Un giudice federale ha accantonato la causa contro Apple secondo la quale la compagnia di Cupertino avrebbe detenuto un monopolio grazie ad App Store. iPhone, come è noto, non permette (almeno in via ufficiale) di installare applicazioni provenienti da altre fonti.
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Apple si scusa pubblicamente con Samsung (più o meno)
“Ok, forse abbiamo sbagliato; ora tante scuse, e amici (nemici) come prima”. Suona più o
Il Giudice Posner: il sistema dei brevetti software va rivisto
Il mese scorso il giudice Richard Posner ha cancellato il processo tanto atteso quanto imminente fra Apple e Motorola Mobility, uno degli atti più importanti dello scontro legale internazionale fra Cupertino e i propri concorrenti.
Ora il Giudice, giurista di fama “federale”, che non disdegna le chiacchierate con la stampa, ha concesso un’intervista a Reuters in cui dice la sua, senza mezzi termini, sui brevetti software.
Samsung non potrà vedere iPhone 5 e iPad 3 in anteprima
Continua la disputa legale tra Apple e Samsung per questioni relative a brevetti e permessi per avere accesso ad hardware non ancora in vendita sul mercato mainstream. I giudici hanno negato a Samsung il permesso di avere informazioni sui prossimi modelli di iPhone e iPad, dopo aver autorizzato Apple ad approfondire l’analisi di hardware Samsung non ancora in vendita ma svelato pubblicamente.
In base a quanto riportato da FOSS Patents, una giudice della corte federale USA ha stabilito che l’azienda di Cupertino non è obbligata a svelare i propri progetti per i nuovi modelli di dispositivi iOS a Samsung, principale concorrente nel mercato mobile con gli smartphone e tablet Android.
iPod non danneggia l’udito
Come riportato dalla nota agenzia Reuters, la Corte d’Appello Federale di San Francisco ha confermato la decisione della corte distrettuale del 2008, assolvendo Apple dalle accuse mosse da una class action contro il volume eccessivo degli iPod.
Plaintiffs Joseph Birdsong e Bruce Waggoner avevano inizialmente sostenuto che gli iPod costituiscono un grave rischio per la perdita dell’udito, dal momento che la musica può essere ascoltata fino a 115 dB senza la possibilità di misurare il livello di volume corrente. L’introduzione degli auricolari In-Ear da inserire più in profondità nel condotto uditivo non ha fatto altro che peggiorare il problema, secondo i querelanti.
iMac G5: archiviata la class-action contro Apple
Un giudice federale della corte di San Jose, California, ha respinto una class-action intrapresa contro Apple per problemi riscontrati allo schermo degli iMac di Cupertino. Chiariamo subito che non si tratta dei nuovi modelli di iMac, sebbene anche questi ultimi abbiano mostrato malfunzionamenti legati alla scheda grafica e al display.
In questo caso di tratta di una causa intrapresa da un certo Aram Hovsepian, residente in Florida, che ha presentato un reclamo il 31 dicembre del 2008 chiedendo ad Apple danni per 5 milioni di dollari per sé e per tutti quelli che hanno riscontrato i suoi stessi problemi.
Papermaster: l’assuzione presso Apple può danneggiare IBM
Il giudice Kenneth Karas del tribunale della California del Nord ha deciso ad inizio novembre di sospendere l’assunzione di Mark Papermaster presso Apple, a seguito dell’ingiunzione di IBM, ex-datore di lavoro del dirigente che Cupertino vorrebbe fra le sue fila per sostituire il posto lasciato vacante dal papà di iPod Tony Fadell. Il tribunale ha da poco reso pubbliche le motivazioni della decisione. Quanto riportato nel documento non fa ben sperare per Apple, che dovrà comunque attendere la fine del procedimento per sapere se potrà procedere o meno all’assunzione di Papermaster, al momento giudicata dalla corte irreparabilmente dannosa per IBM.
Psystar: non ci accorderemo con Apple
Qualche giorno fa si era diffusa la notizia che Apple e Psystar potessero aver deciso di patteggiare una risoluzione extragiudiziale per il caso che vede protagoniste le due aziende. Tale supposizione era suggerita dall’avvio dell’ADR (Alternative Dispute Resolution) una procedura tipica dell’ordinamento giuridico di alcuni stati degli U.S.A. che prevede la possibilità per le parti in causa di accordarsi ricorrendo alla consulenza di figure legali istituzionali specializzate ma evitando processo vero e proprio. Ieri gli avvocati di Psystar hanno però fatto sapere che l’azienda della Florida denunciata da Apple non ha nessuna intenzione di desistere dal proprio proposito e vuole andare fino in fondo senza rinunciare al processo.