Se pensavate che Microsoft avesse finito di fare figure barbine sfornando gli insulsi spot della serie Laptop Hunters, vi dovete ricredere. Stavolta è il turno di Sheila, una giovane film-maker che ha a disposizione 2000$ per acquistare un laptop che le permetta di fare montaggio video.
E’ fatta, direte voi, ci sono tutti gli estremi perché finalmente un personaggio della serie rinsavisca e compri un Mac. Niente da fare, Sheila preferisce non prendere un MacBook Pro Unibody. “Ha solo due GB di RAM”. In compenso acquista un HP HDX 16t (toh, strano, un altro HP) con 4 GB di RAM DDR2. Sarei davvero curioso di sapere l’autonomia della batteria di questo HP in fase di montaggio. Lascio la parola a voi, non voglio dedicare altro spazio a questa scenetta surrealista (video dopo il salto).
Giampaolo
Apple risponde agli spot Laptop Hunters di Microsoft
Con una nota rilasciata dal portavoce Bill Evans a BusinessWeek, Apple ha risposto, almeno in parte, alle frecciate lanciate da Microsoft nell’ultima campagna di ad televisivi della serie Laptop Hunters.
Evans non ha usato mezzi termini e si è fatto decisamente intendere:
“Un PC non è un affare visto che non fa ciò che vuoi. L’unica cosa su cui Apple e Microsoft sono d’accordo è che tutti pensano che i Mac siano cool. Grazie al fantastico design e all’ottimo software, nulla può equipararli, a qualsiasi prezzo.”
Microsoft “Laptop Hunters”, è il turno di Giampaolo
Microsoft ha lanciato il secondo commercial della serie Laptop Hunters, dopo il primo “episodio” in cui l’ormai famosa Lauren andava in cerca di un computer portatile 17″ sotto i mille dollari. La ragazza aveva fatto drizzare i peli a tutto il Mac Web con la frase “forse non sono abbastanza cool per essere un utente Mac”. Giampaolo, il ragazzo a cui Microsoft stavolta propone di andare a caccia di un laptop, riesce a toccare nuovi livelli di bassezza propalando un ulteriore luogo comune sui computer della Mela. Questa volta non si fa leva sul prezzo eccessivo ma sulla presunta scarsa potenza delle macchine di Cupertino.