 4 perduto da un ingegnere Apple in una birreria di Redwood City, può tirare un grosso sospiro di sollievo: nessuna accusa è stata mossa dagli inquirenti nei suoi confronti. Allo stesso modo anche l’editore di Gizmodo, la Gawker Media, non ha subito conseguenze dalla bravata che nella primavera del 2010 ha stupito il MacWeb e mezza Silicon Valley.
A pagare le conseguenze della faccenda saranno Brian Hogan, il ragazzo che è entrato in possesso del prototipo, e un suo conoscente, Sage Wallower, entrambi accusati di appropriazione indebita di oggetti smarriti. A carico di Wallower anche l’accusa di detenzione di materiale rubato.

Jackling House, le foto della demolizione

La Jackling House non c’è più. La casa costruita per il magnate del rame Daniel Jackling dall’architetto George Washington Smith negli anni venti, dimora di Steve Jobs dal 1984 al 1991 è stata demolita questa settimana.
La villa fu al centro di un lungo braccio di ferro legale fra Jobs, che voleva raderla al suolo per costruirne una più bella e “di maggior valore storico” e i “conservazionisti” che invece volevano preservare quello che veniva definito come l’esempio del movimento architettonico noto come “revival coloniale spagnolo”. Gizmodo, con slancio forse eccessivo, ha noleggiato un aereo da turismo per scattare le foto che vedete in questa pagina.

Mac App Store già vittima della pirateria

Dopo appena un giorno dalla presentazione ufficiale al grande pubblico, sorgono già i primi problemi per il neonato Mac App Store legati alle misure di sicurezza e alla pirateria. Si trovano, infatti, già i primi tutorial in rete che spiegano come installare applicazioni “craccate” e farle riconoscere al Mac App Store come se fossero state acquistate correttamente.

Dopo i diversi anni passati a cercare di proteggere iOS dalla pirateria, il “cracking” del Mac App Store è risultato fin troppo semplice se si pensa che basta copiare alcuni semplici file per aggirare il meccanismo di protezione del nuovo store online per Mac OS X.

Foxconn, le foto dei dormitori di Shenzhen

Quel che da queste parti pensiamo dei modi di Gizmodo è abbastanza noto. Ma ogni tanto va dato a Gizmodo quel che è di Gizmodo, e questo è uno di quei casi. Ieri la testata del gruppo Gawker ha pubblicato un breve reportage fotografico realizzato da Joel Johnson (ex Boing Boing). Johnson si trova a Shenzhen, in Cina, per realizzare un pezzo per conto di Wired U.S.A. sulle condizioni di lavoro degli operai di Foxconn, il grande produttore che annovera fra i propri clienti grandi marchi del calibro di Apple, Nokia, HP e molti altri.

Nelle immagini pubblicate da Gizmodo, tutto lo squallore di un grande dormitorio in cui vive una parte degli operai che producono iPhone, iPod e altri gadget elettronici nella fabbrica di Shenzhen.

Prototipo iPhone 4: indagini verso la chiusura

La polizia Californiana sta per tirare le somme sull’indagine per il furto del prototipo di iPhone 4 smarrito in una birreria di Redwood City. Come ricorderete la versione top secret del nuovo melafonino era finita nelle tasche dello studente Brian Hogan, che pur consapevole di chi potesse essere il legittimo proprietario di quel telefono non aveva fatto nulla per restituirlo, ed anzi ci aveva ricavato 5000$ rivendendolo a Gizmodo.

L’indagine è proseguita, lontano dall’attenzione mediatica, e ora siamo vicini alla conclusione. Secondo quanto ha detto il Sostituto Procuratore Generale della Contea di San Mateo Stephen Wagstaffe a CNET nel corso delle prossime settimane gli inquirenti potranno chiudere definitivamente il fascicolo e consegnarlo al suo ufficio. Al Sostituto procuratore spetterà poi il compito di soppesare le informazioni e muovere eventuali accuse ufficiali.

