iOS 4.3.3 in arrivo entro due settimane

Apple ha passato un paio di settimane da dimenticare, almeno per quanto riguarda le pubbliche relazioni. Il cosiddetto LocationGate, che ha causato a Cupertino non pochi grattacapi, ha costretto persino alcuni dei dirigenti della compagnia a rilasciare una intervista per chiarire i risvolti della questione. Ora arrivano nuove indiscrezioni secondo le quali iOS 4.3.3, che dovrebbe introdurre importanti modifiche alla gestione della cache di localizzazione delle reti su iPhone e iPad, sarà rilasciato entro le prossime due settimane.

A riportarlo è BGR, le cui fonti sostengono di avere già fra le mani una build del prossimo aggiornamento del sistema operativo.

Apple sta testando sul campo iOS 5

Apple starebbe testando sul campo la prossima versione del sistema operativo per iPhone e iPod touch. Almeno questo è quello che dichiara lo sviluppatore FutureTap, che ha ricevuto un crash report da un device contraddistinto da una versione di iOS che non è ancora disponibile al pubblico o agli sviluppatori.

iPhone e posizionamento, è già LocationGate

Qualche giorno fa, mentre scrivevo i due articoli sulla spinosa questione del file “consolidated.db” (Un file su iPhone e iPad tiene traccia di tutti gli spostamentiiPhone e geo-tracking, qualche precisazione) pensavo che tutto fosse ormai rientrato e che per una volta la logica dei fatti avesse vinto. Pensavo, insomma, che non ci fosse un bis dell’antennagate ad aspettare Apple. Mi sbagliavo di grosso. Negli ultimi giorni la questione location è ormai ufficialmente degenerata in un nuovo LocationGate, con buona pace di chi come il sottoscritto odia a morte quel prefisso appiccicato ormai di default a qualsiasi “scandalo” mediatico. Unica differenza rispetto al caso dell’estate 2010 il fatto che nel mezzo, assieme ad iOS, questa volta ci sia finito anche Android.

Sono state già avviate inchieste da parte del Senato degli Stati Uniti e di vari governi, compresi quelli di Francia, Germania, Corea del Sud e Italia. Negli U.S.A. è stata inoltre depositata una causa contro Apple mentre Steve Jobs avrebbe risposto ad un utente di MacRumors (ma in questo caso manca la certezza dell’attribuzione dell’email) con una riga sibillina che complica ulteriormente le cose. Il tutto mentre da parte dell’azienda non arriva alcuna comunicazione ufficiale.

iPhone e geo-tracking, qualche precisazione

La notizia tecnologica del giorno ieri era senza dubbio la “scoperta” di un file di iOS chiamato consolidated.db in cui il sistema operativo registra tutti gli spostamenti del dispositivo. La notizia ha provocato varie reazioni prevedibili. Il senatore U.S.A. Al Franken ha addirittura chiesto spiegazioni ufficiali con una lettera a Steve Jobs.

Ma c’è davvero da preoccuparsi per l’esistenza di questo file? Alex Levinson, studente e ricercatore esperto di analisi forense su dispositivi iOS, è convinto che “lo scandalo” sia eccessivo e in un post sul suo blog segnala che quella dei ricercatori Allan e Warden è in realtà una “falsa scoperta”. Levinson era già a conoscenza del file consolidated.db, tanto che ne aveva parlato in un libro scritto a quattro mani con il suo capo, Sean Morissey di Katana Forensics.

Geo-privacy, Apple risponde ai due parlamentari U.S.A.

Verso la fine di giugno, i due parlamentari statunitensi Edward J. Markey (democratico del Massachussets) e Joe L. Barton (repubblicano, Texas) hanno inviato ad Apple una serie di domande per invitare l’azienda a fare chiarezza sull’archiviazione dei dati di geo-localizzazione degli utenti e sul loro uso in relazione ad iAd secondo quanto scritto nei recenti Terms of Service di iTunes e  iOS 4 e nella nuova Privacy Policy di Apple aggiornata in occasione del lancio del nuovo sistema operativo mobile.

Ora è arrivata la lettera di risposta da parte di Apple, inviata dall’ufficio del General Counsel Bruce Sewell, con cui l’azienda risponde a tutte le richieste dei due onorevoli.

