Sensori di liquidi attivi su iPod: Apple meno severa

Come molti di voi sapranno all’interno di diversi dispositivi Apple sono presenti degli LCI (Liquid Contact Indicator), ovvero sensori che rivelano se il dispositivo è entrato in contatto con dei liquidi. Sono delle “sentinelle” che permettono agli addetti del supporto di capire se l’iPhone e l’iPod (o anche il MacBook) danneggiato che il cliente chiede di sostituire deve la sua condizione ad un imprevisto incontro ravvicinato con una qualsivoglia sostanza allo stato liquido.

Ma i sensori sono particolarmente sensibili e spesso finiscono per essere attivati anche soltanto dall’eccessiva umidità, dal sudore o da qualche goccia di pioggia, col risultato che il cliente che chiedesse una legittima sostituzione per un prodotto difettoso se la potrebbe veder rifiutata per la presenza di un sensore attivato che niente ha a che fare con le cause “congenite” del guasto.

Buone notizie. Almeno nel caso degli iPod Apple ha preso coscienza, finalmente, del problema e a quanto si legge in un recente documento interno, ha deciso di rendere meno stringente la policy di garanzia in questi casi.

Apple brevetta il metodo per controllare gli abusi dei consumatori

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Nella nuova domanda di brevetto depositata da Apple, diversamente da come siamo abituati, questa volta non si celano né progetti di nuovi prodotti e né, tanto meno, nuove funzionalità per iPhone. Il brevetto in questione, identificato dal numero 20090195394, contiene la spiegazione del metodo che Apple intende utilizzare per controllare se eventuali malfunzionamenti dei propri device siano stati causati da un errore di fabbricazione o da un utilizzo scorretto del consumatore.

A quanto pare, quindi, a Cupertino si sarebbero stancati di sostituire iPhone e iPod ancora in garanzia il cui malfunzionamento, potenzialmente, possa essere stato causato dall’utente e non da un errore durante la produzione; sostanzialmente sembra trattarsi di un’evoluzione del sensore anti-acqua di iPhone, oggetto di numerose critiche e discussioni, che cambia irreversibilmente colore qualora il device sia entrato in contatto con l’acqua, rendendo nulla la garanzia ed eliminando ogni possibilità di riparazione gratuita.

iPhone cortocircuitati dal sudore?

Uno dei peggiori nemici del vostro iPhone potrebbe essere il sudore delle vostre mani. Lo sostengono due iPhone utenti texani che si sono rivolti ad “Ask Amy“, una sorta di rubrica in stile Mi Manda Raitre che va in onda su KPRC Channel 2, una rete di Houston.
Quando i due malcapitati hanno portato ad aggiustare il proprio iPhone non più funzionante, è stata loro rifiutata la possibilità di riparare i dispositivi in garanzia perché il sensore “sentinella” all’interno del dock parlava chiaro: il danno è avvenuto per colpa dell’umidità.

Entrambi giurano che l’unica “moisture” (umidità) che può essere entrata in contatto con il loro iPhone è quella generata dal sudore delle loro mani durante l’allenamento in palestra.