Aiutiamo il Giappone [Aggiornato]

Interrompiamo il regolare flusso di notizie per dedicare un pensiero a tutte le vittime provocate dal catastrofico tsunami che si è abbattuto, venerdì 11, sulle coste delle nazioni che si affacciano sull’Oceano Pacifico. Il Giappone è stato sicuramente il Paese che ha subito particolarmente le conseguenze del più forte terremoto mai registrato in quella zona (8,9 gradi della scala Richter).

Per un abruzzese come me, che ha vissuto da molto vicino il dramma de L’Aquila, il pensiero va a tutte le decine di migliaia di dispersi e alle numerose vittime del cataclisma. Anche se ho letto, a malincuore, numerosi commenti del tipo “Il Giappone è un paese ricco e non ha bisogno d’aiuto”, vi invito a dare un aiuto più morale che materiale a tutte le popolazioni colpite.

Terremoto in Giappone, l’hi-tech si blocca

Tsunami Giappone 11 marzo 2011

Tsunami Giappone 11 marzo 2011
È chiaro a tutti, ormai, che il Giappone è piegato da una calamità naturale. Prima uno dei più forti terremoti mai registrati sul pianeta e, subito dopo, il peggio. Uno tsunami di proporzioni apocalittiche che, fino a ieri, avremmo immaginato di vedere solo in qualche colossal catastrofico realizzato ad Hollywood con effetti speciali a non finire.

Innanzitutto, l’intera redazione di The Apple Lounge è vicina a tutto il popolo giapponese in questo momento drammatico che sta interessando il Paese del Sol Levante. Paese ha segnato la crescita di molti di noi con i famosissimi cartoni animati e, soprattutto, portandoci nel tempo tanti prodotti hi-tech. Ed in questo momento terribile, anche il settore hi-tech sta iniziando a subire i primi danni dovuti alla doppia calamità.

Apple pronta a comprare Sony? Ma anche no! E allora Spotify?

Apple + Sony = The Walkpod! Photo: SNtC

Durante il suo intervento alla conference call per l’annuncio dei risultati fiscali del Q410, Steve Jobs ha rilasciato alcune dichiarazioni che nel corso degli ultimi giorni hanno scatenato fior di speculazioni sulle possibili acquisizioni che Apple potrebbe portare a termine.

Il gruzzolo che Apple ha in banca (51 miliardi di dollari di liquidità), ha detto in sostanza El Jobso, ci serve per poter cogliere al volo occasioni strategiche grazie al fatto che ci possiamo permettere di spendere quando e quanto vogliamo. Non l’avesse mai fatto. Gli analisti sembrano aver bellamente ignorato che per “strategie” non si intende solo”acquisizioni” e ora i rumors su come Cupertino se ne andrà a fare shopping nel grande ipermercato dell’IT sono praticamente all’ordine del giorno.

Uno dei meno attendibili riguarda l’acquisizione di Sony, barcone giapponese mal gestito e che naviga in acque non troppo tranquille. Un’ipotesi strampalata che un risultato già lo ha avuto: ha fatto balzare del 3% le azioni del colosso nipponico, per la gioia degli speculatori.

Ma TechCrunch è già oltre e sostiene che nelle mire di Steve e Co. ci sia in realtà Spotify.

Steve Jobs, ninja mancato

El Jobso impugna una creazione del suo fidato progettista di spade, Hattori Ive

La notizia, se così la si può chiamare, era del genere “sembra proprio una panzana ma speriamo che almeno un pizzico di verità ci sia perché sarebbe bellissimo”. Purtroppo Apple ha già smentito tutto.

Secondo quanto riportato dal giornale online giapponese SPA! (via Sankaku Complex), El Jobso avrebbe fatto una capatina in Giappone a luglio, durante le ferie. Atterrato con il suo Gulfstream e famiglia al seguito al Kansai International Airport (vicino ad Osaka) avrebbe poi dedicato qualche giorno ad un tour di Kyoto, con tanto di visita alle attrazioni per turisti.