La Germania chiede ad Apple maggiore trasparenza sulla geo-location

Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, ministro della Giustizia tedesco, pretende maggiore trasparenza da parte di Apple e vuole che l’azienda riveli con maggiore chiarezza quali dati privati vengono raccolti dall’azienda quando l’utente utilizza i servizi di localizzazione integrati nei dispositivi come l’iPhone.

A riportare il pensiero della Guardasigilli tedesca è il settimanale Der Spiegel:
“Gli utenti dell’iPhone e di altri dispositivi GPS devono sapere quale tipologia d’informazioni viene raccolta su di loro”.

La Germania è uno dei 5 paesi in cui è già disponibile iPhone 4 e le preoccupazioni del ministro sono motivate dal cambiamento della privacy policy di Apple avvenuto in concomitanza con l’aggiornamento di iOS 4. Il nuovo documento non riguarda solamente il nuovo telefono e il nuovo sistema operativo e più che altro sembra porre le basi per le novità che arriveranno con l’avvio della piattaforma iAd, prevista per giovedì, 1 luglio.

Apple brevetta le applicazioni geolocalizzate temporanee

Ancora un assaggio di futuro con i brevetti depositati da Apple. Questa volta si torna a parlare di iPhone e, più specificatamente, di applicazioni geolocalizzate temporanee che potrebbe installarsi sul nostro dispositivo mobile nel momento in cui entreremo in una determinata area.

Attraverso l’utilizzo di un server centrale, in grado di rilevare la posizione del dispositivo sfruttando le reti wi-fi o altri tipi di connessioni, all’utente (non appena entrato in una zona specifica) potrebbe venir chiesto di installare sul proprio dispositivo delle applicazioni temporanee che siano connesse in qualche modo con l’area in questione.
Qualche esempio chiarirà meglio l’idea che sta alla base del brevetto.

Google Latitude per iPhone disponibile. Luci ed ombre

Google Latitude, il sistema di Google che permette di localizzare i propri amici su una mappa, è finalmente arrivato anche per iPhone e iPod touch. La notizia nella notizia è che Google Latitude non è una nuova applicazione presente in App Store.

Google Latitude, infatti, è una WebApp che può essere utilizzata soltanto attraverso MobileSafari, così come tutte le WebApp. Attingendo al software di geolocalizzazione, Google Latitude permetterà ai nostri contatti di sapere la nostra posizione mentre noi curioseremo la loro.

Google Earth: il mondo tra le proprie dita

Nome: Google Earth 1.0
Categoria: Viaggi – Licenza: Gratuita
Data di rilascio: 25/10/2008 – Piattaforma: iPhone – iPod touch

Non facciamo sicuramente fatica ad immaginare che la stragrande maggioranza di voi sappia cosa sia e abbia provato almeno una volta (va bene anche se avete solo visto in azione) Google Earth, il programma che permette di visualizzare tutto il globo terrestre ed avere una visione di esso come se si avesse a disposizione un satellite personale. Se già il programma in azione sul vostro computer vi affascina, non avete la minima idea delle sensazioni che si provano utilizzando Google Earth per iPhone e iPod touch: quella di poter muovere il mondo con le proprie dita è qualcosa di veramente inimmaginabile fino a poco tempo fa. Su, che aspettate: andate a scaricarlo da App Store. Si, è gratuito.

Google Earth arriva su iPhone e iPod touch

Google ha rilasciato una versione di Google Earth nativa per iPhone e iPod Touch. Il software, completamente gratuito, è disponibile per il download sull’App Store (link iTunes) ed è localizzato anche in italiano. Non dubitiamo che si tratterà di un notevole successo, almeno a giudicare dalle caratteristiche del software che trapelano dalla video dimostrazione pubblicata da Big G (dopo il salto).  Google Earth per iPhone e iPod touch permette di:

  • Modificare l’inclinazione del punto di vista inclinando il dispositivo (per vedere superfici in rilievo come valli o montagne)
  • Sfruttare il layer Panoramio e vedere immagini geolocalizzate in giro per il mondo
  • Sfruttare l’opzione di rilevamento della posizione (col GPS su iPhone 3G)
  • Leggere articoli di Wikipedia geolocalizzati
  • Sfruttare la ricerca locale di Google per trovare città, luoghi, attività commerciali e molto altro.