Brian Lam di Gizmodo batte il karma 1 a 0

Jason Chen di Gizmodo, qualche mese fa, non si è fatto alcuno scrupolo a comprare il prototipo di iPhone “rubato” da Brian Hogan in una birreria Californiana. Incalzato dalla direzione (Nick Denton in testa) e dal suo Editor in Chief, Brian Lam, Chen ha condotto la trattativa che ha portato all’acquisto del dispositivo che l’ingegnere Gray Powell aveva dimenticato sul bancone del locale dove aveva appena festeggiato il suo compleanno.

Ora che anche Brian Lam poteva essere ripagato con la stessa moneta, la giustizia del caso ha fallito. Il direttore di Gizmodo, lo scorso weekend ha lasciato il proprio cellulare in un locale e un’amorevole signora ha pensato bene di avvertirlo e di restituirgli il telefono dimenticato.

Apple “vince” il campionato del mondo di insicurezza software… secondo Gizmodo


Ci risiamo. I rapporti incrinati tra Apple e Gizmodo sono di nuovo sotto gli occhi di tutti. Questa volta i ragazzi di Gizmodo non tornano sull’argomento “Antennagate” smontato da Jobs a dalle poche lamentele degli utenti (almeno fino ad ora) riguardo ad iPhone 4. Ma attribuiscono ad Apple il gradino più alto del podio per produrre software insicuro.

Se da Gizmodo, nelle poche righe riportate, ci tengono a specificare che il loro titolo ad effetto non è da leggersi come il fatto che Mac OS X sia il sistema operativo più insicuro, le poche notizie che riportano ci danno l’idea di una informazione che continua ad essere faziosa nei riguardi della Mela.

iPhone 4, la saga del Melafonino riassunta in un video in stile “The Sims”


Ecco che la settimana si apre con una “risposta” ad Apple da parte di Gizmodo. Una risposta a colpi di YouTube. Che ormai tra Apple e Gizmodo non scorra buon sangue è noto e chiaro tutti. E il motivo è certamente l’iPhone 4 della discordia rubato-trovato-comprato-trafugato o quel che preferite da Gizmodo.

Da quando Apple ha intrapreso azioni legali contro Gizmodo (ricorderete tutti la perquisizione a casa di Jason Chen), i rapporti tra i due, sempre che ce ne siano mai stati, hanno preso davvero una brutta piega arrivando addirittura a delle “punzecchiate” a Gizmodo durante la conferenza stampa presenziata da Steve Jobs lo scorso venerdì.

Caso Gizmodo, dissequestrati i beni di Jason Chen

C’è una nuova svolta, la prima da più di due mesi, nel caso del prototipo di iPhone 4 rubato acquistato da Gizmodo. Eravamo rimasti alle polemiche seguite al sequestro dei computer di Jason Chen, l’editor di Gawker materialmente accusato di aver condotto la trattativa per l’acquisto del dispositivo.

Venerdì scorso Chen ha riavuto indietro tutto il materiale dopo il ritiro del mandato di sequestro richiesto dal Procuratore Distrettuale e approvato dal giudice Clifford Cretan della Superior Court di San Mateo, California. Secondo quanto dichiarato da Gawker al Wall Street Journal, gli inquirenti hanno deciso di restituire i beni perché Chen e Gizmodo hanno accettato spontaneamente di collaborare e di fornire accesso a tutto il materiale che sarà considerato utile ai fini delle indagini.

Matrimonio con l’iPad: meglio in inverno

I matrimoni celebrati all’interno degli Apple Store non sono una novità e non è la prima volta che si sente parlare di cerimonie nuziali in cui l’iPad ha giocato un ruolo di qualche tipo (in sostituzione del libro del reverendo o come semplice “oggetto di scena” senza un ruolo preciso).

Sol Lipman è però sicuramente il primo reverendo iPad maniaco costretto a fare i conti con la legge di Murphy, sempre pronta a colpire quando ci si affida totalmente alla tecnologia. Sì, anche se il dispositivo tecnologico in questione è targato Apple.

Caso Gizmodo: la polizia inizia l’analisi dei dispositivi di Chen

Nell’ambito dell’indagine sul prototipo di iPhone smarrito da un ingegnere Apple e rivenduto a Gizmodo, la polizia ha iniziato ad analizzare i dispositivi sequestrati qualche tempo fa a Jason Chen, l’editor di Gawker che avrebbe materialmente contrattato con Brian Hogan e acquistato da lui il prototipo di iPhone 4G.

