Una modifica di Gatekeeper può compromettere diverse app

Nelle ultime seed di OS X Mavericks 10.9.5 e OS X Yosemite DP 5, Apple ha introdotto delle modifiche sotto il cofano in Gatekeeper, il sistema che permette di identificare lo sviluppatore che ha prodotto un’app e giudicarlo quindi attendibile o meno.

Gatekeeper Yosemite firma invalida

Tali modifiche, sicuramente orientate al perfezionamento del sistema di sicurezza, potrebbero tuttavia provocare alcuni problemi in app sviluppate, firmate e compilate in vecchie versioni di OS X.

GateKeeper: commenti positivi dagli sviluppatori

Torniamo a parlare di GateKeeper, una delle novità introdotte a partire da Mountain Lion e che aveva fatto tanto discutere pubblico e sviluppatori, vista come un modo di Apple per impedire agli utenti di installare software a proprio piacere sui propri Mac. Nel caso non sappiate bene di cosa si tratti, GateKeeper permette di limitare (in base alle preferenze dell’utente) le fonti ritenute attendibili per l’installazione di applicazioni di terze parti.

Come aggirare o disabilitare Gatekeeper su Mountain Lion

gatekeeper disabilitare sicurezza

gatekeeper mountain lion

Con il rilascio di Mac OS X Mountain Lion, Apple ha introdotto nel sistema operativo una nuova funzionalità di sicurezza, battezzata Gatekeeper. La feature in questione permette di validare le applicazioni scaricate sul computer ed eventualmente bloccare quelle non certificate.

OS X Mountain Lion visto da vicino

Sulle novità introdotte in OS X 10.8 Mountain Lion abbiamo già scritto molto ed è arrivato il momento di vedere come funzionano queste novità “sul campo”, per quanto sia possibile farsi un’idea dalla prima beta.

La prima cosa che bisogna dire è che OS X Mountain Lion sembra molto poco una beta. L’installazione procede senza nessun intoppo e il sistema, una volta installato, è reattivo e molto performante. Molto di più delle equivalenti versioni dei suoi predecessori.

È ovvio che stringendo i tempi sulle “roadmap”, le versioni siano già più stabili fin dal principio ma come ben sappiamo, tra il dire e il fare… Ci son di mezzo sviluppatori e beta-tester prontissimi a fare le pulci ad ogni più piccolo difetto. E ci mancherebbe altro.

In ogni caso, come potete vedere dallo screenshot qui a sinistra, il Mac su cui lo stiamo testando, sebbene non di ultimissima generazione, è un Mac Pro “attrezzato per la felicità” (cit.) sul quale è stato dedicato un disco all’uopo proprio per la prova.