Durante la sua gita El Jobso avrebbe comprato due shuriken (le stelline Ninja) come souvenir, magari da regalare a Katie Cotton o a Phil Shiller per difendersi dai giornalisti invadenti. All’imbarco per il viaggio di ritorno gli agenti di sicurezza dell’aeroporto hanno “contestato” gli oggetti che aveva in valigia, scatenando la sua ira.

iPad per i sumoka: è adatto alla loro mole

L’associazione che gestisce lo sport tipicamente giapponese del Sumo, ha annunciato che distribuirà a tutti i 51 club di questa disciplina degli iPad, con lo scopo di migliorare l’efficienza delle comunicazioni.

Pare infatti, e non stento a crederlo, che le montagne umane che praticano tale sport, i sumoka, abbiano difficoltà a gestire i piccoli tasti di un normale telefono cellulare, di qui la necessità di utilizzare qualcosa di proporzionato alla loro mole.

Tokyo: treno di pendolari fermo per un iPod surriscaldato

Strana la disavventura capitata ad alcuni pendolari in viaggio su un treno locale a Tokyo questa mattina. Il treno infatti è stato fermato per ben 8 minuti all’ora di punta (8:20) a causa di un persistente odore di bruciato avvertito dai passeggeri.

Giappone: Apple sostituisce gli iPod nano “esplosivi”

Circa un paio di settimane fa il Ministero giapponese dell’Economia, Commercio e Industria ha chiesto spiegazioni ad Apple Japan sui casi degli iPod Nano che si surriscaldano e prendono fuoco in fase di ricarica. Sarebbero stati già almeno 60, secondo le fonti del ministero, i player musicali distrutti dalle fiamme a causa di questo problema.

Il problema era noto ed Apple aveva già istituito uno speciale programma di sostituzione gratuita della batteria per tutti i possessori di un iPod nano di prima generazione potenzialmente difettoso. Dopo la richiesta di rendere pubblico sul sito dell’azienda l’esistenza di tale possibilità per i clienti, Apple ha deciso di andare oltre ed ha annunciato che procederà a sostituire del tutto il dispositivo.

Il Giappone esige spiegazioni sugli iPod nano che esplodono

Un articolo pubblicato sul The Wall Street Journal spiega che il Ministero giapponese dell’Economia, Commercio e Industria (METI) ha richiesto ufficialmente ad Apple Japan di fornire informazioni dettagliate riguardo i problemi di surriscaldamento legati agli iPod nano di prima generazione (li ricordate ancora, vero?).

La richiesta è stata avanzata dopo che Masahiro Yamazaki, direttore dell’unità per la sicurezza dei prodotti presso il METI, ha segnalato un incidente capitato a Tokyo il 13 luglio scorso: un iPod di prima generazione ha cominciato ad emettere scintille durante la ricarica. Non è la prima volta che si manifestano episodi di questo genere; si tratta, infatti, del 27° caso in cui la batteria di un dispositivo si surriscaldi durante la ricarica.

L’iPad del delfino e l’iPad dei chirurghi


Qualche tempo fa, prima della commercializzazione dell’iPad, la testata satirica TheOnion ne aveva affidato la recensione preventiva al delfino Beepo. In quel caso si trattava ovviamente di un personaggio di pura fantasia. Non altrettanto si può dire di Merlin, il primo vero delfino ad utilizzare un iPad.

E mentre nell’acquario di Puerto Aventuras, in Messico, il Tablet di Apple viene utilizzato per educare un intelligente mammifero marino, in Giappone un equipe di chirurghi dell’ospedale universitario di Kobe ha già provveduto a trovare un uso per l’iPad in sala operatoria.

Anteprima V: il magico iPad

Per l’aggettivo “rivoluzionario” aspettiamo un video di Fidel con l’iPad, per l’aggettivo “magico” ci accontentiamo

iPhone: 46% di market share in Giappone

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Vi ricordate la canzone degli Alphaville, “Big in Japan”? Se fa parte della vostra libreria iTunes avviate la riproduzione del brano, perché è la colonna sonora perfetta per questa notizia, che arriva direttamente da Tokyo. La firm giapponese di analisi finanziaria Impress R&D, ha pubblicato un nuovo report che evidenzia come l’iPhone goda di ottima fama in terra nipponica, tanto da esser riuscito a conquistare il 46,1% del mercato degli smartphone nel paese del Sol Levante. La percentuale è bulgara, come si suol dire, soprattutto se confrontata con il “modesto” 11,8% di Market Share attualmente detenuto da iPhone negli Stati Uniti, ma va tenuto conto che il numero non deriva da un effettivo dato di vendita ma da uno studio basato un sondaggio.