Cnet ha ricevuto maggiori informazioni da Stephen Wagstaffe, il sostituto procuratore distrettuale della contea di San Mateo, e riporta che il tribunale ha provveduto alla designazione di uno “special master”, una sorta di perito esterno, non pagato e totalmente indipendente, che provvederà alla disamina del materiale sequestrato e dovrà recuperare solamente le informazioni utili ai fini dell’inchiesta.

Steve Jobs: duro scambio di mail con Valleywag [Aggiornato]

Non accenna a diminuire la frequenza con cui Steve Jobs risponde alle mail di comuni utenti, programmatori, blogger e giornalisti. Sembra che El Jobso si sia preso in carico il compito di comunicare ufficialmente in prima persona con la comunità Apple, in un insolito tentativo di aumentare la trasparenza sulle politiche dell’azienda.

L’ultima testimonianza dell’impegno che l’iCEO dedica al proprio nuovo compito ci arriva da Valleywag, blog del gruppo Gawker (di cui fa parte anche Gizmodo). Il blogger Ryan Tate ha pubblicato interamente lo scambio di email (6 inviate da lui, 4 ricevute in risposta) che ha avuto con Steve Jobs nella notte fra venerdì e sabato scorsi.

I temi sono sempre i soliti: le regole di App Store, lo scontro con Adobe, la vocazione al controllo che Apple esprime con alcune scelte, riguardanti soprattutto l’ecosistema di iPhone OS. Il tono, però, è parecchio sopra le righe, almeno per quanto riguarda il giornalista. Sempre che non sia tutta una balla colossale: in quel caso sarebbe un altro duro colpo per la reputazione già malconcia del gruppo Gawker.

Aggiornamento
: Ryan Tate ci ha risposto fornendoci le headers del primo messaggio inviato da Steve Jobs. Sembra tutto decisamente autentico.

iPhone 4G-HD: emergono nuovi dettagli sulla vicenda

Torniamo a parlare della saga dell’iPhone 4G-HD, di Jason Chen (Gizmodo) e di Brian Hogan, lo studente che qualche tempo fa aveva trovato il prototipo del nuovo iPhone abbandonato in un bar dall’ingegnere Gray Powell.

CNET ha infatti pubblicato la documentazione completa rilasciata da un tribunale della California che indicano Jason Chen come sospettato di diversi crimini, come l’acquisto e la ricezione di oggetti rubati, il furto di segreti commerciali e danni intenzionali alla proprietà di altri soggetti.

Apple ha smarrito un altro iPhone 4G-HD?

Sicuramente ricorderete tutta la vicenda riguardo il prototipo del possibile prossimo iPhone 4G smarrito in una birreria californiana da un ingegnere dell’azienda di Cupertino. Sembrerebbe che Apple non riesca proprio a mantenere segreto il suo prossimo modello di smartphone; un forum vietnamita, Taoviet.vn, ha pubblicato ulteriori foto che ritraggono un prototipo del tutto simile a quello acquistato da Gizmodo qualche settimana fa e che è stato oggetto di un acceso dibattito sul Web.

La galleria che trovate in fondo a questo post contiene tutte le immagini trovate sul forum e mostrano chiaramente come l’oggetto sia reale e praticamente identico (almeno a livello estetico) a quello smarrito in California. Secondo l’utente che ha pubblicato le informazioni, il prototipo è stato acquistato da un imprenditore vietnamita negli Stati Uniti insieme ad un iPad.

iPhone 4G-HD: la saga continua

Nel corso dell’ultima settimana, nonostante le headlines del Mac Web siano state riconquistate di prepotenza dalla scontro fra Apple e Adobe, si sono registrate interessanti evoluzioni nella saga dell’iPhone prototipo smarrito dall’ingegnere Apple Gray Powell e finito nelle mani di Gizmodo dietro pagamento di 5000$ in contanti.

Il passo avanti più significativo è sicuramente la rivelazione dell’identità di colui che ha ritrovato l’iPhone prototipo, il 21enne Brian Hogan, e del “middleman”, il mediatore che ha gestito i contatti fra Gizmodo e Hogan, tale Sage Robert Wallower. Ci sarebbe anche un terzo uomo connesso in qualche modo con la vendita.

