Cercare di indovinare come se la caverà Apple durante la crisi è praticamente diventato lo sport prediletto di molti analisti finanziari americani. L’aruspicino Apple per antonomasia, alias Gene Munster di Piper Jaffray, ha offerto ai clienti della sua firm il canonico round-up sulla possibile condizione di Apple al termine del primo quarto dell’anno fiscale 2009. I numeri sono buoni, se si considera che al leggero calo percentuale nelle vendite di iPhone e iPod sopperiranno le vendite di Mac, che secondo l’analista non subiranno flessioni.
Quello che aspetta Apple (e tutte le aziende che basano il loro modello di business sulla vendita di prodotti elettronici di consumo) è comunque uno dei peggiori periodi festivi della storia recente. In quest’ottica dei risultati che seppur piuttosto piatti non mostrano forti decrescite sono quanto di meglio si possa sperare.