Toshiba: moduli Nand Flash da 64GB per iPhone e iPod touch?

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Toshiba, tramite un comunicato stampa, ha annunciato un nuovo modulo di memoria NAND flash da 64GB che rappresenta un nuovo record nel settore. Il colosso giapponese dovrebbe iniziare la produzione di massa del nuovo prodotto nel primo trimestre del prossimo anno. Proprio la settimana scorsa vi abbiamo anticipato che Apple avrebbe commissionato al produttore Taiwanese Foxconn la produzione della nuova generazione di iPhone. Di qui nasce spontaneo il pensiero che vedrebbe la quarta generazione di iPhone e iPod touch equipaggiati, rispettivamente, di 64GB e 128GB (2 moduli da 64GB) di memoria. Tali chip potrebbero anche essere utilizzati nell’eventuale ed attesissimo iTablet.

Walkman supera iPod in Giappone (se non si conta l’iPhone)

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Secondo una recente ricerca condotta da BCN Inc. citata da Bloomberg, il player musicale digitale Walkman di Sony ha superato le vendite di iPod in Giappone per la prima volta dopo quattro anni. Alla fine di agosto lo share del lettore musicale dell’azienda nipponica ha raggiunto quota 43%, superando di conseguenza il 42,1% detenuto dal player di Apple. Il recente aumento del market share di Sony nel settore dei lettori digitali in Giappone è da collegarsi, secondo la ricerca, all’introduzione di alcuni nuovi modelli della serie W, particolarmente economici rispetto agli iPod.

iPhone 3G, i prezzi di Softbank in Giappone

Il carrier giapponese Softbank, unico distributore ufficiale del telefono di Cupertino nel paese del Sol Levante ha reso noti ieri i prezzi iPhone 3G: la versione da 8GB costerà 23,040¥ (138€), mentre la versione da 16GB verrà venduta a 34,560¥ (206€). L’abbonamento mensile partirà da un minimo di 7280¥, ovvero 43€ e nella tariffa saranno ricompresi anche una flat dati e le chiamate gratuite verso altri clienti Softbank.

iPhone 3G, ai giapponesi non piace?

I sondaggi sono un’arma efficacissima da brandire per difendere questa o quella causa. Oggi i detrattori di iPhone possono sguainare una nuova spada, grazie allo studio condotto da iShare in Giappone, secondo il quale il 91% dei nipponici non è affatto intenzionato a comprare iPhone 3G. La causa del malcontento, secondo quanto mostrato dal sondaggio, sarebbe quasi totalmente imputabile all’impossibilità di sostituire la batteria. E’ vero, è un duro colpo (lanciare uno smartphone 3G che non piace alla gran parte dei giapponesi è come lanciare un nuovo tipo di pasta che non piace alla maggior parte degli italiani) ma è vero anche che le modalità secondo le quali iShare ha condotto la propria ricerca lasciano parecchio a desiderare. Vediamo perché.

iPod Nano: la batteria esplosiva preoccupa il Giappone

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Il governo giapponese ha ordinato un indagine tecnica sulle batterie di cui sono dotati gli iPod Nano di prima generazione, dopo che un esemplare del lettore mp3 di Apple ha emesso scintille e ha preso fuoco all’improvviso durante il caricamento. L’incidente, le cui cause sono da attribuirsi ad un difetto dell’unità d’alimentazione al litio, è accaduto verso la fine di febbraio ed Apple lo ha reso noto alle autorità giapponesi ad inizio marzo.

L’iPhone è pronto a sbarcare in Estremo Oriente

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L’iPhone continua inarrestabile il suo giro del mondo e potrebbe arrivare presto anche in Giappone e Corea del Sud. Il Wall Street Journal riporta dell’incontro fra Steve Jobs e il presidente dell’operatore giapponese NTT Do.Co.Mo, i quali avrebbero discusso un piano per il lancio di iPhone nel paese del Sol Levante. Le fonti parlano anche di trattative fra Apple e il terzo carrier giapponese, Softbank. La distribuzione dell’iPhone in Corea è strettamente legata ad un eventuale commercializzazione in Giappone: KTF è l’operatore mobile che si candida ad essere il partner per il lancio di iPhone nel paese, in virtù dei legami fra la compagnia e la giapponese NTT Do.Co.Mo.