Nel frattempo Gizmodo continua a contestare i metodi della R.E.A.C.T., che venerdì scorso ha sequestrato i computer di Jason Chen, e minaccia di fare causa.

Gizmodo, R.E.A.C.T. e l’ombra di Apple

Ieri Gizmodo ha reso noto che venerdì scorso una task force del R.E.A.C.T., la divisione tecnologica interforze californiana, ha sequestrato i computer e altri oggetti tecnologici presenti in casa di Jason Chen, l’editor di Gizmodo che con l’approvazione del direttivo di Gawker Media ha pagato 5000$ per il prototipo di iPhone smarrito dall’ingegnere Apple Gray Powell in una birreria di Redwood City.

Sulla questione sono intervenute un po’ tutte le testate che si occupano di tecnologia. Fra le varie reazioni ce n’è una pubblicata su Yahoo News da Jason Cook che pare aver suscitato particolare interesse. Cook si schiera indirettamente a difesa di Gizmodo e, citando fonti non meglio indicate, sostiene che Apple abbia fatto pressione sulla R.E.A.C.T. perché intervenisse nella vicenda.

iPhone 4G-HD: la polizia sequestra i computer di Jason Chen (Gizmodo)

Colpo di scena nel caso dell’iPhone prototipo perso dall’igegnere Apple e acquisito da Gizmodo. Nella notte di venerdì una squadra della R.E.A.C.T. (Rapid Enforcement Allied Computer Team, un corpo speciale Californiano che si occupa di reati legati alla tecnologia) è entrata in casa di Jason Chen, Editor Capo di Gizmodo, e ha sequestrato quattro computer e due server su mandato di un giudice della Superior Court della Contea di San Mateo.

Gizmodo ha pubblicato la risposta ufficiale dell’ufficio legale di Gawker. Gli avvocati del gruppo sostengono che il sequestro del materiale di lavoro di un giornalista sia totalmente illegale secondo la legge della California e pretendono che i computer di Chen vengano prontamente restituiti. Lo scopo del sequestro probabilmente è la ricerca di informazioni utili per risalire all’identità della persona che ha venduto il prototipo a Gizmodo.

iPhone 4G-HD: gli ultimi dettagli sul prototipo

La storia del prototipo di iPhone ritrovato in una birreria di Redwood City e venduto a Gizmodo per 5000$ ha fatto il giro dei media mainstream ed è uscita con prepotenza dal recinto del MacWeb. Lo ha fatto lasciandosi dietro parecchi dubbi e molte analisi discordanti sulla liceità ciò che ha fatto la testata online del gruppo Gawker.

Oltre agli aspetti di carattere giornalistico e legale (pare che la polizia stia indagando), sono saltati fuori anche altri dettagli di carattere tecnico sul prototipo (che in questo momento dovrebbe essere di nuovo al sicuro nelle segrete stanze di Cupertino) e sulle modalità di gestione dell’assegnazione di prototipi agli ingegneri da parte di Apple.

Ecco un riassunto degli ultimi sviluppi fino ad oggi.

Gizmodo: teardown del prototipo di iPhone

Gizmodo continua a narrare le vicende legate al famoso prototipo di quello che potrebbe essere il prossimo iPhone di Apple. In questo post riportiamo il teardown effettuato con un’ampia galleria fotografica. Gizmodo dà ormai per certo che il prototipo appartenga ad Apple (del resto, dopo una richiesta formale di restituzione da parte dell’azienda di Cupertino sarebbe difficile sostenere il contrario).

Dopo aver svitato le due viti inferiori (proprio come quelle degli attuali iPhone) è possibile utilizzare una ventosa per sollevare il case e osservare la parte posteriore dell’iPhone. Salta subito all’occhio la batteria che occupa quasi metà della superficie disponibile e che determina un aumento di peso di circa 3 grammi; non male considerando che permetterà un’autonomia maggiore del 19% rispetto ai modelli attualmente in commercio. Anche in questo caso la batteria non è direttamente sostituibile dall’utente.